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Bruciano 15 Tesla a Francoforte (e sarebbero ambientalisti)

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La foto del rogo pubblicata da Bild

Un gruppo di ambientalisti radicali ha appiccato il fuoco a 15 Tesla stoccate presso un rivenditore di Francoforte, distruggendole. i danni supererebbero i 500 mila euro. L’azione è stata rivendicata con un delirante comunicato che fa propri i peggiori luoghi comuni sbandierati da negazionisti climatici e odiatori No BEV. 

 

Anche a Monaco di Baviera, durtante la recente esposizione IAA, si sono registrate manifestazione e proteste. Ne dà notizia il sito specializzato Electrk pubblicando la foto di una manifestazione di Greenpeace davanti al Centro Congressi della Fiera. Ma in questo caso nel mirino dei manifestanti c’era l’intera industria automobilistica.

Rivendicando il rogo di Francoforte con una lettera inviata al sito Indymedia gli anonimi responsabili scrivono di aver incendiato alcune nuove Tesla a Francoforte in segno di solidarietà alle proteste di Monaco.

Gli ambientalisti accusano Tesla di estrarre litio e cobalto ignorando l’impatto sulle comunità indigene locali. Tuttavia, commenta Electrek, non citano un solo caso di estrazioni contestate dalle comunità locali. Quasi tutte le società minerararie, al contrario, sottoscrivono con le popolazioni indigene precisi impegni a rispettare criteri di estrazione etica.

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«Tesla – si legge nella lettera _ è uno dei nostri nemici più importanti. L’azienda rappresenta come nessun’altra l’ideologia del capitalismo verde e la continua distruzione globale e coloniale. I motori elettrici vengono costantemente presentati come un’alternativa pulita. Questa è una bugia cinica. Come altre aziende, Tesla sfrutta risorse in tutto il mondo. Le materie prime necessarie per le batterie delle auto elettriche, come il litio e il cobalto, vengono estratte in condizioni terribili in America Latina e Africa. Nonostante la grande vernice verde, i combustibili fossili sono necessari per il trasporto e la produzione. Tutto ciò avviene sempre in connessione con l’oppressione delle comunità indigene, la cui resistenza deve essere per noi un segnale ad agire».

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.

Gli ambientalisti accusano poi Elon Musk di cullare  “fantasie patriarcali” nei suoi progetti di colonizzazione su Marte con l’intenzione di creare una «destinazione turistica per i più ricchi».

E i grandi inquinatori, quelli veri, ringraziano.

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94 COMMENTI

  1. Dai commenti si capisce che è tutta gente che lavora nel comparto dell’elettrico, dati tecnici sconosciuti al più dei comuni mortali; quando mai potrebbero contraddire il disastro che c’è a monte della produzione di auto elettriche. Mi fanno ridere quando parlano di liberazione dai paesi produttori di petrolio, andiamo dalla padella alla brace con l’aggiunta di un maggiore disastro ambientale, produttivo e di smaltimento batterie che prima o poi arriverà a milioni di tonnellate.

  2. Quattro quintali di batterie al litio, 70 kw di energia per fare 3 ore in autostrada. 70 kw, che a una casa sono sufficienti per due giorni. Cosa abbia di “ambientalista” una Tesla ce lo spiegherà qualcuno “non nel mio cortile”. E la Cina ride.

      • ed aggiungerei che quei 500kWh (ovvero circa 50 lt di gasolio) basterebbero per 8 ore a 130 km/h percorrendo circa1.000 km.
        Con una tesla per 8 ore ne basterebbero circa 200 kWh.

    • pensa Gli Arabi la Russia o qualsiasi fornitore di idrocarburi quanto se la ridono da un secolo ..
      l’impronta di anidride carbonica da 5,4 Tonnellate di CO2 procapite in italia
      che tradotto in idrocarburi fa 2,7 Tonnellate ,secondo la formula che 1kg di idrocarburi produce 2 kg di CO2
      2,7 tonnellate fanno 2700 kg di idrocarburi tutti gli anni ,che vanno in fumo,
      per l’auto,scaldarci,illuminare e cucinare ..

      il litio Cinese , perlomeno, una volta comprato è tuo e se sei intelligente , non un idiota sprovveduto, puoi trasmetterlo , reciclandolo alle generazioni future ..

      • Eh ma noi siamo più furbi, useremo gli e-fuel o i bio-fuel, in modo da rimanere ancor più incatenati ad una industria petrolifera che ci ha munto come vacche grasse per 100 anni e che vuole continuare a mungerci anche adesso che siamo vacche indiane (dell’india non degli USA).

    • Ma tu fai 3 ore in autostrada con 5 litri di benzina ?;per tua info sono equivalenti ai 70 kWh ( non kW se conosci la differenza )

      • :-)) io l’H1 l’ho preso ed importato appena uscito in produzione e gira ancora ma non vado ad incendiare tesla o altre auto elettriche; questi che si dichiarano ambientalisti e danneggiano proprietà altrui , pubbliche, imbrattano ecc. li considero solamente teppisti e come tali andrebbero manganellati come di esempio per educare altri che volessero seguire quella strada.

