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Da 200 a 300 km al giorno: l’elettrico fa per me?

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La MG4: MG4: 34.790 euro nella versione con 450 km, 40.290 con 520 km.

Da 200 a 300 km al giorno, un’elettrica fa al mio caso? Lo chiede Stefano un lettore. Domanda analoga da Francesco, che a sua volta condivide il suo chilometraggio. Vaielettrico risponde. Per scriverci la mail è: info@vaielettrico.it

Da 200 a 300 km al giornoDa 200 a 300 km al giorno, soprattutto in autostrada: le EV sono ancora sconsigliate?

“Leggo con interesse i Vs. contenuti e, in vista della transizione elettrica, mi chiedo se l’auto full electric potrà mai essere adatta alle mie esigenze. Mi spiego meglio: sono un consulente commerciale (dipendente) e, per lavoro, percorro mediamente dai 200 ai 300 km al giorno, prevalentemente in autostrada... Ultimamente si lavora molto più da remoto, ma è anche vero che, con le odierne autonomie delle BEV, nonché con la scarsa rete di ricarica pubblica, credo sia davvero proibitivo avvicinarsi a questo genere di alimentazione… Non proponetemi Tesla o Polestar, in quanto non ho uno stipendio che mi consente di possederne una. Per cui, vi chiedo: il mio è un semplice pregiudizio oppure per chi fa tanti km in autostrada le elettriche sono ancora sconsigliate? Grazie anticipatamente per la rispostaStefano da Piacenza

Da 200 a 300 km al giorno
La Renault Megane E-Tech, una delle opzioni possibili..

Da 200 a 300 km al giorno? Senza spendere tanto…

Risposta. Come scriviamo spesso, l’elettrico fa per molti, ma non per tutti. Chi fa 300 km al giorno, per di più in autostrada, deve avere un’auto con almeno almeno 450 km di autonomia. E, non potendo ricaricare a casa, deve contare su stazioni affidabili lungo il percorso. Escludendo Tesla (ma perché?), su questi standard l’auto col miglior rapporto autonomia-prezzo è la cinese MG4: 34.790 euro nella versione con 450 km40.290 con 520 km. Prezzi da cui dedurre il bonus statale: con rottamazione 5 mila senza 3 mila. In alternativa c’è la Renault Megane, 470 km a 40.950 meno incentivi.

Con questi chilometraggi è pensabile una EV? Ho provato l’Avenger e mi è piaciuta…

“Seguo assiduamente i vostri fantastici VIDEO, che sempre di più mi stanno facendo appassionare alle auto elettriche. Possiedo una Golf diesel del 2018 con 130.000 km. La mia settimana tipo è la seguente. Lunedì 90 km su strade extraurbane tra Mugello e Firenze (zona collinare). Martedì circa 140km (60 in autostrada, Mugello – Montecatini) Mercoledì 40 km su strade extraurbane. Giovedì 190 km (135 in autostrada, Mugello – Montecatini – Firenze). Venerdì come lunedì e sabato come martedì. Per un totale di circa 7-800 km a settimana di cui 250 in autostrada e i restanti su strade extraurbane o urbane. Ha senso pensare di sostituire la mia auto con una elettrica,  con questi chilometraggi, senza la possibilità di ricaricarla a casa o al  lavoro? Ho provato Jeep Avenger e me ne sono innamorato, un altro modello a cui sarei interessato è la Megane E-TECH.  Francesco Goretti

Da 200 a 300 km al giorno
La Jeep Avenger: 400 km di autonomia.

Risposta. Il punto cruciale è la ricarica: se ci sono stazioni vicino a casa o all’ufficio (o comunque sui percorsi abituali) perché no. Ci si munisce di un abbonamento, cercando il meno costoso per le esigenze di chilometraggio, e si parte. Sapendo che in autostrada alle alte velocità e col freddo i consumi aumentano e l’autonomia diminuisce.

 

  • C’è l’alternativa dell’usato, ma poi l’autonomia…? E la batteria…? I nostri consigli nel VIDEO di Paolo Mariano

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33 COMMENTI

  1. Certo che leggendo questi commenti ti passa la voglia di comprare elettrico!
    Se oltre a dover sborsare una cifra considerevole, e non alla portata di tutti, per acquistare l’auto e relativa wallbox con annessi e connessi ci si deve poi anche sbattere a pianificare tutta la giornata e la notte per essere sicuro di poter andare al lavoro il mattino seguente, sempre sperando di non avere imprevisti, non mi sembra un gran miglioramento della qualità della vita….
    E questo se ne hai una sola di elettrica, se ne ha una anche la moglie e il figlio….
    La tecnologia dovrebbe semplificare la vita, qui mi sembra si vada nella direzione opposta.

