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Venezia: barca ibrida di TOSI per le opere d’arte

barca ibrida

L'anteprima della barca di Tosi

Opere d’arte trasportate in barca ibrida. Questa la sfida di Pietro Tosi, l’innovativo armatore che da decenni investe e si batte per la nautica elettrica (leggi qui) non solo a Venezia.

L’ultima creazione di Tosi si chiama si chiama Studio 43  ed è stata presentata, in collaborazione con Assonautica Venezia, negli spazi del  Cantiere Studioplast a Casale sul Sile (TV). Una cerimonia importante per la significativa  presenza del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Pino Musolino e di un rappresentante della Camera di Commercio di Venezia Rovigo.

Barca da lavoro per le opere d’arte

La barca ibrida che tra un mese sarà in acqua

Studio 43 –  dotata di una gru elettrica e di tre condizionatori essenziali per il trasporto delle opere d’arte suscettibili di alterazione – nasce dall’esperienza professionale di Tosi che da 32 anni  si occupa  di trasporti e allestimenti a Venezia per Biennale d’Arte, Biennale d’Architettura, Mostra del Cinema di Venezia, Palazzo Grassi, Museo Fortuny e la Scuola Grande di San Rocco.

Il motore e il pacco batteria

Il sistema di propulsione è un “N80LB 12/24kW
500rpm 96Vdc IP55 dual shaft” che, spiega Tosi, “è alimentato con batterie, raffreddato a liquido e completo di supporti antivibranti“. Infine completa: “Il sistema propulsivo un MotorController Curtis 1236/1238 raffreddato a liquido, con classe di isolamento IP65“.

Riduzione del 70% del moto ondoso

Oltre la riduzione delle emissioni e dell’inquinamento acustico Studio 43 presenta altri vantaggi secondo Tosi: “Si riduce il moto ondoso del 70% grazie alla particolare forma dello scafo che prevede una poppa alta sull’acqua e alla presenza dello “scarpone” che la fa galleggiare e non produce onda di trascinamento“. Un aspetto fondamentale per Venezia.

Più spazio per le opere d’arte

A parità di dimensioni esterne la barca: “Ha un volume di carico superiore del 40%, non avendo più la sala macchine ma un motore elettrico di ingombri molto contenuti“. Un altro elemento sottolineato è “la conformazione della carena che consente di muoversi più agevolmente su bassi fondali senza danneggiare l’asse e l’elica, protetti dall’innovativo scarpone“.

Varo tra un mese, richieste da tutto il mondo

Come si può vedere anche dalle foto, la barca non è in acqua. Sarà varata tra un mese. Tosi è ottimista: “Abbiamo fatto già una prova con una barca simile ma più piccola – spiega l’armatore – e funziona benissimo. Sono venute persone da tutto il mondo a provarla e dalla Grecia sono arrivati i primi ordini, ma il mio scopo principale non è la vendita, bensì la promozione della navigazione sostenibile”.

E le istituzioni si interessano

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Pino Musolino ha detto parole interessanti: “Essendo noi un ente che fa della sostenibilità uno dei suoi architravi siamo sempre interessati a progetti di questo genere“.

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