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L’elettrico? Gli italiani aspettano, e fanno bene

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auto elettrica

Gli italiani vogliono l’elettrico, ma aspettano….e fanno bene. Comincia così la mail che ci scrive Giorgio cercando di spiegarci i motivi del ritardo italiano nell’adozione dei veicoli elettrici. Ma noi non non siamo d’accordo. Inviate osservazioni e quesiti a info@vaielettrico.it.

punto interrogativoSento tante motivazioni per cui l’elettrico pare non piaccia agli italiani, in primis il problema dell’autonomia, ma non credo sia vero.
Gli italiano vogliono l’elettrico ed eviterebbero volentieri di spendere così tanto per un pieno alle pompe di benzina. E sanno già che, quando l’elettrico avrà preso piede in italia, le colonnine si troveranno ovunque.
elettrico

Arriverà di meglio, questione di tempo

Chi deve comprare una vettura si informa e capisce che forse gli conviene aspettare perché ogni anno ci sono novità in materia di batterie e altro. In soli 5 anni può cambiare tutto, con l’avvento di nuove batterie con un maggiore range termico, minori costi eccetera. In particolare farebbe la differenza, soprattutto per le moto, una batteria che possa restare inutilizzata anche anni senza che si rovini. Se per svariati motivi capita che io debba tenere il mio mezzo fermo in garage per sei mesi, non voglio preoccuparmi che la batteria si rovini perché inutilizzata (mi riferisco soprattutto a moto e scooter) o che io debba tenerla collegata alla presa di corrente.
Questo non è un invito ad aspettare ma al contrario a non ostacolare la transizione ecologica esaltando i presunti vantaggi dei motori endotermici. È solo questione di tempo. Giorgio Basili

Aspetta tu che aspetto anch’io e l’elettrico va in stallo

punto interrogativoRisposta – Ci permetta di dissentire, caro Giorgio. Lei stesso scrive che “quando l’elettrico avrà preso piede le colonnine si troveranno“. Ma se tutti seguissero il suo consiglio e aspettassero, l’elettrico non prenderebbe mai piede e le colonnine non si troverebbero mai. Aspetta tu che aspetto anch’io, e l’auto elettrica andrà in stallo.  Ci viene in mente la barzellatta “va avanti tu che a me scappa da ridere…” (detto per inciso:  le colonnine si trovano già con una banale App, ma chi aspetta non lo sa).
Se tutti avessimo aspettato un cellulare migliore, oggi non avremmo lo smartphone; se tutti avessimo aspettato Tv color migliori, oggi  non avremmo il full led. E via dicendo per ogni prodotto di alta tecnologia che evolve soltanto se ha un mercato, cioè se qualcuno, anzi molti, accettano di acquistare il meglio di oggi senza aspettare ciò che di meglio arriverà domani. Perchè una cosa è certa: la tecnologia avanza e ogni prodotto sarà migliore in futuro. Che facciamo, non l’acquistiamo mai?

(e le batterie possono star ferme sei mesi)

elettrico

Il punto è capire se un veicolo elettrico disponibile oggi sia già adeguato alle nostre esigenze di mobilità. Noi pensiamo che tra i 275 modelli di auto a batteria sul mercato mondiale (un centinaio anche in Italia)  ci sia già di che soddisfare le esigenze della maggioranza degli italiani. Non solo del 4% scarso che oggi ne acquista uno. Se il suo problema è il “non utilizzo” del veicolo può star tranquillo: le batterie odierne possono  benissimo restare inattive per sei mesi e oltre. Unica avvertenza, lasciarle con una carica attorno al 60%. La ritroverà con qualcosa in meno, ma in perfetta salute.

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119 COMMENTI

    • No, al momento non vi è nessun limite temporale per poter guidare le auto endotermiche. La selezione naturale ovviamente non esiste se c’è gente che fa commenti da 1a elementare come il suo

  1. In Italia prima hanno bloccato le plug in, pubblicità incentivi e consigli degli autoconcessionari solo per ibride, prezzi altissimi non solo per le elettriche, salari fermi al medioevo, ci teniamo le auto finché vanno, anche le bidirezionali sono bloccate per vendere batterie di accumulo, colpa delle politiche gli italiani le vorrebbero ma gli incentivi sono troppo bassi.

      • Calma non generalizzerei.
        Conosco persone che hanno fatto impianti senza scambio sul posto e vivono solo di energia autoprodotta. Quindi hanno resilienza ai blackout, in particolare in zone dove sono più frequenti, ecc. ecc.
        Certo, se fai i conti solo dal punto di vista economico e con le tariffe del momento magari ti viene fuori che con le batterie spendi qualcosa in più, ma poi comunque devi preoccuparti dei contratti e dell’ evoluzione del mercato elettrico.
        Al contrario hai la rogna di manterenin efficienza l’impianto ma non prelevi un kWh di energia in tutta l’ estate e pochissima in inverno quindi il mercato può fare quello che vuole e tu non ti devi preoccupare dei prezzi o della potenza disponibile.
        Voglio dire: non è tutto bianco o tutto nero…

        • Allora non sai fare i conti.
          SSP o RID, conviene produrre ed immettere in rete che accumulare.
          Intanto, con l’accumulo perdi un buon 15/20% dell’energia prodotta per dispersioni dovute a conversioni e riscaldamento delle batterie.
          Se fai i conti fatti bene, un accumulo si ripagherà molto dolo la fsua fine vita.
          Certo, non peschi energia dalla rete?
          1) la batteria ha un costo, quanti kWh corrispondono tra presi dal gestore e ripagati con il RID/SSP?
          2) sicuro che in inverno riesci a sopperire ai carichi di casa con la sola batteria che non si ricarica perché poca energia? Se la risposta è sì, vuol dire che ti riscaldi con il gas…
          Aeno che dici chissenefrega del costo, voglio poter dire che uso la corrente che mi genero.
          Poi, piove per 2 giorni e peschi dalla rete.
          La batteria è vantaggiosa per chi la vende, fate bene i conti, non fatelo fare a chi ve la propone.

          • Infatti non ho detto che sia per forza conveniente economicamente ma che si possono fare cose interessanti, tra cui non dipendere dalla rete, dai prezzi che cambiano e poter avere casa che funziona anche quando i vicini sono al buio, cosa che in certe zone può valere più del costo delle batterie.

