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Onorevoli e senatori elettrici: c’è un nuovo gruppo

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Giuseppe Chiazzese (al centro) e Luca Sut (a destra) con un collega del M5S, Giovanni Vianello.

Onorevoli e senatori elettrici: da un’idea di Vaielettrico, nasce un gruppo trasversale ai partiti. Promotori Giuseppe Chiazzese e Luca Sut del M5S.

onorevoli e senatori elettrici
Luca Sut e Giovanni Chiazzese in un’altra immagine.

Onorevoli e senatori elettrici, promotori Chiazzese e Sut

Per la verità sarebbe politicamente scorretto parlare di onorevoli e senatori riferendosi ai  parlamentari grillini… Ma la sostanza è comunque questa: la volontà di andare al di là degli steccati di bandiera per sostenere l’affermarsi della mobilità elettrica. È stato lo stesso Chiazzese a confermarlo con un post  sul suo profilo Linkedin: “Con grande piacere posso annunciarvi che nella giornata di venerdì scorso è stato compiuto un ulteriore ed importante passo verso la mobilità elettrica in Italia. L’idea è arrivata dopo un confronto con l’amico, ed ex direttore di Quattroruote (e co-fondatore di Vaielettrico.it) , Mauro Tedeschini . Nei giorni scorsi, assieme a Luca Sut ho inviato una lettera a tutti i deputati e i senatori, con l’obiettivo di costituire il primo Intergruppo Parlamentare dedicato alla e-mobility” .

Auto più “pulite”, si può fare squadra oltre i partiti?

“La sua finalità“, prosegue Chiazzese, “sarà quella di promuovere e facilitare la transizione verso mezzi di trasporto più green. E creare nuove opportunità di crescita per le aziende italiane. L’iniziativa ha riscosso un notevole successo ed ha trovato consenso tra parlamentari di diverse forze politiche. Questo non può che farmi piacere, perchè nonostante la strada da compiere sia lunga. Soltanto remando tutti nella la stessa direzione potremo raggiungere la completa decarbonizzazione dei trasporti“. Chiazzese, siciliano di Corleone, è un grande appassionato di auto elettriche. Una passione con la quale ha contagiato molti concittadini, facendo di Corleone una piccola capitale  dell’elettrico nell’isola. Vedremo che risultati concreti porterà questa iniziativa. Partendo dal presupposto che, come riaffermato alla COP 26,  puntare a un modello di mobilità più “pulito” dev’essere un obiettivo il più possibile trasversale.

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36 COMMENTI

  1. Questa volta rispondo a Fabio.
    Vedo con piacere che il suo ultimo commento è più propositivo.
    Concordo sul fatto che tutte le idee vanno valutate, ed infatti ho sempre detto che se io fossi un politico la prima cosa che farei è di istituire un ufficio DEDICATO a ricevere i suggerimenti dei cittadini. Anche se la maggior parete delle proposte sarebbero astruse e quindi da cestinare, sono sicuro che qualche idea buona potrebbe comunque arrivare.
    Io penso che la mia proposta, piuttosto che essere dibattuta tra noi, dovrebbe essere valutata da chi ha anche la possibilità di portarla avantii fino a realizzarla. Che sia modificata non import,a ma quello che è importante è che chi può agire si renda conto che la necessità di una potenza maggiore dei soliti 3 Kw è indispensabile per chiunque voglia decidere di dotarsi di una BEV. Quindi non importa come, ma occorre che GRATUITAMENTE e in un modo SEMPLICE (magare anche solo con una telefonata) si possa ottenere l’aumento. Non importa se poi occorrerà anche qualche altra cosa purche ciò che si ritiene necessario sia ALLA PORTATA DI TUTTI e non richieda spese. Questo significa incentivare, altrimenti come si sa bene, chiunque oggi è disposto a spendere o a sottostare alle mille regole fissate da ARERA può già incrementare la sua potenza.
    E allora piuttosto che continuare a discutere sui problemi indotti , mi domando: come possiamo fare in modo che questa pooposta possa esse vagliata dal gruppo di parlamentari che si è appena costituito? Invece di parlare tra di noi perchè non sentiamo loro? Se poi è Fabio o Alessandro uno dei parlamentari allora fatemelo sapere così mi renderò conto se sto combattendo con i mulini a vento oppure con chi veramente può eventualmente portare avante la proposta.

