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Enel X Way adotterà il connettore NACS di Tesla negli Usa

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Enel X Way segue Ford e GM nella sfida americana dei connettori e promette di adottare presto opzioni di connettore NACS Tesla (North American Charging Standard), oltre alle porte CCS (Combined Charging System) e J1772, per le sue stazioni di ricarica di livello 2 e livello 3. E’ il primo operatore della ricarica a farlo, ammettendo implictamente la superiorità del sistema Tesla.

Con oltre 185.000 porte di ricarica per veicoli elettrici (EV) vendute fino ad oggi negli Stati Uniti e in Canada, Enel X Way è un protagonista di primo livello dell’elettrificazione in Nord America.

Primo operatore a scegliere lo standard NACS

Quindi l’annuncio di oggi farà scalpore. Pracisa tuttavia che «rimane pienamente impegnata a supportare la transizione verso l’elettrificazione per tutti i tipi di trasporto e semplificare l’esperienza di ricarica fornendo prodotti di ricarica best-in-class per conducenti di veicoli elettrici, aziende e governo».

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Enel X Way offrirà un’opzione di connettore NACS per il suo prodotto di punta, il JuiceBox, e per i suoi caricatori rapidi CC. Per i clienti con caricatori rapidi Enel X Way DC già in servizio, è prevista anche la messa a disposizione di kit per il retrofit.

Difficile dire se la svolta americana possa avere ripercussioni in Europa, dove domina incontrastato il sistema CCS, fortemente supportato dai costruttori automobilistici tedeschi.

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Grande successo di Musk, la Borsa lo premia

Fatto sta che la comunità finanziaria americana ha brindato agli ultimi sviluppi della “guerra degli standard”, ritenendola una grande vittoria di Elon Musk.  Questo potrebbe preludere all’affermazione del sistema di ricarica dei Supercharger come standrad unico del settore in tutti gli Stati Uniti. Con Ford e GM il North American Charging Standard (NACS) di Tesla copre infatti il 60% del mercato elettrico. Venerdì scorso, poi, la Casa Bianca aveva affermato che le stazioni di ricarica per veicoli elettrici che utilizzano prese standard Tesla sarebbero ammissibili a miliardi di dollari in sussidi federali, a condizione che includano la compatibilità anche alla connessione standard di ricarica degli Stati Uniti, CCS.

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Alla Borsa di New York i titoli Tesla sono passati in due mesi da 154 a 256 dollari,  ritrovando i livelli di dieci mesi fa. Valore non troppo lontano dai massimi di fine 2021 (308 dollari). Penalizzati invece i titoli dei network dela ricarica consorrenti come ChargePoint Holdings, EVgo e Blink Charging in ribasso attorno al 10%.

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2 COMMENTI

  1. Chissà se questa svolta arriverà anche in Europa, ho sentito che anche stellantis sta valutando se adottarlo.

    • No, per noi non cambierà nulla, ed è meglio così: in Europa (ed altrove nel mondo) c’è già uno standard unico (il CCS2), usato da tutte le nuove auto e colonnine oltre che dalla grande maggioranza delle auto già in circolazione. Introdurre uno nuovo connettore complicherebbe la situazione rendendo la transizione all’elettrico ancora più ostica. Non solo: il CCS2 è migliore del NACS in quanto supporta la corrente trifase.
      Oltreoceano la situazione è diversa ed è una buona notizia il fatto che (sembra) stiano finalmente arrivando ad uno standard unico anche loro. Ed il NACS è migliore del concorrente locale (il CCS1) in quanto il cavo è bloccabile (come anche nel caso del CCS2).
      Uno standard globale sarebbe ancora meglio, ma quanti veicoli si spostano fra America e resto del mondo? Gli statunitensi (ed i loro vicini) possono fare quel che vogliono, non sarà un grosso problema.

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