          • L’unico vantaggio è l’anti blackout, anche se non è tutto troppo vero. Di norma Questa funzione è legata ad una specifica linea in uscita dedicata.
            Non dipendere dalla rete è vero, ma, ripeto, a che costo?
            Come ho già detto, non pago o lWh della rete, ma quella batteria quanto mi è costata?
            Quanto kWh di energia mi deve dare per rientrare dalla spesa fatta?

          • Nessuna linea dedicata, un collega ha tutta la casa alimentata dall’ inverter, dice che si è tolto anche tutti i fastidi degli sbalzi di tensione e relativi danni alle apparecchiature (certo avrebbe potuto fare lo stesso con apparecchiature dedicate rinunciando ai blackout).
            Per i costi siamo borderline, un Powerwall Tesla da 13,5 kWh costa 6500 € garantito 10 anni, se fa mezzo ciclo al giorno sono circa 25,5 MWh dopo dieci anni, ovvero 0,25 €/kWh, non impressionante vero ma interessante per chi è interessato a non dover dipendere da gestori, tariffe, inflazione, blackout, eccetera.

          • Attenzione, due precisazioni. Le batterie funzionano da antiblackout solo negli impianti ad isola. Gli impianti connessi non funzionano se non c’è corrente. Lo scambio sul posto non si potrà più scegliere dal 01/01/24, questo modifica tutti i calcoli sulla convenienza di una batteria. In quanto i prezzi di cessione dell’energia prodotta sono estremamente bassi il minimo garantito oggi è di 4,4 centesimi a kWh.

  2. Perchè invece l’auto o la moto a benzina lasciati sei mesi fermi poi si accendono al primo colpo vero?
    Ma per favore passiamo ad altro… tipo il “range termico” delle batterie, cosa sarebbe???

  3. Nessuno più sordo di chi non vuol sentire. Rileggete i prezzi delle prime tre auto più vendute in Italia. Sostituitele con l’ elettrico. Non c’è? Peccato.

  4. In risposta ad Alessandro sul discorso millesimi proprietà box .
    Mi stai vivendo che avendo box di uguale superficie ,abbiamo stesso milaesimi e io che ho caricato 50 volte pago come te che hai acceso solo la lampadina ?
    Ma ti sembra giusto ?

    • Non è giusto, ma se non c’è modo di quantificare il consumo elettrico di ogni singolo box è così che si fa.
      Tertium non datur per il momento.

  5. L elettrico va in stallo è proprio quello che vogliamo per cui aspetteremo per tutto il tempo necessario a veder fallire il progetto dell’ auto elettrica…non per niente si parla già di carburanti sintetici…

    • Vedo che ieri sera hai guardato la puntata su “presa diretta“ e hai proprio capito tutto .
      Credo che se in Italia l’elettrico faccia così fatica a decollare sia perché siamo storicamente un popolo a cui, piuttosto che nella testa, si fa prima a metterlo nel …..

    • Bravo! Così potremo comprare le linee di produzione dismesse dagli altri, e continuare a fare brum brum a poco prezzo…. seguiamo l’esempio sovietici che hanno continuato a produrre la 124 fino al 1990 e si sono goduti i carburatori ed i vetri a manovella, mentre noi occidentali giocavamo con l’elettronica. Vuoi mettere una macchina che ti sporca di olio e grasso e che ti lascia a piedi con una a cui non apri mai il cofano? Come faremo a fare i ganzi soccorrendo una pulzella in difficoltà?

    • Con quale energia verranno fatti ?
      Sei disponibile a pagare 7 euro al litro ?
      Per fare i carburanti sintetici bisogna catturare la CO2 , io ho già comprato bidone aspiratutto e ho iniziato a catturare …
      Ma.documentarsi un po’ prima di scrivere

    • Vero , non vedo più in Giro Audi Q5 , BMw , Mercedes incredibile
      Forse le hanno rottamate

  6. Che poi non è che puoi lasciare ferma una stufa su ruote per 6 mesi e poi credere di riaccenderla senza preoccupazioni

  7. E nei nostri vicini di casa, la Germania toglie gli incentivi destinati ai liberi professionisti e l’auto elettrica sprofonda:
    I sostegni governativi sono finiti ad agosto, a settembre le vendite hanno fatto segnare -28% sul 2022 e -63% sul mese precedente

    • In compenso hanno pensato di accelerare sulla conversione dei più impattanti camion ,rimborsando 80% della differenza costo fra camion termico ed elettrico .
      Questa proposta vale per Germania Francia e Austria .

  8. Io faccio il consumatore: finchè è svantaggioso per me l’elettrico sia in termini economici che di comfort, non lo prendo. Dalle mie parti le colonnine sono poche e in posti scomodi, dove vado a caricarla? Senza contare che devo spendere per una presa elettrica in casa.

    Dal punto di vista economico è molto semplice: la macchina elettrica costa molto di più, chi mi obbliga a prenderla se nell’offerta posso avere alternative migliori in termini economici per i miei interessi? Non ho i soldi nell’immediato per aspettare l’ammortamento, per cui me ne frego se mi dite “Eh ma con i risparmi poi ci guadagni”.

    La tecnologia è troppo acerba e di certo non sarò il tester.
    Volete che compro elettrico? Ok, ma il prezzo deve essere competitivo e la ricarica non deve essere un problema (4 colonnine a bassa potenza, in tutto il centro storico non è la soluzione).

    Trovate una soluzione per noi poveri cristi!

    • Devi spendere per una presa elettrica in casa?
      Attualmente, in casa stai con le candele?
      Perché una presa elettrica costa poco sempre che tu sia raggiunto dalla rete elettrica.
      Basta una schuko, mica una presa in oro e Swarovski.

      Sul resto hanno risposto altri già tante volte nei mesi scorsi, non ci tornerei.

      • Prima di tutto non La conosco, per cui La invito a non darmi del tu (e io farò altrettanto).
        Seconda cosa, la Sua risposta (molto arrogante a mio avviso) dimostra ignoranza su come molte persone vivono in città. Chi Le dice che ho il lusso di parcheggiare la macchina vicino casa mia? Lei sa dove abito? Mi compra Lei il posto auto?

        Anche se potessi, Vogliamo parlare di quanto ci vuole per caricare un’auto con una misera presa a 3 Kwh? Ci vuole almeno una Wallbox per caricare in modo dignitoso la macchina o una vera colonnina, non facciamo i talebani per favore.

