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Gli argomenti dei no Bev? Solo paura del cambiamento

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auto elettrica

Con garbo e buon senso Corrado dice la sua sull’eterno dilemma: perché l’auto elettrica desta tanta ostilità? E’ l’umana paura del cambiamento, risponde. Il suo intervento è tanto più significativo, perché Corrado vende auto da vent’anni. Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it

punto interrogativoLeggo con interesse quotidiano i vostri articoli e le opinioni dei vostri lettori, sia PRO elettrico sia quelle contrarie o addirittura “negazioniste”.
Di fronte all’ondata di critiche negative all’auto elettrica non posso far altro che pensare che dietro ci sia la paura del cambiamento.

Poco tempo fa ho letto l’ultimo romanzo di Ken Follett, Le armi della luce, dove gli operai, durante la rivoluzione industriale, si opponevano strenuamente all’avvento delle macchine a vapore perché avrebbero rubato loro il lavoro; sull’argomento auto elettrica, ritrovo tante di queste paure.

auto elettricaChi canta nel coro, chi usa la ragione

 

Il cambiamento spaventa, si teme di dover rinunciare alle proprie abitudini e comodità, di doverci rimettere di tasca propria (officine meccaniche, realtà legate ai combustibili fossili ed al settore automotive tradizionale), ed il negazionismo a 360 gradi viene alimentato dai vari canali social, dove un parere contrario a qualsiasi approccio razionale alle varie questioni sembra spesso il più illuminato.

Se portiamo il discorso sull’auto elettrica troviamo diverse obiezioni, ripetute all’infinito, spesso se non sempre sbugiardate, ma alimentate dal coro invece che dalla ragione.

Le critiche più enfatizzate, dal mio punto di vista sono le due seguenti: autonomia e costi d’acquisto.

paura del cambiamento

L’autonomia spaventa solo chi l’auto elettrica non ce l’ha

La prima critica è un problema solo per chi l’auto elettrica non ce l’ha. Inizialmente l’ansia da percentuale di batteria residua colpisce chiunque passi da un’auto termica ad una elettrica. Bugiardo chi dice il contrario. Poi però si impiega davvero poco tempo a smettere di ragionare in tal senso. L’autonomia basta, sempre!

Viaggio in elettrico da oltre 4 anni, ho avuto la fortuna di cambiare e utilizzare diverse auto elettriche, e il problema autonomia non l’ho mai avuto. Al punto che, sebbene percorra dai 40 ai 50 mila chilometri l’anno, ho posseduto e guidato quotidianamente anche una Mini Cooper SE (autonomia reale 180/240 km); acquisto consapevole e ragionato, nessun pentimento.

E quella che oggi è una critica sono certo che presto diventerà un punto di forza, con auto che avranno autonomie reali anche superiori ai 1000 chilometri.

La seconda critica invece ha solo in piccola parte ragione di essere. In un tempo in cui, per un’auto termica nuova del segmento C (Audi A3, BMW serie 1, ecc.), si spendono tranquillamente 40-50 mila euro, siamo così sicuri che non si possa avere una vettura elettrica che sia equivalente per costi, prestazioni, dimensioni e dotazione?

paura del cambiamento

Solo le utilitarie elettriche costano di più

Dal mio punto di vista l’obiezione è corretta solo se parliamo di vetture utilitarie, dove effettivamente, in assenza di incentivi, le vetture termiche nuove sono decisamente più economiche rispetto alle elettriche attuali. Vero.

Diamo però tempo e fiducia ai costruttori di porre rimedio; siamo solo all’inizio. Questo gap però, in un momento di diffidenza come questo, fa sì che l’usato elettrico sia molto appetibile da punto di vista dei costi d’acquisto: abbiate coraggio e buttatevi!

L’auto elettrica non è la soluzione a tutti i mali, ma se parliamo solo ed esclusivamente del prodotto in sé, senza farne una questione filosofica, è davvero un ottimo prodotto. Un prodotto è valido quando il consumatore è soddisfatto del proprio acquisto al punto che lo ricomprerebbe e spesso lo consiglia a terzi; con l’auto elettrica questo succede sempre, salvo rarissimi casi, e sono pochi i prodotti che hanno un riscontro così grande. Rispetto all’auto termica quella elettrica ha un’efficienza superiore, un’affidabilità superiore, costi d’esercizio inferiori e, soprattutto, non puzza!

Il sound del motore? Se è un diesel…

Alcuni contestano il fatto che l’auto elettrica sia silenziosa, che si perda il piacere di sentire il motore e quindi di guidare, ma solitamente chi fa questa obiezione non ha dentro il cofano un 12 cilindri Ferrari o un V8 Hemi bensì un motore a 3 o 4 cilindri, nella maggior parte dei casi diesel. È davvero questo il piacere di guidare?

Ho posseduto una Mini Cooper SD dal sound in guida sportiva davvero piacevole, peccato fosse finto perché arrivava dagli altoparlanti dello stereo dato che il 4 cilindri a gasolio non produceva di suo un sound così inebriante e quindi in Mini hanno pensato bene di coprirlo ad arte. Se questo è quello che vogliamo basta alzare il volume.

Questi discorsi mi riportano indietro nel tempo, a vent’anni fa, quando iniziai a lavorare come venditore di auto e sentivo grandissime obiezioni sul cambio automatico: dal “a me piace cambiare” al “voglio sentire la macchina” o ancora “è una roba per americani che non sanno guidare”. In poco più di un decennio si è arrivati a pretendere il cambio automatico sulle Fiat Panda.

