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Il mio “Manifesto del non tifoso” (e Vaielettrico sottoscrive)

auto elettrica
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Avevamo chiesto a Luca Sebastiani cosa pensasse davvero delle auto elettriche: ne è uscito un “Manifesto del non tifoso” che ci sentiamo di sottoscrivere in pieno. I lettori di questo sito conoscono già Luca per l’ equilibrata recensione della Polestar2 e per altri interventi nei commenti e nella rubrica “Vaielettrico risponde”, non certo indulgenti nell’evidenziare le criticità della mobilità elettrica (leggi).  Confidando di leggerne altri, come ci ha promesso, abbiamo scelto di rendere pubblica la mail confidenziale con la quale ha risposto alla nostra domanda.  Eccola  

Il manifesto del non tifoso/In definitiva mi reputo “fan” del mio portafoglio e del mio tempo.

                                                   Di Luca Sebastiani

A chi mi chiede cosa pensi dell’auto elettrica rispondo così: mi ritengo osservatore ed utilizzatore che adotta il principio della prudenza. Certamente molto ha a che fare con il mio lavoro. Mi occupo infatti di sicurezza sul lavoro.

Il manifesto del non tifoso/Non imporrei mai i miei gusti al prossimo come stile di vita

Io vado in bicicletta, ma per me è facile perchè passo già troppo tempo in auto

Gli appellativi non mi piacciono: ritengo si possa essere entusiasti in merito a qualcosa, (una tecnologia o una soluzione) che incontri i gusti personali, ma in definitiva mi reputo “fan” del mio portafoglio e del mio tempo.

Ci sono cose alle quali presto attenzione perché mi piace pensare che possano essere di aiuto per migliorare lo “status quo”, personale e collettivo. Faccio un esempio concreto: se devo muovermi per commissioni nel mio paese, uso la bici, sia perché mi allena sia perché reputo inutile muovere un’auto per trasportare poche cose o svolgere commissioni. Ma non lo imporrei al prossimo, come uno stile di vita. Probabilmente a me è più facile perché in auto ci passo già troppo tempo.

Manifesto del non tifoso/L’auto elettrica ha delle criticità che vanno risolte

L’auto elettrica è per molti ma non per tutti. Quanti? Oggi il 30-35% degli automobilisti

Tuttavia, in merito alle BEV, credo siano per molti ma non per tutti. Per quanti? Azzarderei per il 30-35% degli automobilisti italiani, con tendenza a crescere nel medio periodo, se le criticità saranno vai via superate. Per superare invece la reticenza serve molta informazione, soprattutto chiarezza nell’affrontare le criticità attuali.

Per questo ritengo sia giusto fornire più informazioni possibili sul tema, senza voler per forza convincere il prossimo di una tesi o dell’altra.

Personalmente ritengo siano molto valide in ambito cittadino, a patto di avere la possibilità di ricaricare a casa, in attesa che si sviluppi l’infrastruttura pubblica di ricarica.

Il manifesto del non tifoso/Una carrellata di auto elettriche utilizzate da Luca

Per le lunghe tratte ritengo validi solo alcuni modelli, non certo quelli a prezzi popolari e sempre a patto di essere organizzati e coscienti che qualche decina di minuti in più andranno  spesi  per ricaricare in tratte con raggi superiori ai 300 km giornalieri. Questo anche con la migliore vettura  disponibile in commercio.

Per quanto concerne i costi, qui trovo si facciano spesso degli errori. Se qualche anno fa ricaricare era davvero economico oggi può esserlo ma a patto di essere molto meticolosi e attenti alle offerte. Il che non è proprio “pane” per i denti di un utente medio. Quindi direi che l’auto elettrica può anche far risparmiare qualcosa, ma non è questo il manifesto corretto per farla adottare, perché può trarre in inganno.

Il manifesto del non tifoso/Servirebbe una garanzia europea che copra 10 anni, con degrado massimo del 15%

Il nodo degli accumulatori e della loro durata: è una scommessa che può costar cara

Ciò che davvero mi preoccupa sono gli accumulatori e la loro durata. Andando oltre ciò che dicono le case, dubito fortemente possano avere vita oltre i 10 anni e gli ultimi anni avranno un degrado marcato, almeno per muovere una vettura. Inoltre credo che continue evoluzioni possano presto rendere vetuste le attuali, deprezzando il valore del bene acquistato molto più velocemente di quanto si creda.

Da utente, filtrando adeguatamente le lamentele sui veicoli in generale, ho riscontrato spesso più veritiero quanto detto da un certo numero di utenti rispetto alle rassicurazioni date dalle case e pur non considerando il caso singolo, che non fa statistica. Dico questo perché poi, a tempo debito, ho visto accadere quanto gli utenti avevano detto delle mie vetture, proprio nelle condizioni in cui avevano descritto la cosa.

Credo che le fasce più deboli degli utenti rischino di essere investiti dai costi delle attuali vetture elettriche (non solo quelle purtroppo), rispetto alle classiche termiche che sono riparabili anche presso officine generiche o sfasciacarrozze con pezzi di ricambio usati. Parlo di segmento A e B, mentre per i segmenti superiori i problemi saranno minori.

Il manifesto del non tifoso/Serve pianificazione: intervenire su altri settori e sulla rete di ricarica

Giusto il ban al 2035? Non amo le imposizioni, ma c’è tempo per migliorare le cose

Per quanto riguarda il 2035, credo si sia capito, non amo le imposizioni e ovviamente le ritengo sbagliate. Ma se il focus è sulla salute, come è stato l’amianto in passato,  allora va affrontato.

Certo vi sono molti altri settori su cui lavorare, per esempio a mio avviso si è sbagliato a puntare sulla combustione delle biomasse in passato, perché hanno peggiorato la qualità dell’aria. Quindi non tutto ciò che viene proposto risolve i problemi, e potrebbe causarne altri anche con le migliori intenzioni.

Il changeover del 2035 è fattibile? Ad oggi difficile dirlo. E’ molto lontano, tuttavia credo che serva una pianificazione mirata più attenta e scandita da scadenze molto precise. Sia per l’installazione di colonnine che per la fornitura. Inoltre servono studi molto approfonditi su quanto avverrà alle batterie esauste e una garanzia europea che copra almeno 10 anni di vita, con un degrado non oltre il 15%. Perché se si sostituiscono gli accumulatori con troppa facilità il beneficio nel bilancio energetico viene a mancare.

Cosa cerco nella community? Un posto, se possibile, per presentare questi miei pensieri, condividere le mie prove, contribuire a portare più informazioni possibili. Mi aiuta il fatto che per lavoro posso e devo percorrere molta strada. E quando è possibile colgo l’occasione per testare auto elettriche di ogni tipo.

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