        • Io percorro dai 30 ai 50 Km giorno e con la 3 Kw carico l auto,faccio funzionare lavastoviglie e lavatrice . Basta organizzarsi. non serve wall box

        • Ja scritto Lei che “devo spendere per una presa elettrica in casa”, va da sé che ha possibilità di parcheggiare di fianco a casa sua.
          Ed il costo di una presa non è improponibile.
          Una carichino come quello della mia id3, assorbe 2,3kWh, che in una notte, facciamo dalle 22 alle 07 del mattino fanno 9h e 20,3kWh.
          Contiamo le dispersioni, almeno 17kWh le ha ricaricato, corrispondono a circa 130km.
          Se non le basta, una wallbox siamo sui 1500€ montata, se non vuole il top del mercato, ed un contatore da 6kW costa 6€/mese im più di quanto paga ora
          Ah, ho caricato per i primi 4 mesi con il carichino, in attesa di decidere quale wallbox prendere e farla montare, quindi so di cosa parlo,.
          E talebano lo vada a dire a qualcun altro, io le ho portato rispetto, lei no.
          Adesso è più chiaro?

      • Chi Le dice che ho il lusso di parcheggiare la macchina vicino casa mia? Lei sa dove abito? Mi compra Lei il posto auto?

        Anche se potessi, Vogliamo parlare di quanto ci vuole per caricare un’auto con una misera presa a 3 Kwh? Ci vuole almeno una Wallbox per caricare in modo dignitoso la macchina o una vera colonnina, non facciamo i talebani per favore.

        Mi illumini.
        Saluti

        • Se lei mi dà del talebano solo perchè le ho fatto una domanda non ci siamo proprio. Posso però illuminarla sul fatto che la potenza di ricarica non dipende dalla wallbox, ma dalla potenza disponibile nel suo contratto. Con il contratto standard da 3 kW un’auto elettrica si ricarica benissimo durante la notte. Può farlo con il carichino in dotazione e una presa industriale dal costo di 50 euro. Una wallbox costa più o meno come uno spartphone decente, quindi non un’enormità.
          Se non ha il garage (e non mi ha detto se lo ha o no), può caricare alla colonnina pubblica lenta più vicina a casa sua (ma non mi ha detto in che città abita) o a una collonnina ultraveloce sul suo percorso abituale. Io, che non posso caricare in garage, faccio così.
          Sempre pronto a fornirle ulteriori illuminazioni.

    • Pensa, tre anni fa ho venduto la mia TD e comprato una EV per risparmiare (e per i 400 cv contro 160 ehm ehm). In questi tre anni i fatti mi hanno dato ragione, mai speso così poco per mantenere una macchina.

      • Non ho messo in dubbio che l’auto elettrica fosse molto vantaggiosa dal punto di vista economico della manutenzione, men che meno della potenza.
        Io mi lamento dei discorsi poco lungimiranti, semplificando la cosa su “tutti hanno accesso alla macchina vicino a casa e basta tirare un cavo” (MAGARI fosse così).
        Oppure “Io ho la possibilità di installare una Wallbox, quindi tutti ce l’hanno” (non tutti hanno le stesse possibilità economiche).
        Oppure ancora “Nella mia zona ci sono tante colonnine, quindi tutti possono caricare la macchina” (Sappiamo tutti che l’Italia non è uniforme in nessun settore).

        • Non ho mai letto di questi ragionamenti fatti di tutto un fascio.
          Anzi, è sempre stato scritto che l’auto elettrica è per molti ma non ancora per tutti.
          Poi, i problemi ci sono sempre, in tutti i campi e le persone si dividono in 2:
          Chi si siede e aspetta che gli pioveva dal cielo l’aiuto e chi si rimbocca le maniche e pensa a risolvere.
          Io sto con i secondi.
          Saluti

        • MI permetta, ma non ci ha detto della sua situazione attuale:
          1) ha il box?
          2) ha un impianto elettrico in regola?
          3) che potenza ha installata per la sua casa?
          4) può tirare un cavlo più grosso dal suo contatore al box dove sta l’auto (se la risposta alla domanda 1 è SI)?
          Altrimenti staimo a discutere del colore dell’aria di montagna quando fa freddo.

  9. Certamente attenderò 10 anni e più prima di pensare all’ elettrico. I soldi non crescono sugli alberi e cambiare l auto non è certo come acquistare un cellulare. Chi acquista un auto elettrica oggi ha in mano un prodotto giá vecchio come tecnologia e non vedo per quale motivo dovrei ritrovarmi nelle mani un auto che come usato varrá zero in pochi anni, oltre a tutto quello che mi comporta oggi in tempo, serenità fare viaggi lunghi con una elettrica .

    • Una domanda : In base a quali informazioni afferma che chi acquista un auto ha in mano un prodotto gia vecchio ?

      • Quante volte hanno già cambiato il metodo di rifornimento per diminuire i tempi di ricarica?
        Motori elettrici con rendimento migliorato, batterie con capacità superiori… in pochi anni…

        • Da quasi 10banno abbiamo solo due sistemi di ricarica , in AC presa mennekes e DC CCS2 che sono i due standard in Europa per cui nessun cambiamento.
          Motori elettrici con rendimento migliorato ?
          Un motore elettrico rende già il 97% cosa c’è da migliorare ?
          Diminuire i tempi di ricarica : qui si parla solo di carica in DC e vi molta ignoranza e mancata informazione da parte dei costruttori su curve di ricarica .
          Cosa me ne faccia di potenze da 150 kW per 4.minuti e dopo scendo a 60 ,ed è il caso quando ad esempio la mia carica da 0 al 73 % a 70 kW fissi ?
          Direi che l evoluzione c’è già stata , adesso vediamo solo ottimizzazioni . Chiaro che ad oggi Tesla Kia Hiunday e Renault sono su altro pianeta

    • Guardi i prezzi anche sul nostro sito e mi dica se è vero che dopo pochi anni le auto elettriche valgono zero (il che sarebbe una ragione in più per comprarla al volo, ma purtroppo non è così). Tecnologia vecchia? Ha elementi per dirlo o l’ha sentito al bar?