Non si ferma il progresso con le urla

Non si ferma il progresso con le urla. Proviamo a comprenderlo e proviamo a trarne vantaggio. Quello che è diverso fa paura, il cambiamento spaventa, ma basta così poco per togliersi dei dubbi: basta provare!

no bev

P.S. L’auto elettrica, OGGI, non è per tutti: se non avete un box privato o comunque la possibilità di caricare comodamente l’auto quando siete a casa oppure quando siete a lavoro o ancora, se non avete vicino casa una colonnina di ricarica pubblica che sia comoda e fruibile, OGGI, l’auto elettrica ancora non fa per voi. È solo questione di tempo. Corrado

paura del cambiamentoL’auto elettrica per tutti? E’ questione di tempo (e di volontà politica)

punto interrogativoRisposta-Non avremmo fondato e faticosamente tenuto in vita Vaielettrico se non la pensassimo come lei. Tuttavia crediamo che l’ultimo paragrafo del suo commento sia quello che merita più  l’attenzione. Finché l’auto elettrica non sarà davvero per tutti, infatti, qualsiasi argomentazione, anche la migliore, non convincerà i non BEV che è già per molti. E non vincerà la paura  del cambiamento di chi già potrebbe permettersela.

Utilitarie elettriche a costi simili a quelli delle termiche; una colonnina a prezzi accettabili sotto ogni casa e in ogni luogo di lavoro; la possibilità di installare una wallbox in ogni garage o posto auto condominiale; un aumento tangibile della quota di  energia da fonti rinnovabili. Sono le condizioni necessarie per poter dire che l’auto elettrica è per tutti. Realizzarle è solo questione di tempo? Certo. Ma anche di volontà politica, che ora sembra vacillare. Solo la pressione dell’opinione pubblica può evitare che si dissolva del tutto.

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92 COMMENTI

  1. Mah, non c’ho capito niente, sono sincero. Prima si dice che ci sono quelli che protestano senza motivo (da qui svariate ipotesi: hanno paura del cambiamento? hanno messo le dita nella presa elettrica da piccoli? non si sono lavati i denti ieri sera?) poi si dice che l’auto elettrica non è per tutti. Boh. 2 + 2.

    Io la vedo diversamente: il divieto di acquistare un veicolo che non sia elettrico a partire dal 2035 è visto male da coloro che pensano che sia una soluzione sub-ottimale, che penalizza se stessi o il sistema paese. Se vi fosse una norma che prevede che dal 2035 chi è in città avrà l’acqua in casa e chi è in campagna dovrà andare coi secchi presso le fontane pubbliche penso che in tanti sarebbero contro quella norma. Imporre l’elettrico dal 2035 (inutile giocare con le parole, vietare di comprare auto a benzina è, nei fatti, imporre l’elettrico) l’ha reso ostile a tantissimi e ha creato un sentimento avverso che è difficile adesso da sradicare. Quando si dice “non tirare troppo la corda che poi si spezza …”. Ora si è spezzata e va riannodata, ma servirà molta più umiltà da parte dei sostenitori della causa … anche perché la data del 2035 rischia di saltare …

    • Non esiste nessun divieto di acquistare un veicolo che non sia elettrico, giusto per la cronaca. È un passaggio mentale che si fa perché la tecnologia non piace.

      • Buon giorno …

        tanto per cominciare … ci saranno a breve nuove elezioni europee, forse nuove preoccupazioni (guerre vere & commerciali) da affrontare che potrebbero distogliere dal “conflitto climatico” in corso … e dirottare su politiche più accomodanti; non a caso le case costruttrici han già ottenuto E7=E6; magari lo spostamento al 2040… o addirittura l’annullamento del divieto, tanto “il treno BEV” è partito, gli investimenti fatti…

        Nei prossimi 2 (non venti!) anni arriveranno vari modelli “cittadini” seg. B e C (e-C3, R5 e R4, Panda, Smart#1 e Mini … magari diverse “cinesi”) che diffondendosi progressivamente nelle nostre città diventeranno meno aliene, e gli ICE saranno un po’ più rassicurati.

  2. Complimenti a Corrado per l’ottimo contributo e alla redazione per gli sforzi con cui si prodiga ogni giorno!! Vi seguo da parecchio tempo, sempre con molta attenzione. Saluti, Stefano

    • Parafrasando un calciatore non molto sveglio durante un’intervista: “Sono completamented’accordo al 50% con il Mister” (in realtà io lo sono al 100%!) Bravo Corrado! 👏

  3. Nei primi anni ‘60 in zona c’era una famiglia che aveva la “ Cavalla” che veniva prestata a tutti per andare a fare scorte…l’alternativa era la bici o la moto alla quale si legava un carretto. Poi l’unica famiglia benestante ( unici democristiani in mezzo a comunisti e socialisti) si permise l’automobile e x alcuni anni la situazione rimase statica. Poi abbastanza rapidamente ne arrivò un’altra e un’altra…oggi ogni maggiorenne ha la sua auto…coi telefonini la stessa cosa…oggi è già nella culla del neonato e così sarà anche x l’elettrica…ci vorrà il suo tempo ma sarà così è inutile arrampicarsi sugli specchi!!

  4. Non è questione di paura verso il cambiamento, le nuove tecnologie se migliori delle precedenti prima o dopo si impongono sempre. Semplicemente, come avete già scritto più volte, al momento l’elettrico non è per tutti. Al momento va visto l’ elettrico solo come una motorizzazione alternativa al diesel, al benzina o al metano a secondo dell’utilizzo che si fa dell’ auto. Per come la vedo io ad oggi “vaielettrico” deve essere vista solo come un’esclamazione al pari di chi urla “vaidiesel” o “vaibenzina”.

