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Ricarica nell’agriturismo: possiamo pubblicizzarla?

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agriturismo ricarica

Fabrizio e Iolanda ci chiedono se sia opportuno pubblicizzare la possibilità di ricarica  per auto elettriche offerta agli ospiti del loro agriturismo in provincia di Macerata. Certo che sì. Inviate i vostri quesiti a info@vielettrico.it.

La presa della nostra Dacia Spring anche per gli ospiti

punto interrogativoBuon pomeriggio dalle Marche.
Abbiamo un quesito per la vostra redazione.
Da dicembre 2022 abbiamo una Dacia elettrica e da pochi mesi istallato
una comune presa di corrente 220V protetta nel giardino del nostro piccolo agriturismo nelle Marche, a Morrovalle in provincia di Macerata, per la ricarica della
nostra auto.

agriturismo ricarica
L’agriturismo Ponterosa di Fabrizio e Iolanda a Morrovalle (MC)

Poi metteremo una ricarica veloce

In attesa di poter capire se e come poter istallare una ricarica veloce, prevedendo anche un ampliamento del nostro impianto fotovoltaico, credete sia corretto “pubblicizzare” la ricarica lenta a 220V, magari chiedendo loro anche un piccolo contributo, peri turisti ?

Grazie un buon lavoro e un saluto dalle MarcheFabrizio Foglia e Iolanda Marchegiani.

Ottima idea, giusto pubblicizzarla. Lo facciano altri

punto interrogativoRisposta- Più che corretto pubblicizzarlo: è un servizio indispensabile e quindi assai gradito ai  viaggiatori elettrici. Cominciamo noi, aggiungendo alcune informazioni utili: Agriturismo Ponterosa, contrada Montigliano 14, 62010 Morrovalle MC Italia.

Anzi, ne approfittiamo per chiedere ad altri suoi colleghi di fare altrettanto.

Due wallbox meglio di una colonnina veloce

Un suggerimento, però: anzichè pensare di installare una ricarica veloce, perchè, avendo la potenza contratturale necessaria, non valutate la possibilità di installare due wallbox? Spendereste meno e offrireste un servizio perfetto ai turisti che passano la notte nel vostro agriturismo. Una ricarica lenta di una decina di ore, anche a soli 3 kW,  è più che sufficiente a garantire i giretti di giornata o l’autonomia necessaria a raggiungere una ricarica fast o ultrafast l’indomani. Un piccolo supplemento ricarica di qualche euro è più che legittimo: nessuno avrebbe da ridire.

Occhio alla presa e all’impianto, fateli controllare

Nel frattempo vi consiglieremmo di far controllare l’impianto elettrico da un tecnico qualificato: Cavi e prese devono sopportare uno stress prolungato e superiore a quello per il quale sono stati progettati. Potrebbero esporvi a qualche rischio.

I migliori auguri di Vaielettrico per una stagione d’oro.

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Apri commenti

17 COMMENTI

  1. Rispondo qui @Moreno Cerquiglini perché non mi appare il tasto:
    Allora visto che abbiamo convenuto che pur costando (ovviamente) le wallbox, rispetto alla presa industriale, sono più comode, pratiche, sicure, robuste, utilizzabili all’aperto anche con pioggia, ed esteticamente gradevoli non vedo il motivo per proseguire la conversazione.
    Le prese domestiche (tipo Schuko o bi-presa per intenderci) sono proibite per uso ricarica (e anche altri usi continuativi) in qualsiasi autorimessa pubblica e/o soggetta ad attestazione CPI. Per i garage singoli, di abitazioni con meno di 10 posti o <300mq la norma (CEI) non è sufficientemente esplicita, ma l'interpretazione secondo il principio di precauzione che si sta facendo largo tra i professionisti è ricarica in modo 1 dovrebbe essere sorvegliata, si attende (e si spera) un intervento del legislatore.

    Le lascio la circolare dei VV.FF. che ne parla:
    https://www.vigilfuoco.it/allegati/PI/DisposizioniGeneraliPI/COORD_C_05_11_2018_n_2_RICARICA_AUTO_ELETTRICHE.pdf

    Se non mi crede si rivolga a un qualsiasi perito elettrotecnico e le chiarirà ogni dubbio.

