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Salvini fa retromarcia… sulla bici

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Dopo aver annunciato targa, assicurazione e obbligo di casco anche per la bici, Salvini ridimensiona tutto: ora si parla solo di monopattini.

Il ministro dei Trasporti mercoledì, durante il question time alla Camera aveva parlato di un «pacchetto che interverrà anche sulla mobilità dolce, sulle due ruote, prevedendo casco, assicurazione, targa e freccia obbligatorie per monopattini e biciclette». Parole che hanno messo in allarme un po’ tutti, ANCMA e associazioni in primis. Noi ne abbiamo scritto e abbiamo spiegato i motivi per cui, secondo noi, difficilmente alle parole sarebbero seguiti anche i fatti. Nemmeno 48 ore dopo arriva la smentita o, se preferite, la retromarcia: «qualcuno ha giocato a fare confusione», ha spiegato Salvini in un’intervista al giornale Libero. Il ministro ha spiegato che  «targhe, frecce, casco, assicurazioni e limiti di velocità sono per i monopattini, non per le biciclette». 

Salvini e la bici, rapporto travagliato

La frase «obbligatorie per monopattini e biciclette» a nostro parere non lasciava adito a molte interpretazioni, ma chiunque ha il diritto di cambiare idea, specialmente i politici. In questo caso l’improvviso mutare di sentimento di Salvini ci rallegra perché, come scritto, l’introduzione di regole ed ulteriori esborsi avrebbe avuto scarso impatto sulla sicurezza e al contrario avrebbe disincentivato l’utilizzo delle due ruote a pedali.

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