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E’ coreana e passa per la Cina la strada che ricarica le batterie

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OLEV

Tecnologia Coreana, sperimentazione Cinese: una strada in grado di ricaricare i veicoli elettrici che la percorrono verrà testata in Cina a breve.

Un progetto coreano che utilizza magneti e cavi elettrici per permettere ai veicoli elettrici di ricaricare le batterie mentre si guida è di sicuro la tecnologia più esaltante mostrata alla IX Conferenza ed Esposizione delle Energie Rinnovabili Cinesi (CREC) tenutasi nella città di Wuxi, nella provincia del Jiangsu lo scorso 3 novembre. Si chiama OLEV (online electric vehicle) ed è un progetto sviluppato interamente dal KAIST (Korea Advanced Institute of Science and Technology). Questa tecnologia usa dei cavi costruiti direttamente all’interno del manto stradale, subito sotto la superficie, allo scopo di trasferire potenza per lunghi tratti di strada. Alcuni magneti finiscono il lavoro succhiando energia dai cavi e trasferendola ai veicoli elettrici i quali, di conseguenza, ricevono la ricarica. Il sistema del KAIST è stato già testato in Corea del Sud, e ora il team di sviluppo spera di trovare un compratore o un partner cinese proprio al CREC, per sperimentare il sistema nel parco macchine elettriche più grande del mondo.

OLEV
Il Dott. Yoon e il Professor Loh al CREC 2017.

Una tecnologia del genere potrebbe giocare un ruolo fondamentale nel mondo intero e non solo in Cina per quanto riguarda la mobilità elettrica. A quel punto, se davvero esistessero tratti di strada che ricaricano i veicoli non ci si dovrebbe più preoccupare più di tanto dell’autonomia dii questi ultimi. Il sistema OLEV è più efficiente ed eco-sostenibile rispetto agli ibridi dotati di Plug-in secondo gli esperti coreani, il che si tradurrebbe anche, per le città, nella non necessità di costruire grandi e potenti infrastrutture adibite alla ricarica e, allo stesso tempo, permetterebbe ai produttori di automobili di non dover puntare troppo sull’autonomia dei veicoli.

«OLEV salva spazio ed è estremamente efficiente. Il suo sistema di ricarica dinamico potrebbe addirittura permettere al guidatore di dormire lungo tutto il tragitto se dovesse essere addirittura in possesso di un veicolo elettrico a guida automatica. Tutti gli altri possessori di veicoli elettrici, purtroppo, dovranno restare svegli», ha scherzato il Dottor Uooyeol Yoon, capo del progetto. Pensavamo fosse solo fantascienza, e invece il futuro sembra essere dietro l’angolo.

Induzione, come funziona

Con questa tecnologia, la potenza viene trasferita dal manto stradale al fondo del veicolo fino a una altezza massima di 20cm. Inoltre tale sistema garantisce una trasmissione di potenza minima pari all’85% dei 100 kW prodotti.

OLEV

Yoon ha poi aggiunto che i cavi che corrono sotto il manto stradale non devono per forza essere lunghi chilometri; basterà infatti coprire tra il 2 e il 15% della strada scelta, magari nei punti dove è più probabile che le automobili accelerino come incroci e parcheggi, il che significa che solo piccoli tratti delle strade già costruite dovranno effettivamente essere scoperchiate per inserire la tecnologia sotto il manto stradale. Un altro vantaggio sta nel fatto che le automobili (se questo sistema verrà implementato sulla maggior parte delle strade) avranno bisogno di batterie molto meno ingombranti rispetto ad adesso, perché la carica sarebbe sempre a disposizione, sempre secondo il professore. Ma perché proporlo proprio ai cinesi?

«OLEV è la miglior opzione per il futuro della Cina in termini di taglio dei costi, protezione dell’ambiente, efficienza e di velocità di implementazione», ha asserito Kon Fah Loh, Presidente Esecutivo di OLEV Asia. «La Cina in questo momento è il Paese più lungimirante per infrastruttura dedicata ai veicoli elettrici, capacità finanziarie leadership impegnata nella salvaguardia dell’ambiente, inoltre ha la possibilità materiale di testare sulle sue strade il sistema Olev» ha infine chiuso Loh.

Insomma: magari non succede, ma se succede…

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