    • Se questo è il biglietto per fare stare meglio i miei nipoti e il pianeta lo faccio .
      Non teniamo mai presente che l aria che il motore richiede in rapporto di 17 a uno non dovrebbe essere gratis

  2. Buongiorno Stefano.
    Anche io sono di Piacenza e mi permetto di fare una osservazione alla sua affermazione della scarsità di colonnine .
    È pieno di colonnine !
    In città abbiamo i Superchargers Tesla alle Mose, ionity al centro commerciale Gotico, veloci da Mc Donald, Leroy Merlin , in viale Risorgimento, dai Lyons e alla Besurica, sulla via Emilia pavese. In autostrada verso Bologna partendo da Fiorenzuola e poi ogni 50km, idem verso Milano.
    E queste sono quelle veloci, oltre a tutte quelle in Ac in città e dintorni, naturalmente.
    Se non ha una autonomia sufficiente, basta rabboccare 5 minuti da qualche parte, giusto per poter rientrare.
    Una Kona usata di un paio d’anni e pochi km si trova a poco più di 20.000 € ed è garantita 5 anni ed è grande circa come una Golf.
    Io ci faccio sicuramente più di 350 km in autostrada in inverno e viaggia come un BMW, di quelli brillanti.
    Strisce blu gratis in città fino al 2028 e bollo risparmiato,che per 204 cv farebbero 430€… per 5 anni, poi 20€ all’anno.
    D’estate più di 400km, in statale più di 500km.
    Unico consiglio: i sedili riscaldati.
    Il riscaldamento a pompa di calore non può fare miracoli e non è paragonabile ad un’auto termica con l’acqua del radiatore a 90°

  3. Considerazione: se facessi un lavoro che mi costringe a fare 300 km al giorno e lo stipendio percepito non mi consentisse di comprare un’auto da 40.000/50.000 euro, beh forse sono sottopagato per quel che sto facendo.

  4. 2/300 Km al giorno in autostrada, se in zone decentemente servite, non sono un granchè.
    Una mezz’oretta di, anche meno di rabbocco, ed il resto si carica di notte a casa.
    Certo che, ogni 4/5 anni, c’è un’auto con un bel chilometraggio ma anche un bel risparmio rispetto al carburante.

    Kona, Kia niro, id.3/4, mg4 ed altre che stanno arrivando sono auto che possono gestire decentemente questi percorsi.

  5. Purtroppo ad oggi per un uso descritto, ci sono ben pochi modelli che possano soddisfare le sue esigenze.
    Tutti, anche nei commenti, si rifanno alle autonomie dichiarate dalle case, ma i conti non tornano, come sanno bene chi guida elettrico in autostrada in questo periodo (freddo).
    Le autonomie sono in media il 30, 35% in meno rispetto al dichiarato ed in più bisorrebbe lasciarsi qualche decina di chilometri di tranquillità di poter tornare a casa. Risultato, servirebbe un auto di 500 km di autonomia WLTP che si potrebbero trasformare in 320 d’inverno in autostrada. Basta fare una ricerca e vedrai che solo auto sopra i 60k euro hanno questi numeri, con l’eccezione proprio di Tesla.

    • La mia ENiro percorre 100 km con 22 28 % in inverno di matteria sulla superstrada Milano colico ad andatura piuttosto spedita e a volte rapida .
      Per questo dico che oggi la scelta si può fare ma basta fare qualche gioco con abrp e si capisce subito cosa si può prendere

    • nell’articolo citano giustamente anche questa:

      MG4 77.kwh – 520 km WLTP – 40.000e (a cui tiogliere gli incentivi) – ricarica a 150 KW

      in un test comparativo inglese percorre anche qualche km in più rispetto alla Tesla base RWD

      però è risultato che spende di più in elettricità rispetto alla Tesla 3 RWD, perché la Tesla è più efficente in marcia, poi spreca meno in anche nella ricarica, e ha migliori tariffe ai supercharger

      per cui alla fine si tornerebbe alla Tesla base, che come prezzo è vicina

  6. una tesla usata costa meno della mg4 e va di più. però sul nuovo tra mg4 long range e m3 base forse meglio la mg4 , anche se come prezzo siamo li .

  7. “non proponetemi tesla”… praticamente tutte le auto che gli permettono quei chilometraggi giornalieri costano più dell’equivalente tesla… mi sa che pensava di fare quei km con una twingo elettrica

    • il problema è anche quello.
      Attenzione, guardo anche io con interesse il mondo elettrico, in preparazione all’inevitabile transizione.
      Dicevo che il problema è “anche” quello perchè (parlando di ICE) se con una Twingo anche del 1995, pagata 500€ + due bucce di patata, riesco a fare 300km al giorno (ok, con la schiena rotta e tutte le scomodità del caso), con una ICE difficilmente ci riesco, a meno di non sborsare una quantità di danaro che, seppur recuperabile sul lungo termine, all’inizio spaventa!

