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ATV elettrico a 18 ruote motrici, il bruco inarrestabile [VIDEO]

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L’idea è quella di creare un ATV a 18 ruote capace di superare ogni ostacolo con estrema facilità.

L’azienda svedese “18 Wheels” ha progettato un ATV con appunto diciotto ruote motrici che si guida come un quad ma che è in grado di superare ostacoli di tutti i tipi con una facilità impressionante. 18 Wheels infatti non solo lo ha progettato ma ha già anche realizzato un prototipo funzionante che, stando a quanto si vede nel video dimostrativo, sembra cavarsela già molto bene.

Come funziona l’ATV a 18 ruote?

Si tratta di un ATV che prima di tutto è dimostrazione della potenza del pensiero laterale e dell’efficacia di soluzioni originali. Le 18 ruote infatti non solo sono indipendenti, ma sono anche motrici. Questo garantisce trazione costante e, a quanto sembra, fluida anche su terreni rocciosi o quando si superano ostacoli come tronchi e scalini. Inoltre nell’idea degli sviluppatori c’era anche quella di un veicolo in grado di non danneggiare il terreno su cui si muove.

Il primo progetto dell’ATV ha avuto origine nel 2021 e già nell’anno seguente si era già in una fase di prototipazione. Ora il 18 ruote è pronto per un ulteriore passo avanti. Come si vede nel video, il progetto prevede un diverso sistema di sospensioni. Il prototipo infatti sfrutta semplicemente la flessibilità di stecche di metallo piegate verso la parte posteriore del veicolo.

La versione definitiva avrà “zampe” molto diverse con un sistema di ammortizzazione decisamente più complesso e, probabilmente più efficace. Il 18 ruote secondo i progettisti sarà in grado di superare ostacoli di 20 cm senza perdita di velocità.

Non è ancora chiaro se sia l’altezza massima o se sia possibile alzare l’asticella a condizione di abbassare la velocità. Per scoprirlo bisognerà probabilmente aspettare il primo prototipo della versione definitiva dell’ATV.

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5 COMMENTI

  1. Sarebbe corretto in ogni pezzo sciogliere gli acronimi almeno una volta, grazie. Ed è inutile che rispondiate a me, arigrazie. 😉

  2. Stavo pensando a un sistema di ammortizzazione simile (proprio uguale in verità…) per le auto per affrontare i dossi stradali … per le auto stavo pensando a un 6 o 8 ruote, loro sono arrivati a 18 e hanno superato brillantemente il problema per i “quad”.

    • Dipenderá anche dal tipo di terreno per il quale si progetta il veicolo ma secondo me è in genere controproducente avere piú di 5 o 6 ruote per lato, e per di piú anche piccole.. Forse non puó esistere una soluzione universale ma credo che in molti casi potrebbe andare bene un piccolo cingolato (possibilmente con cingoli studiati appositamente per impattare sul suolo il minimo indispensabile) Ovviamente dal punto di vista ecologico bisognerebbe vedere quale dei due schemi costruttivi scava solchi piú profondi..

      • Ero sogni a occhi aperti Luigi, le tue osservazioni sono sacrosante. Avevo anche pensato a ruote retrattili che emergono quando da mappa siamo vicini a un dosso o ostacolo ma oltre a un costo proibitivo probabilmente la soluzione potrebbe essere oltremodo rumorosa e fastidiosa rispetto allo stesso dosso.
        Comunque se penso alle sospensioni sviluppate anni fa da Citroen, magari ad una loro evoluzione per sfruttare 6 ruote e magari le 6 ruote sono dotate di pneumatici Michelin Uptis … forse forse qualcosina si potrebbe fare …

  3. Se ho letto bene l’azienda è finlandese, non svedese.. A parte questo, il sistema con 18 ruote piccole e sospensioni “non convenzionali” mi sembra piú che altro un esercizio tecnico. E’ vero che la numerositá delle ruote aiuta a “copiare” le irregolaritá del terreno ma il loro diametro ridotto rischia di essere controproducente su fondi troppo difficili. Bisognerebbe accertarsi anche dell’affidabilitá a lungo termine delle sospensioni. E soprattutto : i motori collocati nelle ruote – oltre a richiedere un’adeguata impermeabilizzazione (a 0:30 del video) che puó ostacolarne il raffreddamento – sono un pó troppo esposti alle vibrazioni del percorso, se non altro la continua aderenza al suolo dovrebbe evitare urti pericolosi per l’integrità del motore stesso.

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