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Revisione Bev? Meno controlli, stesso prezzo (79 euro)

Cosa cambia nella revisione dell’auto elettrica rispetto alla termica? Non il prezzo. Chiara la risposta di Valentino Fancello, imprenditore della ditta Safe con sede nella zona industriale di Bologna. Professionista che ci spiega i particolari della revisione delle auto a batteria. La conosce bene, anche perché  è proprietario di una Zoe.

Valentino Fancello illustra affinità e divergenze nella revisione delle due categorie di veicoli. “Cambia qualcosa, non cambia, purtroppo per i clienti, il prezzo. La tariffa è decisa dal ministero, sono 79 euro. Questa è la tariffa minima e noi per scelta aziendale non carichiamo altri costi pur potendolo fare”.

Valentino Fancello

Parla il titolare dell’officina Safe: “La tariffa è fissata dal Ministero”

Questa è l’affinità. Le differenze? “Dal punto di vista pratico, tra la sessantina di controlli previsti nel processo di revisione tra prove strumentali e visive, viene meno uno dei test più importanti. Si tratta del controllo del gas di scarico e delle emissioni inquinanti che ovviamente si bypassa. Essendo un motore elettrico puro non produce emissioni”.

Quali sono le conseguenze? “Per noi operatori la revisione è leggermente più veloce nonostante bisogna prestare più attenzione ai cablaggi elettrici. Devono essere a posto, perché con le elettriche c’è sempre il problema degli alti voltaggi, le auto non devono essere pericolose sia per chi le guida sia per chi ci fa la manutenzione. Sono evidenziati con il colore arancione e devono essere sempre ben coperti”.

Ma niente di particolare rispetto ad interpretazioni più che estensive come un caso citato da un lettore dal gommista (leggi qui).

In altri termini: “C’è qualche precauzione in più da prendere su questo elemento. Inoltre si controlla meno il contenimento delle emissioni sonore. Parliamo della prova fonometrica. I motori elettrici sono silenziosi per definizione, non fanno rumore, quindi non c’è il rischio di avere grandi criticità nonostante i dispositivi che producono i suoni artificiali. Le differenze più importanti tra termico ed elettrico si fermano qui”.

C’è anche qualcuno che pensa di non dover fare la revisione

Come si comporta il cliente “elettrico”? “Ogni tanto passa qualcuno convinto di non dover sottoporre a revisione il veicolo.  Mi è capitato. Allora gli si spiega come funziona ovvero che deve comunque sottoporre l’auto ai controlli e pagare uguale. Sono un po’ contrariati, ma questa è la legge.

E’ quasi inutile sottolinearlo ma la grandissima parte del lavoro del nostro professionista è con le auto termiche, ma come il meccanico di auto d’epoca di Granarolo, a dieci minuti di distanza, anche Valentino ha acquistato l’auto elettrica. E la usa per lavoro, dal lunedì al venerdì, mentre il fine settimana viaggia in Volkswagen Passat Alltrack.

Vediamo il  suo rapporto con l’elettrico. “Ho comprato la Zoe da qualche mese, acquistata come auto aziendale. Un modello del 2019 con 60.000 km immatricolata autocarro, l’ho presa da una concessionaria a 13.000 euro”.

La Zoe autocarro

Per il lavoro usa una Zoe. Bilancio? “Mi trovo bene, facile e piacevole da guidare”

Quindi una Zoe autocarro come si vede bene nella foto: “Si tratta di un utilizzo misto. In parte per l’azienda e in parte per i miei spostamenti privati. E’ stata la soluzione ideale. La uso nei giorni lavorativi mentre nel fine settimana la lascio nella sede lavorativa a ricaricare. Non ho dovuto neanche installare una colonnina”.

Un primo bilancio? “Io mi sto trovando molto bene. La prima cosa che mi ha colpito è la facilità e la piacevolezza di guida. Anche divertente da guidare soprattutto nell’urbano rispetto a un’ utilitaria benzina è nettamente migliore come accelerazione. È divertente anche in curva grazie a un baricentro molto basso e tiene bene la strada”.

Capitolo economico. “Spendo pochissimo, poco più di 20 centesimi a chilowattora. Per quanto riguarda l’autonomia lo stato della batteria era intermedio, non era proprio al top ma per le mie esigenze basta e avanza”.

Da professionista del settore osserva con attenzione i cambiamenti quotidiani: “Ho notato una grande differenza di autonomia, in base alla temperatura esterna, c’è una grossa influenza della stagionalità. C’è una variazione che arriva anche al 25% dal periodo più freddo a quello più caldo”.

 

Per quanto riguarda le finiture secondo me sono ottime come si vede in molte Renault. Sono impeccabili, soprattutto per essere una macchina di fascia bassa. Non è un’ammiraglia però il livello delle plastiche è buono anche nella qualità percepita al tatto e questo aumenta la piacevolezza dell’esperienza di guida. Io abito in centro a Bologna e non avevo problemi, ma è una buona opportunità di accesso per chi abita fuori”.

E il risparmio? “In particolare i tagliandi”

Revisione e lo sai bene obbligatoria, ma il tagliando? “Penso proprio che risparmierò un bel po’. Nelle termiche se non rispetti la scadenza di un tagliando rischi di mettere in pericolo l’affidabilità del motore. Con l’elettrico non è così. I tagliandi sostanzialmente sono dei controlli con la sostituzione di filtro abitacolo e naturalmente sullo stato di usura delle batterie. Non c’è niente da fare per forza, se pensiamo ad un cambio d’olio o i filtri. Quindi i tagliandi si possono fare con più calma. L’unico che ci guadagna a livello di autoriparazione con l’elettrificazione è il gommista, perché sono auto più pesanti e quindi tendono a vendere gomme un po’ più buone”.

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