    • Il prodotto lo consideriamo vecchio solo se le case automobilistiche nonproducono pià i relativi ricambi.
      Per andare in giro in elettrico in città va bene anche una spartanissima Citrone AMI o la sua cugina Twizy della Renault, a salire troveremo presto modelli sempre migliori e meno costosi.
      Ovvio che se vogliamo infotainment da 24 pollici all’ultimo grido, il navigatore programmabile con il pensiero e la possibilità di avere il caffè espresso direttamente dal cruscotto dell’auto allora possiamo parlare di obsolescenza del prodotto.
      Ma nnon mi pare che le auto di 20 anni fa a combustione, se ben tenute e funzionanti, a paret il discorso inquinamento, siano da rottamanre per essere solamente obsolete.

  10. Gli italiani stanno alla finestra!? Non diciamo sciocchezze!

    Agli italiani è sempre piaciuto e piace tuttora spendere e spandere i soldi dei loro figli e dei loro nipoti.

    Almeno a giudicare dall’ammontare del debito pubblico rispetto a quello che producono e all’entità dell’evasione fiscale. Qualcuno che paghi si troverà sempre, o almeno sarà un problema di altri trovarlo, non certo nostro.

    Quindi il fatto che non comperino veicoli elettrici, pannelli solari, batterie domestiche, pompe di calore, si oppongano alla legislazione sugli efficientamenti energetici, agli impianti agrivoltaici ed eolici e perfino votino per essere governati da chi attivamente vuole i loro figli progressivamente trasformati in pària, se non morti, mette in luce solamente che sono o culturalmente plagiati, o culturalmente spogliati di spirito critico, o infine veramente degli analfabeti funzionali, almeno la maggioranza.

  11. Io vivo in Sardegna, in condominio, percorro 20.000 km l’anno, più o meno 40 km al giorno, 200-250 km nel fine settimana. Ci farei un pensierino se avessi una colonnina a casa o nei paraggi, ma non c’è, non dispongo di posto auto. Mi basterebbe che ci fosse al lavoro – lavoro in una PA -, ma non c’è neanche lì. Sto ritardando l’acquisto – anche di un auto nuova termica, a questo punto – perchè fuori non ho le condizioni per quella elettrica.

  12. Rimane il fatto che per chi voglia un’auto che stia tra una golf e una joker le auto a batteria sono eccessivamente costose.
    Personalmente ho due auto elettriche, prima la secoda auto poi la prima, rispettivamente una Peugeot e208 e una KIA EV6, tutte due con finanziamento e kasco, poichè il rischio tecnologico è troppo alto e la rete di assistenza troppo impreparata.
    La scelta l’ho fatta per l’ambiente e non peraltro per la prima volta tre anni fa. L’avrei fatta ancora prima se la batteria e lo battery swaping fossero diventati uno standard, poichè sopportare nel 2013 il rischi tecnologico sarebbe stato troppo alto.
    Al momento sono in attesa di restituire la Peugeot molto volentieri, non perchè abbia perso di autonomia, ma perchè ormai eccessivamente obsoleta rispetto i modelli attuali. Credo che il finanziamento o il leasing o il noleggio siano forma per garantirsi da evoluzioni tecnologiche molto repentine.

  13. Io non ho pannelli e in condominiio ho due limiti:
    – ho solo lo spazio per un pannellino per fare l’acqua calda per la doccia
    – il box non è collegato a contatore domestico ma a quello condominiale tramite subcontatore.

    Mi stavo informando per mettere una wallbox, anche in virtù degli incentivi appena annunciati.
    e avevo due dubbi:
    Assumendo che il garage ha un sub contatore con 3KW (meno?) una wall box si può montare e ha senso?
    Mi lascia però perplesso vedere le grandissime differenze di costo delle wallbox tra quella ad esempio Enel-X (1850€) e molte wallbox fino a 7KW che si trovano su amanzon (anche a 300 euro).
    A parte l’eventuale supporto, garanzia etc etc, ma come mai tutta questa differenza di prezzo (montaggio a parte)? é troppo costosa quella di enel X o troppo basso il prezzo che si trova su amazon?

    • LA wall box deve avere , di minima , connessione Rete Cavo o WiFi per futuri update OTA .
      Regolazione carichi ,se accendo il microonde mi riduce la wall box , inclusione circuito CIR per future regolazioni e che sara oggetto di Bonus

    • La walll box NON puo essere collegata ad un Subcontatore condominiale ma deve essere collegata ad una propria utenza , inoltre , a parte il mancato addebito del costi di ricarica , essendo condominiale , esiste il problema della sezione cavi non sufficienti per caricare alle potenza richeste dall auto .

      • Daniele ho un subcontatore, il conteggio lo fa il subcontatore, altirmenti oggi come farei a pagare la mia quota di corrente condominiale usata per il garage?

        • Vuoi dire che ogni box ha il suo contaenergia ? Bene .
          Rimane comunque il problema che essendo tutti i box collegati insieme non avranno la sezione sufficiente per i carichi richiesti da wall box

        • io la mia quota di corrente per la corrente dei box la pago in millesimi!!! problemone che mi rende impossibile utilizzare la rete dei box per ricaricare, oltre al fatto che non regge, infatti una volta avevo ritirato gratis un forno elettrico da iincasso. Volevo provarlo in box ed ho fatto saltare la luce del corsello box. Quanto poco regge la rete del box?

          • Il cablaggio dei box è dimensionato per alimentare la lampadina e a volte il basculante , ho lo stesso problema nei box a casa mia dove un furbetto ha caricato una Plug in , il contatore non è saltato ma ha fuso i cavi ingresso box rischiando incendio .

      • stesso problema mio.
        ho il box, ma la luce è del condominio.
        Tra l’altro, una volta avevo ritirato gratis un forno elettrico da iincasso. Volevo provarlo in box ed ho fatto saltare la luce del corsello box. Quanto poco regge la rete del box? Questo mi rende impossibile ricaricare, a meno di non portare un’altra linea (con quali costi e sbattimenti amministrativi? Con quali sbattimenti che devo prendere una giornata di permesso per seguire i lavori?)

        • Potrò essere più preciso a giorni , domani viene A2A e sembra che nel caso il cablaggio al proprio contatore sia inferiore ai 20 metri ,risulta essere incluso nel preventivo e bonus .

