Ricarica gratis, ma se dopo non ritiri l’auto…

Il problema l’ha sollevato un proprietario californiano, tale Kevin Shenkman, che ha citato in giudizio Tesla presso un Tribunale statale. E sta cercando di coalizzare altri automobilisti che si trovino nella sua situazione. Il problema? La ricarica è sì gratis, a patto che il cavo venga staccato entro pochissimo tempo da quando l’operazione è terminata. In caso contrario scatta una penalizzazione. La Casa californiana ha giustificato la decisone con la necessità di liberare le colonnine e combattere la congestione che ormai affligge i Supercharger in California. È quella che i vecchi proprietari definiscono “tassa di sovralimentazione”. Shenkman si è rifiutato di pagare e da lì è partito il braccio di ferro, su cui deciderà il tribunale statale della Contea di Alameda, riferisce Bloomberg (qui l’articolo).

Anche in Italia penalità per chi usa lo stallo come un parcheggio

Tesla non è stata a guardare e questo, secondo Shenkman, ha aggravato la questione: “Quando un cliente a cui è stato promesso la ricarica gratuita a vita, si rifiuta di pagare, Tesla interrompe completamente l’accesso al Supercharger. Disabilitando così una funzione per la quale i clienti hanno versato migliaia di dollari extra”. La sentenza potrebbe essere di grande interesse. E non tanto per la controversia economica tra la Casa di Elon Musk e il cliente che si sente tradito. Quanto per la valutazione del Tribunale in merito al tempo che può essere accordato a un cliente per liberare lo stallo dopo la ricarica. Il tema non riguarda solo i Supercharger e Tesla, ma tutti gli operatori del settore: le colonnine non sono parcheggi. Dal 2 novembre anche Enel X in Italia applica una penalità a chi lascia l’auto negli stalli per oltre un’ora dal termine della ricarica. L’extra-costo va da 9 a 18 centesimi al minuto, a seconda della potenza del caricatore.