    • 3 ore in autostrada ai 130 reali sono 390 km. Per fare 390 km ai 130 reali (145 di tachimetro) un buon diesel fa 25 km con un litro, per essere molto generosi. Quindi servono 15,6 litri di gasolio. Che prima della raffinazione erano 21 litri di petrolio. Cioè 200 kWh di energia, più i 32kWh utilizzati per la raffinazione, quindi 230 kWh circa. Ben oltre il triplo dei tuoi 70kWh, caro Paolo.
      E tu, che sei un grande ignorante (cioè ignori questi semplicissimi calcoli che ho appena fatto) passi il tuo tempo a gridare al mondo la tua ignoranza, compiaciuto di essere deriso e compatito su questo sito? A ripetizione tra l’altro.

      Contento tu…

  3. Bah, avessero un nome e cognome andrebbero semplicemente sbattuti in galera, altrimenti in mancanza di identificazione perchè mai dovrebbero essere ambientalisti?
    Perchè hanno uno striscione o mandano una mail, forse?
    Come se fosse così difficile taroccare il tutto.
    Il fatto è grave ma la spiegazione è in-credibile.

      • Potrebbe anche esserci la teoria della false-false-flag.

        A Elon Musk cosa costano 15 tesla? di fatto niente.
        Le fai svampare, tu sei la vittima e il mondo ne parla.

        (complottisti di tutti i paesi: unitevi! … e rideteci sopara)

  4. E’ un atteggiamento patologico e sociopatico, che non c’entra con l’essere per un mondo green.
    Mi ricordano la compagna dell’adolescenza che ti pestava i piedi se avevi le sneakers bianche perché le davano fastidio le scarpe pulite….

    Questi sono come quei cretino che bloccano le tangenziali e le statali mantenendo file di auto endotermiche accese per ore. Di fatto inquinano di più.

  5. Nel 1983 a Riccione, in prossimità dello sbocco del Marano in mare, su una massicciata campeggiava un’enorme scritta, piena di errori “Fassisti riformisti la pagerete cara”. Erano anni in cui il terrorismo esisteva ancora, altro che le Tesla incendiate, ma pur essendo ancora piccolino non mi venne in mente di attribuire la scritta a Berlinguer (uomo per bene mite e colto, peraltro) né tanto meno a qualche regia sopraffina. Il mondo è pieno di cretini anche senza credere ai complotti.

    Più credibile, anzi abbastanza certo, è che ci siano gruppi coordinati di persone che fanno attività sottotraccia contro l’elettrico ma, date le risorse di Musk e compagnia bella, ci scommetterei che vengano controbilanciati da altrettanta forza pro-elettrico.

    • la penso come te.
      Esistono molti modi per boicottare un competitor, bruciargli 10 o 20 auto è un po’ da babbi, se considerimo che ne produce una valanga quotidianamente.
      Di sicuro i competitor e lo stesso Musk lavorano su livelli ben diversi, quali la politica, le norme, il profitto industriale etc etc.

      • …..gli articoli fake sui quotidiani, le trasmissioni fake sull’uso delle BEV, creare testate giornalistiche on-line con contenuti contro le bev, pubblicizzare su google i propri articoli fake…..diciamo che l’industria dell’auto tradizionale pur avendo messo il piede nella barca dell’elettrico vorrebbe continuare a propinarci pistoni e tagliandi a vita.

  6. Beh… sì, sono più ambientalisti loro che chi si arroga il merito di salvare il mondo utilizzando le auto private, atteggiamento che persevera i comportamenti sbagliati e risolve poco delle problematiche ambientali (portano più danni il consumo del suolo e l’utilizzo di risorse per costruire milioni di veicoli di nuova concezione ma di uguale utilizzo e residualità rispetto a quelli della generazione passata).
    L’auto elettrica migliora solo uno degli aspetti del trasporto privato, ma resta comunque una modalità di trasporto privato motorizzato.
    La vera rivoluzione ambientalista sarà legata all’incremento del TPL (il TPM ha soprattutto una caratterizzazione locale, alternative di trasporto pubblico per lunghi viaggi già ci sono), ma sarà soprattutto una rivoluzione ecologica, dal momento che cambierà la società, sia come abitudini di spostamenti sia come utilizzo dell’ambiente e delle risorse.

    • Soluzione definitiva per salvare il pianeta..
      l’umanità intera provi a smettere di respirare pe un’ora all’unisono !

      seriamente ..
      la tanto bistrattata politica green europea
      che parla di :
      1) Economia Circolare , ogni prodotto a fine vita deve poter essere riciclato
      2) Filiera corta , passaggio da economia globale , a economie di area ,solo le idee restano globalizzate
      3) Cemento Zero , demolizione e riuso delle aree degradate delle città , anche a costo di demolire parti di modernariato dell’ultimo secolo , non si può conservare tutto ; si fa la fine degli “accumulatori compulsivi”
      4) Elettrificazione dei consumi energetici
      5) Rinnovabili
      6) Rinnovabili
      7) Rinnovabili
      ..

