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Etica della ricarica: parcheggiare per ricaricare o ricaricare per poter parcheggiare?

etica della ricarica
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Etica della ricarica: parcheggiare per ricaricare o caricare per poter parcheggiare? Purtroppo non tutto ciò che è consentito è anche corretto. E la limitata disponibilità di infrastrutture di ricarica pubbliche, unita a una certa dose di malcostume, rischiano di demotivare chi all’elettrico si è appena avvicinato. Vediamo insieme cosa potremmo fare per evitare che questo accada!

Capita che i guidatori elettrici si lamentino dei troppi malfunzionamenti dell’infrastruttura di ricarica pubblica. E cerchiamo sempre di dare voce a questi appelli, affinché chi si occupa della posa delle colonnine realizzi quanto importante sia occuparsi anche della loro manutenzione. Ma i problemi non si fermano qua. Perché a volte, anche quando le colonnine ci sono e funzionano perfettamente, sono le cattive abitudini a non permetterci una corretta condivisione dell’infrastruttura.

Etica della ricarica: quali sono le regole non scritte?

Il nostro pezzo di qualche giorno fa’ sull’ indebita occupazione di uno stallo riservato alle elettriche da un’auto non in carica ha acceso gli animi e le discussioni. Cerchiamo di analizzare quindi i più comuni casi di malcostume o potenziali tali, partendo da un presupposto che forse non è sempre chiaro a tutti: le colonnine pubbliche sono, per l’appunto, pubbliche e non private. Per tanto:

  1. se non posso ricaricare a casa ma ho una colonnina pubblica accanto alla mia abitazione, quella non può diventare la “mia” colonnina. Non posso pensare di acquistare a cuor leggero un’elettrica (o un’ibrida plug-in) e occupare quotidianamente quella colonnina. Primo perché non è detto che la cosa funzioni. Potrei trovarla occupata, o non funzionante, o potrebbe venir spostata. Non posso basare l’utilizzo della mia auto su qualcosa di cui non ho il controllo. Secondo, non posso monopolizzare una colonnina pubblica per il mio utilizzo esclusivo. E anche se la colonnina si trova a pochi metri da casa, sarei costretto, una volta che la ricarica è terminata, magari in piena notte, ad andare a spostare l’auto. Non è questo il modo di utilizzare un’auto elettrica.

2. le colonnine possono e devono essere utilizzate solo per il tempo indispensabile alla ricarica. Non è corretto occupare lo stallo per la ricarica oltre il termine della ricarica stessa. Né diminuire la potenza di ricarica per allungarne la durata al fine di garantirsi una sosta più lunga.

3. non necessariamente dobbiamo parcheggiare negli stalli per la ricarica se non abbiamo bisogno di ricaricare. A volte chi ha un’elettrica crede, solo per il fatto di possederne una, di avere il privilegio di un posto riservato. Non è così. Se davvero vogliamo ottimizzare la disponibilità degli stalli, teniamo conto di questo aspetto. E parcheggiamo ricaricando negli stalli solo se ne abbiamo davvero bisogno. Diversamente stiamo abusando del possesso di un’elettrica. E non è davvero il caso. Specialmente oggi, che il numero di stalli non è così elevato.

Etica della ricarica vs codice: chi vince?

Certo, qualcuno dirà, ma la legge consente ognuno di questi comportamenti. Ed è perfettamente vero. Ripercorriamo i tre punti appena visti, questa volta dal punto di vista della legge.

  1. se accetto il rischio di trovarla occupata, se mi prendo l’onere di liberarla anche in piena notte, quando la ricarica è terminata, o se accetto di pagare l’eventuale tariffa per l’occupazione post ricarica, nessuno mi può vietare di ricaricare ogni notte presso la medesima colonnina. (Alcuni operatori in realtà tollerano l’occupazione notturna della colonnina non addebitando nulla per le ore post ricarica notturne). E’ vero. Non ho infranto alcuna regola.

2. nella maggior parte degli stalli riservati alle auto elettriche, la dicitura del cartello è la seguente: “la sosta è consentita solo ai veicoli elettrici e solo per il tempo necessario alla ricarica“. Senza un limite di ore. Per tanto nessuno mi può vietare di diminuire la potenza della ricarica fino a 10 Ampere (o meno) e di lasciare l’auto in carica per giorni. E’ vero. Non infrangerei alcuna regola.

3. Nessuno può sapere se davvero ho bisogno di ricaricare in un dato momento. E nel momento in cui parcheggio e collego l’auto e la ricarica parte, dal punto di vista del codice, sono perfettamente in regola. E’ vero. Anche in questo caso, tutto a posto con il codice.

Comportarci correttamente per sfruttare meglio un “risorsa” ancora scarsa

E’ evidente, credo. Se vogliamo utilizzare al meglio l’infrastruttura esistente non possiamo guardare solo alle nostre esigenze personali e a quanto il codice consente o vieta. E dobbiamo essere consapevoli che stiamo utilizzando delle risorse al momento limitate. E che è quindi opportuno evitare sprechi e abusi se vogliamo continuare a utilizzarle. Voi, cosa ne pensate?

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