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Biancone rifà la Ami in stile 2CV

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Biancone rifà la Ami ispirandosi alla 2CV: il designer e imprenditore abruzzese lancia la versione My Ami Charleston della macchinetta elettrica Citroen.

biancone rifa la amiBiancone rifà la Ami nella versione Charlestonbiancone rifa la ami

Senza presunzione, ho voluto ripercorrere la storia di un marchio e di una delle sue iconiche vetture per eccellenza. Che ha avuto l’economicità come base principale da rispettare: Citroën 2CV“, spiega Massimo Biancone. “Una vettura che ha saputo ritagliarsi un ruolo importante nella storia dell’automotive, restando in produzione dal 1948 al 1990. E rimanendo, tutt’oggi, nel cuore di molti automobilisti.

Il modello preso in riferimento (qui a sinistra) è la 2CV6 con allestimento Charleston, che debuttò nell’ottobre 1980 al Salone dell’Automobile di Parigi, con colorazione bicolore Rosso Delage/Nero. E che faceva suoi i temi stilistici degli anni trenta quali, ad esempio, il faro tondo e i massicci passaruota”.

L’allestimento MY AMI CHARLESTON è stato studiato in linea con la direzione marketing di Citroën Italia. È coperto da proprietà intellettuale europea  rilasciata a Biancone, la cui ITA Innovation è l’unica autorizzata a promuovere, produrre e commercializzare questo allestimento.

Torna la classica colorazione Rosso Delage/Nero

Il designer e imprenditore Massimo Biancone.

Come si è mosso Biancone per dare alla Ami un look che richiami in modo inconfondibile la 2CV Charleston? “Grazie ad uno specifico trattamento, troviamo la classica colorazione lucida Rosso Delage/Nero, che ha permesso anche di rendere distinguibili le due parti senza modificare nulla. Inoltre, mi è sembrato giusto sottolineare gli stilemi che hanno reso la Citroën inconfondibile“.

Più in generale il designer abruzzese spiega che “l’obiettivo del progetto è stato, fin da subito, quello di riportare alla luce il gusto per l’eleganza. Ed enfatizzare il comfort di bordo. Concetti questi intrinsechi nella storia del marchio Citroën. Senza scomodare Marcel Proust, il viaggio è stato quello di guardare con occhi nuovi un prodotto già in circolazione. Il tenere bene a mente la storia e la cultura del brand mi ha permesso di creare una versione capace di coniugare passato, presente e futuro”.

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3 COMMENTI

  1. Questa personalizzazione è molto piacevole… un po’ come la Topolino: si fa notare, e per le grandi città è una soluzione ragionevole per i tipici spostamenti casa lavoro + ricerca spasmodica del parcheggio.
    Apre la strada ad una futura piattaforma da auto gruppo A / B che sia altrettanto personalizzabile e con cui chi ha meno margini di spesa (meno di 15000 euro) possa acquistare una vera piccola vettura tipo le kei-car giapponesi, con cui magari andare anche a far la gita a mare o in montagna (in discesa…si ricarica !).
    in abbinata ad una forte diffusione di colonnine stradali a 7kW può esser la soluzione per gli italici stipendi…soprattutto quelli futuri (che con la diffusione di intelligenza artificiale ed automazione non lascerà molti posti di lavoro disponibili).

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