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Italiani a due ruote. Bici e scooter al posto dell’auto. Furti e sicurezza ancora un problema

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Da 500 a 1000 euro di bonus per acquistare ebike e cargo bike elettriche

Le due ruote sono scelte perché sono il miglior mezzo per muoversi nel traffico e perché costano meno dell’auto. In molti hanno paura dei furti e di essere investiti. 

Il rapporto degli italiani con le due ruote sta cambiando. Diventa sempre più importante (anche nei numeri), ma sempre meno divertente. Questo quello che emerge dalla ricerca di Kantar Italia, commissionata da ANCMA (Associazione Ciclo Motociclo Accessori). I questionari hanno cercato di capire meglio quali sono le motivazioni e i bisogni che spingono gli under 40 a scegliere le due ruote per spostarsi in ambito urbano. Il sondaggio è stato condotto sulla base di oltre 1.500 interviste: 1.000 utilizzatori di biciclette e scooter (sia in modalità elettrica che tradizionale), e più di 530 utilizzatori di auto e mezzi pubblici, su centri con più di 80.000 abitanti.

Come sono percepite le due ruote?

Bici ed eBike sfuggono da ogni categorizzazione. Emerge infatti come le due ruote a pedali siamo associata ai valori del benessere e del fitness, ma anche a quelli dello svago e del tempo libero ed è in grado di  soddisfare una varietà di bisogni anche molto diversi tra loro.

Lo scooter invece sembra aver perso un po’ dell’aura ludica che lo circondava. Non incarna più la libertà, ma piuttosto è percepito come l’alternativa intelligente all’auto per muoversi nel traffico. In particolare gli scooter elettrici sono ancora “capiti” da una minoranza degli utilizzatori, quelli che riescono a razionalizzare le scelte con maggior lungimiranza.

I numeri delle due ruote in Italia

Il 2020 è stato l’anno della svolta elettrica. “Il 74% di chi utilizza una e-bike e il 65% di chi usa uno scooter elettrico – si legge nella ricerca ANCMA – li ha acquistati negli ultimi 4 anni. Le biciclette più utilizzate sono le city trekking (45%) seguite dalle mountain-bike (39%), mentre lo scooter più diffuso da 50 cc a 200 rimane il 125 (48%); gli utilizzatori di motoveicoli elettrici si dividono tra ciclomotori (32%) e scooter (62%)”.

I veicoli elettrici risultano essere i meglio integrati con il trasporto pubblico locale. Il 77% dei possessori di ebike o di scooter elettrici. Soluzione in continuità con quella che è la ragione principale di scegliere le due ruote. L’80% dei ciclisti sceglie la bici per l’efficacia e la facilità negli spostamenti. Dato che sale al 90% per gli scooteristi. Al secondo posto tra le motivazioni c’è quella del contenimento dei costi. Lo dichiarano soprattutto gli utenti elettrificati (79% per le eBike e 83% tra gli scooter elettrici).

Anche l’ambiente pesa sulle scelte: “è il driver principale per l’89% degli utilizzatori di bici tradizionali e per l’83% dei possessori di uno scooter elettrico, mentre si ferma al 61% per gli utilizzatori di scooter termico”.

In conclusione il 90% di chi si muove su due ruote si dichiara molto o abbastanza soddisfatto. Ma c’è però anche una contropartita a tanta soddisfazione. Sono molti a percepire la sicurezza come un problema. Strade dissestate, buche e la paura di essere investiti è una costante. In particolare il 40% dei ciclisti tradizionali non si sente sicuro. Fanno eccezione invece gli scooteristi elettrici, con nell’80% dei casi si sente sicuro. Pe i possessori di mezzi elettrici si aggiunge una preoccupazione in più, quella dei furti.

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5 COMMENTI

  1. I ciclisti hanno ragione a sentirsi insicuri. D’altronde fanno di tutto per farsi investire. Non hanno il benché minimo rispetto del codice della strada (per scelta, non per ignoranza) non utizzando dispositivi di illuminazione attiva e passiva, né abbigliamento “riflettente”. Si buttano sugli attraversamenti pedonali con beato sprezzo del pericolo, viaggiano contromano, spesso telefonando con il telefono all’orecchio o addirittura in mano con il vivavoce. Mai visto un filo di auricolare pendere dall’orecchio. Disertano con disinvoltura le piste ciclabili, quando ci sono e non segnalano mai le svolte con la mano, pur senza guardarsi dietro…..

    • Evitiamo di generalizzare, grazie.
      Ci sono ciclisti sicuramente indisciplinati come ci sono automobilisti che lo sono altrettanto con l’unica differenza che se succede qualcosa il ciclista, a differenza dell’automobilista, non se la passa mai bene. I limiti di velocità non sono quasi mai rispettati e stendiamo un velo pietoso sull’uso del telefono in macchina e se vuole domani le mando le foto di tutte le macchine parcheggiate sulla ciclabile che percorro quotidianamente.

      • Guarda Giorgio, stiamo dicendo la stessa cosa: i ciclisti sono indisciplinati come gli automobilisti dal punto di vista del comportamento stradale. In più non si rendono conto che sono i più esposti. Le auto, almeno, hanno l’obbligo della revisione e devono essere, normalmente, visibili e in ordine meccanicamente. Io percorro in scooter (elettrico) tutti i giorni sia strada normale che ztl e potrei stilare una classifica: senza esagerare un 80 % dei ciclisti non sono in regola e una buona metà cerca quotidianamente di suicidarsi. Nella ztl è ancora peggio perchè ciclisti e pedoni credono di stare in zona pedonale e “vagano” come pecore al pascolo come fossero nel cortile di casa. Quando le percentuali sono così alte non si tratta di “generalizzazione” ma di un comportamento abituale. Aggiungo che, dal mio “ossrrvatorio” in una grossa agenzia di assicurazioni posso assicurarti che gli incidenti con ciclisti coinvolti sono aumentati proporzionalmente al numero di biciclette. Le auto sono più o meno sempre le stesse

        • “gli incidenti con ciclisti coinvolti sono aumentati proporzionalmente al numero di biciclette”

          Lapalissiano

          • Beh, mica tanto. Tenendo conto che non sono aumentati i bambini “principianti” che vanno per strada in bici, ma siamo noi che usciamo dall’auto e inforchiamo la bicicletta, come spiegato nell’articolo, volevo sottolineare che, nonostante l’esperienza maturata in auto/moto, in bici la buttiamo alle ortiche e andiamo allo sbaraglio…

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