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Da Ginevra a Doha utilizzando 26 app di ricarica

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Da Ginevra a Doha con due Volkswagen ID.Buzz, utilizzando 26 app di ricarica e misurandosi con i diversi standard nelle colonnine: 8 mila km in 34 giorni. 

da Ginevra a doha
Rainer Zietlow, specialista di viaggi-avventura.

Da Ginevra a Doha, spedizione con due Volkswagen ID.Buzz

Il tour è stata organizzato dal Salone di Ginevra (GIMS), come un ponte verso il Motor Show gemello che sta per aprire i battenti a Doha, dal 5 al 14 ottobre. A bordo dei due pulmini elettrici VW due equipaggi guidati da Frank M. Rinderknecht, CEO di Rinspeed, e Rainer Zietlow, proprietario del sito Challenge4. L’itinerario prevedeva l’attraversamento di Austria, Balcani, Grecia, Turchia, Giordania e Arabia Saudita, senza alcuna assistenza, con sfide quotidiane uniche. A partire dalla ricarica: i partecipanti hanno sfruttato 26 diverse app e una scheda SIM locale, oltre al prezioso aiuto di persone del posto per trovare prese di corrente. Racconta Zietlow: “Sebbene abbia richiesto molto tempo, questo approccio ha sottolineato la fattibilità dei viaggi con veicoli elettrici in diverse regioni. E ci ha permesso di incontrare persone locali che erano tanto curiose quanto felici di aiutarci a ricaricare”.

da Ginevra a doha
Frank M. Rinderknecht, CEO di Rinspeed.

L’arte di arrangiarsi, tra colonnine con standard diversi e Paesi privi di ricarica…

Bilancio? C’è ancora molto lavoro da fare sull’interoperabilità dei fornitori di energia elettrica. Nonché sulla standardizzazione delle norme di ricarica o semplicemente della rete di infrastrutture all’interno di un Paese. È un problema che esiste tra i diversi Stati europei (e a volte all’interno dei Paesi stessi), figurarsi quando ti spingi fino al Qatar. Rinderknecht lo conferma: “Oltre alle 26 app che abbiamo dovuto scaricare, abbiamo dovuto fare i conti anche con il fatto che in Giordania, ad esempio, la maggior parte dei veicoli elettrici viene dalla Cina. E utilizza lo standard di ricarica GB/T, che è incompatibile con le nostre  prese europee di tipo 2. E in Arabia Saudita la rete di ricarica non esiste ancora, con poche eccezioni in poche città”. Zietlow, un personaggio specializzato in viaggi avventurosi, aggiunge: “Questo non ci ha impedito di essere tra i primi a percorrere 2.000 km completi della penisola arabica in elettrico, senza utilizzare una sola stazione di ricarica!”.

  • Quanta autonomia reale ha il Pulmino Volkswagen, l’ID.Buzz? Guarda il VIDEO-TESTdi Paolo Mariano

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9 COMMENTI

  1. Si sa che percorso hanno fatto fra turchia e giordania?

    Siria, iraq e iran tenderei ad escluderli: i primi due per motivi ovvi, in Iran (paese di per se civilissimo e mi dicono molto accogliente) non è facile entrare e comunque allungherebbe decisamente…
    Il Libano è attraversabile in discreta sicurezza, ma non so se è possibile arrivarci dalla turchia bypassando la Siria. Dal Libano alla Giordania, che io sappia, si deve però poi passare per israele… un bel rebus insomma.
    Forse son davvero passati dalla Siria? Un bel coraggio di sti tempi.

    Una parola sulla Giordania. Paese che ha le sue sfide ma ancora una volta si conferma più “sveglio” della media dei vicini. Lì le auto elettriche evidentemente le hanno. Cinesi, con gli standard “storti”, ma evidentemente le hanno e pure delle colonnine.

  2. Ci sarà ancora qualche rincitrullito che riuscirà a commentare che non è un problema usare app differenti ahahaha? 26 app! Penso che siano tutte quelle che ho sul telefono, e qua sono servite a fare un viaggio che se fatto a benzina o a gasolio potevi percorrere con solo passaporto e carta di credito, senza neanche il telefono 😅. Ragazzi non ci siamo, serve più semplicità d’uso, ma molta di più!

    • In un viaggio di 8.000 km da Ginevra a Doha le App sono il minore dei problemi. Lo faccia con la sua auto a benzina o gasolio e poi ci racconti

    • Mi sa che non ha ben presente da dove si deve passare per andare da Ginevra a Doha…. chi è che non ci va almeno una volta all’anno?

      • Proprio per l’infimo percorso penso sia nell’interesse dei viaggiatori evitar si beghe con sim e app varie e spostarsi il più velocemente possibile dalle zone più pericolose. No?

    • Peccato che l’italiano medio che da 10k km all’anno di casa lavoro usa qiesta esperienza volutamente estrema per dire alla sua coscenza: no l’elettrico non posso averlo.. e se poi devo passare dalla Giordania ed andare a Doha?…
      Che peccato vedere i dati che indicano che nel mondo le EV crescono a doppia cifra e invece in Italia calano… che siano tutti cosi pazzi nel mondo?

  3. In sostanza, questa esperienza e altre simili confermano quello che alcuni vanno dicendo da tempo, anche per togliere un po’ di paura ai neofiti: le colonnine sono “prolunghe” vestite da albero di Natale. Anche se sei in un posto sperduto, ma c’è una presa elettrica nei dintorni, non resti per strada.

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