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Anche Samsung è pronta per le batterie a stato solido

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Samsung metterà in commercio batterie allo stato solido entro il 2026.

Quando annunci del genere arrivano da intraprendenti start up o produttori cinesi di seconda fascia lo scetticismo è d’obbligo:  tante volte l’hanno promesso e mai messo in pratica. Ma se ad affermarlo è uno dei più prestigiosi colossi mondiali dell’elettronica qualche credito in più lo merita.

Nelle batterie per veicoli elettrici Samsung SDI ha contratti di fornitura con Stellantis, Volvo, BMW e Lucid. E una storia già ventennale nelle batterie al litio per PC e cellulari.

Ora  Samsung annuncia di aver sviluppato una suite di tecnologie per le  batterie a ricarica rapida e a lunga durata. Nonché una road map definita per la produzione di massa di batterie allo stato solido (ASB).

Samsung SDI prevede di produrre su scala industriale batterie allo stato solido da 900 Wh/L utilizzando le sue tecnologie ad elettrolita solido e senza anodo, l’ultima delle quali consente una maggiore capacità del catodo. La densità energetica  è superiore del 40% rispetto alla P5, la batteria prismatica di Samsung SDI in produzione.

Samsung SDI ha anche presentato la sua tecnologia di ricarica ultraveloce, che può raggiungere l’80% di carica dall’8% in 9 minuti ottimizzando il percorso di trasferimento degli ioni di litio e consentendo una bassa resistenza. L’azienda stima di essere pronta entro il 2026.

Entro il 2029 batterie a ricarica ultraveloce. E dureranno 20 anni

Prevede inoltre di creare e produrre in serie una batteria che abbia una durata di 20 anni entro il 2029; tecnologia cell-to-pack (CTP) per celle prismatiche, che riduce il numero di componenti di oltre il 35% e il peso del 20%; e la sua tecnologia a “zero propagazione termica”, una caratteristica di sicurezza che impedisce la propagazione della fuga termica in caso di incendio o impatto.

«I nostri preparativi per la produzione in serie di prodotti di prossima generazione con diversi fattori di forma, come le batterie allo stato solido, sono ben avviati», ha affermato Yoon-ho Choi, Presidente di Samsung SDI.

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8 COMMENTI

  1. -Samsung SDI prevede di produrre su scala industriale batterie allo stato solido da 900 Wh/L –

    Dai dai dai che ci facciamo il GSX-E-R e la 9E11, tutt’e due col sequenziale a innesti frontali come Dio comanda e gli annessi e connessi.
    E magari anche una simil 787b con quattro motori assiali in serie e la sirena calettata sull’albero e segue il numero dei giri, a ricordarvi cos’era il wankel. ☝️

  2. A livello commerciale gli avanzamenti nella densità energetica dei pacchi batteria sono progressivi, credo vedremo vari step intermedi (“semisolide”) prima di queste

    e intanto anche le batterie con catodo LPF evolvono 😉
    https://twitter.com/Eureka_Bing/status/1752058516037370267

    nel video (se non è un fake), comunque sono celle a sacchetto, il tipo più “leggere”; una volta realizzate in configurazione Blade classica, con involucro strutturale in alluminio, la densità energetica scende leggermente, ipotizzerei a circa 205 wh/kg ?

    avranno usato un catodo LMFP, oppure un anodo ad alta densità (grafite ma con drogaggio al silicio), ma ancora non entrambi, sennò la densità energetica sale ulteriormente (come nelle celle Gotion L600 Astroinno)

  3. Anche Nissan ha annunciato batterie allo stato solido in realizzazione a Yokohama… Calcolano di immetterle sul mercato entro il 2028… E pure gigapress per assemblare le auto… (chissà se queste tecnologie saranno condivise anche con l’attuale J.V. con Renault e Mitsubishi…)

      • Sono ormai diversi anni che Toyota procrastina sulle EV dicendo che presto arriveranno le batterie allo stato solido.

        https://spectrum.ieee.org/toyota-solid-state-battery

        La strategia sull’idrogeno si sta sempre più affievolendo, per evidenti limiti della tecnologia e per la difficoltà di creare una rete di distribuzione economica e slegata dal fantasma dell’idrogeno grigio.

        Il mindset di Toyota per il futuro ha purtroppo troppi paralleli con quello di Nokia all’apice dei suoi fasti: vorrebbe fare la differenza sulle tecnologie del futuro ma sembra che non ci stia riuscendo.

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