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Cicloturismo in eBike: quanto costa e dove andare

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Il cicloturismo in eBike è un fenomeno cresciuto negli anni ed esploso nell’immediato dopo pandemia. Quanto costa partire in sella e quali sono gli itinerari più belli?

Le amministrazioni locali in Italia dedicano sempre più fondi per allestire ciclovie e anche semplici piste ciclabili cittadine. Insomma un mare magnum in continua evoluzione nel quale vogliamo mettere qualche punto saldo per saperne di più in modo semplice.

Di cosa parliamo

Cicloturismo innanzitutto è il mettersi in viaggio per divertimento in bicicletta. Una pratica che esiste da decenni, diffusa prima nel Nord Europa e in Nord America. Con l’esplosione sul mercato delle eBike, nell’ultimo lustro, si è ritagliato un importante fetta di mercato il cicloturismo a pedalata assistita. Un vero e proprio volano per questo modo di viaggiare perché può abbracciare un’utenza sconfinata, anche se non bisogna mai banalizzare la preparazione fisica richiesta.

Occorre sempre essere consapevoli che cicloturisti non ci si inventa

Stando ai numeri del recente studio “Ecosistema della bicicletta edizione 2023” redatto da Banca Ifis, le due ruote sono state utilizzate da 6,3 milioni di persone nel corso delle loro vacanze. Con un impatto economico pari a 7,4 miliardi di euro. Ma si tratta dell’ultima ricerca in ordine di tempo a mettere nero su bianco la crescente passione per questa particolare tipologia di vacanza. Infatti il rapporto “Viaggiare con la bici 2023”, realizzato da Isnart per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio promosso con Legambiente, va oltre e parla, solo per l’Italia nel 2022, di quasi 24 milioni le presenze turistiche associabili a questo segmento, per una spesa sul territorio pari a circa 3 miliardi di euro.

Nel 2023 mercato in forte crescita

Chi ha investito per primo sul cicloturismo passa all’incasso. Infatti, secondo lo studio Ifis, il 38% delle imprese che operano esclusivamente nel segmento d’offerta legata al cicloturismo ha registrato nell’ultimo anno ricavi in forte crescita. Il mercato si sta organizzando con proposte di qualità, a partire dall’interesse dei grandi tour operator esteri. Non a caso, tra i pacchetti più venduti/prenotati per il 2023 risultano tour cicloturistici non solo di regioni ormai consolidate in questo prodotto, come la Toscana, ma anche di realtà meridionali emergenti, come la Puglia e la Basilicata.

cicloturismo ebike
La ciclovia dell’Acquedotto pugliese, 40 km in mezzo alla natura

Anche i tour operator italiani specializzati sono molto ottimisti sulle prospettive di ulteriore crescita del mercato per il 2023: ben il 90% prevede un incremento del proprio giro di affari. Sono gli stessi operatori che, mediamente, hanno visto crescere il proprio fatturato fino a quasi triplicarlo nell’ultimo triennio.

Ai cicloturisti puri vanno accostati coloro i quali nel corso della loro vacanza usano le due ruote anche solo una volta. Che si sia filosoficamente d’accordo o meno, è impossibile negare che si tratta di attività esistenti e che “pesano” economicamente. Secondo la visione di Ancma circa il 60% dei viaggiatori su due ruote nel nostro Paese utilizzano eBike. A farla da padrone è il modello gravel (con motore oppure no): telaio più comodo, ruote più larghe e tassellate, forma del manubrio più confortevole.

Cicloturismo in eBike, una “vacanza nuova”

Come detto in precedenza nel 2022 la bici ha rappresentato un valore aggiunto per la vacanza di 6,3 milioni di turisti in Italia. La durata media della vacanza dei cicloturisti si è attestata a undici giorni e a beneficiare in particolare dei flussi legati a questo modo di far vacanza è stato il Nord Italia, in particolare il Trentino, dove la presenza di piste e l’accoglienza di questo target fanno la differenza.

Per restare sul piano economico, la vendita di biciclette e della componentistica ha raggiunto valore pari a 3,2 miliardi (appena quattro anni fa erano 2): di questi il 68% è generato dagli oltre 3.800 negozi specializzati sparsi sul territorio nazionale. Sempre secondo i dati forniti da Ancma. Ma si può sempre fare di più. Basti pensare che nel 2019 la Germania ha fatturato circa nove miliardi grazie a cicloturismo e indotto.

