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50 mila km con la Spring, ma ora un guasto…

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50 mila km con la Spring: li ha percorsi Emanuele, un lettore che era più che soddisfatto della piccola Dacia. Ma ora un guasto blocca l’auto in officina, che fare? Vaielettrico risponde, come sempre all’indirizzo info@vaielettrico.it

50 mila km con la Spring: giunto rotto e auto ferma da 40 giorni

“Insieme a mia moglie, sono il possessore da settembre 2021 di una Dacia Spring. Apprezziamo molto l’auto sia per i ridotti costi di utilizzo che per le prestazioni e l’aspetto ecologico. La apprezziamo così tanto che abbiamo già percorso più di 50.000 km. Credo che siamo tra i primi a giungere a questo traguardo” Purtroppo il 24 maggio l’auto si è fermata dando un errore sulla batteria. Abbiamo chiamato l’assistenza stradale inclusa nel contratto di acquisto Dacia e un carroattrezzi ha portato il mezzo all’officina dove l’abbiamo acquistata. In un paio di giorni abbiamo avuto un’auto sostitutiva (una Panda ibrida). L’officina ci ha spiegato che il problema in cui è incorsa la nostra auto è dovuto ad un errore di progettazione: il giunto tra la batteria della trazione e l’impianto elettrico è esposto alle intemperie. E quindi (per via dei 50.000 km) si è ossidato, impedendo il passaggio della corrente e quindi bloccato la macchina. Quindi un problema “minore” perché appunto legato a questo giunto.

50 mila km con la springL’assistenza non ha mosso un dito, che cosa posso fare? L’auto è in garanzia, ma…

Il problema vero è emerso quando il concessionario si è accorto (con stupore) che Dacia non dispone del ricambio di questo pezzo. E quindi – mi ha detto – probabilmente si sarebbe reso necessario cambiare la batteria e l’impianto elettrico per intero. Questa complessa operazione però non può essere eseguita dal concessionario. L’auto deve essere trasportata a Bologna, dove Dacia ha l’unico centro autorizzato a intervenire sulle batterie. Qui inizia la nostra odissea. L’auto non è stata nemmeno portata a Bologna (cosa che dipende, a detta del concessionario, da Dacia), nonostante numerose telefonate al numero di assistenza. Pertanto dopo circa 40 giorni l’assistenza non ha ancora mosso un dito: come giudicare un servizio del genere? Se il problema è dovuto a questioni progettuali, tra 50.000 km mi ritroverò verosimilmente nella stessa situazione: cosa farò se non avrò più la garanzia? È normale un tempo di attesa del genere? Dacia è tenuta a sistemare l’errore di progettazione che causa il fermo-auto?“. Emanuele Coti Zelati

Risposta. Questo racconto conferma quel che abbiamo scritto più volte: le auto elettriche si guastano poco, meno delle auto termiche, ma se si guastano…Le officine abilitate a intervenire sono ancora poche, anche nelle reti di Case importanti come Renault-Dacia, e questo finisce per allungare a dismisura i tempi di ripristino. Oltretutto pesa la generale scarsità di pezzi di ricambio a lungo accusata da tutta l’industria dell’auto. Ciò non toglie che ci si debba organizzare per far fronte in tempi accettabili ai guasti di un’auto in garanzia. Tanto più se, come sostiene il concessionario, dovuti a un problema di progettazione. E l’assistenza dev’essere in grado di tenere informato il cliente sui tempi di riparazione. Seguiremo il caso per capire come va a finire.

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59 COMMENTI

  1. Leggo :
    “L’officina ci ha spiegato che il problema in cui è incorsa la nostra auto è dovuto ad un errore di progettazione: il giunto tra la batteria della trazione e l’impianto elettrico è esposto alle intemperie. E quindi (per via dei 50.000 km) si è ossidato”
    Siamo sicuri?
    Nei vari gruppi sui social della Spring, italiani ed esteri, siamo in molti ad avere superato e di molto i 50000 Km e nessuno ha segnalato questo problema ne ha risposto al post, come spesso succede, segnalando di averlo riscontrato, io ad esempio vivo a pochi km dal mare in una zona molto umida, la mia auto è sempre all’aperto e ha percorso 70000 km in 21 mesi.
    Vedo che tutti danno per scontato che sia vero, ma intanto un singolo concessionario che “scopre” che non esiste il ricambio che apporto statistico può dare?
    Non potrebbe essere un problema di montaggio? se cosi non fosse sarà probabile un richiamo in massa delle Spring e la produzione del “ricambio”, in quanto cambiare batteria ed impianto elettrico su migliaia di auto lo vedo un’impresa piuttosto costosa… .
    Ho l’impressione che molti di quelli che commentano la Spring l’abbiano vista solo in fotografia…
    L’aneddotica e i casi sfortunati non fanno statistica,

  2. Ho trovato interessanti ed anche divertenti le considerazioni sulle operazioni “mordi e fuggi” di importazione dalla Cina.

