1) Come funziona l’incentivo: esclusi gli impianti da 3 kW
Si parla molto degli incentivi all’acquisto di auto e moto elettriche (qui la guida), meno di quelli per l’installazione di wall box e impianti di ricarica domestici e privati. Sono stati anch’essi istituiti con la Legge di Bilancio e disciplinati dal cosiddetto decreto Ecobonus. A differenza di questi ultimi, però, seguono il percorso del credito d’imposta, essendo assimilati ai normali interventi di ristrutturazione edilizia. Quindi danno diritto a uno “sconto fiscale” del 50% sul costo dell’intervento, recuperabile in 10 anni in dichiarazione dei redditi.
2) Come procedere per l’istallazione: occhio al bonifico
Tutti i fornitori di energia propongono l’intervento di installazione e aumento di potenza “chiavi in mano”, ma l’utente può anche scegliere di farsi installare l’impianto in proprio. Alcuni comuni interpretano però la normativa in modo restrittivo pretendendo che l’intervento sia corredato da una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) se comporta un aumento della potenza contrattuale. In questo caso il costo della pratica riduce significativamente i vantaggi dell’incentivo.
3) Guida alla lettura del listino: prezzi e potenze
Nel listino che pubblichiamo qui di seguito, trovate una carrellata dei principali dispositivi sul mercato, sia per impianti privati domestici, sia per impianti privati ad uso pubblico come quelli aziendali. Caratteristiche e prezzi sono tratti dai siti web delle aziende, ma possono variare con adeguamenti e offerte commerciali temporanee. Eventuali comunicazioni o aggiornamenti a perri@vaielettrico.it . Altre info nel Vademecum (clicca qui) realizzato da Motus-e con il nostro supporto.
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