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Bollette elettriche/2 Le 10 regole per capire il mercato libero

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Immagine tratta dal sito Arera

Dieci regole per capire il mercato libero dell’elettricità. In questa seconda puntata del nostro vademecum rispondiamo alle domande che ogni consumatore dovrà porsi di fronte alla rivoluzione delle bollette appena iniziata. 

                      di Cosimo Piovasco

1 Cosa cambia con la fine del mercato di tutela?

Con il primo gennaio 2024, si completa la riforma del mercato elettrico in Italia. In pratica, i 4 milioni di clienti (famiglie e piccole imprese) che non avevano mai cambiato fornitore di elettricità saranno obbligati a farlo. Ma non da subito: l’obbligo scatterà dal primo luglio, scegliendo un nuovo fornitore e abbandonando definitivamente il mercato di tutela. Per chi è già passato al mercato libero non cambia nulla.

2 “Maggior tutela” e “mercato libero”: cosa cambia?

Nel mercato libero il servizio non viene fornito da un monopolio statale, ma i consumatori scelgono una delle offerte degli operatori in concorrenza fra loro. E sono liberi di cambiare fornitore quando vogliono, senza interruzione del servizio. Nel servizio di maggior tutela, invece, rientrano tutti coloro che non hanno mai cambiato fornitore da quando è stato liberalizzato il mercato. In questo caso le tariffe delle bollette sono indicate dall’Arera (Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente) ogni trimestre.

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imagine tratta dal sito Arera

Le “tutele graduali” per chi non sceglie

3 Cosa succede se non scelgo un nuovo fornitore?

Dal primo luglio, chi non sceglierà un nuovo fornitore passerà al servizio a “tutele graduali”. Senza costi aggiuntivi e senza alcuna interruzioni del servizio, i contratti di fornitura verranno trasferiti a un operatore che gestirà il servizio per almeno tre anni. Per tutto questo periodo di tempo, il consumatore potrà decidere di sottoscrivere un contratto sul mercato libero in qualsiasi momento.

4 Tutti sono obbligati a passare al mercato libero?

La legge prevede che siano escluse tutte le famiglie considerate “vulnerabili”, in una condizione che potrebbe rendere complesso il passaggio al mercato libero. E quali sono queste condizioni: vivere in condizioni economicamente svantaggiate; presentare gravi condizioni di salute da richiedere l’uso di apparecchiature medico-terapeutiche; dimostrare disabilità ai sensi della legge 104; abitano in strutture di emergenza in seguito a calamità naturali; abitare su un’isola non connessa con la rete elettrica nazionale; avere oltre 75 anni.

Il numero verde di Arera (immagine tratta dal sito Arera)

Vulnerabili esenti, ma devono chiederlo

5 Sono un cliente vulnerabile: cosa devo fare?

Se hai già compiuto 75 anni, il tuo fornitore dovrebbe già saperlo e quindi non si deve fare nulla. In tutti gli altri casi, occorre compilare un modulo in autodichiarazione che si trova sul portale dell’Arera. Se sono un cliente “vulnerabile” e sono già passato al mercato libero si può chiedere di essere riammessi alla disciplina del servizio di maggior tutela, sempre compilando il modulo.

7 Come capire se sono ancora nel mercato tutelato?

In due modi. Si può  controllare sulla bolletta, dove è indicata la posizione contrattuale di ciascun utente. Oppure, basterà aspettare il primo luglio: entro quella data il nuovo fornitore invierà una comunicazione in cui si avvisa il cliente del passaggio al servizio a tutele graduali.

7 Ma chi gestisce il servizio a “tutele graduali”?

Il territorio italiano è stato diviso 26 aree e messe in gara tra gli operatori e affidate agli operatori che hanno presentate l’offerta più bassa. Sono risultati vincitori Enel (7 aree), Hera (7), Edison (4), Illumia (3), Iren (2), A2a (2) e E.on.

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Stefano Besseghini, presidente Arera

Queste le regole delle “tutele graduali”

8 Quando arriverà la prima bolletta a “tutele graduali”

La fatturazione arriverà ogni due mesi. Quindi, dopo la comunicazione del nuovo operatore in cui avviserà del passaggio del servizio alla fine di giugno, ai primi di settembre arriverà la bolletta relativa ai primi due mesi di fornitura. Attenzione: nel caso in cui il pagamento avvenga tramite domiciliazione bancaria o carta di credito non ci saranno costi aggiuntivi. Negli altri casi, scatterà un addebito per un deposito cauzionale “pari a 11,5 euro per ogni kilowatt di potenza impegnata”.

9 Quale sarà il prezzo dell’energia nella tutela graduale?

Difficile da calcolare ancora, perché dipenderà da quanti consumatori, in ogni area, passeranno da qui a luglio al mercato libero. In ogni caso sarà un valore allineato al Prezzo unico nazionale (Pun) – e quindi sarà variabile – e sarà identico in tutta Italia. E dovrà tenere conto anche delle offerte presentate dagli operatori per aggiudicarsi all’asta le 26 zone.

10 Si può avere in un solo contratto fornitura di luce e gas?

Di fatto è già possibile e in qualche caso è anche più conveniente. Con tutta probabilità, gli operatori che si sono aggiudicati il servizio a tutele graduali faranno anche offerte per la fornitura di gas. In questo caso bisognerà controllare la bolletta del gas per capire se le nuove offerte sono vantaggiose.

(2-segue)

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1 COMMENTO

  1. Domanda per gli esperti: in caso si abbia in famiglia un disabile 100% ma che non dipende da macchine elettriche salvavita, cosa è possibile richiedere? Nell’articolo si dice “dimostrare disabilità ai sensi della legge 104”. Ho dato un’occhiata al sito ARERA ma non ho trovato nulla,

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