    • Guardavo un video di valenza presso il comando vvff di Bolzano e diceva il comandante che ricaricare con il “carichino” a schuko è vietato per normativa ..quindi una Wall box è obbligatoria e cmq auspicabile per la sicurezza..poi ti può conteggiare i kWh per poi pagarli al condominio .. può essere dinamica per abbassare la ricarica in caso di consumo condominiale ed evitare il distacco contatore…e poi magari in futuro prossimo altri prenderanno ev e farete aumentare potenza contatore… ovviamente accolando le spese aggiunte a chi usufruisce del servizio..altrimenti sai che putiferio😅

      • Forse ti manca il concetto che i cavi dal subcontatore a tutti i vari box sono stati calibrati per accendere la lampada e forse fare funzionare il basculante 1,5 mm2 per una Wall box servono cavi da almeno 6mm quadri ogni utenza .
        Lo sto valutando adesso per il nostro condominio .
        LAst but not least , la casa ha gia il CPI da parte dei pompieri ?

        • Vale per tutta l’Italia.
          Vietato caricare in maniera stabile e continuativa con dispositivi collegati tramite presa a muro, compresa anche la spina industriale. Si potrebbero fare milioni di distinguo, ma questo dice la disposizione. Su tutto fatico a capire come possa essere ritenuto sicuro adoperare un macchinario a tempo indeterminato, alimentato tramite presa industriale interbloccata e al contempo ritenere non sicura quella che di fatto è la stessa identica situazione ma configurata in sede di ricarica domestica. Rimane il fatto che, per quanto ne so, i pompieri non possono dire molto se trovano in un box una presa industriale da 16 ampere, collegata al contatore domestico e montata a regola d’arte da elettricista abilitato, a cui in quel preciso momento non c’è attaccato un bel niente.

          Se invece uno può caricare la macchina in un posto auto privato che non è sottoposto a certificazioni, il carichino per assurdo lo può attaccare alla corrente tramite morsetti volanti. 🤦‍♂️

          • E allora i geni della lampada perché non hanno scelto la prese industriale blu monofase e rossa trifase ,ma ci hanno dato la Shuko ?
            C’è l’ abbiamo per guardarla ?

          • 1) non esistono solo le leggi italiane, in francia ad esempio non è un problema

            2) non esistono solo le rimesse soggette a cpi.

            3) le leggi non le ho fatte io, inutile prendersela con me. 😉

      • Evidentemente quel vigile de fuoco non conosce la normativa.
        Se installi un punto di ricarica devi utilizzare una wallbox, perché è solo ed esclusivamente per la ricarica di veicoli.
        Ma una schuko a cui collegare un carichino, non è un punto di ricarica, è una presa che può essere utilizzata da una moltitudine di utilizzatori, dal trapano al carichino alla radio a qualunque altra cosa.

        • In realtà il vigile la normativa la conosce eccome.
          È la normativa, a mio avviso, ad essere decisamente discutibile in alcuni suoi punti.
          A sua parziale discolpa possiamo però affermare che è stata fatta seguendo un principio forse troppo cautelativo.
          In pratica, sempre a mio avviso, ci si poteva permettere un po’ più di coraggio per quanto riguarda l’utilizzo di prese industriali.

          • Si legga la normativa, c’è scritto una cosa diversa.
            E nella stessa, si precisa che il punto di ricarica è tale se supera i 3,7kW di potenza.
            Non è assolutamente vietato collegare il carichino ad una schuko.

          • La normativa l’ho letta eccome.
            E secondo lei perchè affermo senza tema di smentita che è “decisamente discutibile in alcuni suoi punti”? 😉

            -Non è assolutamente vietato collegare il carichino ad una schuko.-

            Ci mancherebbe.
            Sta di fatto che, per esempio, in base alla normativa che io stesso ritengo “decisamente discutibile”, se succede qualcosa di infausto in una rimessa sottoposta a CPI e si accerta che il tutto è partito dal carichino attaccato alla schuko… Ecco, diciamo che il proprietario del suddetto carichino passerà dei momenti diversamente felici.
            Non fosse altro che l’assicurazione dello stabile potrebbe opporsi a qualsivoglia tipo di rimborso.
            L’incidente è una eventualità remotissima?
            Ma certamente. Assolutamente vero.
            Però tant’è.

            Ma è altrettanto vero che un punto di ricarica è tale se supera i 3,7kW di potenza. E’ scritto sul DDL alla base della circolare dei pompieri. Quindi di per sè la schuko tendenzialmente “non è un punto di ricarica”
            Cortocircuito totale. (giusto per restare in tema)

            Capisce perchè parlo di norme “decisamente discutibili”?

          • E perché mai chi ha usato il carichino passerà butti momenti?
            Riporti dove è scritto che è vietato.
            Le ricordo che il carichino è dotato di presa schuko, ed è certificato, quindi rispetta perfettamente la normativa.
            Ergo, nessuno può Vietri di utilizzarlo.
            L’unica accortezza che mi sento di consigliare a tutti, è di far controllare presa e cavi che arrivano alla stessa da un elettricista che mi assicuri che è a norma e le sezioni dei cavi siano adeguate al carico applicato.
            CPI o NON CPI.

            E la schuko non potrà mai essere considerata punto di ricarica, proprio perché è una presa di corrente, un punto di prelievo al quale collegare qualunque utilizzatore certificato.

            Un punto di ricarica è una infrastruttura fissa che ha solo ed esclusivamente quella funzione.
            Una schuko non lo è.
            Ma nemmeno una presa CEE da 32A.

          • -Riporti dove è scritto che è vietato.-

            Pronti!

            https://www.vigilfuoco.it/allegati/PI/DisposizioniGeneraliPI/COORD_C_05_11_2018_n_2_RICARICA_AUTO_ELETTRICHE.pdf

            All’ articolo 3 si legge testualmente:

            “la stazione di ricarica deve avere le seguenti caratteristiche (omissis) 2. utilizzare un modo di carica Modo 3 o Modo 4, come definiti al p.to 2.10”

            Al citato punto 2.10 (Modi di carica) si legge:

            “Modo 3: collegamento del veicolo elettrico alla rete in c.a. di alimentazione utilizzando apparecchiature di
            alimentazione dedicate installate permanentemente nell’impianto (stazioni di ricarica)”

            “Modo 4: è l’unico modo di carica che prevede il collegamento indiretto del veicolo elettrico alla rete in c.a. di
            alimentazione utilizzando un convertitore esterno (caricabatteria) e un conduttore pilota di controllo che si
            estende alle attrezzature permanentemente collegate alla rete.”

            Per completezza illustriamo il Modo 2, che contempla qualsivoglia forma di “carichino”

            “Modo 2: collegamento del veicolo elettrico alla rete di alimentazione in c.a. utilizzando prese e spine conformi
            ad uno standard IEC ma con corrente nominale fino a 32 A”

            Questo è quanto.