    • Siamo i primi a dire che l’elettrico non è per tutti. Inutile che ce lo ripeta lei. Ma chi ha la vista lunga sa benissimo che presto lo sarà. Non è il suo caso, e questo già lo sappiamo

      • In base a cosa lei capisce dal mio commento se ho la vista lunga o meno?eviti di attribuire aggettivi a persone che non conosce, grazie.

          • mai scritto in 73 commenti che l’elettrico non è il futuro…la smetta di cercare lo scontro provocando inutilmente e offendendo le persone…

          • Amico mio, non dico che lei è un bugiardo. Ma potendo rileggere tutti i suoi commenti, ne ho trovati un paio in cui accusa Mauro Tedeschini di scrivere commenti “qualunquisti e bigotti”, “indegni di un giornalista”. Sarà meglio piantarla qui.

  5. “Non si ferma il progresso con le urla.” Dipende da cosa si intende per progresso. Se si fosse così tranquilli sul fatto che l’elettrico come è interpretato oggi è progresso, non ci sarebbe stato bisogno di importlo per legge.

      • Gentile Sig. Degli Esposti, quando la situazione cambierà non ci sarà più bisogno di ribadirlo. Per il momento la situazione è questa.

        • Sicuramente non c’è bisogno che lei venga qui a dircelo dieci volte al giorno. Si rende conto di quanto siano noiosi, inutili, insignificanti e fastidiosi i suoi interventi per chi guida auto elettriche da anni, le conosce a menadito e condivide qui informazioni preziose con altri possessori di BEV o automobilisti interessati a diventarlo? Ho già usato la metafora di mia nonna, ma la ripeto volentieri: lei è come un cane che abbaia in chiesa. Per un pò si sopporta, poi si caccia.

    • Ricordo che la UE non ha normato che dal 2035 potranno essere vendute solo le BEV. Ha normato che non potranno essere vendute auto termiche che usino carburanti derivati da petrolio o qualsiasi altro che non porti all’azzeramento delle emissioni di CO2.
      È per questo che c’è stato un forte dibattito sui biocarburanti ed e-fuel dove la loro produzione non garantisce il completo azzeramento della CO2 (specie i biocarburanti tipo ENI HVO).
      D’altra parte che l’idrogeno se non prodotto senza emissione di CO2 sarebbe esclusa come alternativa.
      Con questo presupposto è evidente che qualsiasi motore termico è escluso.
      Ora a tutti i geni che scrivono di una negazione della democrazia, mi sapete dire che alternativa esiste oggi alle EV senza l’aiuto di un motore termico?
      Si badi bene, non ho scritto BEV (Battery Electric Vehicle) ma EV(Electric Vehicle) di cui le BEV sono un sottogruppo come lo sono le FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle) che usano l’idrogeno per produrre elettricità (esempio Toyota Mirai commercializzata in Italia e che nel 2023 in pratica non è stata scelta da nessun privato).
      Tutti a gran voce vorrebbero un’auto ad idrogeno come la Mirai (in commercio da anni) ma poi perché nessuna la compra ed invece si vendono solo BEV?
      Sarà forse che le BEV sono più facili da gestire e più economiche

    • Molte volte il progresso DEVE ESSERE IMPOSTO PER LEGGE.
      Sono le situazioni laddove il miglioramento conseguente al progresso comporta dei costi extra che spontaneamente non verrebbero sopportati agevolmente da nessuno.
      Esempio: le incessanti migliorie delle norme antinquinamento. O le norme per l’isolamento termico degli edifici. Oppure l’atossicità richiesta per vari prodotti industriali. La rimozione dell’amianto dai tetti. e via così.
      Oggi è vero, abbiamo ancora l’aria inquinata in Pianura Padana, ma immaginiamo cosa sarebbe l’aria in questa zona se tutte le automobili fossero Euro 0, benzina o diesel che dir si voglia.
      A meno che Lei non abbia un apparato respiratorio di scorta per sostituire quello usurato che potrebbe ritrovarsi tra qualche anno respirando l’atmosfera inquinata delle nostre città.
      Ma non credo che questo mio commento Le faccia cambiare minimamente idea.

  6. Secondo me oggi è un problema acquistare qualsiasi tipo di auto.
    Le termiche hanno alzato di brutto i listini offrendo prodotti peggiori. La tecnologia Ice ha raggiunto il suo limite da almeno una decina di anni. Oggi vendono auto che consumano come auto di 10/15 anni fa.
    Le elettriche sono il futuro ma oggi ricordano molto L’HTC dream(il primo cell con Android, era così terribile che ricordo avevo detto che non avrebbe mai sfondato come OS).
    Tutte le discussioni in merito termineranno quando verranno portate sul mercato soluzioni che prestazionalmente faranno sparire le ICE(il Nokia del mio esempio).

    • Concordo pienamente, quando le prestazioni, sotto OGNI punto di vista, saranno superiori non vi sarà più nessuna discussione…fino ad allora, fortunatamente, viviamo nella parte del mondo libera

      • //…quando le prestazioni, sotto OGNI punto di vista, saranno superiori… //
        Con questo ragionamento, dovrebbero esistere solamente auto termiche di alta gamma, perché quelle di gamma inferiore hanno senza dubbio prestazioni inferiori 😉.
        La chiave giusta è che ci dovrà essere un’auto elettrica per ogni esigenza, così come oggi c’è un’auto termica per ogni esigenza.
        Oggi, come si ripete sempre, l’auto elettrica è già per molti (e lo sarebbe per moltissimi di più se ci si approcciasse alla materia senza pregiudizi e utilizzando la propria testa) ma non ancora per tutti.
        E, per chi oggi non trova una risposta alle proprie esigenze, è banalmente solo questione di pochissimi anni, considerando che il settore della mobilità elettrica è uno dei settori di ricerca più attivi ed importanti al mondo.

