EsseEsse9. E’ il numero della Via Emilia, l’antica arteria consolare romana che attraversa la terra di motori. Una terra che non rinnegherà mai il suo amore per il rombo del quattro tempi e gli effluvi di benzina, ma che cerca nella trazione elettrica una nuova ragion d’essere, più compatibile con le sfide ambientali del futuro.
EsseEsse9, così, diventa a che il simbolo di un nuovo corso full electric. Il merito è della modenese Energica Motors che finalmente, all’Eicma di Milano, ha sollevato il velo sul suo terzo bolide elettrico a due ruote, che prende appunto il nome dalla mitica strada romana. Eva EsseEsse9 è un omaggio alle superbike “Old School”, dopo che le due sorelle maggiori Ego ed Eva avevano decisamente puntato sul design esasperato delle moderne streetfighter e motorsport.
La nuova arrivata ha tratti addolciti, un assetto di guida più comodo, una decisa ostentazione della tecnologia elettrica, con il massiccio volume del pacco batteria ampiamente visibile, soprattutto nella versione Special. Il design della moto è stato interamente studiato dall’ufficio stile Energica, con una particolare attenzione ai dettagli: piastre strutturali di alluminio lavorate dal pieno e lamiere di alluminio piegate e rivettate. Eva EsseEsse9 è equipaggiata con una sella di tipo classica (795 mm dal suolo), ricoperta con tessuto soft touch, ed un fanale full led con DRL incastonato in una corona di alluminio lavorato dal pieno. Eva EsseEsse9 sarà la prima moto al mondo a montare questo tipo di fanale.
Il motore è lo stesso della Eva: un motore elettrico sincrono a magneti permanenti raffreddato ad olio da 80 kW (109 CV) a 6.000 giri, 180 Nm di coppia massima e in grado di raggiungere i 200 Kmh (limitati elettronicamente). Quattro le mappe motore disponibili: Urban, Eco, Rain e Sport; quattro sono anche le modalità per la frenata rigenerativa: Low, Medium, High oppure Off. La batteria, ai polimeri di litio, ha una capacità di 11,7 kWh è ha una “vita” di 1.200 cicli di ricarica. Il tempo di ricarica è di 3,5 ore, che scendono a 30 minuti con il Fast Charge (carica al’85%); il caricabatterie è integrato. Originale, e brevettato, è il contenitore del pacco batterie, con piastra di alluminio perforata per migliorare il raffreddamento. Brevettati anche il sistema di controllo del veicolo (Vehicle control unit) e l’Abs che entra in funzione anche durante la frenata rigenerativa.
L’autonomia dichiarata è di 200 km. La strumentazione è a colori, TFT da 4.3″, con datalogger interno per la registrazione di dati, sistema GPS integrato e Bluetooth, con la possibilità di visualizzare le stazioni di ricarica più vicine quando connesso alla “MY Energica App”. Di serie è presente anche porta Usb e la retromarcia, per un aiuto in più nei parcheggi.
Il telaio è un traliccio in tubi di acciaio ed è abbinato ad un forcellone fuso in alluminio: la forcella è una Marzocchi a steli rovesciati da 43 mm e il mono è marchiato Bitubo, entrambi sono completamente regolabili. I cerchi sono in alluminio fuso da 17” e montano pneumatici Pirelli Phantom, 120/70 ant. e 180/55 post. La frenata è affidata ad un doppio disco anteriore da 330 mm con attacco radiale e pinza a 4 pistoncini e un disco singolo posteriore da 240 mm con pinza a due pistoncini; tutto l’impianto è marchiato Brembo. L’ABS è disinseribile.
L’aumento dei volumi di produzione renderà necessario nei prossimi mesi reperire nuove risorse finanziarie che l’azienda conta di raccogliere sul mercato borsistico, dove è quotata dall’anno scorso, “attraverso operazioni che sono attualmente allo studio” ha concluso Cevolini.