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Il Generale Inverno taglia l’autonomia: che fare?

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Il Generale Inverno quanti km toglie alla mia Volkswagen ID.3, chiede Gabriele? Possibile che si scenda tanto? E come difendersi con una Tesla 3? Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

Il Generale Inverno quanti km toglie alla ID.3? E come difendersi in Tesla a -20?

“Vorrei chiedere se sia normale che la mia Volkswagen ID.3 del 13/09/2023, dai 400/450 km che mi avevano detto, ora nel periodo invernale non arrivi neanche a 300. Gabriele Donà. 

“Sono un soddisfatto possessore di una Tesla Model 3 e volevo chiedere consiglio su come gestire al meglio la batteria nel periodo invernale. Soprattutto a gennaio: sarò in montagna, dove le temperature di solito si abbassano a -20 gradi. La macchina sarà parcheggiata all’esterno, potrò però usufruire di una presa per collegare il ‘carichino’. Un grande grazie per quello che state facendo. Antonio Carzaniga

il generale inverno

Ecco quanto si perde e che cosa si può fare

il generale inverno
Autonomia reale della VW ID.3 con temperature sottozero in città, autostrada e combinato.  Fonte: EV Database.

Risposta. Il freddo di questi giorni ripropone il tema del taglio dell’autonomia reale, su cui molti acquirenti di auto elettriche sono del tutto impreparati. Anche perché i venditori spesso omettono di dare un’informazione essenziale come questa. Nel caso della VW ID.3 77 kWh un sito specializzato come EV Database con temperature sottozero registra un calo importante: in città 340 km, in autostrada ad alta velocità addirittura 250. Per la Tesla Model 3 Long Range rispettivamente 385 e 345 km. Quindi per la ID.3 siamo in lena con quanto registrato da Gabriele. Quanto ai consigli per mitigare gli effetti del freddo, coprirla con un telo termico se la si lascia al gelo, come nel caso di Antonio, è buona pratica. È suggerito poi impostare il preriscaldamento di batteria e abitacolo, cosa che si può fare con l’app anche da remoto, in modo da iniziare il viaggio con la temperatura corretta. Lo si può fare da remoto, utilizzando l’app sul telefonino, in modo da ripartire con le giuste temperature e consumare meno. Sul sito ufficiale Tesla, comunque, ci sono tutti i suggerimenti per fronteggiare anche il Generale Inverno.

  • E alla ricarica che cosa succede? Ci sono problemi col gelo? Guarda il VIDEO-TEST di Paolo Mariano

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14 COMMENTI

  1. Dati miei con MY RWD, circa 2200 km/mese su strada extraurbana.
    In clima temperato (primavera, autunno) 11,5 kWh/100 km
    In clima estivo (pianura padana) con climatizzatore 12,2 kWh/100 km
    In clima invernale, come in questi giorni 15,5-16,5 kWh/100 km.

  2. Nei 5 anni che ho tenuto la Compass 170cv 2.0 a gasolio l’ “indovinometro” ha sempre variato dai 960-980 km con un pieno (in estate) ai 740-780 km in inverno a parità di guida e percorsi.

    Tra l’altro con cambio automatico AT9 col freddo restava autolimitato a bassa velocità e marce basse (max IV) per almeno 2km (al terzo km io ero arrivato al lavoro 🤣).

    Ovviamente la BEV che ho adesso dà indicazioni molto più precise della carica in batteria di trazione rispetto ad un’interpretazione dei litri di gasolio nel serbatoio…quindi è più facile capire la relazione tra condizioni climatiche (ed uso dei dispositivi di riscaldamento) ed il consumo ; con le ICE la stragrande maggioranza dei guidatori non se ne rende proprio conto (tanti anni di discussioni coi clienti … che pretendevano che le loro TD o bnz facessero le stesse medie tutto l’anno, anche se in estate magari facevano tante gite fuoriporta o tratti autostradali).

