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Quanto costa un bus: diesel, elettrico, idrogeno

(Credit foto: profilo Facebook di ASF Autolinee).

Quanto costa un bus,  a seconda che sia diesel, elettrico o a idrogeno. Si va da 250 mila a 750 mila euro, ha spiegato Luca Delbarba, ad di ASF Autolinee.

Luca Delbarba, ad di ASF Autolinee, a ECO LOGICA.

Quanto costa un bus: mezzo milione per l’EV, 750 mila a idrogeno

ASF Autolinee è l’azienda che svolge il servizio di trasporto pubblico locale nella provincia di Como. Delbarba ha partecipato al convegno Eco Logica, organizzato da Espansione TV, e qui ha snocciolato opportunità e problemi della conversione della flotta. Già nel 2024, grazie ai fondi dell PNRR, i i bus elettrici in servizio saranno 34, dei quali 20 per la sola città di Como. Ma i problemi non mancano, anche se i fondi europei hanno consentito di compensare la differenza nei prezzi di acquisto. Un autobus a gasolio, ha spiegato Delbarba, costa circa 250 mila euro, uno elettrico ne costa il doppio, 500 mila. Per un mezzo a idrogeno si arriva addirittura a 750 mila. “E un kg di idrogeno costa 15 euro, una cifra insostenibile per noi”. Ma è chiaro che si è tenuto conto dei vantaggi ambientali: un bus a batterie è a emissioni zero e anche il Comune della città lariana sta contribuendo alla sostituzione della flotta.

I problemi dei mezzi a batterie? “Autonomia, peso…”

Ma i problemi, come si diceva, non mancano: “Il primo è il peso, che fa sì che si possano trasportare meno persone. E poi il nostro territorio è fatto di salite e qui l’autonomia effettiva dei bus diminuisce. I 220 km di questi mezzi diventano di meno, quel che si recupera in discesa non compensa del tutto quel che si consuma in più. E quindi servono più mezzi in servizio sulle stesse linee. L’elettrico è una grande opportunità, ma bisogna affrontare anche il tema della fine del ciclo di vita delle batterie. Non vorrei che ci ritrovassimo nella situazione in cui ci siamo trovati con la plastica: un materiale eccezionale, ma poi andava riciclato“. E poi, secondo l’ad di ASF Autolinee, c’è il problema di formare il personale, anche in officina, con tutte le misure di sicurezza che l’elettrico comporta. Comunque sia, la conversione della flotta va avanti e la parola andrà data anche agli utenti del servizio e alla città. I bus elettrici non fanno rumore, non hanno vibrazioni…. E non hanno praticamente manutenzione. Anche di questo si dovrà tenere conto.

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