    • // Le elettriche sono il futuro ma oggi ricordano molto L’HTC dream… //
      Non sarei così drastico. Le elettriche sono molto ben utilizzabili già oggi, come dimostrano i dati di diffusione negli altri mercati europei e le tante esperienze riportate dai lettori di questo sito, incluso il sottoscritto.
      È vero che, per la vera diffusione di massa delle auto elettriche, mancano ancora alcune cose, ricordate infinite volte qui e in tutti i siti del settore “onesti”, cioè non pregiudizialmente contrari. Ma già oggi l’auto elettrica è in grado di soddisfare le esigenze molte più persone rispetto a oggi, se solo si approcciassero alla materia in modo aperto e razionale, senza preconcetti.
      Quello di cui si può stare assolutamente certi è che le auto elettriche e le reti di ricarica avranno nei prossimi 5 e 10 anni degli sviluppi tecnologici tali da portarle a soddisfare le esigenze di tutti. Esattamente come accadde ai primi del ‘900 per le auto termiche, che invece, rispetto al tema impellente dell’azzeramento delle emissioni di CO2 si trovano impotenti.

  7. Ma non può semplicemente venire in mente che non piace? Se un utente non vuole una BEV non la compra e punto. Molto semplice

    • E quando le termiche saranno bandite, nel 2035, se la farà piacere volente o nolente. Così smetterà di inquinare l’aria che respiro anch’io. Molto semplice

          • La democrazia è il prevalere del bene della maggioranza sui desideri ipocriti di una minoranza (non sto dicendo che le minoranze non hanno diritti, ma che comunque non si può pretendere un privilegio scambiandolo per diritto).

          • -La democrazia è il prevalere del bene della maggioranza-

            Magari amico mio… Purtroppo è “solo” il prevalere della volontà della maggioranza. Volontà che tecnicamente potrebbe essere anche autodistruttiva (esempio estremo)
            Ma poco già non è, visto che per secoli a prevalere è stata la volontà della minoranza.

          • Magri una riforma del sistema scolastico prima che una riforma della mobilità gioverebbe 😁

          • No Alessandro non dico certamente a lei, anzi si è anche preso la briga di spiegare l’ovvio. Ammiro la sua pazienza 😅

          • Per dovere di cronaca, che dovrebbe essere cara ad ogni professionista, vi é ancora un importante gate attualmente previsto nel 2026 dove si farà il punto della situazione…senza contare elezioni europee prossime e corte dei conti europea.
            Insomma, personalmente sarei più cauto, certamente ognuno lavora come crede

          • Lei non ha letto il paper della Corte dei conti europea. O forse ha letto i resoconti degli organi di disinformazione.Dice che le auto elettriche sono uno strumento indispensabile per raggiugere gli obiettivi climatici europei e che bisogna accelerare per superare i tre ostacoli che ne frenano l’adozione. Si informi: https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2024/01/24/la-corte-dei-conti-ue-chiede-un-cambio-di-marcia-su-taglio-delle-emissioni-delle_bd42aeb1-2d0c-429e-8c20-974cb8fb12be.html. Quelli che la pensano come lei sono il quarto ostacolo.

          • Mi spiace tanto vedere tutto questo nervosismo intorno al l’argomento, secondo me andrebbe fatta una discussione serena priva di paure

          • La discussione serena ha coinvolto tutta Europa nei due anni che hanno preceduto l’approvazione della direttiva “Fit for 55” che mette al bando le auto termiche. E’ stata dibattuta e approvata da: Parlamento europeo, Commissione europea e Consiglio d’Europa. Più democratica di così si muore. I nervosi sono coloro che vorrebbero ribaltarla. Lei da che parte sta?

          • Personalmente dalla parte della libertà, credo che anche lei possa convenire o mi sbaglio?

          • Sono dalla parte della libertà; non del “faccio quel che mi pare” punto

          • @ Franco Abbia pazienza, ma libertà di cosa? Di inquinare e distruggere la vita delle persone? Perché la libertà di uno finisce dove inizia quella degli altri.

          • Leonardo, fortunatamente ho la libertà di leggere il suo commento, e si, ho la libertà di muovermi come meglio credo che le piaccia o meno

          • @Franco temo che lei confonda, non so se con dolo o meno, concetti nobili come libertà e democrazia con la possibilità di farsi gli affari propri come meglio crede.
            Peccato che la libertà del singolo finisca sempre dove comincia la libertà degli altri, mi rendo conto che questi siano concetti troppo innovativi per chi come lei pensa che il prossimo sia sempre sacrificabile al confronto dei propri desideri.

          • Abito in sardegna qua potrei andare in giro con un kart a fare cronoscalate che probabilmente passerebbero mesi prima che qualcuno ti dica qualcosa…quindi si penso proprio che anche io, volente o nolente, continuerò a muovermi come meglio credo, dall’alto della mia boria

  8. Macchinone costoso da mantenere? Sj firse chu acquista un BMW X5 O X6 o un AUDI Q7, io ho preso una kia sportage usata di 2 annj col GPL e ti garantisco che di costoso da mantenere non c’è proprio nulla (200000 km con riparazione il xambio del radiatore 300 euro e l’alternatore 200 euro, ped il resto normale manutenzione olio filtri e cinghia a 100000 km … diciamo 150 euro all’anno). Cosa mi sarebbe costata una elettrica equivalente (non ho il box per la ricarica) sia come costo iniziale che come corrente alle colonnine e come tempo per la ricarica, e si ricordiamoci chevil tempo ha un costo, pef qualcuno vale poco per altri invece vale molto.

