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Concept SYM PE3, il sistema ibrido di domani?

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La taiwanese SYM lancia un nuovo prototipo di scooter elettrico innovativo. Il PE3 punta su inedite batterie agli ioni di alluminio, ricaricabili in autonomia da un piccolo motore termico.

All’ultimo EICMA il concept PE3 è passato forse un po’ in sordina, “accerchiato” com’era dalle numerose novità che la casa taiwanese SYM ha mostrato in anteprima al salone milanese. In realtà si tratta di uno dei prodotti più interessanti che potremmo vedere un giorno sulle nostre strade, uno scooter elettrico capace anche di fare scuola per le innovazioni di cui è portatore.

Parliamo di un prototipo che si avvale di un inedito sistema ibrido, che gira intorno ad un’altrettanto inedita batteria agli ioni di alluminio. Si tratta di tecnologie ancora all’avanguardia, specie nel settore degli scooter, che Sym ha deciso di testare per renderle al più presto applicabili ad un prodotto di mercato. O almeno questo è quello che auspicano a Taiwan.

Ioni di alluminio, le batterie del futuro?

La cosa più interessante è che il concept PE3 potrebbe essere il primo scooter ad adottare le batterie agli ioni di alluminio, di cui già da tempo si parla. Batterie che, stando ad alcuni studi, garantirebbero cicli di ricarica molto maggiori rispetto alle tradizionali agli ioni di litio, ricariche più rapide e anche una maggiore stabilità, e quindi sicurezza, di fronte ad alti sbalzi di temperatura.
Un’innovazione chiacchierata, ma che finora è rimasta confinata a livello di laboratorio.

Sym si è affidata all’azienda taiwanese Aph ePower per sviluppare queste nuove batterie, che all’interno del prototipo PE3 hanno un meccanismo di ricarica, di fatto, ininterrotto. Questo grazie alla seconda caratteristica distintiva dello scooter: il suo approccio ibrido.

SYM PE3

Un motorino termico per la ricarica

La moto si avvale di una propulsione diretta completamente elettrica (4 kW) ma dispone tuttavia di un piccolo motore termico che si attiva solo quando è necessario ricaricare la batteria. In sostanza, si tratta di un sistema ausiliario in grado di subentrare al bisogno in maniera autonoma, fornendo nuova linfa alla batteria quando la tensione scende sotto una soglia minima.

Questa soluzione sinergica, oltre a semplificare il processo di ricarica, sembra avere dei risvolti positivi anche in termini di prestazioni. Con la batteria che si mantiene sempre carica mentre lo scooter è in movimento, l’autonomia ne giova: sfruttando l’aiuto del motore termico, infatti, Sym dichiara di poter arrivare fino a 90 km con un solo litro di benzina. Senza il suo ausilio si limiterebbero a 35…

SYM PE3

Ovviamente siamo di fronte ad un concept in via di sviluppo – anche dal lato design le forme viste ad Eicma sembrano ancora un po’ semplicistiche – ma c’è comunque molta curiosità di capire come questo nuovo approccio innovativo alla mobilità promosso da Sym si adatti in futuro alla realtà.

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3 COMMENTI

  1. /// dispone tuttavia di un piccolo motore termico che si attiva solo quando è necessario ricaricare la batteria. In sostanza, si tratta di un sistema ausiliario in grado di subentrare al bisogno in maniera autonoma, fornendo nuova linfa alla batteria quando la tensione scende sotto una soglia minima \\\ In pratica un range extender, che se confermato tornerebbe nel mondo elettrico dopo essere stato abbandonato nel settore auto..

  2. Wow😮 💥 la ricerca sugli e.scooter continua a spingere forte🔋🛵 Vantaggio principale dell’ibrido: prestazioni costanti a batteria quasi scarica Svantaggio: peso aumentato (nn banale su piccoli mezzi a due ruote) Cmq fino ad Eicma ancora un concept 🤷‍♂️⚙️

    • Il problema del peso aumentato a causa del range extender mi sembra piuttosto relativo visto che la presenza di questo dispositivo permette di adottare batterie piú leggere.. E comunque nel caso dei veicoli utilitari a due ruote la trazione elettrica non ha quasi mai comportato un aumento di peso rispetto agli equivalenti termici.

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