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Ricarica in autostrada, un diritto da garantire a tutti

colonnine aeroporti di milano

Una delle tre stazioni di Free to X già operative sull'Autosole nel tratto Milano-Roma.

 

 

Ricarica in autostrada, un diritto da garantire a tutti, per dare agli automobilisti elettrici le stesse opportunità di chi viaggia a benzina o a gasolio. Ma qual è la situazione oggi? Qualcosa si muove, ma ancora troppo a rilento…

Ricarica in autostrada: qualcosa si muove, ma troppo lentamente…

Uno dei cantieri di Free To X, la società di Autostrade per l’Italia che si occupa dell’installazione delle ricariche.

 

Chi ha un’auto elettrica sa bene quanto sia scomodo dover uscire dall’autostrada per rifornire. Solo da un annetto la società che gestisce la rete più importante, ASPI, ha varato un piano per installare 136 stazioni di ricarica (100 entro il 2023), attraverso una propria società, Free To X. Le primi tre sono funzionanti in A1: a Secchia Ovest (Modena Nord, direzione Milano), a Flaminia Est, a 50 km da Roma e a San Zenone (a Sud di Milano, direzione Bologna). Altre sono in via di ultimazione, nel solito percorso a ostacoli tutto italiano per ottenere i permessi. Due cantieri sono stati aperti da tempo in Campania e altri sono in via di attivazione. Tutte stazioni con due o quattro colonnine e potenze fino a 300 kW, perfette per ricariche in poche decine di minuti. Ma quel che ci si chiede è: si sta andando abbastanza veloci? O forse sarebbe bene aprire le porte delle stazioni di servizio ad altri operatori?

Adolfo De Stefani Cosentino, presidente dei concessionari Federauto, è un dealer Mercedes

Ricarica in autostrada, il lamento di che vende le auto

È una domanda che non si pongono solo gli automobilisti, ma anche chi le macchine elettriche le deve vendere. E sa che senza colonnine tra casello e casello molti sono restii a comprare. È stata la stessa Federauto, Federazione italiana dei concessionari auto, a segnalarlo per bocca del presidente Adolfo De Stefani Cosentino. Spiegando che ci sono precise scadenza fissate dalla legge, sistematicamente ignorate. “ Senza colonnine su una rete di quasi 7mila km sarà molto difficile convincere gli italiani a comprare veicoli elettrici, ha detto. Una lamentela condivisa dal numero uno di Enel X, Francesco Venturini, con ripetuti post su Linkedin: ““Ricariche in Autostrada? FERME, nonostante ci sia una legge che obbligava i Concessionari a installarle entro il 30 giugno 2021!”. In effetti, la Legge di Bilancio 2021 prevedeva che i Concessionari autostradali, per munirsi di infrastrutture di ricarica rapida (con potenza superiore a 50 kW), provvedessero a rendere note (entro l’inizio di marzo) le caratteristiche tecniche delle stesse. Ma, se entro i 180 giorni dalla pubblicazione della stessa legge (30 giugno 2021), i Concessionari non avessero provveduto all’installazione di tali infrastrutture, avrebbero dovuto consentire a qualsiasi operatore di candidarsi a tale iniziativa. E pubblicare, entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta, una manifestazione di interesse “volta a selezionare l’operatore” per la realizzazione delle stazioni di ricarica. Enel X, ad esempio, si è offerta di dotare delle strutture necessarie la rete autostradale d’Italia, in accordo con quanto previsto dalla legge. Ma, al momento, ancora senza un seguito.

La stazione Enel X a Rho Sud, sulla Torino-Milano (foto: Chargemap).

L’Autobrennero è ben servita, ma il Sud è indietro

È chiaro che il problema non riguarda solo la rete ASPI, anche se altre società di gestione si sono mosse con più sollecitudine. L’Autostrada del Brennero A22, per esempio, da Modena al confine con l’Austria, può contare su 60 infrastrutture. 42 Tesla (fruibili esclusivamente da parte dei clienti della Casa americana) e una aperta a tutti, con potenza superiore a 50 kW. Mentre le altre 17 infrastrutture ad accesso libero offrono una potenza di ricarica inferiore a 50 kW. Nell’area di servizio Paganella sono gratuite perché l’energia arriva direttamente da una pala eolica collocata nei pressi dell’area. E il piano è di raddoppiare questa rete, rendendola molto più capillare. E si sa che i programmi sono ambiziosi anche sulla Torino-Milano, dove già tre anni fa Enel X installò una prima stazione con ricarica da 50 kW (area di servizio Q8 Rho Sud). Ma ci sono ancora tratte che sono largamente scoperte, come l’Autostrada del Mediterraneo A2 Salerno-Reggio Calabria. Sui siti sono segnalate solo due stazioni, a Cosenza Est e Rosarno Est. Siamo alle solite…

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