Anche il ministro dei Traporti, Danilo Toninelli, parla apertamente di incentivare la mobilità elettrica e ibrida. Andando nel solco di quanto detto dal vice-premier Luigi Di Maio, che punta ad avere un milione di elettriche in Italia entro 5 anni.
Non solo nuovo, anche retrofit
Toninelli ha parlato martedì 31 luglio davanti alla Commissione Lavori Pubblici del Senato. Dicendo che la sua politica punterà a favorire una mobilità dolce e condivisa. Quindi: più piste ciclabili, più treni regionali per il trasporto locale ecc. E anche una diminuzione di auto a benzina a gasolio, a favore di ibride ed elettriche. Con incentivi che riguardino non solo l’acquisto del nuovo, ma anche la trasformazione di vecchi veicoli in elettrico. Ma ecco il passaggio più interessante del suo discorso, che il portale Muoversincittà.it riporta integralmente
“La mobilità collettiva, pulita e dolce rappresenta uno dei punti cardine delle linee di intervento dell’Esecutivo del cambiamento e di questo Ministero. In tema di mobilità sostenibile, come riportato nel contratto di governo, è necessario avviare un percorso finalizzato alla progressiva riduzione dell’utilizzo di autoveicoli diesel e benzina. Il fine è ridurre l’inquinamento per contribuire concretamente a conseguire gli obiettivi contenuti nell’accordo di Parigi. Investiremo nell’acquisto di veicoli ibridi ed elettrici e negli incentivi per interventi di retrofit per veicoli a combustione interna. Il contributo concesso, che dovrà essere attentamente aggiornato sulla base del tasso di diminuzione dei prezzi internazionali delle vetture elettriche, servirà a rafforzare la presenza sul territorio di un efficiente sistema infrastrutturale di ricarica.
IL NOSTRO PARERE. Il nodo, caro Toninelli, sta nel definire quali veicoli ibridi meritino di essere incentivati. Secondo noi, solo quelli plug in, con una buona percorrenza in elettrico a emissioni zero, sarebbero da includere nella lista dei modelli da premiare. Forse, con un po’ di malizia, adesso ci spieghiamo perché una nota e apprezzata Casa giapponese da qualche tempo abbia iniziato una campagna martellante per spiegare che della spina per ricaricare non c’è bisogno. E che i suoi veicoli sono già il futuro. Noi invece pensiamo che siano stati un grande passo avanti, ma parlandoormai al passato. Voi che ne dite?