        • Alle auto elettriche ,non servono nuovi parcheggi ,
          ma ..
          PARCHEGGI ATTREZZATI
          in questi ultimi decenni è stato un “fiorire” di centri cammerciali e ipermercati in tutta la penisola ..
          con parcheggi immensi sotto il sole ,che almeno servano a qualcosa ..

          basterebbe mettere le colonnine e magari dotarli di pensiline fotovoltaiche
          dove ci sono questi parcheggi , dove la sosta degli utenti come me che faccio la spesa una volta a settimana , dura anche più di un ora
          una carica DC anche solo da 25-50 KW per colonnina in questi siti ..
          sarebbe perfetta

          regola numero uno del fight club,pardon, del possessore di EV
          LA RICARICA VA FATTA QUANDO SI FA ALTRO !

          movimento di liberazione della tettoia fotovoltaica
          hasta l’elettrone siempre

          • 1. in un’ora non ricarichi tutta la batteria (in una settimana tutta la batteria viene consumata)
            2. se tutti si ricarica quando si fa la spesa, c’è necessità di dotare di tutti i parcheggi di colonnine
            3. non tutti i supermercati hanno i parcheggi necessari e non tutte le spese durano un’ora
            4. la ricarica nelle colonnine pubbliche ha un costo elevato, in molti infatti preferiscono ricaricare a casa. cosa che, però, non sempre è fattibile (non tutte le case hanno spazi propri per parcheggiare)

            pensa invece se al posto dei parcheggi ci fosse un bel giardino…
            Lo so, può sembrare utopia, ma è soltanto il cambio di paradigma della mobilità che in molti auspicano, cambiando pure la socialità.
            Questo, di certo, non lo può fare l’auto elettrica.

          • @ Andrea
            E’ meglio una moglie giovane ricca bella e servile
            che una vecchia povera brutta e autoritaria

            catalano docet.

            traduzione per i non boomer
            ci vuole ben altro !

          • @andìrea
            P.S.
            con una carica in DC a 50Kw , in un’ora puoi caricare 250 km di autonomia in un percorso misto , fattibili dalla maggior parte delle EV in circolazione

      • @ Andrea

        mi pare evidente che con la scusa del migliore uso dei trasporti, a te sta bene continuare a produrre auto termiche

        ma soprattutto estrarre petrolio da giagimenti sempre più complessi, incrementare il cambiamento climatico con le emssioni di Co2.. chissà come mai hai questo pallino..

        e come pezza fantoccio il progetto Eni di coltivare bio-carburanti in africa per sostituire il greggio in parte, sottraendo una quantità spaventosa di suolo,

        spingendo poi pure a deforestare per ricavare suolo agricolo

        • no, nella maniera più assoluta.
          e non mi mettere in bocca parole che non ho mai detto.
          rispondi piuttosto nel merito: hai tralasciato tutti i risvolti ambientali, urbanistici e sociali associati al trasporto privato.

          • @degli esposti: dire che il consumo di suolo è un problema per l’ambiente è sproloquio? ok, ma vallo a dire a urbanisti, ecologisti, etc. poi mi sai ridire chi è che colui che sproloquia.

            io pensavo che questo fosse un blog gestito seriamente, invece mi sembra sempre di più una setta.

          • non servono nuovi parcheggi per le elettriche punto.
            serve solo attrezzarli ,
            presso ipermercati, centri commerciali
            aziende medio grandi e quallche fortunata piccola ..
            cinema multisala ,
            fast food,
            alberghi,ristoranti
            ecc.
            ecc.

            una buona percentuale degli utenti ha il box
            e li userà molto di rado ,lasciandoli a chi lascia l’euto in strada o fa molti km ;
            altri ,molti, avranno percorrenze nella media europea e caricheranno una volta a settimana ,statisticamente , come per le pompe di benzina ..
            non tutti nello stesso giorno come dicono certi bambini che non sanno cosa è la statistica ..
            altri ancora compreranno l’auto elettrica tra 5 10 anni
            per allora ci saranno ricariche di 300 km in 10 minuti , come qualsiasi auto a benzina

            se non ci arrivi non è colpa nostra
            ce ne abbiamo messa di pazienza , per cercare di spiaegarti l’abc ..

            ci arriverai anche tu , come tutti i primati ,
            quando un comportamento è utile ,lo adotta la maggior parte del branco ,alla fine lo imparano tutti anche quelli apparentemente disinteressati e duri di comprendonio

        • Ti ho già risposto

          – il contributo dato dall’elettrificazione raggiunge gli obiettivi climatici, è falsa la tua pressa farlocca che sia un miglioramento piccolo

          – si può aggiungere anche un miglioramento dell’uso dei trasporti, e sarà una modifica parziale, se società, lavoro e città sono organizzate in questo modo vuol dire che ci sono dei motivi, però ovvaimente ora che ci sei tu risolveranno ogni aspetto

          Sei tu che non rispondi su come mai vorresti fare una cosa e non l’altra, invece di farle entrambi (auto elettriche e miglioramento mobilità locale)

          Nel messaggio sopra si vede che stai usando chat-gpt per scrivere i testi, potevi almeno cambiarlo un po’ di più

          Ogni giorno qualche argomento retorico nuovo per fare confusione ma rimanete dei patacca..che spreco di risorse

          • ora addirittura chat-gpt…
            io vengo qua per scrivere opinioni e aprire il dibattito una volta ogni tanto e poi leggo ste cose…
            e non vengono nemmeno censurate…
            boh, sbaglio io a perderci tempo.
            comunque visto che i commenti vengono filtrati dalla redazione mi sembra di intuire che pure loro avallino certi sproloqui…

