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Grazie all’Intelligenza Artificiale meno litio nelle batterie

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Il funzionamento di una batteria al litio (fonte: Volkswagen AG).

Adottando nell’elettrolita 18 materiali selezionati dall’Intelligenza Artificiale le batterie allo stato solido permetteranno di ridurre fino al 70% l’utilizzo del litio. E il risultato di un progetto di ricerca realizzato da Microsoft in partnership con il Dipartimento dell’Energia statunitense.

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Grazie all’Intelligenza Artificiale e ad un supercomputer Microsoft e Dipartimento dell’Energia Usa hanno testato virtualmente 32 milioni di possibili combinazioni di potenziali materiali inorganici, selezionando le 18 migliori per prototipare un elettrolita a stato solido che ottimizza il flusso degli ioni d litio, consentendo così di ridurre drasticamente le quantità di materia prima. Uno screening del genere condotto con le normali procedure di laboratorio avrebbe richiesto decenni di lavoro.

La notizia è stata riportata da Adams Intelligence, un think tank indipendente di ricerca sulle materie prime che giudica “entusiasmante” questa scoperta.

L’AI è stata addestrata su database di informazioni molecolari che le consentono di individuare la chimica richiesta. Intorno all’elettrolita scelto, che contiene litio e sodio, è stato costruito un prototipo di batteria funzionante. L’intero processo ha richiesto meno di nove mesi.

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Estrazione di litio in Cile

Gli elettroliti convenzionali, commenta Adamas, oggi contribuiscono relativamente poco all’utilizzo complessivo di litio di una batteria rispetto al catodo. Quindi una riduzione del 70% del litio nell’elettrolita avrebbe un impatto relativamente piccolo sul mercato.

Inoltre, se la scoperta dovesse aiutare ad accelerare l’adozione di batterie allo stato solido con anodi metallici al litio, potrebbe in definitiva accelerare la domanda di litio. Avremmo però batterie più durevoli, più veloci nella ricarica e con densità di energia molto superiore alle batterie agli ioni di litio convenzionali con elettrolita liquido.

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4 COMMENTI

  1. Qualche politico parla apertamente di opportunità di test attitudinali per i magistrati (che sono laureati, hanno superato concorsi, mentre un politico può essere quasi un analfabeta e nessuno può valutarne capacità); l’IA va benissimo per selezionarli, dato che sarà anche velocissima

    • Natalino oltre ai politici aggiungerei anche se laureati sia magistrati che giudici, ma con molta probabilità rimarremmo senza sia degli uni che degli altri

  2. Andrei per priorità, visto che esiste questo super software, usarlo prima per le urgenze e poi per migliorare le batterie:

    sarebbe possibile installare un po’ di questa intelligenza artificiale in alcuni nostri politici?

    non chiedo che risolvano in poche ora calcoli scientifici difficili, basterebbe il livello minimo di buon senso e operatività

    il chip nel braccio glielo abbiamo già messo, al prossimo scanner in aereoporto gli installiamo il software ed è fatta, usciremmo prima da questo circo orfei mediatico

    • impossimbile , non hanno abbastanza ram
      per software del genere ..
      e poi sono a 1 bit
      per fare una cpu a 8 bit servono 8 politici ,
      e gli mancano ancora le istruzioni logiche

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