    Detto questo, ho l’impressione che, per alcuni, la “placchetta” che indica un’auto come elettrica ne faccia scordare la casa produttrice e la metta nella categoria “auto elettriche” come se questo fosse un mondo a parte. In realtà le Dacia, nelle statistiche del TÜV targate 2021, sono le auto con il maggiore numero di difetti in sede di revisione: occupano i posti n. 124, 125, 128 e 129 (appunto l’ultimo). Difficile aspettarsi che la mela cada molto lontana dall’abero solo per il fatto di essere elettrica.

    Certo, con i vari incentivi molte Spring sono venute via con 10.000 Euro o giù di lì e, forse, a quel prezzo sono state un affare per gli acquirenti, forse meno per la fiscalità generale che ha ingrassato la Dacia che ci ha straguadagnato incassandone oltre 20.000.

  3. Porto un esperienza personale su un altra auto del Gruppo Renault-Dacia, una Twingo ZE-Intense.
    Dopo 9 mesi di felice utilizzo l’auto, una volta parcheggiata a bordo strada per fare una commissione il venerdì pomeriggio, non si accende più, non accendendo alcuna spia (ma emettendo prima uno strano suono, a detta di mia moglie, quando ha provato ad accenderla e a metterla in D). Chiamo assistenza che mi fa pervenire il carro attrezzi. Portata in officina passano quasi 2 settimane per capire cosa diavolo fosse successo (è dovuto andare un ingegnere della Renault Italia a controllare), e mi danno un auto sostitutiva dell’AVIS (una 500 ibrida). Morale della storia l’auto mi è stata restituita dopo 6 mesi e con un pezzo, tra i tanti sostituiti, acquistato usato perchè la casa madre non lo spediva….. uno spinotto del polo positivo della batteria 12V (solo per questo l’auto è stata ferma 2 mesi, anche se io gli avevo dato la soluzione appena si è presentato il problema del “pezzo mancante”). Praticamente un odissea. Ho messo di mezzo anche l’associazione consumatori con raccomandate e richiesta danni ma fanno orecchie da mercante. Vediamo se al primo tagliando il pezzo sarà arrivato…

  4. Av-vo-ca-to. Tanto più che l’auto è in garanzia. Richiesta: riparazione immediata o restituzione dell’intero importo. Vedi come la porta di persona a Bologna

  5. Io sono rumeno, e vi dico ché non comprero mai una dacia. È fatta in collaborazione con renault e nissan, ma il prezzo è troppo alto per una macchina fatta con materiali di scarsa qualità.

  6. …..ricordiamo che la spring è tutto e per tutto una dongfeng Cina…. è prodotta la su una piattaforma che Renault si accredita ma è tutto falso…. è cinese con componenti cinesi….il postvendita delle auto cinese è a dir poco allarmante….fanno le auto senza ricambi!!!….stessa cosa accade con DR e MG!

    • Sbagliatissimo. Piattaforma CMF-A sviluppata in collaborazione con Nissan, progetto della Renault Kwid per il mercato indiano.
      Informarsi meglio prima di scrivere baggianate.

    • Nasce come Renault-Nissan “Kwid” pensata e construita per l’India, stetta e leggera, iniizialmente a motore endotermico; come vettura low cost ha avuto successo in tanti altri paesi oltre l’India

      nel 2019 viene elettrificata ( Reanult City K-ZE ), qui si aggiunge la collaborazione con Dongfeng, probabile avrà fornito le batterie, non so inceve le altre parti in alta tensione

      E’ effetivamente prodotta in Cina,dal 2020; spiace leggere che la versione per l’europa 2021 (leggo dall’artiocolo) avesse eventualmente dei punti deboli, mi auguro siano già stati migliorati negli anni successivi

      In Cina si trovano versioni cugine vendute da Dongfeng o altri sottomarchi:

      – alcune simili alla Spring base da 45cv, ad oggi 2023 mi pare sui 9.000-10.000e in Cina

      – altre hanno batteria e motore ancora più piccoli, sono poco più che quadricili, e prezzo ancora più basso, sono quelle che di solito vengono scambiate per la nostra Spring, magari in annunci sul web vecchi di anni, e si grida allo scandalo per il prezzo così tanto più basso

      – altre invece all’opposto sono versioni 2023 più curate della nostra Spring, con nuovi interni ed esterni rivisti, non più low cost, costicchiano un 2000e in più della versione standard

      Poi va da sè che, anche considerando le spese di importazione e di rete, ad oggi da noi sia un po’ sovraprezzata, aquistabile giusto considerando l’aiuto degli incentivi;
      una buona cosa è stato aggiungere quest’anno la versione da 65cv

      tutte le auto di ogni tipo costavano molto meno in europa prima di pandemia e guerra, vediamo quanto tempo ci vuole a ristabilire un pò di normalità e di concorrenza sui prezzi

      non è facile perché tutti cercano di rifarsi degli alti costi sostenuti negli anni critici:

