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Il De Meo pensiero: l’elettrico rivoluzione dei ricchi

Luca De Meo: prima che in Renault ha ricoperto posizioni di vertice in Lancia, Fiat, Alfa, Audi e Seat.

Il De Meo pensiero: non c’è dubbio che il fatto saliente della settimana siano le dichiarazioni che il n.1 di Renault Group ha fatto nella sua Locorotondo.

Il top manager italiano non è mai stato un sostenitore dell’elettrico, in forte discontinuità con i predecessori al vertice del colosso francese. E continua ad agitare lo spettro della Cina alla conquista dell’Europa, proprio grazie al Cavallo di Troia dell’elettrico. Dicendo alcune cose condivisibili e altre meno. Vediamo le parole di De Meo, come riportate da Quattroruote, accompagnandole con un nostro commento.

La Tesla Model 3: come può  un’elettrica avere prezzi così  competitivi?

Il De Meo pensiero: L’elettrico è roba da ricchi, gli altri si terranno l’usato” (1)

De Meo: “Costruire un’elettrica costa più di un’auto tradizionale per gli investimenti, la tecnologia a bordo e i componenti. Questa è, come ho sempre detto, la rivoluzione dei ricchi. Va accettata l’idea che la mobilità privata per come l’abbiamo conosciuta non esisterà più. Il mercato europeo da 17 milioni di pezzi l’anno ce lo dobbiamo dimenticare. I ricchi si compreranno l’elettrico e tutti gli altri si terranno le macchine usate fino a quando la politica glielo permetterà“. 

Secondo noi. Questa è un mezza verità. È vero che le auto elettriche costano di più, ma non in tutte le categoria. De Meo dovrebbe spiegare come fa Tesla venda a vendere il Model 3 a 42.740 euro con 491 km di autonomia, 306 Cv di potenza, 0-100 in 6,1″ e 225 km/h di velocità massima. Mentre Renault a un prezzo molto simile propone la Megane com 450 km di range, potenza 218 Cv, 0-100 in 7,5″ e velocità top di 150 km/h. Idem per i consumi: 14,4 kWh/100 km Tesla, 15,8 Renault. C’è elettrico e elettrico, in questo momento la marca di Elon Musk è avanti un pezzo sulla concorrenza vende le sue auto a prezzi competitivi anche con le concorrenti termiche. Ed è sempre ai primi posti nella classifica mondiale assoluta delle auto più vendute, con il Model Y.

Luca de Meo con il prototipo della R5 elettrica, in arrivo nel 2024.

Le principali testate e la grande finanza,  il pensiero unico pro-elettrico (2)

 De Meo: Oggi è evidente che sta prendendo piede un atteggiamento critico nei confronti della transizione. Ma ricordo benissimo come 3-4 anni fa le principali testate, guidate dalla grande finanza, erano schierate nel definire l’elettrico l’unica carta sul tavolo. Fondamentali per una corretta informazione sono le testate specializzate, che hanno il compito di guidare il consumatore andando in profondità: altro che influencer. Servono fonti credibili, che spieghino limiti e vantaggi dell’elettrico. Sono convinto che già ora le Bev, in molti casi, siano assolutamente superiori a un paragonabile modello termico, per efficienza e prestazioni. I costi di gestione sono un terzo rispetto alle Ice.

Secondo noi. Questo sito è nato per dare voce a chi l’elettrico lo usa tutti i giorni e condivide le sue impressioni, nel bene e nel male. Altro che grande finanza o influencer. E in genere si tratta di clienti che non tornerebbero mai indietro all’auto termica. Adesso spetta alla Renault, con la R5 in arrivo l’anno prossimo, di recuperare il terreno perduto non a parole, ma con un modello competitivo anche in questa fascia di prezzo.

“I carburanti sintetici sono un’ottima alternativa, ma trascurata” (3)

De Meo: Non ci si limiti alla foto di quanto verrà, si guardi l’attuale puntando sulla neutralità tecnologica. Non si ha il coraggio di comunicare bene le alternative all’elettrico. E spiegare che i carburanti sintetici potrebbero essere da subito un’alternativa per ridurre l’impatto ambientale del circolante. Relegarli come fa la UE al trasporto aereo ne impedisce l’utilizzo su ampia scala.

Secondo noi. Questo è un passaggio curioso nel discorso di De Meo. Già, perché il suo azionista di riferimento è il governo francese, che non ha mosso un dito per i carburanti sintetici. Cosa che invece ha fatto il governo tedesco, con successo peraltro, ottenendone una deroga per l’utilizzo anche dopo il 2035.

La MG4, l’elettrica cinese più venduta in Europa

Il De Meo pensiero: “La partita con la Cina è falsata, come giocare undici  contro quindici” (4)

De Meo: La Cina sta spingendo a suon di miliardi di investimenti la competitività delle sue aziende automotive e noi per ora non ci stiamo difendendo. Anzi, quando noi abbiamo voluto andare lì abbiamo dovuto accettare le loro regole. La verità è che stiamo giocando una partita falsata: è come una partita 11 contro 15. Noi europei strapaghiamo l’energia elettrica, mentre loro vi accedono a costi ridicoli producendola con fonti fossili. Oltre ad avere il vantaggio del costo del lavoro ridicolo rispetto al nostro…Ora l’Europa si sta attrezzando per affrancarsi dalla dipendenza dall’economia cinese. Va bene. Ma dobbiamo accettare l’idea che oggi di questa catena del valore noi controlliamo, a dir tanto, il 2-3%. Nel 2035, forse, arriveremo se va bene al 5%.

Secondo noi. Ci sono gruppi europei, come Volkswagen, che chiudono bilanci sontuosi proprio grazie alle vendite in Cina. E non n vogliono sapere di sbarrare la strada ai competitor di Pechino, temendo analoghe rappresaglie. De Meo ha ragione nel chiedere parità di condizioni per competere. Ma non può negare che la Cina nell’elettrico ha anche un vantaggio tecnologico legato agli enormi investimenti che sta facendo nel settore. Con aziende sostenute dallo Stato? Sì, ma anche la Renault in questo…

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