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Retrofit: 50 officine (in due giorni) pronte a convertire le auto

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Il retrofit può creare lavoro. E tanto. Dopo il nostro articolo, l’unico che ha riportato l’annuncio, sulla ricerca di 100 officine (una per ogni provincia), in 50 hanno risposto all’appello, e da diverse regioni italiane.

Le 50 officine hanno scritto alla mail della rete di imprese Mobility r-Evolution che, avuto l’accreditamento dal ministero (un passaggio obbligatorio),  sta lavorando sulla formazione e sull’omologazione del kit. Si punta, per iniziare, sulla 500.

Gaetano La Legname: “Soddisfatti, ma non tutti hanno i requisiti”

Gaetano La Legname è impegnato da anni nel campo retrofit

Un buon raccolto quello di Mobility r-Evolution come ci racconta Gaetano La Legname che abbiamo sentito per conoscere i risultati dell’annuncio: E’ andata molto bene, in due giorni, sono arrivate oltre 50 mail di officine che si sono proposte. E sono  nuove, persone che non conosciamo. Vuol dire che c’è interesse“. Naturalmente non è tutto semplice. “In tante non presentano i requisiti. Noi cerchiamo aziende di autoriparazione multi-servizi“.

Si punta sul kit della 500, per cominciare

Una vecchia Fiat 500 “rinata” con un nuovo motore elettrico.

In un sistema complesso come quello italiano è fondamentale partire con un kit semplice e vendibile, quindi non costoso, e su questo punto Gaetano sottolinea quello per la fiat 500. “Si presta bene anche dal punto di vista tecnico. In questo modo si sviluppano le competenze, una Open Innovation che porterà ad ampliare e potenziare le competenze“.

Senza dimenticare il grande potere attrattivo di questo mito della storia italiana. Oggi nessuno rottama la 500, c’è chi la restaura e la usa anche spesso. Ma con le restrizioni alla circolazione viene difficile attraversare il centro storico. E soprattutto non mancano le unità a disposizione.

Il retrofit su una 850 Fiat a Modena

In altri termini un modello che si presta dal punto di vista tecnico e dalla disponibilità e in questo modo si riducono i costi. Per di più è forte anche l’aspetto emozionale e di affezione, un elemento forte nel mercato retrofit. “Anche se l’auto è l’ultimo step. Prima vediamo le caratteristiche aziendali, poi le competenze tecniche e se mancano puoi entrare nella rete ma le persone si devono formare“.

Una volta formati? “Si parte con la predisposizione di un’auto demo. Pensiamo che ci vorranno alcuni mesi per arrivare all’omologazione“.

Per tutti i requisiti e le informazioni rimandiamo all’articolo precedente (leggi qui).

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