      – i costruttori europei hanno spese e listini simili tra loro, e per ora non offrono di proposito molte utilitarie, anzi quelle che erano migliori (tipo al e-up) le hanno ritirate o fine serie

      – le auto importate dalla Cina per ora non possono mostrare prezzi troppo aggressivi sennò rischiano di scatenare l’imposizione di dazi più alti, Stellantis ad es.già li sta chiedendo; devono entrare in punta di piedi, introdurre prima modelli più grandi/rifiniti.. un po’ alla volta immagino arriverenno più compatte, utilitarie e versioni base con prezzi più bassi

      – Tesla, che ha la forza di fare un po’ come gli pare, e anche già stabilimenti attivi in europa, ancora non produce ne compatte ne utilitarie

  7. Guarda sono un ignegenre Informatico dirigente in una delle più note e importanti multinazionali al mondo, non mi devi spiegare come funziona un prodotto consumer, e non funziona come dici tu.
    Credo siate veramente così prevenuti verso la critica che leggete, anche in pensieri semplici, cose che non esistono.
    Io ho parlato di Renault e di quelle case di enormi dimensioni che vendono su tutto il territorio un prodotto ma poi non adeguano la propria rete di assistenza. Questo vuol dire due cose:
    – o sono dei principianti, e non è così
    – si vogliono immettere sul mercato ma senza i rischi del pieno investimento. E secondo me è più questo il problema.

    Per il resto l’auto non è una lavatrice o un cellulare di pochi cenoni, paragone che non ci azzecca.

    • A me sembra che anche lei sia prevenuto…altroché!! Cosa vuole bisogna aver studiato per comprendere i pensieri semplici…x fortuna che c’è lei!!

  8. Il fatto che la concessionaria abbia diagnosticato così facilmente il problema mi fa supporre che la casa madre ne fosse a conoscenza, perciò perché non attrezzarsi per tempo e preordinare una scorta di ricambi?

    • Non si attrezzano perché cercano di lavorare “just in time” proprio per non dover gestire il magazzino. E perché in ultima analisi ragionano un po’ come i pirati. Questo tipo di prodotto non dico che sia proprio costruito con una filosofia usa e getta ma ci si avvicina molto. Se volete a questo proposito vi posso raccontare la storia del Piaggio Scatto. 🤦‍♂️

        • Allora, la storiella del Piaggio Scatto ve la racconto non perché sia particolarmente interessante di per sé, ma perché spiega bene un certo modo di ragionare.

          All’inizio degli anni novanta Piaggio produceva in Asia, e specificamente per il mercato asiatico, questa splendida latrina su ruote (e come potete immaginare, il colore bianco non è casuale)

          https://images.sbito.it/api/v1/sbt-ads-images-pro/images/65/650978cb-eea7-4dc4-ac2c-086a9eb9231f?rule=fullscreen-1x-auto

          Produrlo in quei paesi gli costava letteralmente niente rispetto all’Italia e di conseguenza a qualcuno venne in mente che tutto sommato avrebbero potuto venderli anche qui. Tanto produrli gli costava talmente poco, che pochi o tanti che ne avessero venduti ci avrebbero guadagnato comunque. Se non ricordo male stabilirono addirittura a priori il numero di pezzi che intendevano piazzare sul mercato. Mi pare che fecero arrivare uno stock di circa 50.000 unità (all’epoca il mercato dei ciclomotori era ben altra cosa rispetto a oggi) finite le quali avrebbero semplicemente smesso di vendere il modello.

          Si è trattato quindi di un’operazione puramente commerciale che di fatto aveva dei risvolti tragicomici. Perché all’atto pratico fu palese fin da subito che con quelle premesse il Piaggio Scatto sarebbe stato sostanzialmente un mezzo usa e getta. Infatti per tutto quello che riguarda il discorso assistenza e pezzi di ricambio la cosa era abbastanza chiara: se tu pensi di vendere uno scooter in un numero predeterminato di pezzi e per non più di due o tre anni anche se le leggi dicono quello che dicono finita la commercializzazione dopo un periodo così breve è abbastanza chiaro che di ricambi ben presto non se ne sarebbero più trovati. E l’aggravante di tutto ciò è che il cessetto in questione non era prodotto usando parti reperibili facilmente anche su altri mezzi della Piaggio europea ma presentava diversi particolari specifici in quanto appunto pensato e costruito per il mercato asiatico.

