Gara Consip per mille bus elettrici: la società che gestisce le gare per le amministrazioni pubbliche ha aperto il bando che usufruirà delle risorse PNRR.
Gara Consip: valore del bando 660 milioni
Consip ha comunicati l’apertura della gara per la fornitura di 1.000 autobus ad alimentazione elettrica con tecnologia di ricarica plug-in e pantografo. Per un valore di oltre 660 milioni di euro, in media 66 mila euro ogni bus. L’iniziativa, spiega la centrale acquisti del Tesoro, consentirà alle Pubbliche Amministrazioni di acquisire i veicoli, usufruendo delle risorse previste dal PNRR (Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica – Investimento 4.4 Rinnovo flotte bus, treni verdi). La gara prevede l’acquisizione di 40 bus mini plug-in, 280 bus corti plug-in, 250 bus medio-lunghi plug-in, 380 bus lunghi plug-in e lunghi con pantografo, 50 bus autosnodati plug-in e autosnodati con pantografo. Due le opzioni per i committenti: acquisto senza personalizzazioni specifiche e acquisto con personalizzazioni specifiche. Possibile inoltre scegliere veicoli con varie tipologie ricarica: depot charging (ricarica overnight in deposito), opportunity charging (ricarica plug-in + pantografo in opzione) e flash charging (pantografo per ricarica breve al capolinea e alle fermate lungo il percorso).
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11 città europee (tra cui Milano) alla UE: solo bus elettrici dal 2027
Nel frattempo 11 città europee, tra cui Milano, hanno chiesto alla UE di rendere obbligatorio l’acquisto di autobus a zero emissioni per il trasporto pubblico dal 2027. L’elenco comprende anche Barcellona, Cluj-Napoca, Copenhagen, Amburgo, Malaga, Palma di Maiorca, Parigi, Rotterdam, Siviglia e Valencia. In pratica: cinque città spagnole contro una soltanto italiana, la solita Milano. “Senza un’azione a livello europeo, la domanda di autobus urbani a zero emissioni non sarà soddisfatta dall’offerta“, hanno scritto gli undici sindaci in una lettera inviata alla Commissione europea il 24 ottobre. Chiedendo a Bruxelle appunto “di proporre un target di vendita di soli bus urbani a zero emissioni a partire dal 2027”.
C’è anche un altro vantaggio su elettrico, che risulta difficile portarsi via 30 litri di trifase ….per metterlo nella propria auto .
Credo che ogni bus costi 660.000 euro, non 66.000
Alberto
Di persona penso che la tecnologia depot, cioe’ ricarica in rimessa dopo il servizio, sia la scelta migliore. Anche Iveco ci sta arrivando, e’ una bella scelta ecologica e sostenibile per molti anni venire, senza grossi patemi gia’ oggi.
Non sono aggiornato sul settore trasporto pubblico, spero solo che non si debba rivolgersi alla produzione Cinese.
Può aggiornarsi quiTrasporto pubblico, cosa c’è e cosa manca per il full electric
Ottimo, mi era sfuggito, grazie mille Massimo.
Dovere