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Onorevoli e senatori elettrici: c’è un nuovo gruppo

Giuseppe Chiazzese (al centro) e Luca Sut (a destra) con un collega del M5S, Giovanni Vianello.

Onorevoli e senatori elettrici: da un’idea di Vaielettrico, nasce un gruppo trasversale ai partiti. Promotori Giuseppe Chiazzese e Luca Sut del M5S.

Luca Sut e Giovanni Chiazzese in un’altra immagine.

Onorevoli e senatori elettrici, promotori Chiazzese e Sut

Per la verità sarebbe politicamente scorretto parlare di onorevoli e senatori riferendosi ai  parlamentari grillini… Ma la sostanza è comunque questa: la volontà di andare al di là degli steccati di bandiera per sostenere l’affermarsi della mobilità elettrica. È stato lo stesso Chiazzese a confermarlo con un post  sul suo profilo Linkedin: “Con grande piacere posso annunciarvi che nella giornata di venerdì scorso è stato compiuto un ulteriore ed importante passo verso la mobilità elettrica in Italia. L’idea è arrivata dopo un confronto con l’amico, ed ex direttore di Quattroruote (e co-fondatore di Vaielettrico.it) , Mauro Tedeschini . Nei giorni scorsi, assieme a Luca Sut ho inviato una lettera a tutti i deputati e i senatori, con l’obiettivo di costituire il primo Intergruppo Parlamentare dedicato alla e-mobility” .

Auto più “pulite”, si può fare squadra oltre i partiti?

“La sua finalità“, prosegue Chiazzese, “sarà quella di promuovere e facilitare la transizione verso mezzi di trasporto più green. E creare nuove opportunità di crescita per le aziende italiane. L’iniziativa ha riscosso un notevole successo ed ha trovato consenso tra parlamentari di diverse forze politiche. Questo non può che farmi piacere, perchè nonostante la strada da compiere sia lunga. Soltanto remando tutti nella la stessa direzione potremo raggiungere la completa decarbonizzazione dei trasporti“. Chiazzese, siciliano di Corleone, è un grande appassionato di auto elettriche. Una passione con la quale ha contagiato molti concittadini, facendo di Corleone una piccola capitale  dell’elettrico nell’isola. Vedremo che risultati concreti porterà questa iniziativa. Partendo dal presupposto che, come riaffermato alla COP 26,  puntare a un modello di mobilità più “pulito” dev’essere un obiettivo il più possibile trasversale.

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