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Silk EV-Faw a nozze nella Motor Valley. Celebra Walter De Silva

motor valley

Il concept presentato dal gruppo Faw a Francoforte. La Hongqi S9 si ispirerà a questo?

La supercar elettrica sino-americana si farà. Si farà nella Motor Valley emiliana e la farà, anzi la sta già facendo, una leggenda del design auto come Walter De Silva. La firma ufficiale sul progetto da un miliardo di euro dell’americana Silk Ev e della cinese Faw annunciato la scorsa primavera è arrivata oggi. Terzo firmatario il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che metterà a disposizione della nuova società tutti gli strumenti di legge. Quindi risorse finanziarie e percorsi autorizzativi privilegiati previsti per sostenere uno dei più significativi investimenti  “green field” stranieri sul territorio italiano.

Supercar extralusso marchiate Hongqi S

L’accordo darà vita a un polo industriale e di ricerca per sviluppare e produrre la gamma “S” del marchio cinese  Hongqi. Una gamma di supercar extralusso che per ora prevede l’ibrida S9 e le full electric S7 e S5. Saranno vetture globali, vendute quindi in tutto il mondo e replicate in Cina in uno stabilimento gemello per il mercato asiatico. De Silva è già al lavoro nella galleria del vento e ai simulatori della parmense Dallara sul primo modello S9. Verrà presentato al Salone dell’auto di Shanghai del prossimo anno. Sarà, come detto, una ibrida dalle forme semplici, destinata a «stabilire l’identità del brand» ha detto il designer che ha fatto la storia di grandi costruttori come Fiat e Volkswagen. Ferrari e Porsche sono i concorrenti di riferimento, ha aggiunto De Silva che si è dato come mission raggiungere «l’essenza della bellezza».

Con Dallara & C, il top della Motor Valley

Walter De Silva

Dallara sarà una delle eccellenza della Motor Valley coinvolta nel progetto, ma il presidente di Silk Ev Jonathan Krane ha assicurato che saranno molte altre le aziende di componentistica automotive italiane chiamate a supportare la fase di sviluppo della nuova gamma e a collaborare nella progettazione e nella realizzazione del nuovo impianto. Sorgerà sicuramente nel cuore della Motor Valley emiliana, quindi fra Modena e Bologna, ma la localizzazione non è ancora stata individuata. E’ uno degli oggetti della trattativa con Regione e realtà locali, hanno detto Bonaccini e l’assessore regionale alle attività produttive Vincenzo Colla. Vista la portata del progetto, ha aggiunto il presidente dell’Emilia-Romagna, l’avvio di questo nuovo brand auto in territorio italiano «è un fatto di portata nazionale, che coinvolge il governo italiano, qualunque esso sarà». Alla firma dell’accordo infatti, ha pertecipato il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano.

Bonaccini: una fatto di portata nazionale

Vicenzo Colla, a sinistra, e Stefano Bonaccini durante la conferenza stampa

Silk EV e Faw svilupperanno qui, probabilmente nello stesso sito produttivo, un centro di innovazione di livello mondiale che si occuperà di tecnologia, design, nuovi materiali, big data, connessione Iot anche a supporto dello stabilimento gemello di Changchun, in Cina.

«La joint venture segna un’importante pietra miliare nell’ambito dell’iniziativa Belt & Road per Cina, Italia e industria automobilistica globale» ha commentato in una comunicazione scritta  Xu Liuping, presidente di Faw Group. «È un’opportunità unica per Faw per unirsi alla Motor Valley italiana, rinomata per il suo lusso e per le sue auto da corsa, e per diventare il nuovo punto di riferimento in veicoli di nuova energia» ha aggiunto. Ha promesso infine che la nuova impresa sarà «un’impresa di successo a lungo termine. La serie Hongqi “S” sviluppata dalla jv arriverà sotto il marchio Hongqi di Faw e sosterrà il suo target di vendere un milione di veicoli Hongqi all’anno entro il 2030».
Johnathan Krane, ceo di Silk EV

Per Krane «Questa partnership strategica tra il meglio dell’automotive cinese e italiano  posiziona in modo univoco la serie Hongqi “S” all’intersezione di veicoli sportivi ultra-lusso ad alte prestazioni e veicoli a basso impatto ambientale. La serie Hongqi “S” guiderà una nuova era nel lusso e nella mobilità sostenibile».

Il debutto con l’ibrida plug in Hongqi S9

 La prima vettura che uscirà dallo stabilimentio emiliano dovrebbe essere ispirato al concept con marchio Hongqi presentato a Francoforte nel 2019. Sarà una ibrida plug in, definita da Krane “ultraluxury new energy sportscar” con motore V8 di 4 litri e motore elettrico per una potenza complessiva di 1.400 cavalli. A questa dovrebbe seguire una versione elettrica pura. De Silva si è limitato a dire che «avrà prestazioni molto elevate, con motore di conseguenza». Il ruolo di Dallara sarà cruciale: fornirà supporto nel design e nell’aerodinamica, che secondo  de Silva «devono andare a braccetto, tanto più in veicoli a basso impatto ambientale», ma collaborerà anche agli aspetti telaistici e strutturali, grazie alle sue competenze sui nuovi materiali.

Il valore aggiunto della Motor valley emiliana

La Motor Valley emiliano-romagnola, ha ricordato Stefano Bonaccini, conta su 16.500 aziende e oltre 90.000 addetti, con 16 miliardi di fatturato annuo e un export di 7 miliardi. Ospita, oltre a Dallara,  Lamborghini, Ducati, Ferrari, Haas, Magneti Marelli, Maserati, Pagani e Toro Rosso. Pochi mesi fa Confindustria Emilia Centro ha lanciato un grande progetto per la conversione elettrica dell’industria dell’automotive emiliano-romagnola, e le Università di Bologna, Modena e Reggio e Ferrara hanno dato vita a Muner, l’unico percorso di laurea al mondo dedicato alle auto ad alte prestazioni

Lamborghini e Ducati appartengono all’Audi  che ha a sua volta siglato un accordo con Faw per produrre in Germania auto elettriche del colosso cinese.

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