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Pro e contro l’elettrico e l’ibrido plug-in

Le due auto di famiglia di Natalino: una Tesla Model 3 e una VW e-Up (in condivisione col fratello).

Pro e contro l’elettrico e l’ibrido plug-in: due lettori, Natalino e Andrea, scrivono con punti di vista diametralmente opposti. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it, corredati da immagini.
Le due auto di casa di Natalino, Model 3 e VW e-Up,  in ricarica: “Ho preferito installare la wallbox all’interno, protetta dal caldo e da atti di vandalismo, benché il cortile sia recintato”.

Pro e contro: non capisco chi si ostina a scegliere le PHEV

Ho letto sulla vostra newsletter i contributi di proprietari di PHEV. Sarà che da settembre 2020 guido una Model 3 e da novembre 2020 mia moglie e mio fratello una e-Up… Abitando nella stessa casa plurifamiliare, abbiamo eliminato una Panda benzina e metano (giusto in tempo!). Ottimizzando l’utilizzo delle auto, che ci scambiamo in funzione delle necessità. Sarà che quando passi all’elettrico non torni più alla preistoria… Fatto sta che alla fine di ognuno degli articoli di cui sopra il pensiero è stato: “Ma perché PHEV e non BEV?“. Voi stessi in uno di questi casi avete commentato nello stesso modo. Praticamente questi lettori percorrono pochi km al giorno e non avrebbero problemi con le ricariche. Per questo la scelta PHEV non sembra la migliore, non foss’altro perché lega comunque a rifornimenti di carburante (ricordo per noi piacevolmente lontano, quasi sepolto). Con tutto quel che comporta come impatto sociale, ambientale, geopolitico. Certo, non tutta la mobilità elettrica è  senza macchia, ma le differenze rispetto alla tecnologia endotermica e le fonti di energia fossili sono evidenti“. Natalino Tagliabue

Meno male che la mia auto ha anche un motore a combustione

“Ho letto di recenteun articolo pubblicato sul vostro sito, dove un lettore con la sua Volkswagen ID.3 avrebbe fatto 1.200 km con soli 18 euro. Penso che la cosa siaimpossibile. Io ho un’auto full hybrid plug-in; ho una batteria da 18.6 kWh. Ho provato a ricaricarla ad una colonnina della Enel X. Premetto che suddetta coloninna ha una potenza di 22kW. Risultato? Dopo 2h e 45 minuti ho ricaricato quasi 14kWh per un costo di 9,08 euro. Meno male che la macchina ha un motore a combustione. Allego foto della ricarica, che vorrei fosse pubblicata. Diego Andretta
Il grafico, realizzato dall’ACEA, fotografa le quote di mercato delle varie motorizzazioni nella UE (2° trimestre 2022).

Pro e contro: che cosa dicono i numeri

Risposta. Premessa: se Diego avesse l’articolo, avrebbe realizzato che una spesa così bassa per un viaggio di 1.200 km è stata possibile solo grazie a molte ricariche gratuite. Quanto all’eterno dilemma elettrica pura o ibrida plug-in, ci limitiamo a far notare che la seconda è chiaramente una tecnologia di passaggio. E che, man mano che vengono dotate di un’autonomia sempre più estese, le EV vincono a mani basse nel confronto con le PHEV. Non lo diciamo noi, lo dicono i numeri. E lo ha certificato anche l’Associazione europea dei costruttori, ACEA, nel suo ultimo report. Anche nel trimestre aprile-giugno le immatricolazioni di veicoli elettrici nella UE sono cresciute dell’11,1%, a quota 233.413. Le ibride plug-in (PHEV) accusano invece un calo a doppia cifra (-12,5% a 206.501 auto).
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