            Ora che ho risposto alla sua domanda, mi permetta un commento.
            Come ho già provato a spiegarle, non se la deve prendere con me, ma con chi ha fatto queste disposizioni.

            Le quali, rifacendosi ad altro decreto (ddl 16 dicembre
            2016 n. 257) hanno costruito un vero e proprio “comma 22” da caso scuola.
            Vietando nelle rimesse soggette a CPI da una parte qualsiasi forma di ricarica tramite strumenti che si collegano alla reta via qualsivoglia spina, ma dall’altra (proprio in virtù del DDL alla base della circolare) escludendo di fatto dal novero della disposizione i dispositivi pari o inferiori a 16 ampere.
            Che, per l’appunto, non sono legalmente considerati come “punto di ricarica”.

            Volendo intrufolarsi nei rivoli più oscuri della legge, penso che finirebbe con l’essere quasi legale prendere il carichino da 16 ampere, tagliare con una sforbiciata la spina, inserire in maiera stabile e definitiva i fili in una morsettiera e farlo diventare d’ufficio un “NON punto di ricarica” in Modo 3.

            Almeno è daccordo con me che siamo conciati male se questi sono i presupposti? 😀

            Per inciso: io ricarico tramite carichino e prese industriali da 16 ampere.
            Bontà mia, dove lo faccio non sono soggetto a CPI.

          • Le ripeto quanto ho già scritto sopra: si parla di stazione di ricarica, che appunto è dedicata solo ed esclusivamente alla ricarica di veicoli.
            Non è scritto da nessuna parte che l’uso del carichino ( IC-CPD ) è vietato.
            CPI o NON CPI.
            È scritto solo quali caratteristiche deve avere un punto di ricarica ( stazione di ricarica ).
            Quindi, a furia di ripetermi, non viene scritto da nessuna parte che il modo 2 è vietato.

          • -Non è scritto da nessuna parte che l’uso del carichino ( IC-CPD ) è vietato.-

            “Modo 2: collegamento del veicolo elettrico alla rete di alimentazione in c.a. utilizzando prese e spine conformi
            ad uno standard IEC ma con corrente nominale fino a 32 A. È prevista una protezione supplementare garantita da
            un box di controllo (PWM) collocato sul cavo tra il veicolo elettrico e la stazione di ricarica e contenente, oltre ai
            dispositivi per alcune funzioni di controllo, anche un differenziale da 30 mA”

            Il PWM è il carichino. Per il resto vale quanto scritto sopra. 😉
            Poi ci mancherebbe, si senta libero di pensare quello che meglio ritiene. Anche perchè direi che ne abbiamo parlato abbastanza.

  14. L’italiano aspetta quello che fa il vicino e magari anche l’altro…poi aspetta quello che fa tizio e caio e tanto che c’è anche sempronio

  15. Aspetta e…spera…non aspettare domani per fare quello che puoi fare oggi…chi dorme non piglia pesci…….

    • Aggiungerei:” non ci sono più le stagioni di una volta”..ieri notte 10 ottobre in campagna vicino parma ho dormito con finestra aperta perché c’era caldo😱😱…la natura non sa più come dircelo di cambiare rotta🖖

      • Esatto!! E così la prossima settimana passeremo al quasi inverno…sperando che non ci siano piogge persistenti….

      • Stamattina sono uscito in cortile alle 7:30, il sole non era ancora del tutto sorto e faceva già caldo.
        Alto milanese, 12 ottobre 2023.

  16. “Non solo del 4% scarso che oggi ne acquista uno.”
    Stiamo “delicatamente” dando del coglione al 96% degli Italiani, ma OK.

    • No, il redattore ha semplicemente espresso la propria legittima opinione in base alle proprie conoscenze, non un giudizio: “Noi pensiamo che […]”

    • Esattamente quello che pensano all’estero quando leggono i consuntivi di vendita elettrico e arrivano alla riga “Italia (Paese del Sole con l’energia che gli cade addosso gratis): 3.9%”.

  17. Aspettiamo, aspettiamo, ma la termodinamica del pianeta non ci aspetta e continuando a mandare CO2 in atmosfera non stiamo facendo altro che peggiorare la situazione.

    Ricordiamoci che i veleni e la co2 del termico non arrivano solo dai gas di scarico dell’auto, ma anche da tutta la filiera:
    – estrazione;
    – stabilizzazione;
    – trasporto a mezzo petroliera;
    – raffinazione;
    – trasporto a mezzo autobotte;
    – energia elettrica per erogare il veleno finale nel serbatoio dell’auto.

    Praticamente una follia.

    Senza contare i malati ed i morti causati dalle combustioni ed evaporazioni di petrolio e derivati.

    In sintesi: prima si abbandonano i termici meglio è per tutti.

  18. Siamo proprio sul limite, ma penso che oramai la tecnologia si sufficientemente matura con l’adozione delle batterie climatizzate, capacità sui 50/60 kWh e velocità di ricarica sui 100kW
    Come costi di acquisto al lordo degli incentivi si fa ancora fatica, sul segmento D direi che il pareggio c’è già, forse anche sul C Berline, ma per il B utilitarie la biforcazione è ancora notevole, da vedere nei prossimi 3 anni se il divario possa essere colmato anche su questi segmenti più bassi
    Per esempio in Cina il divario nei segmenti inferiori non c’è, credo che anche più che problemi tecnologici, il problema risieda nella case costruttrici europee ancora troppo legate strutturalmente alla motorizzazione termica e fanno fatica a stare al passo.
    Il segmento A per le city car secondo me potrebbe avere un risveglio, perché qui si potrebbe puntare su batterie piccole per abbassare i costi, tanto l’autonomia è sufficiente lo stesso per uso cittadino.
    Forse è proprio il segmento B il più ostico, tra l’altro il più diffuso in Italia, dove è difficile coniugare bassi costi di acquisto ed autonomie elevate, qui serviranno ancora sovvenzioni pubbliche.

  19. Io posseggo una Twingo elettrica. Un’auto elettrica che definisco definitiva. Se si ha bisogno di una citycar ha già oggi tutto quello che ci si può attendere da un’auto (l’autonomia in primis). Chi aspettasse “di meglio” perderebbe solo un’opportunità.