Il mercato eBike in continua crescita

Identikit del cicloturista

Il cicloturista ha un’età media compresa tra i 28 e i 57 anni (nel 71% dei casi), cui si aggiunge un interessante quota di baby boomers (il 17,3% ha tra i 58 e i 72 anni), caratterizzati da una maggiore capacità di spesa rispetto ai più giovani. I cicloturisti stranieri spendono tendenzialmente di più degli italiani. Non solo per le spese di viaggio (si parla di una differenza di 143 euro), ma anche per l’alloggio: in media 15 euro in più al giorno a persona.

ebike futuro sostenibile
Chi viaggia lo fa spesso in coppia

Un cicloturista su tre viaggia in coppia, uno su cinque da solo o con gli amici. Per l’alloggio si prediligono gli hotel (per il 28%), seguiti da agriturismi (11%) e camping (7%) attrezzati per le vacanze in bicicletta. Il 22% dei cicloturisti indica la presenza di una cornice naturalistica di eccellenza come principale motivazione di scelta della destinazione. Segue un 16,5% che sceglie sulla base dell’offerta artistica e culturale e un 15,2% per l’offerta enogastronomica di qualità.

Esiste una strategia italiana a livello nazionale?

Una strategia per il cicloturismo esiste ed è contenuta nel Piano generale della mobilità ciclistica urbana ed extraurbana approvato nel 2022 dall’ex ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini. Sono a disposizione 1,25 miliardi di euro per costruire o completare progetti di ciclovia e alla fine del 2022 sono stati anche approvati i decreti attuativi.

l’ex ministro delle Infrastrutture Giovannini

Si pensi al prolungamento della Brennero-Verona fino a Firenze. Oppure ancora alla Venezia-Torino, all’anello del Garda, alla Bergamo-Brescia. Anche al Centro e al Sud sono tante le infrastrutture realizzate, da progettare o da potenziare. Dalla Ciclovia dell’acquedotto pugliese che si snoda per più di 500 km fra Puglia, Basilicata e Campania o alla Ciclovia dei Parchi in Calabria. Ma ancora come non far riferimento al progetto del Grab, il Grande raccordo anulare in bici, un anello ciclabile di 44 km attorno a Roma che attraversa 250 siti archeologici. Da più parti di richiede una cabina di regia unica al ministero del Turismo.

Territori e cicloturismo: dove andare

Veneto, Trentino-Alto Adige e Toscana da sole attraggono il 47% dei flussi cicloturistici del 2022, ma il cicloturismo progressivamente si va diffondendo in tutto il Paese. Tra il 2019 e il 2022, infatti, i cicloturisti che scelgono le regioni del Sud sono passati dal 7% al 17,4% del totale. In crescita anche il Centro Italia che sale dal 10,9% al 15,8%. Questo avviene perché l’offerta si amplia anche in quelle regioni che sono partite dopo.

L’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata da tempo ha avviato iniziative territoriali, come ad esempio “Basilicata free to move”. Un’applicazione interattiva per smartphone e tablet che geolocalizza e permette di conoscere 21 itinerari cicloturistici per 1.729 km complessivi. L’ultimo Giro d’Italia ha fatto scoprire al grande pubblico l’esperienza del GAL “Costa dei Trabocchi” in Abruzzo. Si tratta di una moltitudine di percorsi “a pettine” tra mare ed entroterra, caratterizzati da diversi gradi di difficoltà. 

cicloturismo ebike

La Calabria ha fortemente puntato sulla Ciclovia dei Parchi per il cicloturismo in eBike. Costituita da 545 chilometri, prevalentemente su provinciali e arterie a bassa intensità di traffico, che attraversano la dorsale appenninica della Regione, toccando i parchi nazionali del Pollino, della Sila dell’Aspromonte e quello regionale delle Serre. In Puglia, la Regione sta riservando molta attenzione al cicloturismo, con uno sforzo di progettazione che mira a costruire un nuovo posizionamento “bike” in collaborazione con i Comuni, le associazioni e gli operatori, anche attraverso l’organizzazione di tante iniziative legate allo sport.