          La cosa divertente fu che riuscirono a venderli quasi tutti in virtù del prezzo praticamente stracciato. Per un po’ di annetti se ne videro girare anche un bel numero perché in definitiva non andava nemmeno male, ma quando con il passare del tempo cominciarono vuoi a guastarsi seriamente vuoi a diventare di fatto impossibile la manutenzione… Insomma, alla fine così come sono comparsi sono anche spariti. E infatti il Piaggio scatto oggi serenamente non se lo ricorda più nessuno. Come è giusto che sia… 😂😂😂

          Ora: non dico che la dacia Spring stia seguendo esattamente la stessa parabola, Però diciamo che il parallelo mi viene facile… volendo essere maligno… 🤭🤭🤭

  9. Ok spring depennata dalla wishlist.
    Se devo prendere un mezzo che periodicamente mi devo “ripassare” tutto per metterlo in sicurezza… allora le Moto Guzzi le ho già. 😂😂😂😂😂

      • “Impacchetti” il connettore incriminato allora.
        Io al suo pisto lo farei subito.
        Credo che nell’ipotesi più fortunata possano bastare un po’ di cellophane un po’ spesso, due fascette adeguate e una buona manualità.
        Potessi vedere com’è fatto e dove è messo potrei essere più preciso…

        • Se fosse solo un connettore (giunto XD) ossidato basta del disossidante, una bella guaina termoretraibile e proprio a voler esagerare una pasta indurente (se può essere bloccato) o silicone… al che mi chiedo se è veramente quello il problema, se vogliono nascondere il vero difetto, o se i meccanici oggigiorno sono incapaci o impreparati e non vogliono metterci mano.

      • O forse lei intendeva dire che ha una Moto Guzzi?
        Nel qual caso, mio fratello nella Fede, sappiamo bene entrambi che la Guzzi è grande e Omobono è il suo profeta, che la moto si accende sempre rivolti verso Mandello e che almeno una volta nella vita bisogna fare il pellegrinaggio al Sacro Stabilimento con annessi tre giri attorno alla galleria del vento 🤲

        • ..sarebbe interessante da sapere se dal 2021 al 2023 hanno migliorato questo connettore

          se avesse avuto un tasso di difettosità alto, non raro, con costi per intervento in garanzia, non escluderei che ci abbiano già messo mano, non solo per il cliente, anche per loro stessi

          vaghi ricordi c’è stato nel tempo un piccolo upgrade intermedio alle batterie

          mentre nel 2023 invece hanno ritoccato inverter, motore e rapporti ingranaggi del riduttore sul differenziale, per fare la versione 65cv

        • Per chiacchera:

          le moto italiane del passato erano pericolosette, magari più sportive ma non affidabili come le prime giapponesi che arrivavano

          un mio conoscente ruppe per strada, per fortuna senza drammi, un giunto del forcellone posteriore in alluminio di una v350 a cardano.. ora non ricordo i dettagli ma pare fosse un possibile difetto di alcune serie conosciuto e non oggetto di richiami

          da parta mia invece mi si è inchiodato due volte il cambio (e la ruota posteriore mentre andavo a velocità varie) di una Benelli Quattro d’epoca

          quando ho fatto rifare il cambio una seconda volta, inizaando ad aver timore ad usarla, ho provato a gogglare un po’ è ho scoperto che era un difetto di costruzione, dovuto alla fretta di commercializzarla e poi non so per quante annate non corretto, avevano usato acciaio troppo dolce, non conforme, per fare le forcelline del cambio..

          se il cambio viene usato con veemenza, pestando con forza/velocita sulla leva e senza frizione, come facevo all’epoca come se fosse stata una moto recente, perchè per il resto la moto “sembrava” ben fatta, sotto sforzo le forcelline si piegano andando ad ingranare 2 marce insieme

          mio padre che aveva avuto un moto simile e anche una Benelli Sei, e che per abitudine metteva le marce con più garbo, non ha avuto per fortuna problemi

          Anche per le moto il passagio in elettrico dovrebbe semplificarne parecchio l’utilizzo..peccato al momento i prezzi delle moto elettriche..

          • Tutte figlie dell’Infausto Argentino. 😀 (Alejandro De Tomaso…)

            Ho tante di quelle storielle che potrei tenerla occupata mezza giornata.
            Gliene butto lì solo una: nella fretta di copiare (sic: copiare. e pure maluccio) il motore 4 cilindri della Honda Four 500 per fare le varie Benelli Quattro/Moto Guzzi GTS, si narra che i tecnici si dimenticarono di rimuovere dallo stampo finale una dicitura “HONDA” presente in rilievo nella fusione, all’inteno del carter motore.
            Sigletta che nessuno avrebbe visto mai, salvo nel caso in cui si fosse dovuto procedere ad un qualsivoglia lavoro che comportasse l’apertura del propulsore.
            Evento remoto?
            Con quelle moto mica tanto, e infatti la leggenda circola ancora adesso perchè pare che quella scrittina “HONDA” negli anni l’abbiano letta in tanti…

            Detto questo, una volta eseguita quella che nel gergo dei guzzisti viene definita “la bonifica” (praticamente compri la moto, la smonti mezza prima ancora di usarla e la rimonti sistemando i difetti e controllando che tutto sia a posto) le 4 cilindri non andavano nemmeno così male. Mio papà il Guzzi GTS 400 l’ha pure avuto e per l’appunto alla fine era riuscito a farlo andare pure bene.