  20. Per chi ha budget di spesa dai 35k euro in su l’elettrico è già una tecnologia pronta e conveniente anche sui costi di mantenimento. Penso a Model 3 o Megàne e-tech o Kona. Sono vetture veramente interessanti, ben fatte e pronte a competere con le controparti termiche. Per chi ha budget inferiori servono molti km per ammortizzare la differenza di prezzo di acquisto. Coloro che acquistano usato da 5-10 mila euro dovranno aspettare ancora molto

    • Ecco, qui il discorso si fa interessante.
      Nell’Ottobre 2018, per guasto della precedente IX20 1.4 CRDI 90cv, ho dovuto acquistare un’auto più grande e, dato che non la pagavo io ma la mia fidanzata, a lei piaceva lo Sportage, 1.7 CRDI 141cv Automatico. Comprato in Ottobre 2018 a 27.400€
      Oggi ha 114141km (+ di 22000 km/annui).
      Che poi, per le nostre abitudini, l’auto elettrica sarebbe tecnologicamente e tecnicamente perfetta, in quanto facciamo frequentissimi spostamenti brevi, sotto i 20km, quasi sempre sotto i 50km (sì, facciamo anche 20 spostamenti al giorno, ma sempre molto brevi).
      Cosa potrei prendere, di dimensionalmente paragonabile, ad una cifra simile?
      A me sembra nulla, ma mi sto guardando attorno perchè prima o poi, vivendo a Milano, sarò obbligato a cambiarla.

      • -facciamo frequentissimi spostamenti brevi, sotto i 20km, quasi sempre sotto i 50km-

        1) Se può caricare a casa (tassativo)
        2) se i viaggi lunghi sono relativamente pochi e fatti senza vincoli di orario
        3) se il suo range quotidiano non sfora troppo spesso 100km andata+100 km ritorno (eventuale autostrada compresa)

        soddisfatte le tre di cui sopra, punterei a una Nissan leaf “poco usata” (max 30k km).
        Complice la Chademo (ma se i tre punti di cui sopra sono validi la userebbe davvero poco) oggi con 20k euro si portano a casa seminuove.

        Non le nascondo che sto cominciando a puntarla seriamente visto che rientrerei nelle tre ipotesi di cui sopra.

        • ma non riesco a caricarci un tubo, faccio volontariato e più volte alla settimana carico tutto lo spazio con sedili posteriori ribaltati, nella LEAF ci sta la metà della roba rispetto allo Sportage.

        • Altresì, ho il box privato, ma la corrente è condominiale (è come se fosse la luce delle scale, per intenderci) si paga in millesimi e la rete dei box non regge nulla, dovrei tirare una nuova linea con nuovo contatore, con costi e sbattimenti amministrativi

          • Come diceva Yoda, “Il lato oscuro non è più forte, è la via più veloce, facile e seducente”. Ma anche Seneca, “Non c’è sulla Terra una strada facile per arrivare alle stelle.”

            La “forza” elettrica richiede cavi adeguati. E’ più veloce, facile e seducente lasciarli come sono, che chiamare l’amministratore del condominio e un elettricista. E aprire il portafogli.

      • Io resterei in KIA con i 7 anni di garanzia su tutto e andrei su NIRO 64 o per qualche Euro in piu EV6 o aspetterei EV5

        • Bellissima la Niro, mi piace molto, ma il bagagliaio è la metà rispetto alla mia Sportage e, come scritto sopra, ho bisogno spesso di caricare l’inverosimile (incredibile quanta roba ci sta nello Sportage). In più ho il box privato, ma la corrente è condominiale (è come se fosse la luce delle scale, per intenderci) si paga in millesimi e la rete dei box non regge nulla, dovrei tirare una nuova linea con nuovo contatore, con costi e sbattimenti amministrativi

  21. Le incertezze legate ad un veicolo elettrico sono ancora tante.
    Il paragone con stati del bord Europa non regge. Il reddito procapite è anche quattro volte superiore al nostro, Norvegia in testa se non erro.
    Io sono fermamente per l’elettrico ma per me è ancora un azzardo. Il costo è elevato e la differenza con una normale termica non sarebbe mai coperta con i km che percorro. Ho fatto e rifatto i conti per convincermi che non è così…
    E credo come me la pensino in tanti.
    Scrivo da un sud ridotto a pezzi, con strade impercorribili, uno stato a dir poco assente.
    In pochi sentono l’esigenza di fare un salto del genere.
    Provate a vederla coi miei occhi, un po’ di obbiettività…

  22. Più si aspetta e meno conveniente sarà andare in elettrico.
    Il bollo si pagherà, così come le strisce blu, la ztl, l’assicurazione e per i tagliandi si inventeranno qualcosa per aumentarli.
    Quindi cosa si fa ?
    Bisogna approfittarne ora ,se se ne ha la possibilità.
    Costa di più all’acquisto, ma poi si ammortizza nell’uso e si gode senza inquinare.
    Non fa brum brum ?
    Da bambini si metteva la cartolina tra i raggi della bici…poi si cresce…

    • Quindi corri a spendere un prezzo del 35% più alto per una utilitaria (parole di Armaroli a PresaDiretta) per rispamiare 120 euro di bollo all’anno e 5 euro di parcheggio quelle 3 volte che vai in centro?
      Forse chi mira esclusivamente al risparmio sta sbagliando target.
      Oltretutto la tecnologia attuale è obsoleta già domani e il reddito medio quando spende i propri soldi lo fa programmando, l’acquisto di un’auto non è qualcosa che puoi sbagliare, perché può essere una spesa che ti porti sul groppone per anni, senza tener conto del fatto che serve un budget anche iniziale che non tutti hanno cash.

      • Se hai tutte queste paure inizia a noleggiarla per tre anni , vedrai che grazie all assenza dei costi di manutenzione il costo complessivo risulterà accettabile .

        • Io non ho timori, e faccio un discorso in generale. Il noleggio per tre anni costa una cifra che è paragonabile a un affitto o un piccolo mutuo per poi non avere nulla alla fine.

          Il noleggio non è praticabile per chi ha uno stipendio basso e deve tenere l’auto 10 anni o più

  23. Io sono d’accordo con il sig.Giorgio, ma aggiungo che dal sito Terna si evince che la produzione di elettricità nel 2022 da fonti rinnovabili è solo del 35% e pure in calo rispetto al 2021. Fintanto non saremo in grado di aumentare drasticamente questa percentuale non si può parlare di emissioni zero, e non hanno senso quei discorsi che alcune colonnine si riforniscono di solo fonti rinnovabili, va da sé che se metto li tolgo da un’altra parte. Non è una gran consolazione sapere che la mia macchina elettrica va con fonti rinnovabili e invece la mia pompa di calore va a carbone.