    • Il discorso del aumentare la potenza del contatore non è solo per auto elettrica, io sono passato con tutto sul elettico, mi manca solo la caldaia ma oltre ai soliti elettrodomestici ho due condizionatori da 12000BTU che uso in inverno fino a quando riescono a tenere casa a 17° dopo di che sono costretto al accensione della caldaia, ho un piano ad induzione da 7,8kw ma l’ho preso che si possa regole l’assorbimento massimo se no sarei stato costretto al aumento qualche anno fa, ora ho un auto elettrica e diciamo che far combaciare il puzzle di richiesta energetica non è facile ma con pazienza ci stiamo riuscendo, si ogni tanto il black-out capita ma più che altro per distrazione, ovviamente se l’incremento di potenza fosse stato gratuito lo avrei già fatto, ma visto che non è così tengo duro fino a quando sarà possibile, perché oltre al aumento di potenza dovrò fare controllare ed adeguare l’impianto di casa.
      Comunque sì ho visto che anche tu hai cambiato i toni e giustamente non siamo noi tre che dobbiamo discutere tra di noi ma anche chi sta in alto.

      • Se i mie toni non ti erano piaciuto è perchè sono sato costretto a chiarire quali erail mio interesse (o meglio quello di tutti i cittadini di oggi). Vedo con piacere che hai dimostrato che l’aumento di potenza è qualcosa di indispensabile visto che oggi si può utilizzare molto più energia elettrica che altre energie e che tutto questo non è solo a vantaggio di chi prende questa strada,ma anche nell’interesse di tutti gli abitanti del nostro pianeta!. Passare ad un uso sempre maggiore dell’energia elettrica è indispensabile e quindi anche la produzione di questa energia è importante che sia opportunamente incrementata e ovviamente con sistemi green!. Quello che possiamo fare noi cittadini è di comportarci come hai fatto tu e però non possiamo farlo combattendo contro i freni che ci vengono imposti. Bisogna togliere al più presto questi freni perchè quello è l’unico modo per INVOGLIARE tutti a prendere la tua strada. Tu l’hai fatto ugualmente, pagando e barcamenandoti tra le difficoltà esistenti, molti altri invece non sono così virtuosi e quindi se non vengono incentivati non lo faranno mai.
        Circa gli impianti, dico che se ci si tiene alla propria incolumità, chi incrementa la potenza ovrà anche controllare o rivedere il suo impianto (ma questo vale solo per le abitazioni molto vecchie perchè negli ultimi anni le cose da questo punto di vista sono molto migliorate).
        Le regole da rispettare per gli impianti esistono e però come tutte le regole non sempre vengono rispettate e questo puà creare dei problemi a chi non le rispetta; è come quando un automobilista esegue dei sorpassi malgrado la strisca continua; la regola c’è e chi non la rispetta può essere multaato oppure peggio ancora può rischiare anche la vita; ma non per questo si è mai deciso di vietare la circolazione a tutti solo perchè c’è qualcuno che non rispetta le regole.
        Comunque tutte queste mie considerazioni non hanno alcun valore visto che quello che è certo è che qualcuno che ne ha la facoltà si ponga questo problema e lo risolva.
        Io non so se queste nostre discussioni sono state lette da Massimo Degli Esposti o comunque da qualcuno del sito Vaielettrico, e però prego chiunque lo abbia fatto di far arrivare la mia proposta e le mie argometazioni a quelli del gruppo parlamentare; oppure li prego di farmi sapere come posso fare io stesso per contattarli; naturalmente se nessuna delle due cose di dovesse essere negata, la pubblicazione della costituzione di quel gruppo non sarebbe servita a NIENTE. Tu che ne dici? Saluti a Fabio, Alrssandro e chiunque altro ci ha seguito.