    • E lei impari a leggere ciò che posta…
      Legga e sopratttutto comprenda nello specifico il punto 2.12 che, essendo scritto in italiano corrente dovrebbe essere comprensibile…
      Recita cosi: 2.12 Stazione di ricarica o infrastruttura di ricarica per veicoli alimentati ad energia elettrica Un’infrastruttura elettrica, incluso il punto di ricarica, che per la sua realizzazione richiede una nuova connessione alla rete di distribuzione elettrica o una modifica della connessione esistente.
      Cioè l’utilizzo di una presa (domestica o industriale) preesistente e ovviamente a norma non è la creazione di una stazione di ricarica quindi non è interessato da questa circolare e non è assolutamente vietato.
      Ripeto, a scanso di equivoci, che il presupposto assolutamente necessario è che la presa sia a norma e che non sia stata messa ora apposta per ricaricare l’auto ma fosse preesistente. Perciò se, come vale per me nel mio box, hai già una presa domestica a norma e la utilizzi per ricaricare a potenze adeguate per quella presa non stai commettendo alcun illecito e nessuno ti può venir a dire nulla… se invece modifichi il tuo impianto (banalmente perchè vuoi ricaricare a potenze più alte) allora si cje deci sottostare ai dettami di questa circolare.

      • Io ho sempre mantenuto un tono propositivo ed educato, spiace vedere che non sia reciproco. In merito alla comprensione del testo ho già specificato che la ricarica di tipo 1, quella con la presa domestica, è proibita in tutte le autorimesse soggette a cpi, nuove o esistenti che siano. Ho anche detto che per quelle non soggette è in atto un dibattito sull’interpretazione della normativa (non la circolare vv.ff.) che sta orientando molti progettisti a abbandonare la ricarica tipo 1 anche per le autorimesse più piccole, auspicando un intervento legislativo. Bisognerebbe comunque sempre domandarsi come mai il legislatore o l’ente di controllo adottino un provvedimento forte per i parcheggi più grandi e se non sia il caso di tutelare anche la propria abitazione facendo lo stesso.
        Visto che è stato così gentile da svelarmi segreti, io le rendo la cortesia dicendo che la ricarica domestica a 13A max è altamente inefficiente, e si spreca un sacco di energia rispetto alla carica a 25A, che è possibile solo con ricarica di tipo 2, si rientra quindi dell’investimento grazie al risparmio sulla bolletta, ma questa è un’altra storia.
        Saluti

        • Il fatto che tu abbia specificato che l’uso della presa domestica è proibito non lo rende di certo vero… tabto più che lo hai giustificato con la suddetta circolare dei VV.FF. che effettivamente regola l’istallaziobe delle STAZIONI DI RICARICA… peccato però che non ti sei accorto che la stessa circolare dichiara in modo esplicito cos’è una stazione di ricarica ed in modo altrettanto esplicito dice chiaro e tondo che l’uso di una presa preesistente NON È una stazione di ricarica!