    • Guardi che nessun automobilista elettrico se ne sta a guardare l’auto che si ricarica. Quindi sarebbe ora di piantarla con questa storia di chi “non ha tempo da perdere”

      • Devo dire che questa volta condivido , generalmente immagino chi ha ev non la guardi mentre ricarica ( forse durante i lunghi spostamenti e ogni tanto) e devo anche dire che la risposta della redazione è stata una delle più corrette e oneste che io ricordi, ma proprio da questa onestà si evidenzia l’attuale e potrebbe anche essere futura problematica
        Nella risposta si cita molto ( non so quanto volutamente)dell’analisi fatta dalla corte dei conti europea i giorni scorsi
        Analisi che proprio sulla volontà e anche sulle possibilità reali di rendere le ev meno costose e delle infrastrutture di crescere in modo così poderoso poneva seri dubbi , l’ultimo dubbio lo poneva sulla possibilità di come riuscire a convincere una popolazione che sembra non voler accogliere questo.prodotto e sui rischi di cercare di imporlo
        PS essendo la corte dei conti europea nella sua analisi ovviamente non si riferiva all’italia ma a tutti gli stati membri

        • io non vedo tutta questa difficoltá nel convincere i cittadini europei. Negli altri paesi ogni anno la quota di mercato delle bev cresce in modo evidente. Solo l’Italia, la Polonia e la Bulgaria sono ferme a percentuali ridicole.

          • Non lo dica a me , lo dica alla corte dei conti europea , l’analisi è la loro è credo abbia una qualche ragione se l’hanno esposta

          • Vedremo la Polonia alla fine del 2024 ora che è cambiato il governo che era un fermo conservatore (per non dire di peggio).

    • Ma, per quanto riguarda le spese di mantenimento una Tesla MY mi costa meno di una Fiat Stilo JTD (segmento D-SUV vs C).
      Giusto per dare un’idea pago meno RCA con MY. Il costo energetico è la metà caricando a casa SENZA fotovoltaico.
      Sì, ho speso di più per acquistarla ma l’ho fatto perché almeno una volta nella vita mi volevo farmi un regalo. Se avessi atteso e mi fossi accontentato di una MG4 allora sicuramente avrei speso meno di una Fiat Tipo di pari categoria anche dal punto di vista del solo prezzo d’acquisto potendo usufruire della rottamazione.
      Perché l’MG4 è perfettamente sovrapponibile alla Tipo per categoria.
      Ma ai più sembra sfuggire questo.

    • 150€ all’anno? Io per una Kia Stonic GPL pago 370€ ogni 15.000 km/12 mesi pena la decadenza della garanzia. 7 anni. Fanno oltre 2.000€ di soli tagliandi. Obbligatori.
      Per lei fanno eccezione? La Sportage, superiore, costa un terzo? Ci spiega il trucco?

      • Mi permetto di suggerire il probabile trucco. Ho la Niro hev , facendo il pacchetto di manutenzione obbligatoria prepagato ( per mantenere la garanzia) ho speso 189 € per ogni tagliando, ovviamente fatto in officine Kia.

        • Non lo abbiamo fatto perché la macchina è usata (di due anni, stesso caso) e il primo è stato fatto il giorno dopo il passaggio di proprietà (per cui non avevo alternative), il secondo contavo di farlo in altra officina ma non sono riuscito a trovarne una un tempo che si accollasse la burocrazia bizantina per riuscire a fare il tagliando mantenendo la garanzia della casa (è sufficiente non dichiarare un singolo pezzo sostituito o una manutenzione con il codice sbagliato per dare un appiglio legale che invalidi la garanzia). Per il prossimo farò o un pacchetto (che non fa certo risparmiare il 70% che millanta Antonio) o troverò un’officina indipendente in grado di soddisfare Kia.

    • Ma non sa nemmeno scrivere in italiano, un altro troll che non ha niente da fare ma che si diverte a scrivere cavolate e pure male!

  9. Ovviamente condivido e a me viene continuamente posto anche il terzo quesito: “ quanto ci mette a caricare “ Qui, dove abito, il 90% potrebbe caricare in garage o davanti casa( senza marciapiede)… il commento, anzi i commenti del signor Vincenzo sono la prova di quanto affermato: chi canta nel coro e chi usa la ragione….e chi cerca di vedere o leggere solo quello che gli fa comodo!

    • Mi dispiace ma se vuole essere credibile dovrebbe rispondere nel merito sennò sembra lei in un coro. Dove abito io lo 0% della popolazione ha un garage di proprietà (perché non esistono).

        • Buongiorno, lo ho già detto una volta, non c’è bisogno di abitare a Burano. Dove abito io, classico paese ligure arroccato sulla collina l’80 % della popolazione vive nel centro storico, nei carrugi dove a malapena passerebbe un’Ape 50 altro che garage. Le persone lasciano l’auto lungo la strada e nell’unico pezzo di parcheggio pubblico piccolo, visto che ci sono 20 posti. Io sono tra quelli che se la cavano visto che abito in una casa indipendente fuori dal paese, infatti ho il fotovoltaico ed un’auto elettrica ma non posso applicare questo modello a tutta la popolazione. E anche in città non va tanto meglio vedi Sanremo dove ci sono strade con una miriade di grossi condomini costruiti negli anni 60 uno attaccato all’altro, i locali a livello strada sono tutti negozi, di garage praticamente non ce ne sono e si parcheggia per strada. Le situazioni sono tante e purtroppo non siamo messi bene, inutile continuare a negarlo.