          • Pensi che una volta avevo anche la maglietta… con sopra stampata l’aquila e sotto la scritta “Moto Guzzi. Trasformiamo i motociclisti in meccanici, dal 1921”.

            Però non ce ne sono molte di aziende che possono dire che più della metà di TUTTE le moto prodotte in oltre un secolo di attività sono ancora funzionanti e circolanti. (è un dato vero, nei primi anni 2000 si calcolava circa il 60% del totale prodotto tramite registri storici, associazioni varie e dati ricavati da enti attendibili tipo motorizzazioni e quant’altro…)

  10. Chi compra una tecnologia sostanzialmente nuova si deve aspettare questi problemi, aggravati dalla penuria dei ricambi e dal fatto che i ricambi della spring arrivano dalla Cina…
    Infatti io continuo con il diesel….(italiano).

    • Mi perdoni, ma un connettore (la parte che ha causato il guasto) non è una tecnologia nuova. È che quando è fatto in questo modo è una porcata.

    • Cioè, fatemi capire bene; un problema progettuale che la casa conosce benissimo e non si dispone del pezzo di ricambio? Un incubo. Da non acquistare.

  11. Da quello che racconta l’amico come fate a “confermare che le elettriche si guastano poco”? Bah.

    P. S. La Clio IV che guida mia moglie (pagata 12.700 euro bella accessoriata perché stava uscendo il nuovo modello) ha 80K in 4 anni, ho solo cambiato la batteria personalmente (operazione da 15 minuti) 2 settimane fa (ricambista a 50 metri da casa), unico “guasto” della sua vita, dato che è nella routine di un’auto cambiare la batteria ogni 3 o 4 anni. Tamponata 2 volte, l’abbiamo ricevuta riparata in 5 giorni.

    Per il resto è vergognoso come le case automobilistiche stiano di fatto sperimentando sulla pelle delle persone, addirittura l’unico centro per smontare una batteria è a Bologna? Considerando che Dacia è di Renault e le auto sono le stesse, posso ben supporre che la medesima cosa accada per Renault e Nissan.

    • Quanta ignoranza. Dunque, per un guasto qui documentato, dovremmo dire che tutte le BEV di tutti i marchi fanno schifo?

      • Te lo rispiego, vediamo se riesci ad arrivarci: ho chiesto come farebbe la vicenda del guasto in questione a confermare che le bev si guasti o meno.

        Dove avrei scritto che le bev fanno schifo? Dove lo leggi? Sei analfabeta? Ignorante sei tu.

      • allo stesso modo in cui TUTTE le ice prendono fuoco, TUTTE le ice sono sempre in officina col motore rotto, TUTTE le ice blablabla..
        tacciamo gli altri di ignoranza, ma non vedo grandi differenze, eh..

        • Ma che strano… A me invece pare proprio che questo genere di discorsi li facciate Lei e suoi sodali nei confronti delle BEV. O per lo meno questa è l’ impressione che ricavo nel leggere i suoi commenti, che sono _sempre_ di critica se non denigrazione.

          • ahahahaha
            infatti lei legge miei articoli su vaielettrico..
            e sempre io pubblico brani dove, se succede qualcosa a una bev, viene ricordato (10 volte su cinque) che alle termiche molto di più..
            in pratica la soluzione portata avanti dalla redazione è che se ti prende fuoco la tesla, vw o qualsivoglia altra elettrica non ti devi preoccupare, perché alle benzina succede più spesso.. consolante 🤦‍♂️

            se poi vuoi giustificare “mau” per la stupidità scritta prendendotela con me, 🤷‍♂️🤷‍♂️

          • OHOHOHOH
            Innanzitutto ho scritto “commenti”, e non “articoli”.
            E sì, frequento questo sito da diverso tempo ed ho letto innumerevoli ARTICOLI e COMMENTI. E come in tutti i siti/blog su temi potenzialmente divisivi trovo anche qui alcune persone che postano _solo ed esclusivamente_ messaggi critici e denigratori, MAI positivi o semplicemente interlocutori. Ed è facilmente verificabile, avendo il tempo di rileggerli. Mi sono venuti in mente solo due possibili motivi per tale comportamento: o a questi soggetti piace semplicemente seminare zizzania e si divertono a scatenare flame e a leggerli (qualcuno li definirebbe “troll”, io non mi spingo a tanto), oppure per qualche ragione che non conosco cercano di convincere più persone possibili a non acquistare il tal prodotto, quasi ne auspicassero la scomparsa. Tutto ciò con varie gradazioni di aggressività (nel caso specifico trovo molto “elegante” dare praticamente dello stupido al signor Tedeschini; certamente lui non ha nessun bisogno di giustificazioni da parte mia). Ovviamente in questi casi è del tutto inutile porre la famigerata domanda che sorge spontanea “ma allora cosa lo frequenti a fare questo sito?”, e quindi me ne astengo. Anzi, mi asterrò anche dal perdere ancora tempo in una “conversazione” che non porta a nulla.
            Buona vita nowatt.