          Venendo alla questione efficienza di ricarica….La ricarica a 13A è meno efficiente di quella a 25A? Si, ma di quanto cambia?
          Premettendo che io sono un perito elettromeccanico e che quibdi so bene cosa siano le dispersioni e come misurare ti informo che nei 2 anni è mezzo che sto ricaricando la mia Tesla M3 SR+ dalla normale presa Scuko del mio garage tramite il normale carichino fornito insieme all’auto non ho avuto mai dispersioni superiori al 12% (anche se molto più spesso sono intorno al 10%) e non ho mai ricaricato utilizzando più di 10 A (perchè come già detto essendo io un perito elettrotecnico so perfettamente che non è saggio mettere quasi al limite sia presa che linea di alimentazione se i tempi di ricarica sono sufficienti anche con amperaggi più bassi…).
          Quindi secondo te per me sarebbe conveniente montare una wall box per ricaricare a 25A per passare ad avere ottimisticamente una dispersione del 10% e guadagnare un misero 2%??
          Vediamo un po’ cosa comporterebbe farlo…
          Non è che il tutto si riduce all’acquisto e istallazione della wall box… quella in realtà è la parte più semplice in realtà, perchè poi se voglio sfruttare lo strabiliante guadagno di efficienza della ricarica a 25A questo amperaggio alla Wall box devo farlo arrivare, oppure pensi che la Wall box generi da,sola corrente?? Quindi come prima cosa dovrei aumentare la fornitura (perchè al momento ho 4,5 KW che non sono solo per la ricarica ma anche per il resto di casa) e poi far sostituire di sana pianta la linea di alimentazione che va dal locale contatori al mio garage che è perfettamente idonei per i 16 A (di cui io non utilizzo mai più di 10 come già detto sopra) ma che non lo sarebbe altrettanto per i 25 A… specifico che gli ultimi 5 metri di questa linea sono in un tubo corrugato di diametro insufficiente per un aumento di sezione sei cavi che è cementato nel pavimento del corsello del garage quindi dovrei spaccare il pavimento per sostituirlo con uno di diametro maggiore…
          Fatto tutto questo, con una spesa prevedibile di qualche migliaio di € avrei tutto pronto per poter sfruttare i 25 A ma a quel punto avrei realizzato una STAZIONE DI RICARICA e quibdi dovrei preoccuparmi anche di tutte quelle prescrizioni che la circolare da te gentilmente segnalata dispone con ulteriori esborso di qualche altro migliaio di €.
          Secondo te una persona sana di mente emrepita che sia conveniente fare tutto questo per “risparmiare” poi un misero 2% nelle ricariche???
          Sai quanti decenni di ricariche mi servirebbero per pareggiare le spese sostenute????
          Sai invece io cosa ho preferito fare con quei soldi? Ci ho finanziato per una buona parte (orientativamente un 50%) l’istallazione di un bel impianto fotovoltaico da 5 kWp con batteria di accumulo da 10 kWh che mi copre tutto il mio fabbisogno (parlo di media annua non di autoconsumo diretto… per quello so bene che in inverno non è raggiungibile ma per buon 6 mesi all’anno ho un autoconsumo diretto praticamente del 100% con in + un eccesso di produzione che va in regime di scambio sul posto e mi va a compensare i prelievi che avrò in inverno…) non solo riguardo le ricariche ma anche per il resto delle utenze di casa…
          Direi che, anche se ci ho investito qualche migliaio di € in più, è molto più vantaggioso rispetto a guadagnare un misero 2% nell’efficienza di ricarica….

          Torno a ripetere per l’ultima volta: lungi da me sminuire i olus che può dare una wall box ma non sempre è la soluzione migliore se la velocità di ricarica non serve… e, contrariamente a quanto i più vorrebbero far credere, non è affatto un obbligo dotarsi di una Wall box per poter ricaricare in sicurezza un auto elettrica… né a livello di legge (se si dispone di una presa elettrica a norma preesistente nel proprio box o dove si intende ricaricare l’auto) ne a livello pratico/economico.

          • Allora, aver frequentato un istituto tecnico anni addietro (come me) non ti rende il guru della normativa e della ricarica, premesso che non conosco, non abbiamo mai parlato della situazione di casa tua e non mi interessa, io non mi permetterei mai di dirti cosa fare.
            Oltre alla suddetta circolare, bisogna conoscere anche la CEI64-8, cosa che davo per scontata visto come scrivevi, ma evidentemente non è così.
            Parlavamo invece di un agriturismo che deve installare un NUOVO punto di ricarica.
            Per dimostrarti che non puoi caricare l’auto in un box sottoposto a cpi con la presa standard ti propongo un post da forumelettrico:
            “Io come Professionista Antincendio Iscritto col n° MI6697Pxxxx all’Elenco del Ministero dell’Interno ex L818/84 e D.M. 05/08/2011, la penso così :
            La circolare dei VVF si applica a tutte le attività di ricarica: dalla bici elettrica al camion.
            Mentre il riferimento “potenza di 3,7 kw” vale solo “Ai fini del presente decreto” vedi articolo 2, primo capoverso del D.Lgs. 257 del 2016 .
            In un box condominiale sottoposto a CPI sia possibile utilizzare la linea privata su contatore privato già presente nel box (nel mio caso, dimensionata a 2,5 e 16A) per caricare con l’IC-CPD a 10A in dotazione all’auto.
            In questo modo NON SI PUO’ !”
            Trovi tutto il thread e la possibilità di obiettare oltre qui:
            https://www.forumelettrico.it/forum/dubbi-sull-applicabilita-della-circolare-2-2018-vvff-alla-ricarica-in-box-su-linea-3-7kw-t31161.html

