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Ionity strappa a Tesla il capo della ricarica

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Ionity strappa a Tesla il capo della ricarica per l’Europa, Jeroen van Tilburg, che diventa il nuovo n.1 del network HPC creato dai costruttori auto tedeschi.

Ionity strappa a Tesla.
Jeroen van Tilburg, da Tesla a Ionity.

Ionity strappa a Tesla un manager di prima fila per cambiare marcia

A lasciare il posto a van Tilburg sarà Michael Hajesch, il manager ex BMW che ha guidato Ionity fin dalla fondazione, sei anni fa. Probabile che a spingere per l’avvicendamento sia stato il socio finanziario Blackrock, che da un anno e mezzo ha affiancato i soci fondatori, investendo 500 milioni. Nel comunicato ufficiale Hajesch viene ringraziato per “la creazione del team Ionity di oltre 200 persone, la definizione della futura strategia, lo sviluppo di nuovi prodotti. E la creazione di una forte struttura azionaria“. Ma evidentemente era tempo di cambiare marcia e il lavoro fatto da van Tilburg in questi anni con i Supercharger Tesla ha convinto i soci. Supercharger diventati un esempio non solo la rapidità con cui si sono espansi in tutto il continente, ma anche per l’affidabilità di funzionamento dimostrata in questi anni. Segno che van Tilburg aveva creato anche una rete di assistenza di tutto rispetto.

Ionity strappa a Tesla
Il numero uno uscente di Ionity,Michael Hajesch

600 stazioni HPC in 24 Paesi europei, Italia compresa

Ecco come Ionity spiega la scelta del nuovo n.1: “Nel suo precedente ruolo di Head of Charging di Tesla nella regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), ha guidato con successo la crescita, lo sviluppo e la trasformazione della rete di Supercharger. La sua esperienza poliedrica include altri ruoli fondamentali in giganti tecnologici globali come Microsoft, Google e Netflix“. Attualmente Ionity gestisce 600 stazioni di ricarica in 24 Paesi europei, Italia compresa, con oltre 3.600 colonnine ad alta potenza. La mission del nuovo ad sarà ora quella di rendere redditizia una società che negli anni ha richiesto forti investimenti da parte degli azionisti. Con la prospettiva di trovare a medio termine un compratore, visto che né Blackrock né gli azionisti del settore auto sembrano interessati a restare in questo business a lungo.

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7 COMMENTI

  1. Ma…..non si era detto che le elettriche avevano assicurazioni che costavano un pochino meno delle termiche???

  2. Non so se il sistema sia brevettato o se sia già ampiamente usato anche da altri, ma il sistema di Tesla di preassemblare su una piattaforma di cemento gruppi di colonnine pronte da collegare al cablaggio preparato nel sito di installazione mi pare assolutamente geniale e in grado di accelerare notevolmente la creazione di siti di ricarica.

  3. tanto è inutile, può anche costare 0,20 cent a kw a ma a Roma non viene considerata il peso più importante che nessuno ne parla, ovvero l’assicurazione 3200€ l’anno, puoi ridurre limando a 2800€ ma questo alla fine scoraggia l’acquisto quando a Milano si paga 1400€ ed in alcune zone del nord anche 890€ fino a ieri ero preso per decidermi di comprare una Tesla ,anche un mio amico, ma i nostri sogni si sono infranti. Rimando con il mio termico…purtoppo

      • il signor Cristiano sta solo dicendo quello che è inevitabile succederà nei prossimi anni anche nelle zone a 890€, tariffe assicurative per milionari
        tesla fin dalla sua prima model S vuole impiegare i suoi veicoli (qualunque veicolo, anche i camion) in servizi di mobilità gestiti direttamente facendo tutto in house, assicurazione compresa, ha impiegato più anni del desiderato a raggiungere la guida autonoma ma ormai ci siamo, finora ha venduto le sue auto ma a Musk non conviene vendere le sue auto e sperare che i proprietari aderiscano al servizio (NESSUNO dei proprietari tesla ha capito Elon e pensava fin dall’inizio di aderire al servizio), Msuk guadagnerebbe almeno 10 volte tanto gestendo direttamente le sue vetture (tanti hanno fatto i conti, tra i tanti Cern Basher)
        per il suo obiettivo Musk ha creato anche la rete per i rifornimenti, che funziona a differenza di quelli che hanno creato una rete di rifornimento elettrico per avvilire e far desistere i potenziali clienti elettrici, una rete di rifornimento economica è fondamentale, non è che puoi chiedere ad un tuo rivale se ti fa usare la sua rete e sperare ti tratti bene
        i tedeschi proprietari di ionity hanno capito il busillis, hanno capito che Musk vuole ridurre il parco circolante ad un decimo dell’attuale (e c’è ancora chi considera tesla una casa automobilistica), sono però in gravissimo ritardo
        quelli che non si capiscono sono quelli che si occupano solo di ricariche, tra pochi anni i pochi brand rimasti saranno organizzati e nessuno si rifornirà alle loro colonnine, a meno che i pochissimi privati proprietari elettrici non siano disposti a fare un mutuo per un pieno elettrico
        io attendo questo 8 agosto con grande interesse, non è difficile prevedere sarà un giorno sconvolgente

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