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Gigafactory batterie, la Cina arriva perfino in Marocco

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La Cina arriva perfino in Marocco con una gigafactory di materiali per le batterie auto agli ioni di litio. Sarà in grado di produrre semilavorati a base di manganese, fosfato e cobalto per un milione di veicoli all’anno.

 Al Mada , fondo d’investimento controllato dalla famiglia reale marocchina che opera sul territorio pan-africano, e CNGR, gruppo cinese leader globale nella produzione di materiali attivi per le batterie agli ioni di litio, hanno annunciato la firma di un accordo di collaborazione per creare una joint-venture in Marocco che produrrà componenti delle batterie agli ioni di litio per i veicoli elettrici. CNGR avraà il controllo con il 50,03% del capitale.

marocco batterieUna joint-venture da 2 miliardi di dollari fra CNGR e Al Mada

Al Mada e CNGR hanno in programma lo sviluppo di una base industriale per trasformare le risorse naturali del Marocco (in particolare cobalto, fosfato e manganese) in componenti per batterie. In particolare materiali attivi catodici precursori (PCAM) sfruttando la tecnologia NCM (nickel-cobalto-manganese) e materiali attivi catodici (CAM) utilizzando la tecnologia LFP (litio-ferro-fosfato). La base industriale includerà unità di riciclaggio per recuperare e riutilizzare i metalli e i materiali estratti dalle batterie usate. Il sito sorgerà a Jorf Lasfar, nella regione marocchina di El Jadida. 

La prima azione della nuova joint-venture prevede lo sviluppo di (i) unità di produzione dei materiali attivi precursori dei catodi NCM con una capacità annua di 120 kT, (ii) unità di produzione di catodi LFP con una capacità annua di 60 kT e (iii) unità di riciclaggio dei materiali delle batterie con una capacità annua di 30 kT.

Materie prime semilavorate per un milione di veicoli all’anno

La produzione in Marocco, equivalente a 70 GWh e sufficiente per oltre 1 milione di veicoli elettrici all’anno, sarà principalmente destinata all’esportazione, per soddisfare la forte domanda in Europa e America. 

Sono in corso incontri commerciali tra la joint-venture e il gruppo OCP per l’approvvigionamento di prodotti fosfato utili al progetto. ll Marocco possiede riserve accertate di fosfato pari a 50 miliardi di tonnellate, pari al 71% del totale mondiale. Il gruppo OCP di proprietà statale è il più grande esportatore e produttore di fosfati al mondo. Inoltre, il Marocco è uno dei principali produttori mondiali di cobalto.

Jorf Lasfar si trova in una posizione strategica vantaggiosa per questa base industriale e permetterà di mettere il progetto in prima linea nel competitivo settore globale delle batterie. 

Con un investimento complessivo di oltre 20 miliardi di dirham marocchini (equivalenti a 2 miliardi di dollari USA), la fase di edificazione della base industriale dovrebbe essere avviata già nel 2023, con un obiettivo di una prima produzione dei materiali per le batterie nel 2025. 

CNGR, la campagna d’Europa parte dalla Finlandia

Al Mada e CNGR lavoreranno per garantire una produzione sostenibile e responsabile che sfrutti perlopiù energia rinnovabile.  Si impegneranno inoltre ad offrire un alto grado di integrazione locale e consenta il prezioso trasferimento di know-how nella zona. Questo investimento permetterà lo sviluppo di un nuovo ecosistema di classe mondiale che creerà,  direttamente e indirettamente, migliaia di posti di lavoro.

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CNGR è presente anche in Europa in joint venture con Finnish Battery. Nel Paese nordico produrrà dal 2024 precursori ternari e materiali catodici, utilizzando materie prime locali come solfato di nichel e idrossido di litio. L’investimento, in questo caso, è di 1,3 miliardi di dollari.

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5 COMMENTI

  1. Ottima iniziativa, anche per il Marocco, e probabilmente anche per noi. E poi spero che la Cina più relazioni commerciali da tutelare abbia, e almeno un poco meno sia facile in futuro scoppi un’altra guerra (tentazione di imporsi con Taiwan e tensioni con gli Usa per le acque del Pacififco).

    E anche noi come Europa sarebbe forse da valutare in un’ ottica più ampia se sia conveneiente creare tensioni soffiando su sentimenti anti-cina che ci allontanino anche politicamente, agevolando quadri futuri di rottura, mi sembra un gioco miope allo sfascio, per cosa poi, far tenere ai nostri costruttori auto i listini con margini un po’ piì alti di quello che già potrebbero applicare? sul serio?

  2. La Cina sta predisponendo le basi per il suo sviluppo. Noi europei siamo divisi e non abbiamo una visione positiva. Unica cosa pensiamo a mettere veti invece di proporre anzi intraprendere iniziative produttive adeguate.

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