            Ora se nemmeno il parere di un professionista ti basta è un problema tuo e non intendo risponderti ancora sull’argomento.
            Le dispersioni (o meglio perdite perché quando parliamo di dispersioni noi professionisti solitamente intendiamo le correnti di guasto) durante la ricarica sono molto più alte di quanto la tua formazione scolastica non ti porti a pensare, visto che le mie parole non valgono guarda questo video di chi ha fatto misure e vedi che da 10 a 20 ampere c’è un abisso, quasi il 10%, circa 3€ di differenza a ricarica.
            https://www.youtube.com/watch?v=chfNzGiGYkE
            Ora ti saluto e ti auguro buona vita

          • Non sto a ripetere tutto il resto che è inutile… mi limito a contestati questa frase: “Parlavamo invece di un agriturismo che deve installare un NUOVO punto di ricarica.” che dimostra che non hsi neanche letto l’articolo o che non l’hai compreso perchè l’agriturismo in questione non deve istallare un bel niente perchè ha specificato che la prese è già presente e che la utilizzano già per la propria auto elettrica personale.
            Chiedevano solo se possono “pubblicozzarla” come possibilità di ricarica per i clienti.

  2. Complimenti a Iolanda e Fabrizio. Terrò presente la vostra struttura durante il mio prossimo viaggio dalle vostre parti.

    Anch’io come Daniele e Gabri, quando viaggio con la mia auto elettrica cerco strutture che offrono la possibilità di ricaricare la mia auto e concordo che questo servizio va remunerato

    A Iolanda e Fabrizio suggerisco quanto segue:
    Sul loro sito internet e su quelli dove la struttura è pubblicizzata (esempio Booking.com) mettere qualche foto della zona/parcheggio di ricarica e della presa (e futura wallbox).
    Contattare i gestori di app non legate a fornitori di servizio di ricarica (per esempio Chargemap, ChargeFinder, nextcharge) e chiedere se possono aggiungere il vostro punti di ricarica con le relative caratteristiche tecniche. Non so se questo comporti delle spese, ma tentare non nuoce.

  3. Anche per me è condizione indispensabile, e da utente vi consiglio di far installare le wallbox lente (come da risposta) che vi mostrino i consumi in modo da poterveli far riconoscere dall’utente, come è giusto che sia.

    • Errato, se facessero pagare la ricarica un tanto al kWh (un conteggio del prelevato solo a qiesto pltrebbe servire) commetterebbero un reato perchè in Italia se non sei un ente accreditato non puoi vendere la corrente…
      Puoi invece farti pagare il servizio di ricarica cioè il servizio che offri di mettere a disposizione una presa a prescindere dai kwh prelevati ed è questo che possono fare e per farlo non serve avere un “contatore” che certifica i kwh prelevati perchè per l’appunto ininfluenti ai Fiji del pagamento del servizio.

      • Non mi pare di aver detto di consuntivare la ricarica al singolo kW, ma di farsela riconoscere, e sono sicuro che l’esercizio avrà un ottimo commercialista che li consiglierà al meglio. Per la cronaca mi è capitato di fruire in vari esercizi del “servizio” di ricarica fatto pagare a step di costo variabili, vicini al valore effettivo caricato

    • Per farsi riconoscere la ricarica non serve una wall box che “certifichi” il prelevato proprio perchè in ogni caso il pagamento non può essere parametrizzato sul quantitativo di energia fornita perciò non c’è alcun bisogno di un qualcosa che lo certifichi….
      Ed in ogni caso se c’è l’interesse nel conoscere quanti kWh sono stati prelevati basta un semplicissimo contatore di energia elettrica per uso privato che In rete si trava con una spesa di 20-30, cioè di 30-40 volte inferiore all’installazione di una qualsiasi wall box, e che può benissimo svolgere lo stesso compito visto e considerato che tanto, per i motivi detti sopra, non c’è da certificare un bel nulla ma solo di rilevare alla buona un semplice dato di consumo.

