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EICMA 2023. NIU porta a Milano due moto e lo swapping

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NIU arriva ad EICMA con tante novità: la XQi3 è una dirt bike elettrica e la RQi una moto di media potenza e prestazioni. Nei progetti del colosso cinese ci sono anche due scooter pensati per lo swapping.

NIU ad EICMA non si fa mancare proprio nulla sia in strada che in fuoristrada. Il marchio cinese ampia decisamente i confini della sua gamma e porta a Milano tre moto. Sbarca con una novità assoluta, una dirt bike e sbarca in Europa con due stradali di diverse potenze e prestazioni. Novità anche per chi si muove in scooter due veicolicompatibili con le stazioni di scambio batteria NIUswap.

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NIU XQi3, dirt bike senza confini

La NIU XQi3 è la novità più inaspettata della casa cinese. Una dirt bike pensata e realizzata per chi vuole esplorare. Un mezzo capace di far divertire anche fuori strada, ma dotato di portatarga, luci, indicatori di direzione e specchietti retrovisori; quindi perfettamente omologato anche per l’utilizzo su strada. In Italia verrà immatricolata come L1e, quindi equivalente a un ciclomotore.

La caratteristiche che più colpiscono sono le ruote da 19″ adatte quindi anche a un leggero fuoristrada e i freni a disco da 230 mm all’anteriore e da 203 mm al posteriore. Le sospensioni KKE sono regolabili e progettate per affrontare anche per le strade non asfaltate.

La velocità massima raggiunge i 45 km/h (limite di legge) e la batteria LG agli ioni di litio da 72v 32Ah garantisce un’autonomia dichiarata di 80-90 km. Come in tutti i veicoli NIU la connettività è ai massimi livelli sia per quanto riguarda l’interattività che in termini di sicurezza.

La NIU XQi3 sarà disponibile in quattro colori e due versioni: XQi3 Street (omologato per la strada) e XQi3 Wild (modello off-road). Entrambi i modelli saranno in vendita da maggio 2024 a un prezzo a partire da 5.999 euro.

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NIU RQi, una moto con i numeri!

La RQi è la moto di “media cilindrata” di NIU. Ha una velocità di 100 km/h e la potenza massima arriva a 18 kW, poco meno di 25 cavalli. È dotata di due batterie da 72 V 36 Ah che dovrebbero garantire un’autonomia intorno ai 110 km. Sulla RQi c’è tantissima tecnologia: il sistema di controllo della trazione, l’ABS, telecamere anteriori e posteriori e il sistema di rilevamento degli impatti. Tantissima innovazione a servizio della sicurezza e del piacere di guida.  Sarà in vedita dal primo trimestre del 2024  a partire da 7.999 euro.

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NIU SQi, la moto leggera per la città

Allo stand NIU c’è anche la SQi, una piccola moto leggera. Arriva in Europa dopo essere già commercializzata in Cina. Un progetto destinato prettamente all’utilizzo urbano che nasce intorno a un telaio unibody pressofuso senza nessun giunto di saldatura. Raggiunge velocità massima di 45 km/h e ha una potenza di picco di 400 W. L’autonomia dichiarata arriva a 95 km. Sarà disponibile a partire dal 2024, ma non si conoscono ancora i prezzi.

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NIUswap e scooter F600 e F650

Per chi invece preferisce muoversi in scooter NIU ha in mente una rivoluzione. Sta infatti lavorando a una gamma di scooter compatibili con il sistema di scambio batterie NIUswap. Per ora ovviamente i più diretti interlocutori sono operatori dello sharing e aziende magari di delivery.

Gli scooter presentati sono due l’F600 e l’F650, entrambi dotati di doppie batterie sostituibili da 72V 28Ah. Lo scooter F600 offre una velocità massima di 70 km/h, un’autonomia di 80 km e una potenza di 3kW. L’F650 sarà disponibile nelle versioni Sport e Pro, monterà un potente motore da 5 kW in grado di raggiungere i 95 km/h. Utilizzerà le stesse batterie da 72V 28 Ah. Saranno disponibili in Europa nel 2024 a un prezzo di 3.499 €.

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3 COMMENTI

  1. Sugli scooter saranno due batterie da 72v28a (4kwh insomma) o quella è la somma delle due batterie (ovvero 2kwh)?
    Con 4kwh partendo si comincia a parlare di percorrenze importanti per uno scooter così leggero: gli 80 km sono bugiardi, nella realtà sono molti di più (o almeno se fanno come col modello precedente)

  2. Vorrei precisare che, al momento, il Niuswap è solo una tecnologia e non esistono le stazioni di ricarica. Dalla lettura di questo articolo e di altri fonti mi pare di aver capito che ci i aspetti che i gestori di flotte di scooter a noleggio o le imprese di delivery si creino la propria infrastruttura. Peccato, perché il battery swap di batterie di peso contenuto come quelle dei ciclomotori avrebbe molto più senso di quello delle automobili.

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