Home Pianeta Cina La cinese Kandi sbarca negli USA (con buona pace di Trump)

La cinese Kandi sbarca negli USA (con buona pace di Trump)

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Kandi

Kandi, un costruttore di auto elettriche abbastanza audace, è riuscito a entrare nel mercato americano acquisendo Sportsman Country, un’azienda texana che fino a ieri si occupava di piccoli mezzi di trasporto.

Che per la Cina non fosse più tempo di scherzare con gli Stati Uniti lo si era capito già dalle primissime dichiarazioni di Trump in campagna elettorale, quando, cioè, non era ancora presidente. Dopo l’elezione è scoppiata la famosa questione dei dazi, il tentativo di blocco delle importazioni tramite l’imposizione di forti  tasse doganali per frenare (a detta del presidentissimo) l’arrivo della metalmeccanica cinese di bassa qualità e a prezzi troppo competitivi per i produttori americani.

Eppure ecco che la grande muraglia americana viene superata dal rampino cinese. Kandi, produttore di veicoli elettrici in Cina con modesta fortuna, ha deciso di provare ad aggirare la barriera acquisendo Sportsman Country, un’azienda del Texas che fino a ieri produceva caddy per campi da golf e gli hoverboard tanto in voga fra i giovanissimi. Ma, ovviamente, non è finita qui.

Sportsman Country (anche se sarebbe più giusto dire Kandi) ha appena annunciato la produzione su suolo americano di due veicoli elettrici che in Cina vengono già venduti. Si tratta della EX3 (un SUV) e della K22 (una compatta city-car). Il CEO di Sportsman Country, Johnny Tai, ha dichiarato: «Di certo questa è una notizia elettrizzante, letteralmente. L’impostazione della spina per la ricarica, la lingua dell’interfaccia e il software sono stati rielaborati per soddisfare il mercato statunitense. Ora sono compatibili con gli standard DOT (standard di sicurezza americano, ndr) e con le nostre stazioni di ricarica.»

Kandi

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Il fondatore di Kandi, Hu Xiaoming, si è detto soddisfatto della svolta e ha anche affermato che questi due modelli diventeranno competitivi in men che non si dica sul mercato americano poiché dotati di caratteristiche certamente interessanti per quelli che saranno i prezzi e le specifiche dei due veicoli. Per ora di specifiche precise e prezzi non si sa nulla ma ci si può basare sui prezzi cinesi. In Cina l’EX3 viene venduto all’equivalente di 20.000 dollari americani con un’autonomia di circa 300 chilometri. Di certo negli USA costerà di più ma la base di partenza potrebbe non discostarsi più di tanto da quella cifra in nome della “competitività” che i cinesi vorrebbero raggiungere.

In definitiva è chiaro che anche se Donald Trump fa di tutto per tenere la Cina fuori dai giochi i cinesi sono delle vecchie volpi e continueranno ad aggirare ogni provvedimento in nome di quel “libero mercato” grazie al quale gli Stati Uniti sono diventati ciò che sono.

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