      • Le wallbox costano ormai poco (>1000€), una struttura ricettiva non può permettersi di utilizzare prolunghe volanti, per questioni di sicurezza come ad esempio il differenziale integrato, la tenuta agli agenti atmosferici e qualità del servizio.
        Inoltre permettono anche di bilanciare il carico, nel caso ci sia più di una postazione o i consumi della struttura aumentino per un breve lasso di tempo evitando fastidiosi blackout.
        La spesa sostenuta si può recuperare in un lasso di tempo relativamente breve.

        • Infatti 40 volte più di 20 € sono 800 € ben meno di 1000….

          Chi ha parlato di utilizzo di prolunghe volanti??
          Hanno detto di aver fatto istallare una presa a 230 Vac (non specificato se di tipo domestico o industriale) nel giardino in cui è palese che viene collegato direttamente il carichino in dotazione all’auto (se il cliente c’è l’ha usa il proprio altrimenti gli “presteranno” quello della propria auto elettrica visto che ce l’hanno…). Quindi nessun utilizzo di prolunghe e, proprio perchè stiamo parlando di una struttura commerciale, sono portato a pensare che la presa sia stata istallata a norma perchè gli effetti di un eventuale controllo sarebbero pesanti e non ne varrebbe la pena…
          Riguardo al bilanciamento dei carichi è una cosa in più che può servire o meno, come la possibilità di far ricaricare più auto in contemporanea che solo gli interessati possono sapere se utile o meno…
          Come ho sempre detto è continuo a ripetere, le wallbox è ovvio che diano possibilità in più (che ovviamente paghi dato il costo nom basso…) ma sono appunto possibilità e non obblighi…. libera scelta a chi decide di montarle ma non facciamo passare il messaggio che è obbligatorio averla perchè così non è….

          • Non mi sembra di aver mai detto che sono obbligatorie, ho detto che sono più comode e sicure (quelle con differenziale tipo B integrato hanno una protezione in più rispetto al solo differenziale tipo A esterno).
            La presa domestica non sarebbe a norma in nessuna autorimessa.
            Bilanciamento carico e lettura consumi remotata sono quasi indispensabili per una attività anche piccola, ce lo vediamo l’impiegato al check out far attendere il cliente per andare a leggere il contatore in prossimità della presa? e se ricaricano due o tre automobili in una giornata cosa facciamo? mettiamo un impiegato a rilevare i consumi di ciascun cliente? Molto meglio avere un report delle sessioni di carica.
            Poi per conto mio sono indispensabili perché si presentano molto meglio rispetto alle prese industriali, e nelle attività ricettive anche questo è importante, altra cosa fondamentale permettono la ricarica all’aperto anche in caso di pioggia, cosa che pochi (nessun?) caricatore in dotazione alle auto può fare.
            Il costo di 1000€ (iva inclusa) in più rispetto alla presa industriale per una attività commerciale sicuramente incide meno che su un bilancio familiare, e l’erogazione del servizio permette anche di rientrare dall’investimento nel tempo.

          • Che la presa domestica sia fuori norma in qualsiasi autorimessa è assolutamente falso, se istallata a norma la puoi tranquillamente utilizzare e nessuno ti può dire nulla a livello di leggi…

            Poi ti do uno scoop ma non posso d’ore a nessuno… esistono contatori di energi elettrica con lettura remota dei valori, grafici e quant’altro compreso anche la funzione di interruttore remoto per spegnere/accendere l’uscita ed il costo è di ben 40 €….

            https://www.amazon.it/Ewelink-contatore-energia-intelligente-interruttore/dp/B08LKMYS9C/ref=asc_df_B08LKMYS9C/?tag=googshopit-21&linkCode=df0&hvadid=501332500232&hvpos=&hvnetw=g&hvrand=11953512398845308248&hvpone=&hvptwo=&hvqmt=&hvdev=m&hvdvcmdl=&hvlocint=&hvlocphy=20530&hvtargid=pla-1408408308626&psc=1

            Questo dolo un esempio dei tanti modelli che puoi tranquillamente trovare online…

            P.S. una Wall Box si presenta meglio?
            Nessuno lo mega ma se agli amici dell’agriturismo interessava questo l’avrebbero già montata, evidentemente a loro va beme dare un servizio senza voler per forza apparire “fighi”….

  4. Io ormai prima di prenotare una struttura per la notte filtro proprio in base alla disponibilità di ricarica auto. Altroché se va pubblicizzata è un servizio molto importante per noi guidatori elettrici

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