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Incentivi eBike: Emilia-Romagna offre fino a 1000 euro

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doppia batteria per una potenza fino a 1225 Wh

Incentivi eBike e cargo bike, in Emilia-Romagna al via il bando della Regione: contributi fino a 1000 euro per acquisti con  o senza rottamazione. Si parte il 20 settembre e c’è tempo fino al 28 dicembre

La Regione Emilia-Romagna ha approvato il 7 agosto scorso e finanziato con 9 milioni di euro il bando per sostenere la mobilità senza emissioni. Il contributo economico verrà riproposto, secondo la delibera, anche nel 2024 e nel 2025. Segnale che in viale Aldo Moro si crede ancora nelle due ruote e che non si è trattato di moda o mera necessità dopo la pandemia Covid-19.

Un contributo fino a 1000 euro

Da qui i fatti. Si comincia subito con incentivi eBike da 500 a mille euro, a patto che non superi comunque il 50% del costo del mezzo. Il contributo economico è rivolto ai residenti dei Comuni firmatari del Piano aria, della pianura e dell’agglomerato di Bologna, che compreranno rispettivamente una bicicletta o una cargo bike (bici da trasporto) a pedalata assistita. In tutto si tratta di oltre 200 centri  abitati coinvolti.

Da 500 a 1000 euro di bonus per acquistare ebike e cargo bike elettriche

La scelta green delle due ruote assistite elettricamente è ancora più remunerativa se si abbandona una macchina. Infatti il contributo sale a 700 euro per le bici e 1.400 per le cargo riservato a chi ha rottamato la vecchia auto dal 1 gennaio 2023. In questo caso la percentuale di costo coperta arriva fino al 70%. A questo va aggiunto un ulteriore incentivo di 200 euro per chi vive in uno dei Comuni alluvionati.

Chi può chiedere gli incentivi eBike

Possono presentare domanda ai fini della concessione del contributo le persone fisiche maggiorenni intestatarie della fattura/ricevuta fiscale di acquisto e del conto corrente bancario o postale su cui verrà effettuato il versamento del contributo. Qualora il richiedente intenda avvalersi della maggiorazione del contributo a seguito della rottamazione di una autovettura, dovrà risultare intestatario o cointestatario del veicolo rottamato e del certificato di rottamazione.

Non c’è limitazione di scelta di acquisto

Modalità di erogazione

La domanda di contributo dovrà essere presentata esclusivamente per via telematica, seguendo la procedura guidata a questo link che sarà aperto dal 20 settembre 2023.

L’accesso al sistema informatico per la presentazione della domanda deve essere effettuato esclusivamente con credenziali di persona fisica SPID L2, Carta di Identità Elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS). Servono poi una marca da bollo da 16 euro, fattura/ricevuta fiscale di acquisto inerente al veicolo. Nel costo di quest’ultimo non entrano però accessori né eventuali spese di trasporto. Va aggiunta la quietanza di pagamento oppure la documentazione bancaria dell’acquisto. In caso di rottamazione serve pure il certificato di rottamazione.

e-bike
Pronti a scattare il 20 settembre

Una decisione che ha l’obiettivo di incentivare gli spostamenti urbani su mezzi meno inquinanti. Per raggiungere, entro il 2025, nei Comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti almeno la soglia del 50% di traffico più “ecologico”. E una riduzione del traffico veicolare del 20%. I fondi trasmessi alla Regione dal Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) saranno suddivisi in 3 milioni 808mila sul 2023, 2 milioni 387mila nel 2024 e 2 milioni 655mila nel 2025.

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3 COMMENTI

  1. Per incentivare l’uso della bicicletta occorrono le piste ciclabili. Nelle città ove è possibile occorre modificare la circolazione convertendo le strade a doppia percorrenza con strade a senso unico con una parte della carreggiata dedicata alle bici e ai pedoni. Per avere degli esempi basta guardare quello che fanno i paesi nordici.

  2. Ben vengano gliincentivi mancano le infrastrutture stradali, la sicurezza dei ciclisti è sempre a rischio sia con una bicicletta tradizionale sia con una e-bike. Questi incentivi servono a poco senza investimenti nella viabilità.

  3. Realmente interessante la struttura dell’incentivo con il quale è stato studiato, in questo modo si facilita davvero il passaggio da un’automobile a una bicicletta, laddove questo sia possibile, ovvero dove l’utente non sia tra i famigerati petrolhead che minacciano di fare 1000 km al giorno. Una bicicletta elettrica può sostituire l’automobile negli spostamenti quotidiani, se la dovuta infrastruttura è presente adeguatamente, se poi è cargo diventa un mezzo polifunzionale molto interessante. Certo è che senza automobile si diventa dipendenti da treno e aereo per, banalmente, l’esodo estivo.

    In ogni caso, sarei curioso di sapere che ne pensano quelli che ci vogliono appiccicare una targa…

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