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Il caricatore tascabile da…500 kW di Gravity

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Il caricatore tascabile da… 500 kW di Gravity. L’azienda americana, nota per la flotta di taxi elettrici, svela una super-colonnina per gli spazi angusti delle città. 

Il caricatore tascabile da 500 kW Il caricatore tascabile da 500 kW: ecco com’è possibile

Il caricatore si chiama DEAP, l’acronimo tradotto in italiano significa Punto di accesso per l’energia distribuita. Ed è uno scatoletta dalle misure più simili a una grande wall-box che a una ricarica HPC. I siti americani spiegano che questo obiettivo è stato raggiunto separando l’end-point di ricarica dalla cabina di alimentazione. Le dimensioni del box di servizio non sono state rivelate, ma si tratterà di un vano piuttosto grande. Separare le due componenti potrebbe rappresentare una soluzione pratica per la ricarica in luoghi in cui lo spazio per le infrastrutture è limitatissimo. Il box di alimentazione e l’endpoint di carica possono essere distanti fino a 150 metri l’uno dall’altro.

Per ora le Tesla ricaricheranno fino a 250 kW

Electrek ipotizza per esempio che, per ospitare una cabina, si possa addirittura affittare un garage in zona, ammesso che ci siano le necessarie autorizzazioni. Cosa certo non semplice in Italia, forse più facile nei Paesi anglosassoni. Al momento 500 kW è una potenza alla quale nessuna auto è in grado di ricaricare, ma Gravity ha voluto una soluzione a prova di futuro, anche per i mezzi pesanti. Per ora l’azienda spiega che il suo sistema supporterà fino a 250 kW la ricarica dei veicoli Tesla, diffusissimi a New York, città nella quale Gravity ha il grosso della flotta. Utilizzando un normale adattatore CCS: non ci sono informazioni su quando o se Gravity verrà convertito in NACS,  il nuovo standard Tesla.

I veri costi dell’auto elettrica? Non certo quelli raccontati da molti media. Il NUOVO VIDEO di Paolo Mariano

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5 COMMENTI

  1. Oggetto molto interessante … comunque

    per noi “poveretti” in Italia dotati di BEV ( o plug-in) ricordo che in garage si può ricaricare anche senza wall box … ma con un “carichino” lento: funziona con prese Schuko da 2.3kWh … e dalla sera alla mattina, senza sforzo … l’esigenze di mobilità di quasi (o scritto QUASI) tutti i normali guidatori sono soddisfatte ampiamente (a costi bassissimi !! vedetevi il video del buon Paolo Mariano che spiega i costi in casa 😉😁 … il costo effettivo ricarica (depurato dei costi fissi e del canone RAI ..che pagheremmo ugualmente) è veramente basso … anche ai prezzi attuali

    A casa io ho anche wallbox da 7.4kWh che mi carica per il contratto 3kW + estensione GSE a 5kWh effettivi ( 60kWh batteria BEV ) ….ma mi son divertito a caricare l’auto per tutta l’estate con il “caricatore portatile” senza alcun problema … ho fatto migliaia di km a giro per turismo ..

    In un agriturismo in mezzo ai campi nel sud della Toscana ho pure chiesto se avevano una presa Schuko per caricare in notturna: un po’ sbigottiti han risposto che sarebbe stato possibile (vicino al capanno attrezzi… anche se non he ho avuto bisogno …dato che a pranzo avevo usufruito di una colonnina pubblica )… quindi … anche se si va a trovare la “vecchia zia” magari una presa nell’aia ..ce l’ha pure lei (magari non stira mentre fate la visita 🤣 sennò salta la corrente !!)

    aspettiamo tranquilli il progresso … vedo che arrivano novità a velocità inedite rispetto al passato !

    • Occhio che puoi farlo solo nei garage non soggetti ai VVF (ovvero <300 m² coperti, circa 10 posti auto). Altrimenti è obbligatoria la wallbox, c'è la circolare 15000/2018 dei VVF.

      • Ciao Emanuele
        grazie….si condivide le conoscenze proprio per imparare e far conoscere le possibilità
        anche a chi sta ancora meditando se passare a BEV o rimanere ICE ..

        comunque… per questo primo anno (e 13000 km ) ho sempre potuto usare il carichino portatile Schuko in vari piazzali aperti… e comunque… con 2 ore recupero quei 4/5kW con cui posso percorrere (coi consumi medi miei … 10.6kWx 100 km) non poco…e raggiungere casa o una colonnina lungo il tragitto… (al limite… anche chiedere ad un officina o benzinaio se ha una presa…. giusto per almeno 1 ora… nb: possiedo anche una prolunga che “regge” 3.5kW 16A … )

        il dispositivo dell’articolo è una bella cosa… ma intanto che lo aspettiamo, così come tante colonnine funzionanti… ci son altre possibilità ..

        ciao e grazie ancora ..

    • Oltre alla GAC Aion, è il caso di parlare anche del primo modello di auto elettrica di Li Auto, il Mega, un monovolume che ricarica a 552 kW (a 711.6 Ampere), dotato di batteria CATL Qilin 5C. E non è un piccolo, visto che quando la batteria è sotto il 60% ricarica ad oltre 400 kW e all’80% sta ancora caricando a ben 315 kW.
      Questi i tempi di ricarica:
      – dal 10% all’80%: 10 minuti
      – dal 6 all’80%: 11 minuti e 2 secondi, pari a 77.3 kWh incamerati
      In 12 minuti l’auto carica 500 km di autonomia (ciclo CLTC).

      Esistono le auto che caricano velocemente, esistono le batterie capaci di caricarsi velocemente ma con le colonnine siamo ancora al medioevo. Che tristezza!

      Li Auto, produttore cinese che va fortissimo con la sua gamma di plugin/erev (praticamente la quasi totalità delle plugin/erev vendute in Cina sono le sue), si cimenta con l’elettrico con una vettura con queste specifiche. E noi in Europa che facciamo? Ancora aspettiamo il debutto delle piattaforme a 800 volt …

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