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Car sharing di condominio (elettrico) a Genova

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Car sharing di condominio e di quartiere (elettrico) al Biscione di Genova: parte un progetto-pilota sviluppato da Elettra Car Sharing con il sostegno del Comune.

car sharing di condominio
La presentazione dell’iniziativa nel quartiere il Biscione, Genova.

Car sharing di condominio con ricarica a tariffa agevolata

Il progetto consentirà ai residenti del quartiere di utilizzare veicoli elettrici condivisi tra gli abitanti del condominio. A partire dal 4 aprile, una prima Volkswagen e-Up! di Elettra Car Sharing è a disposizione di tutti gli abitanti che già hanno aderito e di quelli che aderiranno al progetto.

Gli utenti de Il Biscione potranno prenotare l’auto direttamente attraverso la App del servizio e utilizzarla in condivisione seguendo le regole standard del car sharing cittadino. L’auto sarà disponibile presso un parcheggio riservato di Via Loria e i residenti godranno di una tariffa agevolata, come incentivo all’utilizzo del nuovo servizio. E anche come ringraziamento per aver preso parte al progetto pilota.

La cooperativa Il Biscione, impegnata nel promuovere iniziative a favore della sostenibilità e della condivisione delle risorse, si dimostra ancora una volta all’avanguardia. Adottando soluzioni innovative per migliorare la vita dei suoi abitanti e ridurre l’impatto ambientale.

car sharing di condominio “Le auto non devono essere solo sostenibili, ma anche condivise”

“Un progetto davvero innovativo, un caso pilota a livello nazionale che si inserisce nel percorso imboccato dalla nostra Amministrazione. Per la progettazione e realizzazione di una mobilità non solo sostenibile, ma anche il più possibile condivisa“, spiega l’Assessore comunale alla Mobilità integrata, Trasporti e Ambiente, Matteo Campora.

Non tutti sanno che le auto private restano ferme mediamente per una buona parte del loro ciclo di vita. Attraverso il car sharing, invece, aumenta l’efficienza nell’impiego del mezzo che può essere utilizzato da più persone. Con un’importante riduzione del numero dei veicoli circolanti e del relativo impatto ambientale. Infine, siano particolarmente felici che il primo car sharing elettrico condominiale parta da una zona come il Biscione, densamente abitata. E per questo particolarmente adatta al lancio di questo progetto che auspichiamo di poter estendere ad altre zone popolose della città”.

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8 COMMENTI

  1. A me il car sharing dell’elettrico mi fa venire in mente la multiproprietà delle case estive … la logica è la stessa, l’appartamento resta vuoto molti mesi l’anno ma se lo si condivide … poi mi viene in mente che quello prima di me potrebbe essere un fumatore o uno scorreggione o uno con la forfora che lascia sul poggiatesta o uno che la sera va a signorine o uno che non si lava e usa l’aria condizionata col ricircolo attivo o uno che pulisce il parabrezza con le mani e lascia gli aloni … senza considerare che ogni volta che salgo in auto devo spostare volante, sedile, specchietti, impostazioni degli adas tutti a off e stazioni radio preferite … per non parlare di chi gestisce pressione di gonfiaggio e equilibratura pneumatici o sostituzione spazzole tergicristallo e rabocco lavavetri … e senza considerare che ogni volta che scendo dall’auto è meglio che non dimentichi portafogli, documenti o buste nell’auto (mi capita sempre!) … oppure che devo riportare l’auto entro una certa ora perché poi c’è quello che l’ha prenotata dopo di me che la deve usare per andare a lavoro e se faccio tardi quello mi fa causa …

    … ho già l’ansia a 1000.

    P.s.: le quote rosa sono ben rappresentate in questa società, vedo …

    • Ahahha in effetti è così. Però a casa mia si dice “piutost che nient, l’è mei piutost”.
      Per me la macchina è un luogo sacro, ci passo dentro tantissimo tempo al giorno e se dovessi condividerla mi ritroverei come minimo ad igenizzarla scrupolosamente prima di salire, cercando di non sclerare se chi ne ha usufruito prima di me ha graffiato le plastiche o messo male i piedi…
      Però dai, questo progetto si rivolge agli utilizzatori occasionali, che magari prendono su la macchina quella volta per andare a fare la spesa o per l’incombenza estemporanea.
      Per molte persone (beate loro) possedere un veicolo è solo un debito e l’utilità del mezzo è solo spostarsi dal punto A al punto B secondo necessità. Una visione poco romantica ma condivisibile (in tutti i sensi lmao).
      Per queste persone lo sharing non solo ci può stare ma risulta utilissimo sotto diversi punti di vista

    • Concordo, Enzo.
      Il car sharing in generale risulta ansiogeno anche per me.
      Tutti i fattori che hai citato sono identici per le auto in sharing in generale, anche termiche, ma hai dimenticato alcuni ulteriori fattori fondamentali nel caso di auto in sharing elettrica:
      – Chi gestisce la ricarica ed i relativi costi?
      – Se l’utente precedente me la riconsegna con una carica insufficiente per il mio utilizzo seguente e quindi mi tocca ricaricarla (cosa che ovviamente farei solo e soltanto in HPC per 5-10 minuti onde minimizzare l’imprevisto), è previsto un rimborso / sconto sulla tariffa di sharing?
      E via di questo passo…

      • Lì l’articolo dice “L’auto sarà disponibile presso un parcheggio riservato di Via Loria” e lì presumo ci sia una colonnina di ricarica. Ovviamente gli orari di consegna dovranno considerare anche i tempi per un refuel della batteria, quindi presumo almeno un’oretta buona deve intercorrere tra la consegna del veicolo e la prenotazione successiva (probabilmente ci saranno casi in cui non la si trova col pieno). Però quello è il meno, è il dopobarba al muschio selvaggio passato abusivamente sull’ascella maschia del precedente conducente la cosa che mi disturba di più … Oppure il conducente furbo quello che ha il cane che puzza di cane che sulla sua auto non lo fa salire ma nel bagagliaio della up in car sharing sì …

        • Noo il cane sala a fianco o sul sedile dietro, il baule è per metterci i cinghiale o il capriolo appena abbattuto 😁😁

          • Anche perchè il cane, si sa, vuole mettere la testa fuori dal finestrino.
            Per quanto riguarda la cacciagione, in liguria il must è il cinghiale.
            Nell’entroterra non diventi un vero uomo finchè non me ammazzi uno. E la cosa “tragica” è che ce ne sono così tanti che le battute di caccia le organizza direttamente la Forestale (giuro, è vero)

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