      • Scusate, garanzia o meno la Renault progetta un’auto (Dacia da 20 Mila euro) e per ripristinare un giunto, che se avrebbero studiato meglio l’auto nella sua progettazione non si sarebbe mai rovinato, occorre cambiare l’equivalente di metà costo della stessa a corpo unico? Lo faranno in garanzia, bene, è un problema a spese loro d’accordo, ma i MESI, non settimane di fermo macchina al pinco pallino di turno chi li rimborsa? Sapendo che com’è fatta la macchina si ripresenterà. E le noie alle Volkswagen elettriche che si presentano ugualmente (vedi freni posteriori o problemi elettronici e così discorrendo?) Non lamentatevi che gli italiani preferiscono il termico all’elettrico. L’elettrico prenderá campo tra qualche anno se i costruttori a causa della normativa euro 7 produrranno solo veicoli elettrici perché meno costosi.

    • “Come fate a “confermare che le elettriche si guastano poco”?”

      Poco infatti non vuol dire mai.
      Comunque basta generalizzare sempre come se le Bev le facessero tutte uguali con lo stampino..
      Altrimenti ragionando così tutte le endotermiche FIAT (con tutto il rispetto) sarebbero uguali alle Ferrari

      • Rispondo anche a te, ancora uno che non comprende il discorso, anche semplice direi:
        Ho chiesto alla redazione quale sia il nesso tra il guasto di questa Dacia e la conferma che le Bev si guastino poco. Quale sarebbe l’implocazione dell’episodio sulla conferma?

        Chiaro? Hai compreso?
        Spero sia l’ultimo a cui debba spiegarlo.

        • Credo che la redazione abbia fatto questo ragionamento: “In genere le BEV si guastano meno delle ICE, ma tu sei stato sfortunato e purtroppo, ad oggi, se si guasta una BEV sono problemi non piccoli, soprattutto per l’impreparazione delle officine”. Quindi non c’è nessuna implicazione ma solo la presa di coscienza che nonostante tutto pure le BEV si guastano e che pochissime officine sanno dove mettere le mani e in alcuni casi hanno difficoltà a reperire i pezzi di ricambio. Quello che mi ha spiazzato, e credo sia successo pure agli altri, e che nel tuo commento dichiari che la tua Clio nonostante abbia percorso 80000 km non ha mai avuto problemi, quindi sembrava un’attacco alle BEV perciò puoi comprendere il motivo di certi commenti. Se le cose stanno così, posso solo ammettere di aver interpretato male il tuo commento e me ne scuso, ma se più di una persona ha fatto questo errore potrebbe essere che il tuo commento lasci spazio ad interpretazioni.

          • Il mio menzionare la clio era per evidenziare che la stessa casa automobilitsica gestisce le auto in modo completamente diverso. Ha una rete capillare di assistenza, inserisce nuovi prodotti che dovrebbero trainare verso la nuova mobilità, ma poi si perde sulla logistica dell’assistenza. questo implica per me un non crederci evramente.

        • A quanto pare siamo in diversi a non aver capito cosa voleva dire…
          Come lei non ha capito quello che ho scritto io evidentemente.

    • penserai mica,
      sul serio,
      che quando compri un cellulare nuovo uscito da poco
      tu non sia anche sfruttato un beta-tester?
      e lo stesso dicasi per le auto di qualunque tipo,
      delle lavatrici,
      dei frullatori
      ecc ecc

    • Dubbioso, hai a portata di mano statistiche che le BEV si guastino più delle termiche? Se la risposta è positiva pubblica il link per favore. Nel frattempo ho fatto un a mini ricerca con Google, una dei primi risultati mi porta alla pagina dell’ADEC tedesca
      https://www.adac.de/rund-ums-fahrzeug/unfall-schaden-panne/adac-pannenstatistik/
      Dove dice che le BEV hanno 4,9 guasti ogni 1000 autoveicoli contro i 6,9 delle ICE, un 30% in meno, per essere agli inizi della produzione di massa direi niente male.

      • Il problema sono le auto nuove Bev o ice fanno tutte schifo. Sovraprezzate in maniera vergognosa e zeppe di componenti che si rompono in maniera programmata per creare danni ingenti ai proprietari in modo da spingerli verso il noleggio o il “finto” acquusto tipo vfg. Perciò, tenetevi le vecchir auto! Ma visto che a chi detiene il potere l’avidità è insaziabile ecco pronte le normative euro per mettere fuorilegge le nostre auto e costringerci, soprattutto nei grandi centri, a sostituire l’auto con spese improponibili per le famiglie medie italiane. È questa la rivoluxione elettrica che vogliamo? Io di sicuro non la voglio!