    • Faccia un contratto di fornitura da fonti rinnovabili e anche la sua pompa di calore andrà con il vento e il sole. Se mette energia rinnovabile a casa e nella colonnina costringerà qualcuno a produrne di più.

        • Credo che lei si sbagli, però sono sempre pronto ad imparare da chi ne sa più di me. Ci renda partecipi delle sue conoscenze

        • Anche se l’energia elettrica fosse prodotta esclusivamente con fonti fossili (e così non è) il solo confronto tra il rendimento del motore della sua ICE e quello di una centrale termoelettrica renderebbe giustificato il passaggio alle BEV. Lei che non è superficiale si informi meglio

    • Io visito l APP di terna ed onestamente mi sembra che l apporto delle rinnovabili è aumentata e stà aumentando.
      Dobbiamo spingere al massimo su rinnovabili, cercando di spiegare a chi non vuole fare fare le pale eoliche al largo della sardegna che ne abbiamo bisogno .

    • Il 2022 è stato un anno di forte siccità e tra le rinnovabili l’idroelettrico è una fonte energetica molto importante. Coi bacini montani prosciugati è normale che ci sia stato un calo. Ma non è la norma, tanto che nel 2023 abbiamo superato per diversi mesi il 40%. Comunque vorrei sempre ricordare che la benzina è e sarà sempre 100% fossile…

    • Fallazio logica sul pretendere “emissioni zero”:

      “se l’emissione ad oggi non è già 0, ma è 30, allora non va bene! allora tanto vale tenere emissione 100 con le auto termiche”

      La fallacia è non quantificare, ed assimilare 30 con 100

      A) mix energia italia:
      circa 280 gr.Co2 a kwh

      B) ipotetico mix energia italia senza rinnovabili:
      circa 440 gr.Co2 a kwh

      aggiungendo le perdite usando i dati Ispra (+26%) a valle (es.il metano non arriva da solo alle centrali) e a monte (dispersioni rete e ricarica dell’auto), e la resa in uso misto di un’auto elettrica (150.Wh/km), si ottiene:

      A) auto elettrica 54 gr.Co2 al km
      B) auto elettrica 84 gr.Co2 al km

      Per un’auto termica, contando dati consumi reali e le perdite a valle del serbatoio (usiamo il dato Ispra +17%, ma la maggior parte dei dati internazionali che include la filiera suggerirebbe +25%)

      C) auto termica 190 gr.Co2 al Km

      E’ molto conveniente (2 volte o 3,5 volte) già ad oggi alimentare pompe di calore e auto elettriche, e lo sarà sempre di più

      Qui dettaglio dei conti per Italia con i dati 2018:
      https://www.vaielettrico.it/emissioni-di-co2-anche-la-repubblica-fa-i-conti-giusti/

      Molto conveniente =
      > molte meno emissioni
      > molti meno soldi per aquistare i combustibili dall’estero

      si migliora in modo sensibile la nostra bilancia dei pagamenti e si riduce la dipendenza energetica da Stati esteri e dalla filiera petrolifera

      Colgo l’occasione per precisare anche:

      – carbone in Italia ne usiamo molto poconle mix, e va in dismissione credo nel 2025

      – anno 2022 abbiamo avuto problemi (siccità record) con la produzione da idroelettrico; questo da l’impressione ingannevole che che quote di rinnovabili siano scese nel 2022;

      – ovviamente la tendenza anno su anno è alla crescita delle quote di rinnovabili ( ancora qualche mese è avremo il dato del 2023), persino da noi dove il percorso amministrativo è penalizzante

    • le rinnovabili solo al 35%?
      io dissento.. non è “solo il ” ma è “ben il” !!!!

      comunque punti di vista….

  24. Poi come la.mettiamo con l’inquinamento del quale abbiamo l’effetto sotto gli occhi….cambiamento climatico con tutti gli effetti che abbiamo già visto. Ma purtroppo trovo poche gente che se ne preoccupano. Pazienza.a peccato.
    Se vedo la Tesla 3 comprato come uno dei primi in Italia nel marzo 2019….e adesso con il modello rinnovato comprerò quello nel 2024 e troverò un felice acquirente della mia attuale.
    Vero la tecnologia va avanti. Ma è così in tutto.
    Se uno si ferma a riflettere troppo – o magari proprio il contrario – non si ferma a riflettere e informarsi, uno rimano al palo fermo.
    Io so una cosa. Ogni km che faccio risparmio un bel po’ di soldi. Ma questo calcolo, gli italiani non riescono a farlo.
    Poi quando leggo questi commenti mi viene sempre da chiedere…. Ma la gente non va vedere che cosa succede in Europa con in nostri vicini? Sono ben avanti. Non sono tutti idioti e ignoranti che compro o in massa l’elettrico; esempio, Norvegia in testa, Svezia, Olanda, Germania, Francia, Svizzera, ecc. Nma l’Italia preferisce rimanere in fondo e non muoversi. Opportunità perse. So soltanto che quando ci arriveranno, si renderanno conto quanti soldi e tempo perso. Pazienza. Impareranno.

  25. A proposito di batterie lasciate a lungo ferme posso esportare all’utente la mia esperienza:
    Evoke Motorcycle Urban Classic: ferma in box da marzo a settembre, lasciata con la batteria al 70% recuperata con batteria al 67% e nessuna riduzione di autonomia.

  26. E il solito commento di chi deve acquistare un PC portatile , in quanto aspetta il prossimo modello.
    Bene cosi , siamo fortunati nel saper che vi sono appassionati nel pagare coarburanti , oli , candele filtri mentre noi risparmiamo.
    In Azienda avevamo fatto uno studio su profili. Ed erano indicati in questo modo.
    Early Adopters , disponibili a pagare di piu per avere un prodotto nuovo
    Fast Followers
    Followers
    Even Keel , ad ogni cosa nuova non accettano l inovazione e la combattono .
    Questi ultimi sono i piu pericolosi

    • Ma lei era su un concetto.
      Le Bev non rappresentano e non presentano innovazione… Ma solo il presente in alcuni Paesi ed il futuro in altri.
      Tutto qui.
      Non c’è una categoria da combattere o più pericolosa

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