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Ha senso aspettare la BYD Atto 3?

Ha senso aspettare la BYD Atto 3? Mirko, un lettore romagnolo, chiede informazioni su una delle elettriche cinesi più attese, un Suv. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

Ha senso aspettare la BYD Atto 3? Ho un budget di 35 mila euro più incentivi…

“Salve e complimenti per gli utili e competenti contenuti. Ho un impianto fotovoltaico e vorrei acquistare la mia prima auto elettrica. Il mio budget è 35.000 euro + incentivi. La vorrei con bagaglio capiente. Quali modelli considerare? Ha senso attendere la BYD Atto3?“. Mirko Gnani, Forlì.

Suv ben fatto, ma con 420 km di autonomia

LE DIMENSIONI / La Atto 3 è lunga 446 cm, larga 188 e alta 162.

Risposta. Nei media internazionali c’è un certo interesse per la Atto 3, la prima auto progettata utilizzando la nuova e-Platform 3.0. È la rivoluzionaria base tecnica su cui scommette il colosso cinese BYD, con tecnologia delle batterie “a lama”, integrate nella carrozzeria e ritenute tra le più sicure del settore. Sappiamo che quest’anno arriverà in Italia, ma non a che prezzo. Anche se i 35 mila euro più bonus di budget di Mirko dovrebbero bastare. Diciamo subito che l’autonomia è in linea con i modelli occidentali più efficienti. Un dato di tutto rispetto, tenuto conto che  sui consumi incidono l’aerodinamica di un veicolo a ruote alte e il peso non indifferente. Questi sono i principali dati tecnici della BYD Atto 3. Motore: 150 kW di potenza e 310 Nm di coppia massima, con trazione anteriore. Ricarica: fino a 90 kW nelle colonnine DC e 7 kW nelle AC. Sicurezza: 5 stelle (il massimo) nei crash-test EuroNCAP.

Il grande display centrale da 15,6″, in stile Tesla, può ruotare di 90° ed essere utilizzato sia in orizzontale sia in verticale, seconda dei gusti del guidatore.

Ha senso aspettare la BYD Atto 3? C’è il display girevole…

Certo lo stile è decisamente gradevole, firmato dall’ex capo del design di Alfa Romeo e Audi, il tedesco Wolfgang Egger, ingaggiato dai cinesi di BYD nel 2017. Con una curiosità nell’interno: il grande display centrale in stile Tesla, da 15,6″, può essere ruotato di 90° ed essere utilizzato quindi sia in orizzontale sia in verticale. Con tutta la dotazione di elettronica che ormai conosciamo: c’è Spotify, c’è ogni genere di mappe, Apple CarPlay e Android Auto per tutti i tipi di utilizzo con il telefonino. Più il rilevamento degli angoli ciechi, l’assistenza al mantenimento della corsia,  il cruise control adattivo e mille altre diavolerie. Tutte queste funzioni sono aggiornate con interventi over-the-air, da remoto. L’attenzione riservata a questo e ad altro modelli BYD da parte dei media è comunque legata all’enorme successo che questa marca sta riscuotendo in patria. Con numeri tali da farle raggiungere il 2° posto al mondo nella classifica delle elettriche più vendute : 584 mila nei primi 10 mesi 2022, dietro solo alle 989 mila di Tesla.

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