          • Scrivo qui perché non mi consente di rispondere direttamente. Affermazioni sue, suo l’onere. Concetto base del fact checking.

          • In centro a Milano, si entra con benzina Euro 4,
            auto vecchie di 15 anni disponibili a 2k nell’usato

            in orario sera/notte poi le restizioni sono meno

            alcuni altri (pochi) centri città hanno restrizioni parziali simili,
            oppure piccole zone direttamente rese solo pedonabili e ciclabili

            nel resto di italia, giri legalmente anche con naftoni di 20 anni fa, e al sud persino più vecchi, anche con filtri rimossi (non legale)

            chi a Milano ci abita e lavora è stato avvisato da molti anni di non prendere un diesel, se non al limite uno dei più recenti

            sono stati graduali, perdire ora 2023 sul sito del Comune stanno postando le restrizioni che introdurranno nel 2030 ( benzina euro 4 di giorno)

            PS: i mezzo da lavoro Euro 5 diesel entrano a Milano anche di giorno,
            e mezzi più vecchi possono avere delle deroghe, cosi come i residenti

            In Regione puoi anche usare un’auto d’epoca, Euro 0 a carburatori, attraversano legalmente Comuni che abbiano limitazioni ad Es. sino euro 2, se metti una scatolina GPS che ti controlla i km annui (sino a 7000km)

            Se queste sono le restrizioni, mi sembra che ci stanno andando delicati delicati

            Che poi, voler entrare in “centro” di giorno a Milano in auto, se non sei residente o non hai un parcheggio facile in azienda, è da masochisti

            si può parcheggiare nelle aree del perimetro e proseguire in metro, o andarci direttamente con le linee metro-treni extraurbane;
            sono normali treni leggeri regionali, uno ogni 30minuti, che quando entrano in città proseguono diventando metropolitana sotterranea

        • Altra retorica del vittimismo..

          come atteggiamento mi ricorda il “mammone italico”, cioè viziato da mammina e non cresciuto, che quando va bene da la colpe agli altri invece di darsi da fare per migliorare le cose, e quando va male, se è anche furbetto, “piagne mentre fotte gli altri”

          Il cinema italiano aveva “esploso” questa figura, chi fa la vittima, aiutandoci ad arginarle, ma dopo anni è tornata in voga sui socials, e anche in politica

      • Ma seriamente avete problemi ad accettare commenti senza ricamarci sopra?

        Ad ogni modo prima di postare dei link per fare lo splendido le consiglio di leggere tutto quello che c’è scritto, le incollo la traduzione (fatta con google dal tedesco) delle conclusioni. Le consiglio di leggerle.

        “Conclusione finale? Non ancora possibile
        Quindi i veicoli elettrici sono meno soggetti a guasti rispetto ai motori a combustione? È ancora troppo presto per una conclusione definitiva per i seguenti motivi:

        Dati gli alti prezzi di acquisto che possono attualmente essere raggiunti per i veicoli elettrici, i produttori sono probabilmente meno tentati di far risparmiare sui costi per i componenti sensibili ai guasti.

        Anche i veicoli elettrici attualmente in circolazione sono un nuovo territorio per i produttori. A questo proposito, è del tutto possibile che la probabilità di guasti possa essere ridotta attraverso effetti di apprendimento/miglioramenti tecnici in relazione ai singoli componenti.

        Non è chiaro se gli pneumatici, soggetti a sollecitazioni molto maggiori a causa del peso elevato delle auto elettriche, resisteranno negli anni. Il chilometraggio degli attuali veicoli elettrici è ancora inferiore a quello dei motori a combustione. Anche gli assali, le sospensioni degli assali e i freni devono sopportare carichi maggiori o diversi. Ancora non conosciamo le conseguenze a lungo termine.

        Le attuali statistiche sui guasti non possono fornire alcuna informazione sul fatto che le batterie ad alta tensione faranno il loro lavoro fino a quando un motore a combustione (motore diesel e benzina).

        L’ADAC continuerà quindi e amplierà costantemente il confronto di sistema tra auto elettriche e motori a combustione nei prossimi anni.”

    • Ciao dubbioso,
      Sei fortunato! un mio collega invece è disperato perché la sua Clio termica è ferma da 6 mesi dal carrozziere per incidente banale. Dico banale perché non arriva dalla casa madre uno stupidissimo farò a led anteriore.. ora sta chiamando direttamente le concessionarie di mezza italia e sta valutando di comprarlo usato e/o su qualche mercato secondario se lo trova.. non appena la sistema la vende.. macchina peraltro che non gli dà problemi ma non ne vuole più sapere di dover rimanere senz’auto per mezzo anno e pasa se si spacca il “pezzo sbagliato”.
      Il problema però è capire quale casa costruttrice/ modello non risente di questa situazione oggi 😐

      • Ma questa è una situazione diversa. Un contoè lo shortage dei componenti (che si è rotto epr un incidente e non per guasto interno), un conto è ti mando l’auto a bologna perché bisogna sostituire mezz auto e solo a Bologna sanno farlo.