  8. A me viene spontanea una domanda molto semplice, se sei consulente commerciale “DIPENDENTE”, come mai non ti fai dare un’auto aziendale? Non ha molto senso fare tutti quei km con la propria auto privata. Se fossi consulente commerciale per conto tuo ha senso farli con la propria auto ma essendo dipendente e facendo così tanta strada per lavoro credo che l’auto aziendale sia almeno il minimo a meno che non hai un buon rimborso chilometrico

    • Non tutte le aziende gestiscono le auto con noleggi o hanno fleet managers .
      Ci sono aziende che ad esempio ti danno un tot e poi sono fatti tuoi se vai in gioco in bicicletta … Sono ad esempio le aziende americane che aprono ufficio in Italia e tu sei unica persona .
      Le multinazionali preferiscono i noleggi ma hanno grossi problemi a gestire i modelli ed i livelli delle flotte .
      Il mio capo francese non voleva che prendessi una Renault 25 ma non ha avuto problemi con la Croma turbo ie full .
      Per cui ogni azienda ha la sua storia

  9. De considerare anche la Hyundai Kona, ora che è uscito il nuovo modello fanno buone offerte per il “vecchio” modello e come autonomia effettiva autostradale si arriva tranquillamente a 350/ 400 km

  10. Stefano: “Non proponetemi Tesla o Polestar, in quanto non ho uno stipendio che mi consente di possederne una.”
    La pregherei di verificare di persona una Tesla Model 3 base: garantisce il chilometraggio quotidiano che lei chiede, e grazie agli incentivi sta tranquillamente sotto i 40.000 euro come tanti altri modelli.
    Essendo più di Piacenza, desumo che si muova in autostrada nel nord Italia, magari fino in Toscana o Marche: basta verificare i propri itinerari su qualunque app di un fornitore di ricarica o anche solo su Google Maps per vedere quanto ormai la rete di ricarica autostradale ad alta potenza sia ben diffusa in modo da poter effettuare in caso di bisogno dei rapidi rabbocchi da pochissimi minuti.
    Ovviamente, la ricarica casalinga rimane un requisito preferenziale: non c’è nulla di più comodo che andare a letto alla sera sapendo di trovare l’auto carica al mattino successivo.

    • Credo si debba considerare, per il Sig. Stefano, che dovrà anche dotarsi di un collegamento elettrico a casa tale da poter rifornire circa 60 kWh nell’arco di una nottata.

      • Non per forza dai…
        Se fa una ricaricata a metà giornata ad una fast a casa 6 kilowatt di contatore e una buona wallbox dovrebbero bastargli.
        Certo, questo implica che magari il nostro amico a mezzogiorno dovrà mangiare sostanzialmente quello che dice la sua colonnina preferita…
        A me personalmente non farebbe impazzire, però questo mondo bisogna anche fare di necessità virtù.

      • Con un contatore da 6kW e lasciandone 1 alla casa di notte (che significa poi 1,5kW dato che sono 6,6kW contrattuali), si hanno a disposizione 5kW. Per caricare 60kWh al lordo delle dispersioni (quindi almeno 55kWh netti ma significa essere arrivati a casa con il 3% di batteria, TUTTI I GIORNI) servono 12 ore.
        Quando la batteria è abbastanza scarica (inferiore al 30% ad esempio), bastano 5 minuti ad un Supercharger (cioè 4,5 minuti di carica effettiva e 30 secondi per fermarsi, attaccare il cavo e staccarlo e ripartire trascorsi i 4 minuti e mezzo) si caricano almeno 10kWh, cosa che permette di togliere 2 ore di ricarica notturna, al costo di 5€.

      • Non è mica una cosa impossibile. Basta chiedere la trifase e l’aumento di potenza a 10kW, installare un cavo da 10mm che va al contatore, più uno da 6mm che va alla wallbox da 11kW.
        In 6 ore notturne ricarichi 60kWh.
        Fatto l’impianto, ci sono anche gli incentivi, poi rimane. Si paga un fisso una tantum per l’aumento di potenza e poi paghi uguale a consumo.

        • e in condominio, questa cosa si può fare?
          Nel senso: il mio contatore di casa è lontano, dovrei chiedere un nuovo impianto, farlo realizzare, chiedere i permessi… quanto sbattimento!!

          • Non serve il trifase a casa , basta eventuale 6 kW , si devi portare il cavo dal tuo contatore alla walbox in garage , alcuni fornitori abbuonano i primi 20 metri di cavo

          • Eh, in effetti meglio non sbattersi troppo e aspettare di vedere cosa succederà al prezzo dei carburanti quando i volumi inizieranno inevitabilmente a calare: meno pompe di benzina, più costi fissi, carburante più vecchio e di minore qualità. A quel punto lo sbattimento sarà obbligatorio, ma nel frattempo le rane saranno bollite un po’ alla volta.

          • Se non puoi andare agevolmente dal tuo contatore al box, allora meglio aspettare: tanto nel giro di pochissimi anni anche altri condomini cominceranno a sentire l’esigenza della ricarica.

          • @Daniele Giuseppe Eugenio Colombo con 6kW vai a 10 ore e magari sovrapponi l’uso di elettrodomestici in casa, lavastoviglie la sera tardi, asciugacapelli al mattino….
            Certo è già buono, ma se uno ha bisogno il “pieno” tutti i giorni, il mio era solo un esempio, non è nemmeno complicato mettere la trifase.

    • Se l’acquisto di una Tesla è davvero impossibile, non esistono NLT abbordabili magari “ritagliati” su misura di chi guida per motivi professionali ? Penso che si tratti di un’auto vista favorevolmente dalle compagnie di noleggio.

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