    • Parlare di ambientalisti nella fattispecie è a molto sbagliato a mio avviso, inoltre è pure diseducativo il gesto.
      Dietro queste “frange” mezze impazzite a volte ci sono organizzazioni che perseguono non so quale causa, altre volte invece c’è semplicemente anarchia e stupidità..
      Tra l’altro loro stessi non riescono a fare a meno della vita di comunità, dubito si siano cuciti da soli i loro vestiti o si siano fatti la suola della scarpe, o siano sprovvisti di riscaldamento/raffrescamento, cellulare etc.. Tutti prodotti del capitalismo e consumismo, ma che garantiscono il nostro tenore di vita…
      Gesti del genere sono stupidi , piuttosto mostrami come utilizzare meglio il veicolo, o dimostrami che puoi davvero farne a meno, la distruzione se non ci sono soprusi reali è da condannare sempre e comunque.
      Personalmente ritengo ( vedendo le facce di chi persegue queste iniziative almeno in Italia), degli invasati scappati di casa che non hanno trovato il loro posto nella società e ora si cimentano in atti dimostrativi per ottenere risalto , ma il tempo degli “hippie” è finito da molto e non ha restituito molto alla comunità.In aggiunta quantificando quanto ha inquinato bruciare dei veicoli credo sia facilmente intuibile sia maggiore rispetto all’utilizzo nel suo arco di vita previsto ( anche la qualità degli inquinati è decisamente peggiore), quindi non hanno nemmeno ottenuto il risultato di inquinare meno.
      Sul discorso trasporti privati o meno, ad oggi i mezzi privati servono , non tutti viviamo nel centro di una grande città , oltre a garantire una libertà intrinseca, quindi è molto più complesso il discorso.

      • io non sto in una grande città, anzi…
        dico solo che per avere un impatto ecologico, oltre che ambientalista, è inutile passare dalla benzina all’elettrico visto che non cambia il paradigma, visto che entrambi sono espressione del Trasporto Privato Meccanizzato.
        Il cambiamento è il Trasporto Pubblico Locale, che piaccia o no.

        • Il paradigma da cambiare è il lavoro a Km 0.
          Come tanto tempo fa.
          Il trasporto pubblico efficiente e per tutte le esigenze lo vedo impossibile.
          In Italia sicuramente.

        • Ma sara’ meglio che niente? O no? Perche’ altrimenti, a voler inseguire la perfezione non si combina mai nulla…….

          • Non si sta discutendo di quello, ma del fatto che il miglioramento in questione non risolve la cosa ma la migliora e basta in maniera non sufficiente da riequilibrare secondo necessità

      • @Andrea

        gli studi LCA sull’impatto del ciclo di vita delle automobili dicono che un auto elettrica riduce l’impatto emissioni Co2 a 1/3

        è una differenza ENORME

        il conto comprende le emissioni per produrre la batteria, e se l’auto fa abbastanza chilometri anche comprese le emissioni per costruire la scocca e il resto, cioè:

        – BEV nuova inizia a risparmiare emissioni Co2 rispetto ad ICE NUOVA già dopo 30.000.km

        – BEV nuova inizia a risparmiare emissioni Co2 rispetto ad ICE USATA già dopo 70.000.km

        dopo questi punti di pareggio, emette 1/4 o 1/5 di Co2 al km,
        e può fare moltissimi km con minima manutenzione incrementando il vantaggio ambientale

        “Piaccia o no” questi sono i dati scientifici

        il fatto che tu li neghi, prima hai scritto che “cambia poco”, ora che è “inutile”, e che limetti in contrapposzione con l’uso migliorato deri trasporti, che verosimilmente può aggiungere un miglioramento minore, invece che metterli in associazione virtusosa

        fa pensare che sei un negazionista, che con la solita logiga fallata cerca di creare disinformazione, in un momento in cui il web è pieno di gente affittata per fare questo, per rallentare il passaggio alle auto elettriche, perchè sono un danno alla filiera fossile, che guarda caso sta puntando invece su inefficenti motori a scopio e biocarburanti fatti in africa.. dove sta ora la tua preoccupazione per il consumo di suolo?

        prendeteli più bravi i web-influencer, che questi fanno figuracce

          • @Andrea
            Rispondo per il commento di sopra.
            Cosa dovrei ammettere? che se tutti andiamo a piedi c’è meno inquinamento? bè non ci vuole molto a capirlo, ma tolta questa possibilità ad oggi l’auto elettrica è il mezzo migliore, dopo la bicicletta.
            Se invece ami l’inquinamento ed il riscaldamento globale la termica straccia tutti.

          • zi ti a oggi il mezzo meno inquinante rispetto all’auto elettrica rimane il trasporto pubblico locale in quanto collettivo.