          • Come abbiamo già scritto, non una volta ma almeno un centinaio di volte, il censimento Istat 2001 ha certificato che il 68% delle abitazioni italiane dispone di posto auto privato. Escludendo Sanremo, i carrugi del suo paesino e…Burano vorrà dire che nel resto d’Italia la quota di residenze con la possibilità di ricaricare a casa è ancora maggiore. Infatti solo l’anno scorso sono state installate 400 mila wallbox a fronte di appena 215 mila auto elettriche circolanti.

          • Mi perdoni Sig. Degli Esposti, quando ha ragione ( vedi sopra ) gliela do volentieri così come le faccio notare quando , secondo me, risponde con una ” sciocchezza ”
            La storia dei box auto e la famosa media del pollo e in una discussione “seria” non si può non tenerne conto
            Esempio di 3 nuclei familiari
            Noi abbiamo i box ( inseriti posticci e in materiale legnoso all’interno del parco condominiale a 300 metri dal corpo casa e collegati tutti assieme da unico contatore , come per altro le cantina) ( cascina del 700 ristrutturata ad appartamenti)
            I miei genitori , palazzi anni 70 mega box interrati al centro del quadrato palazzi tutti privi di corrente ( solo quella comune corridoi di entrata uscita)
            Miei suoceri palazzi fine anni 90 con box interrati sfasato rispetto al blocco alloggi e con contatore comune
            Potrei aggiungere dove abitava buonanima di mia nonna dove i box erano tutti proprieta di una officina di oleodinamica
            Come vede una rondine non fa primavera ma questa già solo così mi sembra più un’aquila più una rondine
            Mi sono già espresso sopra , avete dato come redazione una grande e onestà risposta , non la svilisca con queste banali semplificazioni

          • Certo, portare un cavo nei box del suo parentado è impresa impossibile. Chissà come avranno fatto nell’ultimo secolo a portare acqua corrente, scarichi fognari, cavi telefonici, rete del gas, cavi Tv in tutte le abitazioni.

          • Vede queste sono le sciocchezze di cui parlavo, e visto che lei non ci è ( di questo sono sicuro) vuol dire che ci fa
            Le è mai venuto in mente che queste cose hanno comunque costi , a volte importanti , ( oltre che burocratici) e a qualcuno potrebbero mancare queste risorse , qualcun altro potrebbe investirli in una vacanza alle Maltive e altri ancora semplicemente non avere voglia di spenderli?
            PS vedo che tutti a partire da lei , hanno accuratamente evitato di commentare la corte dei conti europea , eppure l’articolo era ( almeno quello che ho letto) fonte sole24
            Opinione abbastanza autorevole per lei o anche loro sono plagiati dai social?

          • Signor Stefanetto,
            preciso una cosa che sembra ovvia ma nella mia modesta esperienza di dialogo con la gente non lo è.
            Avere il posto macchina riservato non significa necessariamente il garage. Io ho UN garage da UN posto, ma in cortile (di proprietà) ci stanno altre 4 macchine. Ricarico in garage per comodità, ma fra poco mi farò installare una wallbox in esterno, per prepararmi alla seconda BEV.
            Ecco, non scartate questa ipotesi: tirare un cavo con un piccolo scavo e tirare su qualche palina condivisa tra tanti condomini costa meno di quello che si crede. Certo, costa. Ma… se l’alternativa è “qualcun altro potrebbe investirli in una vacanza alle Maltive e altri ancora semplicemente non avere voglia di spenderli?”, non è un impedimento, è una scelta.
            Un giorno non potremo scegliere: e non parlo di imposizione europea, parlo di allagamenti, siccità, benzina a 4€, migranti climatici. Io preferisco, potendolo fare (vedi i due casi citati, Maldive e “non avere voglia”), farmi trovare pronto all’autarchia energetica e climatica.
            Se non lo fa oggi chi può, come possiamo pensare che possa un giorno farlo chi non può e mai potrà?
            I costi non scendono da soli se una certa tecnologia non si diffonde. Finchè siamo quattro gatti benestanti a comprarci le BEV, perchè calare i prezzi? Perchè calare il costo delle ricariche se tanto noi ricarichiamo in casa?
            Qui mi sa che parliamo di uova e gallina, vogliamo subito la gallina adulta ma nessuno lo vuol deporre, quell’uovo.

          • @Guido che ci vuoi fare, storicamente siamo un popolo che si mette a nuotare quando l’acqua arriva al collo.
            Al momento ci sono molte persone che stanno cercando di capire come e quando passare all’auto elettrica, e non è il caso di banalizzare la questione che può richiedere una certa dose di intraprendenza e apertura mentale, ma ci sono molte altre persone che non fanno altro che lamentarsi sperando di poter continuare a correre nella stessa ruota per sempre.
            E’ questa la triste realtà italiana che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente.