Qualche altra idea di viaggio

In un Paese come il nostro, le possibilità di viaggiare per cicloturismo in eBike sono infinite, da nord a sud, isole comprese.  Il primo è in Trentino, la regione dove il cicloturismo è praticato da un ampia fascia di turisti. Da segnalare un’escursione circolare in bici che segue le piste ciclabili ai piedi delle Dolomiti, la “Dobbiaco – Linz“ e la “ciclabile della Drava”, lungo le valli collaterali di Sesto e Val Casies e lungo il tracciato della vecchia ferrovia fino a Cortina d’Ampezzo. 

Tra Marche e Umbria abbiamo l’itinerario ad anello di Marche Bike Life. Il tour a tappe in bicicletta della durata di 7 giorni che inizia e finisce a Civitanova Marche percorrendo la Ciclovia 77. Si imbocca la suggestiva ciclabile della Vecchia Ferrovia che da Spoleto, attraversando gallerie, canyon e il letto del fiume Nera, arriva a Norcia e successivamente La Piana di Castelluccio. Il Tour prosegue volgendo verso il mare, attraversando Ascoli Piceno e la ciclabile che costeggia il fiume Tronto la quale sfocia sulla Riviera delle Palme a San Benedetto del Tronto dove si imbocca la Ciclovia Adriatica tornando a Civitanova Marche.

Se si vuole esagerare, torniamo a nord. Un percorso di ben 43 tappe e 750 chilometri che attraversa ben tre Stati: L’Alpe-Adria Trail parte dalla Carinzia in Austria, passa per la Slovenia e scende in Italia fino al porto di Muggia in Friuli-Venezia Giulia. Il tracciato può essere percorso da qualunque punto si desideri, in entrambe le direzioni, partendo anche da Trieste: ciascuna tappa è di venti chilometri. 

Alcuni itinerari per le vacanze

Sono davvero tantissimi gli itinerari che si possono fare con il cicloturismo in eBike nel nostro meraviglioso Paese. L’offerta poi cresce di giorno in giorno e ci sono anche siti specializzati che aiutano parecchio nella pianificazione come Cyclando o Girolibero. 

In Liguria  si pedala sull’antica strada romana che collega Albenga ad Alassio si cammina per quasi sei chilometri a picco sul mare, con la possibilità di fermarsi lungo il percorso presso la necropoli della romana Albingaunum e l’antica chiesa di Sant’Anna ai Monti, fino ad arrivare alla Chiesa di Santa Croce ad Alassio. 

La via degli Dei in Appennino tosco emiliano

Un grande classico partendo da Bologna e arrivando a Firenze attraverso l’Appennino. La Via degli Dei, un itinerario di 130 chilometri per ripercorrere l’antica Flaminia Militare, utilizzata fin da epoche romane. Il nome “Via degli Dei” si deve alle località che si attraversano come Monte Adone, Monzuno (Mons Iovis, monte di Giove), Monte Venere, Monte Luario (da Lua, dea romana dell’espiazione). Alcuni tratti sono difficili, meglio considerare questo percorso se esperti e disposti a sudare.

Antiche vie e cicloturismo in eBike

A sud si può affrontare La via Francigena, una volta entrata in Campania, dove incontra la Dormiente del Sannio. Questo perché il massiccio del Taburno sembra formare un’immagine stilizzata di una donna sdraiata. Una via per totale di 35 chilometri da Montesarchio a Vitulano. Un percorso in eBike che permette di ammirare le bellezze del parco regionale del Taburno-Camposauro.

Oppure Il Cammino Materano è composto da 4 direttrici (Via Peuceta, Via Ellenica, Via Sveva, Via Dauna) che, ricalcando sentieri di età storica e arcaici tratturi. Si può partire da Bari, Brindisi, Trani o Lucera e giungere alla Cattedrale della Madonna della Bruna di Matera. In totale sono 170 chilometri tra trulli, masserie, ma anche cattedrali, borghi medievali e chiese rupestri.

Riserva dello Zingaro

Da provare la Riserva dello Zingaro in Sicilia. Si tratta di sette chilometri di natura incontaminata lungo la costa siciliana. È l’itinerario che attraversa la Riserva Naturale dello Zingaro partendo dai suoi due ingressi. A nord nei pressi di San Vito Lo Capo oppure a sud da Scopello. Un percorso in eBike tra palme nane, simbolo della riserva, e la speranza di avvistare la rara aquila di Bonelli. Lungo il percorso impossibile non concedersi una sosta nelle meravigliose calette.

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