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Un EV da 300 km di autonomia reali: consigli?

La Kona da un motore da 204 CV (150 kW), con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi

Una EV da 300 km di autonomia reali, anche in autostrada a velocità sostenuta. La sta cercando Giovanni, come auto per il lavoro. Vaielettrico risponde. Potete inviare le vostre domande alla mail: info@vaielettrico.it

 

Una EV da 300 km, per fare 600 km /mese

Sto valutando l’acquisto o il noleggio di un mezzo elettrico per lavoro. I parametri per la scelta sono:

1 – noleggio a lungo termine a carico della mia ditta

2 – abito a Bergamo e lavoro in provincia di Pavia, circa 130 km per tratta,  un’ora e mezza di cui un’ora a 130 km/h e mezzora tra statale e code in tangenziale.

3 – sul posto di lavoro ho a disposizione prese industriali GRATIS 220 o 380 volt
4 – vicino casa ho una colonnina di ricarica di A2A, dove stipulerebbe un contratto l’azienda.
5 – percorro circa 6.000 km al mese.
Attualmente ho una Clio Dci 1500 turbodiesel che consuma mediamente 18 km/l. Considerando di ricaricare sul posto di lavoro e solo in emergenza vicino casa, mi serverebbe un mezzo in grado di fare almeno 300 km effettivi di cui 200 ad alta velocità. Per quale modello potrei optare? Molte grazie in anticipo” Giovanni Ciattone 

Ampia scelta di elettriche che fanno al caso suo, ma…

Risponde Paolo Mariano – Buon giorno Giovanni! La quasi totalità delle auto elettriche in commercio può gestire una distanza di 130 km (anche in autostrada, anche a 130 km/h e d’inverno) senza bisogno di ricariche intermedie. Già le compatte medie del segmento C infatti hanno generalmente un pacco batteria che ha una capacità di almeno 45 kWh netti utilizzabili.

Anche una Opel Corsa-e potrebbe essere adatta a questo utilizzo. Ma non si può prescindere dalla ricarica casalinga.

Dato un consumo massimo (in autostrada) di non oltre 22/23 kWh/100km, la percorrenza possibile a batteria carica è sempre di almeno 200 km. Questo sarebbe il “minimo sindacale”. Visto che al lavoro dispone di prese industriali, potrebbe richiedere l’acquisto di un sistema di ricarica mobile come quello di Juice Technology (Juice Booster II). Sistema che potrebbe poi utilizzare anche nei suoi viaggi. In alternativa può richiedere alla sua azienda l’installazione di una wallbox di ricarica. Il punto critico piuttosto lo rilevo per le sue ricariche presso il luogo di abitazione.

Meglio non prescindere dalla wallbox casalinga!

Visto che afferma di avere una colonnina pubblica A2A vicino casa, immagino che lei non abbia la possibilità di parcheggiare e ricaricare l’auto presso la sua abitazione. Questo potrebbe rappresentare un problema. Soprattutto se la sua scelta dovesse ricadere su un’auto che non possa gestire l’andata (lavoro-casa) e il ritorno (casa-lavoro) con un’unica ricarica. Una colonnina pubblica infatti, proprio in quanto tale, potrebbe essere occupata da altri utenti e non essere a sua disposizione quotidianamente. O potrebbe non essere sempre funzionante. Di conseguenza non sarebbe saggio contarci. Visto che per lei potrebbe essere essenziale.

Una semplice presa schuko può consentire di ricaricare in tutta comodità a casa nostra, anche se non disponiamo di una wallbox

A meno che, per qualche motivo lei non utilizzi l’auto esclusivamente per gli spostamenti casa – lavoro – casa, avrà bisogno di utilizzare l’auto anche nel week end e dovrà quindi poterla ricaricare. Se ne ha la possibilità, sarebbe estremamente più saggio (a mio avviso indispensabile) dotarsi di un sistema di ricarica presso la sua abitazione.

Medie compatte da 58 a 64 kWh possono essere quelle giuste

In alternativa, come lei stesso suggerisce, dovrebbe considerare di ordinare una EV da 300 km, ovvero un’auto elettrica con un’autonomia pari ad almeno la tratta di andata e ritorno. Già una Hyundai Kona 64 kWh o una Volkswagen ID.3 58 kWh, solo per citarne due, potrebbero fare al caso suo. In questo caso potrebbe evitare la ricarica casalinga e utilizzare solo la ricarica sul posto di lavoro. Ma, come detto, anche in questo caso, personalmente, consiglierei vivamente l’installazione di una wallbox a casa (se ne ha la possibilità).

La Volkswagen ID.3.

Le auto elettriche non sono progettate per essere sempre ricaricate alla colonnina pubblica. Non nel quotidiano. Ma solo in occasione di viaggi la cui percorrenza superi quella di autonomia dell’auto. Basare l’utilizzo della sua auto unicamente sulle colonnine pubbliche, anche solo per il week end, la metterebbe in una condizione di inutile disagio. Quindi, per ricapitolare, ampia scelta di auto per lei (compatibilmente con la policy aziendale). Ma, anche qualora l’azienda la dotasse di un’auto dall’ampia autonomia, non poter ricaricare a casa potrebbe rappresentare per lei un problema. Che cercherei di evitare.

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