    • quando hai scritto ” chi si arroga” e ” risolve poco”

      sei stato maldestro, hai evidenziato troppo che il tuo intervento non è genuino, per l’uso migliore dei mezzi pubblici e delle auto, ma Spam (interessato) con logica fallata che cerca di negare l’utilità del passare alle auto elettriche, per lasciare più a lungo le auto termiche

      un auto elettrica riduce l’impatto emissioni Co2 a 1/3 ed è una differenza ENORME

      comprese le emissioni per produrre la batteria, e se l’auto fa abbastanza chilometri anche comprese le emissioni per costruire la scocca e il resto, cioè:

      – BEV nuova inizia a risparmiare emissioni Co2 rispetto ad ICE NUOVA già dopo 30.000.km

      – BEV nuova inizia a risparmiare emisioni Co2 rispetto ad ICE USATA già dopo 70.000.km

      dopo questi punti di pareggio, emette 1/4 o 1/5 di Co2 al km,
      e può fare moltissimi km con minima manutenzione incrementando il vantaggio ambientale

      • Per te quindi si inquina di meno spostandoci tutti con il proprio mezzo privato, che richiede spazi propri, rispetto a spostarci tutti con i mezzi pubblici, evitando i problemi relativi a parcheggi, stazioni di rifornimento, etc.
        vabbè e poi sono io a pubblicare spam…

        • Si inquina meno non “rispetto a spostarci tutti con i mezzi pubblici, evitando i problemi relativi a parcheggi, stazioni di rifornimento, etc…….” (Lapalisse salvaci tu……) ma rispetto ad ora…

          • Eh… ma la protesta di questo gruppo è proprio legata al fatto che il meno non è così meno rispetto a quanto in molti sostengano, soprattutto dai produttori di auto elettriche.
            La situazione si può riassumere così:
            l’auto elettrica è progresso? sì
            l’auto elettrica è una rivoluzione nel settore dei trasporti? no
            l’auto elettrica è sufficiente per combattere il cambiamento climatico? no

            Loro sostengono che l’auto elettrica sia solo fumo negli occhi e che cambi veramente poco, tra l’altro lo fanno in maniera diciamo “non troppo educata”.
            Però, veramente, non pensavo ci fosse bisogno di spiegare tutte queste cose a gente adulta.

          • la “gente adulta” può spiegarti qualche rudimento

            gli studi non li fanno “le case costruttrici” , li fanno enti e scienziati indipendenti, ce ne sono a decine e autorevoli, Europei o americani

            ci sono documenti più completi, molto estesi e tecnici, e poi lavori di divulgazione dei risultati, fatti dagli enti stessi, con spiegazioni e grafici facili da leggere

            un esempio è questo lavoro del M.I.T. americano, del 2021, mostra la Co2 emessa per miglio percorso contando tutto il ciclo di vita della vettura (ogni puntino passandoci sopra con il mouse è il nome di una vettura):

            https://www.carboncounter.com/#!/explore?cars=36713;36236;36228

            le riduzioni di Co2 delle auto elettriche , poi migliora ogni anno,
            per cui il vantaggio già enorme in questo calcolo del 2021, va ad aumentare ulteriormente ogni anno ( il valore di emssioni cala )

            questi gli studi,
            poi ci sono i tizi su faceboik e telegram, in questo caso non solo carenti di studio ma prezzolati per spammare più messaggi negazionisti possibile

            ripetendo come un disco rotto che “secondo loro” non va bene, e quindi tanto vale continuare a fare soldi (chi i carburanti li fornisce) mandando Co2 in atmosfera alzando le temperature, tanto poi saranno problemi dei nostri figli e nipoti

            Andando con ordine

            l’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale, in particolare l’urgenza più immediata sono le emissioni do CO2, causata dall’uso di combustibili fossili

            secondo gli studi climatici ogni paese ad alte emissioni (alta industrializzazione) e in ogni settore energetico, trasporti, industria, deve ridurre almeno a 1/3 le emissioni attuali di gas clima-alteranti (in maggioranza Co2) entro i prossimi 20 anni, per limitare il rialzo delle temperature a circa +2° gradi

            sono state individuate le strategie per ogni settore, e ogni Stato e ogni settore sta facendo la sua parte, rispettando gli accordi

            comprese le tecniche di produzione del cemento spesso citate in modo ingannevole per fare benaltrismo, perchè comunque pesano molto meno dei trasporti

            non ci sono problemi tecnici, e neanche di costo, anzi spesso fare questi cambiamenti significa risparmiare, ma solo di volontà politica e difficoltà a vincere le resistenze della filiera dei combustibili fossili che guadagna nel non effetuare questi cambiamenti, e da decenni usa tecniche di disinformazione (compresi campagne sui socials e mediatiche) e lobbismo,

            da cui anche resistenze da parte delle forze politiche che scelgono di spalleggiare queste vecchie ma molto forti filiere dei carburanti fossili (il bilancio di una compagnia petrolifera supera quello di uno Stato, e in america è in corso un processo relativo a decenni di disinformazione metodica)

            per il settore trasporti l’elettrificazione si sa che risponde alla richiesta attesa di riduzioni di emissioni di CO2; non solo, riduce fortemente anche molti altri parametri considerati negli studi LCA

            è esattamente un cambio di paradigma, dell’intera filera, che nel caso del petrolio è molto più ingombrante e impattante

            e la tua polemichina anche oggi l’hai fatta

          • @rs: inquina di più realizzare e mantenere una distesa di asfalto o una massicciata coi binari?
            questo per farti capire che quando parli dell’inquinamento prodotto dal motore a combustione affronti solo una parte dei problemi legati alla mobilità e all’inquinamento che ne consegue.