          • Signor Guido come anche lei evidenzia i casi ( ovviamente anche le possibilita) sono moltissime e molte non incasellabili in discorsi che per brevità ( o ordine di discussione)possono essere fatti su un blog
            Ho richiamato alcune volte la corte dei conti europea perché le cose che ha esaurientemente sottolineato si sommano a quelle scelte( su qui io sono molto liberale )legittime e quei dubbi che anche lei richiamava , amplificazione
            Vediamo come si sposano queste cose
            La corte ha espresso molti dubbi sulle tempistiche di questa transizione ( vero ha detto che ad oggi solo l’elettrico potrebbe portare a zero le emissioni in Europa) sostenendo che , anzitutto è stata una scelta burocratica non accompagnata da una seria analisi se ciò sarebbe stato possibile nei tempi stabiliti
            Poi ha sostenuto che dovendo , per accelerare, dover acquistare molte materie prime all’esterno unione , questo comporta costi aggiuntivi che quindi non si abbasseranno e scavi in luoghi che per , diciamo sensibilità ambientale faranno molti danni ,solo non visibili da noi( il fatto che ad oggi vi siano quasi solo auto premium potrebbe essere , facendo 2 più 2 che essendoci poco litio o altri materiali indispensabili quel poco venga utilizzato dove c’è maggiore guadagno)
            L’ultima cosa , ed è quella che maggiormente ha destato la mia attenzione, l’ha detta riferita , uno che negli altri settori non è stato fatto praticamente nulla, e due che con questi presupposti la gente ( e parlava a livello europeo) terra le termiche per periodi molto più lunghi inficiando tutto il resto
            Ci aggiungo il mio pensiero, prima due segnalazioni, da noi a Torino ad oggi per smog sono vietati i diesel fino al 5 compreso, ebbene io faccio decine di km tutti i giorni e di queste vetture se ne vedono tranquillante centinaia e senza controlli
            La seconda è che i trattori in giro per l’Europa dovrebbero dire qualcosa
            Ora , il mio pensiero è che le cose vanno fatte con la corretta gradualità , si vietano le auto termiche nelle città ( diciamo superiori a 50000 abitanti?) Ovviamente previo sviluppo del sevizio pubblico ( vedi Roma come puro esempio) si aiutano le persone ad abbandonare i veicoli termici partendo da quelli più inquinanti e da chi ha più problemi economici e nel frattempo si implementano i punti ricarica ed in fini man mano che il parco ev aumenta si fanno le valutazioni per correggere eventuali problematiche
            Ci vorranno più di 11 anni ? Sicuramente si ( il pianeta qualche anno in più lo può tranquillamente attendere su questo evitiamo ecoansie) ma permetterà di fare un percorso lineare e possibilmente condiviso
            Tradotto, io non ho dubbi che il futuro sarà elettrico( o magari di chissà cosa di pari impatto) ma ho altrettanta sicurezza che questo non inizierà tra 11 anni

          • Il futuro elettrico è già iniziato nel resto d’Europa, e anche l’Italia lo capirà molto prima del 2035. Ma questo è solo il nostro parere. Quello della Corte dei Conti europea, improvvisamente assurta al rango di Bibbia per i No Bev, va anche letto. E non in versione predigerita dai media odiatori delle BEV, che l’hanno completamente stravolto. https://www.eca.europa.eu/it/publications/SR-2024-01. E’ un invito pressante e drammatico ad accelerare la transizione.

          • Sig. Degli Esposti , visto che le piacciono i detti della nonna le citerò questo , non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire
            Io volevo dare realmente un parere di compromesso , ma visto che il mio tempo è prezioso la chiudo così, il futuro elettrico inizierà quando la maggioranza deciderà che è iniziato ( maggioranza intesa come acquirenti) fino ad allora visto che vi piacciono i gruppi ” chiusi” che si danno sempre ragione , divertitevi tra voi 4 gatti
            Le regalo una chicca gratis
            Forse sa forse no che lavoro in un settore cugino , ebbene le macchine do 40 o anche più anni che non hanno più ricambio del costruttore lo ricevono da costruttori Cinesi ma anche altri a prezzi accettabilissimi e consegnati direttamente a casa, lei crede che questo non avverrà anche con le auto un domani, ricordi gli affari sono affari
            Buona serata

          • Come vede in questo “gruppo chiuso” lei sta ripetutamente e liberamente intervenendo. E riceve perfino più di una risposta. Dovrebbe ringraziarci di averle fornito la fonte per documentarsi a dovere e dovrebbe accettare i diversi pareri come noi accettiamo i suoi. Mi sfugge completamente il nesso fra l’oggetto del commento e il riferimento ai pezzi di ricambio cinesi recapitati a casa (io purtroppo ho aspettato due mesi per ricevere quello che serviva a me, per di più recapitato in un magazzino a 10 km dall’officina che doveva montarmelo) e la lascio al suo tempo molto più prezioso del mio, augurandole a mia volta buona serata.

          • Ivan Daniele,
            mi unisco alla richiesta di Massimo: legga il comunicato in originale. Alcune cose che scrive lei non tornano.
            “uno che negli altri settori non è stato fatto praticamente nulla” mentre il documento dice esattamente il contrario: il settore trasporti è l’unico ad avere incrementato le emissioni a differenza di tutti gli altri.
            Lo legga, lei che ha la mente aperta.

          • Lo rileggerò, io non penso mai di aver capito tutto , diciamo che il sig. Massimo , di cui ho comunque stima , riesce ad indispormi spesso e volentieri, le altre cose che ho citato sono comunque reali , tra l’altro queste cose erano confermate anche dagli ospiti di Barisoni a focus economia
            PS quando parlavo di ricambi , intendevo la nascita ( che sta già avvenendo ) di ricambisti auto in grado di mantenere le vecchie termiche in vita x molto più tempo di quel che si immagina
            Nel mio settore e già così da tempo, ed è un settore parallelo e tecnologicamente a volte anche più avanzato di quello auto

      • L’intervento del signor Corrado è chiarissimo…democraticamente così come si è smesso di fumare al chiuso smetteremo di respirare le emissioni auto…vuole scommettere…lei ha capito benissimo…poi se abita proprio al centro di una grande città… io sono proprio uno di quelli che ha messo in risalto la disparità di trattamento. Si potrebbe prendere esempio da Oslo…basta fare delle scelte! È inutile che ci ricordi in continuazione che non tutti possono ricaricare a casa…lo sappiamo !!