    Certo che poter pre-riscaldare batteria ed abitacolo a casa prima di partire … è una bella novità 😁
    mi sa che dopo questo inverno … anche mia moglie si stuferà di partire al freddo 🥶 dopo aver sghiacciato tutti i vetri della sua ICE ❄❄⛸😁

    • Che poi in genere le auto termiche godono del massimo dell’efficienza a 4 gradi (temperatura di densità massima dell’aria) e al livello del mare, ma avendo disponibilità di distributori ad ogni angolo, uno non ci fa caso.
      Penso che sia questa la svolta dell’elettrico: una nuova consapevolezza sull’energia.

  3. Stamattina andata lavoro -8° 20km al ritorno c’erano 7° media consumi 40km 18.2kwh/100km…abitacolo 22°..andata con aggiunta volante riscaldato,ho gomme termiche non specifiche per ev…percorso extraurbano media velocità 63kmh id3 58kwh del 2021..a questa media faccio 318 km teorici

  4. Da mie verifiche (è il primo anno con la Model Y RWD BB) noto che lei ha necessità di creare una temperatura ottimale del pacco, ma poi una volta raggiuta la temperatura i consumi tornano quasi a livelli di mezza stagione.

    L’aumento di consumi invece l’ho rilevato in caso di pioggia o strada bagnata.

    • perché con la pioggia c’è un aumento dello strisciamento dello pneumatico a causa della perdita di aderenza seppur minima. Quindi la ruota deve fare più rotazioni a parità di percorrenza.
      Tutte le auto consumano di più con pioggia/neve.

      • No, dipende dal fatto che la gomma deve scaricare l’acqua che staziona sull’asfalto. A 120 km/h se c’è 1mm di acqua, ogni gomma da 235 (come si trova su molte auto) deve scaricare quasi 8L di acqua al secondo. In totale fanno più di 30L al secondo (quindi tre secchi al secondo).
        Ovviamente non è gratis.

        • guarda che quello che tu scrivi è una delle cause, ma non l’unica e dipende sempre dalle condizioni. “Scaricare l’acqua” porta a un maggiore sforzo per la la rotazione dello pneumatico, aumento di attrito viscoso (acqua al posto di aria) e può portare a un aumento di attrito volvente (effetto colla dell’acqua), di contro si può avere anche una diminuzione dell’attrito volvente in caso di pattinamento, cioè con slittamento in accelerazione; nello slittamento in accelerazione gli attriti non riescono a garantire aderenza (diminuzione di attrito volvente e maggiore attrito di strisciamento che ha un effetto deleterio sullo pnumatico), quindi la ruota gira a vuoto.
          In generale pertanto l’aumento dei consumi è dovuto alle 3 componenti, quella citata da te e quelle citate da me, che si possono verificare con gradi diversi a seconda delle condizioni stradali: è più facile perdere aderenza su strada viscida/umida o ghiacciata, con uno scarico di acqua quasi nullo, mentre è più difficile in caso di forte pioggia con molta acqua sull’asfalto.
          In più in caso di pioggia anche il resto dell’auto è soggetta a un maggiore attrito viscoso.
          Ad ogni modo il consumo maggiore dovrebbe essere percepibile solo su lunghe tratte, con i pneumatici odierni il fenomeno è molto meno marcato

    • -necessità di creare una temperatura ottimale del pacco-

      Uh guardi! Non sa come la capisco. In moto da ragazzo ho preso una quantità di freddo che lei nemmeno si immagina. Le conseguenze le sto pagando adesso.😇😂

      • Se tu fossi un disel (scritto così) ti direi “fatti di adiblu”, ma sei un Alessandro “Fatti di pfaizerblu”
        (ma il freddo non doveva conservare???)

        • In teoria conserva.
          Poi voi siete maliziosi e travisate subito. Sporcaccioni. 🐽🤣
          Io parlavo di problemi osteoarticolari.
          Ànche, ginocchia e ovviamente caviglie…
          Nulla di grave eh? Ma d’inverno ormai ho sempre quella sensazione di “farragine”, che poi ti alzi, ti muovi e ok ti passa. Mi ero messo a far pugilato anche per quello. Nulla di grave, ci mancherebbe. Però appena alzato “l’avviamento” richiede attenzione. Hai presente l’omino di latta del mago di Oz? Ecco, purtroppo non posso essere “oliato”.

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