          • Una volta che sono state posate, strade e ferrovie, la loro manutenzione è trascurabile (in una proporzione 1 a 100) rispetto alle emissioni dei mezzi di trasporto che ci passano sopra

            “quantificare le cose”

            vediamo le emissioni al km di Co2 equivalenti dei vari mezzi di trasporto

            Nell’anno 2040 avremo:

            A) treno – 22 gr al km (44 gr oggi)
            B) bicicletta – 21 gr al km
            C) auto elettrica – 25 gr al km (50 gr oggi)

            D) auto termica – 180 gr al km
            (comprese emissioni indirette e produzione)

            A, B, C sono complementari a seconda del percorso e sono tutte a basse emissioni

            Quale sano di mente o furbetto interessato sosterebbe di mantenere (D) perché “tanto (C) è uguale a (D)” e che “tanto andremo tutti con trasporti collettivi?

            COME DISCUTERE CON I NEGAZIONISTI

            1) “quantificare” le proporzioni delle emissioni di Co2 equiv. per ogni settore energia/ trasporti /industria /etc

            grafico a torta dettagliato:
            https://ourworldindata.org/emissions-by-sector

            2) la necessità, per limitare il surriscaldamento climatico, è di ridurre queste emissioni di circa 80% entro il 2050; non è necessario ridurle del 100%

            3) “transizione energetica” , energie rinnovanili e elettrificazione ed efficentare trasporti, industria, case, servizi, consente di centrare questi obiettivi, senza tornare vivere come in epoca pre-industriale e con i sentieri sterrati tra le città

            Scendere in questa pagina e arrivare ai grafici con il “bilancio energetico”, sono 2 grafici ( scorrere a sx il primo) “prima” e “dopo”, per capire al volo

            https://ilbolive.unipd.it/it/news/transizione-energetica-pnrr

    • “Beh… sì, sono più ambientalisti loro che chi si arroga il merito di salvare il mondo utilizzando le auto private, atteggiamento che persevera i comportamenti…..”
      Faccio fatica a capire come…… almeno i secondi perseguono fini (piu’ o meno legittimi e/o condivisibili) ma i primi?

      • il problema è questo: quali fini perseguono i secondi? i primi sostengono che i secondi perseguano soltanto “green washing”.

    • Secondo me già utilizzare solo 1/4 dell’energia che ti serve a fare quel determinato tragitto, perchè così sono i consumi della mobilità elettrica che presto verranno estesi anche al trasporto pesante, non solo migliorano le emissioni di inquinanti nell’aria che pochi percepiscono perché non abitano in grosse città altamente inquinate, ma permette di abbassare notevolmente l’uso e l’acquisto di carburanti fossili che noi non produciamo e che dobbiamo acquistare.

  7. Ringraziamo sempre quei governi, o quei politici che tramite la loro voce ed i media a loro asserviti non fanno che gettare colpe, ombre e bugie in genere sull’auto elettrica.

    Se uno è esaltato di suo e trova conferme nel mondo che lo circonda trova anche la forza di fare atti come quello richiamato nell’articolo.

    Comunque, e questa è la bella notizia, nessuna batteria dovrebbe aver preso fuoco.

  8. Un altro aspetto di questo fatto è di mettere in evidenza le conseguenze di informazioni distorte e di parte. Da qui nascono odio e pregiudizio fondati sul falsità. ….certi giornalisti dovrebbero farsi qualche domanda, sempre che abbiano una coscienza.

  9. L’idiozia umana non ha limiti! D’altronde diversamente, per esempio, non esisterebbero le guerre. Almeno non più.

  10. Sei in malafede Enzo perché sai benissimo che Greta Thunberg possiede una tesla. Lei o la sua famiglia. Quelli del rogo sono degli imbecilli oppure assoldati da Greg garage.

    • La modalità sentinella sulle Tesla è stata sviluppata a seguito degli atti di vandalismo mirati sul marchio, che negli USA è un problema sentito (che sia dovuto a invidia, odio verso Musk o altro, lo ignoro, non ha molta importanza). Un po’ come la stella Mercedes sul cofano sistematicamente divelta, è un odio specifico e mirato verso il marchio o chi lo sceglie.

    • Bravo, e allora chiamiamoli imbecilli e basta. Non chiamiamoli no-bev, non chiamiamoli patrolhead, ma imbecilli e basta. O ignoranti o vandali, se preferisci. Ma evitiamo di creare un nuovo partito per favore, che poi ce lo ritroviamo al governo …

      • concordo con te. Questo voler classificare come NO-BEV, al massimo come NO TESLA.
        Ma restano solo imbecilli, ignoranti e dementi.
        é gente che vive nella piena ignoranza, questi sono gli stessi delle “scie comiche”, del nuovo ordine mondiale, del falso allunaggio… tutta gente border line ed esclusi dal mondo civile.

  11. AHAHAHAHHAHAHHAHAHHAHHAHA come rido … ci mancavano solo i seguaci di Greta Thunberg che si scagliano contro l’auto elettrica ed è la fine … questi qui in che categoria li mettiamo? … l’avevo detto che c’è sempre un ambientalista più ambientalista di te e alla fine sopravviveranno solo i respiriani … loro hanno capito tutto …

    qualcuno spenga la luce, io vado a farmi un giretto in auto, prima che incendino pure la mia …

    • In effetti ste auto elettriche stanno proprio sulle scatole a tanti.

