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Barometro Arval 2023. Per le flotte la transizione è già ora un valore aggiunto

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Cresce la fiducia nelle flotte e nel noleggio, secondo i dati del Barometro Arval sono sempre di più le aziende che puntano alla transizione. Il green come valore etico e come vantaggio economico.

L’indagine condotta da Arval Mobility Observatory ogni anno indaga il mondo della mobilità. Il Barometro in particolare prende in analisi il mondo delle Flotte Aziendali. Quest’anno, in collaborazione con Ipsos, sono stati intervistati i decision makers di 8.622 aziende di 30 Paesi europei ed extra-europei, di cui 300 in Italia.

Tre sono gli elementi che emergono con particolare evidenza: una costante e crescente fiducia nelle flotte, un’accelerazione dell’adozione dei veicoli elettrici e la sempre maggior fiducia nella mobilità alternativa.

Le aziende confermano il loro ruolo come volano del cambiamento e dell’innovazione. Sono spesso infatti proprio loro a prevedere e precedere alcuni cambiamenti. Questo sta avvenendo nel mondo delle flotte aziendali dove la fiducia è alta nonostante alcuni elementi di instabilità permangono. Tra gli intervistati italiani il 95% crede che il proprio parco veicoli rimarrà stabile o crescerà nei prossimi tre anni. Una delle ragioni di questa prevista crescita è da ricercare nel sempre maggior valore che viene dato alla mobilità. Un valore che può essere usato anche per attrarre dipendenti talentuosi. Se infatti al primo posto tra le motivazioni ci sono la crescita del business e lo sviluppo di nuove attività (85% in aumento rispetto al 2022), al secondo c’è proprio il trattenere e attrarre talenti (44% contro il 24% del 2022).

L’offerta di mobilità diventa quindi un valore aggiunto tra i benefit da offrire ai dipendenti, anche a quelli che non ne avrebbero diritto.

Sempre più noleggio

Il 47% degli intervistati si affida al noleggio per la propria flotta, un dato in forte crescita (+12%) rispetto allo scorso anno. Una incremento evidente soprattutto nelle aziende medio piccole, visto che le grandi già usavano il noleggio in percentuali elevate. Emerge infatti come per le aziende sia importante spendere bene i soldi, ma anche sapere con anticipo e precisione a quanto ammonterà una determinata spesa. In questo il noleggio, rispetto all’acquisto, fornisce indiscutibili vede evidenti vantaggi.

Crescono i veicoli elettrici

Un dato particolarmente d’effetto è quello che riguarda i veicoli elettrificati (elettrici e ibridi). Secondi i dati forniti da Arval, un’azienda su tre (61%) ha già tra le sue autoveicoli con tecnologia alternativa. Un valore che sale all’82% quando agli intervistati si chiede se ne adotteranno nei prossimi tre anni. Lo scorso anno erano solo il 42% quelli che avevano già in veicoli elettrificati. Se parliamo di elettrico il cambiamento è assolutamente evidente: le aziende prevedono che, entro i prossimi tre anni, un’automobile su cinque e un veicolo commerciale su sei saranno 100% elettrici.

Le aziende sono molto ingaggiate nella transizione ecologica, ma riconoscono che ad oggi ci siano ancora alcune criticità, vere o percepite che siano. In cima alla lista c’è il prezzo di acquisto (43%) ma un freno è anche la mancanza di punti di ricarica aziendali (39%), nonostante il 22% delle aziende intervistate abbia colonnine o simili in sede. Il 20% sta pianificando l’istallazione entro i prossimi 12 mesi.

Mobilità alternativa aziendale

Un altro ambito d’indagine del Barometro 2023 è quello che riguarda la mobilità alternativa. Con mobilità alternativa si intendono molte cose: corporate car sharing, ride sharing, bike sharing/leasig bici, trasporto pubblico, budget per la mobilità, app per prenotare le soluzioni di mobilità fornite dall’azienda, leasing privato o schema “sacrificio salariale”, un veicolo a noleggio a breve o medio termine, indennizzo per l’auto.

Il dato molto positivo è che 8 aziende su 10 hanno già introdotto almeno una di queste soluzioni di mobilità alternativa, quello un po’ meno esotico è che la quella di gran lunga più adottata è il noleggio a breve termine. Comunque sia, la mobilità sta sempre più profondamente entrando a far parte del welfare aziendale, per migliorare il benessere dei propri collaboratori o per attrarre nuovi talenti.

Come far contare i numeri

Un altro aspetto indagato dalla ricerca Arval è quello dei dati. I dati per essere utili innanzitutto devono essere affidabili e tempestivi. In seconda battuta è necessario che vengano processati e dall’analisi poi si ottengono informazioni che offrono alle aziende un vantaggio competitivo. Dai dati infatti sorgono le domande e dalla ricerca delle risposte la crescita delle aziende.

Sembra semplice, i veicoli dotati di apparecchi in grado di generare questi dati non sono ancora così diffusa. Le aziende che hanno veicoli connessi sono 4 su 10 (+10% RISPETTO AL 2022). I motivi per connettere una flotta sono i più molteplici: la localizzazione dei veicoli (42%), il miglioramento dell’efficienza operativa (35%) o la volontà di migliorare la sicurezza e i comportamenti dei driver (26%).

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1 COMMENTO

  1. Secondo me ,per spingere maggiormente le auto elettriche aziendali ,bisognerebbe regolamntare due cose :
    Il valore del fringe benefit caricato al dipendente
    La valorizzazione della ricarica presso il box del dipendente
    L uso personale nel week end , oggi poco regolamentato su auto a gasolio .

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