        • Democraticamente non é giusto che alcune persone possano pagare la mobilità la metà di altre (se non di meno). Democraticamente non é giusto che per fare 400km di autostrada un poveretto con macchine economiche tipo spring si debba fermare il doppio delle volte rispetto ad un benestante/ricco con 70-80kwh di batteria (scegli pure il modello).

          • Lei abita nel quartiere rinascimentale con un’auto da 40-45 mila euro (come una Tesla Model Y). Fossi in lei starei attento: magari quello della Panda che abita nel quartiere dormitorio di periferia la manda “democratiamente” a quel paese. E personalmente solidazzerei con lui.

          • ma che discorso é ? allora aboliamo le auto di lusso perché non é giusto che uno in bmw serie 7 faccia viaggi lunghi arrivando meno stanco e in meno tempo di chi deve viaggiare con la punto. Tutto qualunquismo, pesca a strascico di argomenti farlocchi contro le bev per cosa ?

          • Marco Pi, il fatto che uno può permettersi un BMW serie 7 non lo esula a rispettare le leggi dello stato in cui vive ed in particolare dei codice della strada.

  10. Le ICE permettono democraticamente alle persone di muoversi allo stesso modo indipendentemente dal valore economico del proprio mezzo (rispettando il limite di velocità una panda e una classe s percorrono la stessa strada nello stesso tempo) questo non vale per le bev in cui partendo dallo stesso posto (soprattutto in autostrada) una dacia spring si dovrà fermare ogni 100km contro una byd han che ne può percorrere anche 300. Le va bene come argomento? Senza contare il discorso ricarica che favorisce chi ha un garage a discapito degli altri sempre in modo non democratico.

    • Però la Bev è più “democratica” in altri aspetti: nel confort ( è comoda da guidare e silenziosa, anche nelle utilitarie) e nei costi di gestione

      La ICE invece scava una “trincea” tra chi può girare in Panda (arrivando frullato e rischiando la morte con 0 Stelle EuronCap) e chi gira con il macchinone comodo ma costoso da mantenere

      Direi che non esiste ancora l’auto che è perfetta in tutto, ne che regala un prodotto sempre premium a basso costo a tutti

      così a occhio, con ancora qualche progresso su costi e autonomia, forse l’auto quasi perfetta ci sarà tra 2-4 anni, elettrica

      • La trincea che lei riporta esiste nelle bev tanto quanto nelle ICE, io provando una spring e una ioniq6 la trovo più marcata nelle bev. Ma almeno la panda mi porta ovunque la spring invece…

    • Buona sera Vincenzo,
      ho una domanda per lei. Che auto possiede in famiglia?
      La domanda ci permette di pesare la poca fiducia sulle BEV.
      Mi spiego, se ha solo una/due auto di segmento A come una Panda, allora sono il primo a dirle che attualmente i suoi dubbi sono condivisibili visto che in commercio ancora non ci sono auto che potrebbero sostituire in tutte le situazioni le Panda.
      Se però ha una segmento C come ad esempio una Fiat Tipo (per rimanere nelle chip car Europe) allora le posso già dire che di alternative ce ne sono. Sempre di chip car si tratta e per forza di cosa cinesi ovvero MG4 e BYD Dolphin. Anzi volendo dirla tutta le BEV cinesi costano meno della versione hybrid Fiat con così di gestione nettamente inferiori per le cinesi.
      Perché poi Appia fine se uno ha pochi soldi e vuole un’auto nuova di sicuro se vuoi spendere meno non va a comprare Ford Focus, VW Golf, Peugeot 308 o equivalenti che costano nettamente più di una Tipo, MG4 è Dolphin.
      Basta cercare.

      • Buonasera ad oggi posseggo una Renault talisman sporter 1.6 diesel. Ad oggi non ci sono auto bev che garantiscano gli stessi spazi interni (unica sw paragonabile é la mg5 anche se comunque ha meno bagagliaio) e la stessa serenità nei lunghi viaggi. Segnalo inoltre che i costi di gestione “nettamente inferiori” si verificano solo in caso di possibilità di ricarica domestica che io non ho (abito in un quartiere di epoca rinascimentale in cui di certo non ci si preoccupava di fare i garage), ricaricando alle colonnine il vantaggio si annulla e ci si portano solo a casa i problemi di autonomia e gestione ricarica (altro grattacapo nella routine quotidiana). Inoltre tipo é sicuramente un prodotto economico ma mg4 é indecente a confronto.

        • Buongiorno sig. Vincenzo, un’ auto confrontabile con Renault Tałisman potrebbe essere la Tesla Model Y. Lunghezza/larghezza/bagagliaio sono molto simili. Riguardo alle ricariche, concordo che non è agevole se non si ha la possibilità di installare una wallbox, ma poi dipende dalla vicinanza alla colonnina più vicina, dai tragitti che fa usualmente, etc. Ricaricando dalle colonnine il vantaggio economico non si annulla, restano i vantaggi di bollo gratis o quasi, ridotta manutenzione, etc. Senza considerare la cosa più importante, ovvero l’ambiente. Un consiglio, la noleggi per qualche giorno e la provi.. io mi sono innamorato dell’ elettrico con una veloce prova di mezz’ora!

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