      Anarchici, sovranisti, ecologisti, petrolhead… 😉

      Ok era per ridere, però è veramente curioso sto fenomeno “trasversale”.

      Ognuno di questi “orientamenti” credo che darebbe una risposta assai differente alla domanda “che tipo di vita e di società vogliamo”.
      Addirittura, nei casi più estremi, non mi fiderei a lasciar chiusi nella stessa stanza per troppo tempo individui tanto diversi per pensieri e ideologia.

      Eppure sul “dagli all’auto elettrica” si trovano d’accordo.

      Veramente curioso.

      • Fatti una domanda, datti una risposta. Un aiutino: in UK hanno votato Brexit gli elettori che hanno pagato il conto più salato per l’uscita dall’Unione europea. E in America i fan di Trump sono i poveracci semi analfabeti (oltre ai petrolieri).

        • Una parziale risposta te l’ho mandata ieri. 😉

          Senza dubbio quello che dici è vero e lo condivido.

          Quindi rilancio: per amor di “purezza ideologica” vogliamo a tutti i costi “lasciare” questa gente in mano a farabutti e mestatori o veniamo a patti col mondo e cerchiamo di parlargli in modo che ci capiscano?
          (va da sè che non è una critica al vostro lavoro, è uno spunto di carattere generale)

        • Vorrei farle notare che che ha appena offeso circa 60 milioni di americani. Invece per la Brexit le consiglio di alzare lo sguardo e leggere non solo gli articoli e i sondaggi dei media pro EU. Ho vissuto 17 anni in Inghilterra, sono madre lingua inglese, ho il doppio passaporto e sono in contatto continuo con la realtà britannica. Esca dal Pensiero Unico dr Degli Esposti. Le assicuro che li fuori c’è un mondo che non è fatto solo di “semi analfabeti” come lei ipotizza. C’è una cultura e una visione del mondo diverso, alternativo al pensiero unico, fatto di millenni di Storia politica, libertà e moderazione.

          • Posto che lei ne sa più di noi avendo doppio passaporto e madrelingua inglese, ci spieghi come e perchè il Regno Unito ha tratto giovamento dalla Brexit. Noi, da ignoranti, ci limitiamo a leggere i report del Fondo Monetario Internazionale e della Banca d’Inghilterra, che dicono tutt’altro.

          • dr Degli Esposti, avevo inviato contro risposta alla Sua ma non appare.
            Cmqe, nelle more che venga recuperata la mia risposta che entrava proprio nel merito della Brexit (e degli elettori americani) volevo segnalare che le do ragione sul fatto che la Brexit ha colpito la fascia popolare che l’ha vitata (a dimostrazione del fatto che noi cattivoni sei analfabeti non siamo vittime del Pensiero Unico). Ma le chiedo. Il ceto medio / popolare dell’EU sta meglio adesso o all’epoca delle valute nazionali? Chieda ai nostri genitori. La EU ha decimato la piccola borghesia e il ceto medio. E lei lo sa.

          • Ho trascorso più della metà della vita con la rimpianta (non da me) liretta. Ricordo l’inflazione al 20%, le periodiche svalutazioni, il deficit della bilancia dei pagamenti e del commercio estero, gli assegnini al posto della moneta, i travel cheques per viaggiare all’estero, il divieto di investire oltre confine, le domeniche a piedi e via dicendo (tralascio terrorismo, autunni caldi e stragi di Stato). E ricordo le case senza telefono e Tv, il riscaldamento con la stufa a carbone, la 500 di famiglia in cortile.

        • Caro mio, io non gli ho dato dell’ignorante (come Lei ha dato a 60 mln di americani), bensì l’ho invitata ad allargare lo sguardo ed uscire dal Pensiero Unico. Per di più nella sua veste di redattore di un sito (bello, complimenti) di informazione aperto a tutti. L’altra parte NON è fatta di “semi analfabeti” e No Bev a prescindere. Ci provi, vedrà che acquisterà in autorevolezza e lettori. In merito alla Brexit vuole che le elenco tutte le previsioni errate (calorosamente ) della FMI. L’FMI (e il Financial Times) avevano previsto un crollo dell’economia britannica negli anni immediatamente successivi. Non è successo. C’è stato di mezzo anhe il COVID e la UK è viva e vegeta. Ecco invece il report della Bank of England sulla Brexit (che, non aderendo al Pensiero Unico, offre diversi punti di vista – pro e contro https://www.bankofengland.co.uk/eu-withdrawal). GLi amici americani “semi analfebeti” by the way, erano gli stessi che avevano votato Ronald Reagan (a cui hanno riservato i medesimi attacchi). Alla fine, insieme al grande e mai troppo compianto Papa polacco, hanno sconfitto quell’obbrobrio storico che è stato il Comunismo. Saluti

  12. Chi brucia un auto elettrica io lo condannerei a respirare dal tubo di scappamento di un auto a petrolio, 10 minuti sarebbero sufficienti.

    • Concordo, e lo manderei a vedere le devastazioni fatte dai petrolieri negli ultimi 80 anni, e le malattie che hanno portato in Africa alle ignare popolazioni indigene grazie alla totale assenza di norme ambientali (della serie: inquiniamo quanto ci pare).

