La Francia ha approvato la legge sul retrofit; colma il gap con l’Italia e ci supera. Con un’impennata è proprio il caso di dire, visto che nel nostro decreto del 2015 non è contemplata la conversione elettrica delle moto.
Via anche al retrofit di auto, camion e autobus
L’associazione dei protagonisti della filiera del retrofit franceseLa legge pubblicata nella gazzetta ufficiale francese venerdì scorso è molto ampia e comprende tutti i veicoli termici di età superiore ai 5 anni. Una lista abbastanza lunga: automobili, veicoli commerciali, camion, autobus e pullman.
I cugini francesi ci hanno superato, anche se viene da chiedersi: come mai non esiste una normativa uguale per tutti in Europa? La legge è molto interessante perchè da via libera alla possiiblità di convertire le due e le tre ruote. Un diritto negato in Italia come abbiamo documentato in numerosi articoli. In prima linea i riminesi di Moto Veloci (qui l’ultimo della serie), ma visto anche il successo dell’articolo sulla sua vespa elettrica citiamo l’artigiano Max Ratano. In Francia il retrofit delle moto è riservato alle due ruote con un’immatricolazione superiore ai tre anni.
Via libera anche all’idrogeno
Con il decreto i francesi hanno un quadro normativo per la trasformazione elettrica dei veicoli termici (benzina o diesel) in veicoli con motori alimentati a batteria o idrogeno. Il retrofit è dedicato automobili, veicoli commerciali, camion, autobus e pullman con almeno 5 anni di immatricolazione.
In Francia basta l’installatore autorizzato
Anche i francesi non danno il libera tutti e solo soggetti autorizzati possono realizzare la conversione. Ma non basta: “Prima di rilasciare l’autorizzazione, il produttore garantisce che l’installatore abbia ricevuto una formazione specifica“.
Un’aspetto molto interessante del movimento retrofit francese è l’unione tra i diversi protagonisti del settore. L’associazione si chiama AIRE mette insieme 12 imprese che si dedicano alla conversione elettrica. In un comunicato stampa si alzano in alto i calici: “Siamo lieti di annunciare la pubblicazione del decreto Rétrofit nella Gazzetta ufficiale della Repubblica francese“.
I soci di Aire sottolineano che “In questo periodo di crisi sanitaria ed economica legato a Covid 19 e in considerazione delle ripercussioni senza precedenti nel settore automobilistico, questo è un segnale positivo per il rilancio dell’attività e dell’ambiente“. Oltre le dichiarazioni ci sono città e regioni francesi – da Grenoble a Rodano-Alpi – che sostengono il retrofit con finanziamenti fino a 6000 €. Avranno iniziato dopo, ma ora c’è da studiare il fenomeno francese.
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