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Allarme cybersecurity: Reinova monitora e certifica

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Reinova  avvia una nuova  business unit dedicata alla certificazione di uniformità in ambito cybersecurity e affiancata da un team di esperti per il monitoraggio delle vulnerabilità dei veicoli. Tra i primi clienti figura Industria Italiana Autobus (IIA) che ha affidato alla società di Soliera lo studio e l’analisi delle possibili vulnerabilità e delle superfici di attacco dell’architettura del veicolo e delle componenti per la sua gamma di bus.

Un rischio cresciuto del 300% dal 2021

La cybersicurezza è un tema sempre più attuale. Le vulnerabilità sui veicoli sono infatti aumentate circa del 300% dal 2021 al 2022, per poi mantenere un trend costante dal 2022 al 2023. Circa il 48% delle vulnerabilità è relativo a servizi cloud e al sistema infotainment, ovvero i principali settori che gestiscono i dati personali del driver.

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In un’ottica di smart mobility, i veicoli saranno sempre più connessi e inseriti in un sistema di smart city, dove potranno comunicare e scambiare informazioni con la mobilità pubblica, con le altre automobili private e con le aziende produttrici attraverso infrastrutture di connettività per lo scambio dati. Pertanto gli esperti di cybersecurity dovranno sempre più collaborare, in maniera costruttiva, con i produttori dei veicoli e con la supply chain relativa al mondo veicolare, per poter garantire l’utilizzo di queste tecnologie, la connettività e le funzioni in completa sicurezza.

Da luglio 2024 obbligo di certificazione UNECE R155

L’innovativo servizio lanciato da Reinova, società specializzata nello sviluppo, test e validazione di componenti per il powertrain elettrico e ibrido, ha lo scopo di aiutare le aziende automotive a ottenere la certificazione di conformità alle nuove regole in materia di cybersecurity ai sensi della normativa UNECE R155. La legge europea, entrata in vigore a luglio 2022 per i veicoli di nuova generazione, a partire da luglio 2024 riguarderà tutti i veicoli prodotti, definendo per le aziende dell’automotive specifici obblighi di cybersicurezza.

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Il team di cybersecurity di Reinova al lavoro

Secondo l’UNECE R155, un costruttore, per ottenere l’omologazione dei propri veicoli, deve ottenere un certificato che dimostri di essere compliant rispetto a quello che viene chiamato il cybersecurity management system, ovvero un sistema all’interno dell’azienda costruttrice o delegato a consulenti esterni, come gli esperti di Reinova, che fa sì che i controlli delle possibili vulnerabilità, dei possibili attacchi all’omologazione della flotta, continuino a essere costanti. Reinova, nella nuova business unit, si occupa anche della fase di audit e della preparazione di tutta la documentazione da presentare all’ente preposto alla verifica dell’omologazione.

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Giuseppe Corcione

“Non basta la certificazione, serve un monitoraggio costante”

«In Italia bisogna ancora fare cultura sul tema della cybersecurity, di norma viene affrontato solamente lato IT. In realtà è un tema che coinvolge diverse aree dell’impresa, come il reparto HR, i fornitori, e prevede un sistema aziendale che deve essere ridisegnato completamente» afferma Giuseppe Corcione, CEO di Reinova

«Con la nuova business unit, grazie ai nostri consulenti esperti in cybersicurezza, vogliamo accompagnare i nostri clienti anche nelle fasi successive all’omologazione, ovvero quelle che prevedono la gestione continuativa dei dati e il monitoraggio costante delle vulnerabilità dei veicoli. Un elemento innovativo sul mercato».

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