    • Non solo loro… anche ai sostenitori incalliti delle termiche.. a quelli contrari alle Bev… anche loro respirano veleni e anche i loro figli.. ma questo non gli basta… forse un bel tubo di scarico di un bel diesel euro 3 dritto nel loro appartamento dopo anche solo 5 minuti si accorgono che sarebbe meglio una bev? Credo non gli basti.. incredibile ma vero..

    • Meno male. Non mi meraviglierei che i tizi che hanno preso di mira Tesla li avessero finanziati sottobanco quelli di WV o di BMW/Mercedes (dite che sono troppo complottista?)

    • Le batterie NON esplodono: possono farlo esclusivamente in spazi estremamente ristretti, all’aperto è impossibile, non si riesce a raggiungere una concentrazione sufficiente di idrogeno affinché possa accadere. Sì, si sviluppa idrogeno, è quello il gas pericoloso che può causare l’esplosione: se si è preoccupati dell’esplosione di una batteria allora si dovrebbe essere semplicemente terrorizzati all’idea che ci siano veicoli che siano alimentati da quello…
      Questo incendio dimostra, tra l’altro, che se non è determinato dalla batteria stessa per thermal runway (cortocircuito interno), le batterie NON bruciano. E’ successa una cosa analoga in un concessionario USA qualche giorno fa, c’è stato un incendio che ha distrutto svariate macchine, elettriche e non, tra cui anche Tesla: le batterie delle BEV erano intatte nonostante sia bruciato tutto.

      • Le batterie non bruciano? Stanno facendo proprio negli ultimi anni dei corsi per chi lavora nel settore antincendio proprio incentrati su questo argomento, non solo bruciano ma sono anche molto difficili da spegnere, provi a chiedere se conosce qualcuno impiegato in questo settore o semplicemente provi a dare una martellata a quella del suo cellulare, vedrà che meraviglia….

      • @Alessandro

        Guido ha scritto un’altra cosa, anche in modo chiaro, cioè che con le batterie auto recenti di Tesla è più difficile che restino coinvolte da un incendio esterno

        le batterie auto non sono paragonabili alle Litio-Cobalto dei cellulari, che hanno una composizione più delicata e sono meno protette; sono chimiche diverse, inoltre sulle auto si sta facendo molto lavoro sul packaging, per non far proparare il calore da una cella a quelle vicine

        ho scritto altro in più qui sotto, sotto al tuo altro messaggio

    • Cercato qualche dettaglio:

      – incendio ore 3.20
      – arrivo pompieri ore 3.40?
      – ore 4.30 spento incendio di 15 auto

      cioè in circa 50 minuti si hanno spento 15 auto
      o nessuna batteria a preso fuoco (nel danno, sarebbe una buona pubblicità)
      oppure hanno già le nuove procedure messe a punto da svedesi/norvegesi

      • È possibile, le batterie sono in genere ben protette, e non è facile che prendano fuoco perché esposte a forte calore, più facilmente si incendiano in seguito a incidenti che ne compromettano l’integrità o per problemi interni, c’è da dire però che bruciano molto in fretta e la fiamma è molto intensa (emettono un forte soffio, fa abbastanza impressione) in genere fino a quando non si esaurisce il combustibile è praticamente impossibile estinguere la fiamma

      • @Alessandro

        qui su vaielettrico ne abbiamo parlato altre volte in modo approfondito

        ad ogni nuova generazione di batteria é sempre meno facile che si incendino, le batterie (NCM) delle auto, e se capita, non bruciano cosi in fretta nel caso delle auto, la prima cella ci mette circa un minuto a surriscaldarsi, ma prima che propaghi alle altre celle e poi anche fuori dalla batteria al corpo vettura, ci vogliono minuti, in cui vedi fumo e senti fischi e scoppietti di petardi sotto l’auto dalle valvole di rilascio pressione, diciamo che ti da evidenti segnali e un certo preavviso

        e poi ancora più difficile che si sviluppi un incvendio nel caso siano batteria LPF, oppure NCM con un packaging evoluto, come quelle delle Tesla recenti, che è diffcile anche in caso di incidenti catastrofici (es. una auto in francia caduta da 76 m in una scogliera, atterrata sulle rocce sul pacco batteria, nessun incendio, e con la resistenza dell’abitacolo sono sopravvissuti in discreto stato)

        però nel caso l’auto resti coinvolta in un incendio, con molte centinaia di gradi e per molto a lungo, un auto di qualunque tipo prende fuoco, e alla lunga ci si aspetta che lo faccia anche la batteria

        per questo se le batterie non avessero ceduto in questo caso neppure rimamendo dentro un incendio prolungato, in realtà sarebbe notevole

        la spiegazione alternativa, è che l’incendio doloso dopo aver incendiato le auto abbia coinvolto anche le batterie, ma in questo caso se le hanno spente cosi in fretta vuol dire che sono già in uso le nuove procedure messe a punto dai Nord-Europei, con cui appunto è ora possibile spegnere le batterie velocemente invece di lasciarle bruciare

        è un settore che evolve migliorandosi molto velocemente, quanto si sapeva 2-3 anni fa potrebbe già essere impreciso

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