        Parliamo della stessa casa automobilistica.

    • Se la redazione scrive che si guastano meno, avrà dei dati oggettivi che lo confermano! Il nesso non c’è con questo guasto, è un mero dato statistico! Punto. Sarai anche un genio matematico, ma temo ti abbiano rimandato in italiano. Ti piace la Clio con 80 mila chilometri che va benissimo? E allora cosa a vieni commentare su un sito di auto elettriche!? Diciamo… per mettere zizzania? Eh

    • Scrivo l’ovvio:
      la frase dell’articolo alludeva a possibili difficoltà nell’assistenza ai guasti “conferma…. ma se si guastano..” ..nella sua citazione la ha tagliata modificandola

      è manipolazione verbale, “argomento fantoccio”

      Parere personale, è da tempo che come tecnica non funziona, chi legge si accorge della forzature, un tentativo di inganno anche molto ingenuo, e ne svaluta la credibilità anche delle frasi successive, che fossero interessanti per sviluppare la discussione o caciara buttata li tanto per sfogarsi

      Poi, secondo me, il blog spazia a 360°, anche difetti, guasti, problematiche quotidiane a cui si può andare incontro, ne parla in un modo non edulcorato, evidendenziandoli, in ottica di voler migliorare anche questi aspetti, una buona finestra per informarsi o iniziare a curiosare sul mondo dell’elettrico

      • Concordo, quello che si fa nell’articolo è manipolazione verbale.
        Si parla di un problema distinto per spingere un’idea fuori contesto.
        Detto questo la caciara è ovvio che sia la vostra, del resto qualcuno al solito ha scritto: CHE VIENI A FARE SU VAIELETTRICO?

        Mi chiedo che senso abbia aprire un blog se il contraddittorio o la critica garbata non debbano aver luogo. La cosa grave sono le offese personali per giunta, una roba tribale, come direste voi JURASSICA.

        il vostro è un problema sociale, volete essere elite. ma non lo siete sia dal punto di vista intellettuale che di portafogli. Domani mattina, se mi sveglio dal lato sbagliato del letto, posso prenotare una Tesla Roadster, chi me lo vieta o comprare cash una M3LR? e se accaddesse lo farei esclusivamente per l’oggetto, non perché sia stato illuminato sulla via di Damasco dal madre natura, esattamente come molti di voi che hanno acquistato il mezzo elettrico non lo hanno fatto per l’ambiente, ma perché lo ritenevano il gadget teconologico del momento, o altri che con dei conti strani hanno capito che potevano risparmiare e altre opportunità simili. E questo si spiega banalmente con gli articoli su coloro che si lamentano del caro prezzi delle compagnie elettriche.

          • Vabbè bella battuta “concordi”.. 🙂

            Dubbioso.. non concordiamo..ho scritto che la TUA è una manipolazione verbale della frase dell’articolo; mi hai risposto facendo un’altra manipolazione, del mio messaggio..

            Sei da guinness dei primati (o da profilo di psicologia, discorso lungo)

            Anche atteggiarsi a vittima mentre si aggredisce e sproloquia “Voi qui voi la fate questo e quello”, facendo su una caciara, è un’altra manipolazione basica, le fanno i bambini sino a una certa età, poi cambiano modalità

            per questo le consigliavo di non usare giochetti, si mette un po’ in ridicolo, e si fai beccare spesso, poi deve arrabbiarsi e arrampicarsi, è un peccato per lei visto che sta sempre con noi nelle discusioni..poi bho..faccia come crede

            Serena nottata

      • Insomma, è irrilevante che le Bev abbiano meno guasti, la frase “Questo racconto conferma quel che abbiamo scritto più volte: le auto elettriche si guastano poco, meno delle auto termiche, ma se si guastano…” è un evidente lapsus calami perché il racconto non conferma nulla sulla minore o maggiore propensione delle elettriche a guastarsi.

        Anche la seconda parte della conclusione “….se si guastano” “Le officine abilitate a intervenire sono ancora poche” vale probabilmente per la Dacia in oggetto ma non è detto che valga automaticamente per Tesla, Porsche o Polestar od altre case automobilistiche.

        Dal racconto emerge solo che una Dacia ha avuto un certo guasto (magari l’unica tra decine di migliaia che invece trotterellano felici) e che la rete di assistenza in cui è incappato l’utente si è rivelata inadeguata.

        Che Dacia abbia una storia di alta difettosità è un fatto storico, che può essere scritto senza beccarsi una causa di risarcimento danni. Che la Spring abbia un’alta difettosità ed una rete inadeguata di assistenza non si può invece scrivere, perché non è un dato accertato.

        Molti degli interventi apparsi in merito sono speculativi o meramente polemici.

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