        • Io non ho mai negato che non serve e gratis è meglio, ma ho sempre affermato che l’impianto sia adeguato e sono ancora convinto che lo debba essere come debba essere una richiesta a fare aumentare la potenza al contatore, perché potrebbe essere che 6 kW non bastano o potrebbero essere troppi, e comunque poi non è il costo per fare il passaggio ma aumentano le spese fisse e le spese di trasporto, che poi alla fine son quelle che incidono sui costi/spese di casa.

      • Infatti il problema (quello che io chiamo FRENO) è il costo fisso annuo che aumenta e il costo del trasporto del Kw (due cose che non hanno alcuna logica se non quella di frenare). Tu sottovaluti l’una tantum che si richiede per l’aumento dela potenza, ma anche se è una tantum è un vero furto come ho spiegato più volte perchè non c’è nessuno che fa nulla per aumentare a 6Kw se non un qualcuno che pigia un pulsante di un computer (perchè il comando viene dato ai contatori da remoto).
        Ci sono qundi TRE freni e tutti e tre illogiuci. E tutto questo solo per consentire ai fornitori di guadagnare di più (infatti se si aumenta la potenza vuol dire che si vogliono consumari più kw che saranno regolarmente pagati e consenturanno ai fornitore di guadagnare di più).
        L’ARERA, come ho spiegato più volte, consente di avere 6Kw solo di notte e nei giorni festivi senza aumenti dei costi e senza una tantum, ma questa potenza (che io ho chiamato ballerina) mal si presta ad essere sfruttata dalle wallbox e per avere la concessione di questa modifica la cosa è molto complicata; dunque anche questa è una dimostrazione che si può fare ma che viene fatta in maniera complicata e scomoda e quindi anche in quel caso si FRENA e non si INCENTIVA.
        Comunque ora penso che ne abbiamo parlato fin troppo e quindi se qualcuno ci fa sapere come contattare il gruppo di parlamentari BENE, altrimenti non credo che valga più la pena di perdere tempo in queste discussioni che non producono NULLA. Saluto quindi definitivamente te e tutti queli che hanno seguito queste discussioni e mi rifarò vivo soltanto se potrò contattare il gruppo degli ONOREVOLI:

  2. Caro Alessandro (penso che ormai possiamo considerarci amici e quindi inizio così).

    La mia non è una idea geniale, ma una proposta che deriva da una esperienza diretta. Infatti se sembra anche abbastanza facile idividuare una BEV da acquistare, mi sono reso conto che la cosa più difficile è stabilire come alimentarla per poterla usare.
    Penso che sia chiaro anche a lei (tenuto conto della difficoltà di carcarla a delle colonnine non sempre presenti, quasi mai vicine alla propria abitazione e non sempre disponibili, che solo se si può ricaricala a casa l’acquisto ha un senso. Le colonnine servono, ma soltanto per essere utlizzzate in viaggi lunghi per prolungare l’autonomia quando si è lontani da casa. E non dico niente sul fatto che il costo del Kw da dette colonnine è due o tre volte maggiore di quello di casa!
    Per questo motivo è assolutamente indispensabile disporre di un sistema di ricarica casalingo e allora la logica dice che quello è il problema da risolvere. Se lei ha molta esperienza negli immobili io invece vivo di logica da molte decine di anni (sono infatti uno dei primi informatici italiani visto che ci lavoro fin dal 1960) e in programmazione la logica è fondamentale. Bisogna applicare la logica dunque, ed essa dice che bisogna risolvere il problema della ricarica a casa.
    Sono disposto a fare titte le discussioni che vuole su questo argomento; intendo dire che sono disposto a dimostrare che è così e se lei non condividesse questa necessità sono disposto a discutere a lungo con lei su QUESTO ARGOMENTO.
    Quello degli impianti fatiscenti (che non condivido proprio al 100%, ma che riconosco esserci spesso) è una questione completamente diversa sulla quale posso riconoscere benissimo le sue preoccupazioni.
    Ma la mia proposta dovrebbe essere intesa come un OBIETTIVO indispensabile da raggiungere e se un gruppo di parlamenari è diposto ad accettarlo (e mi meraviglierei che non lo condividesse visto che siamo in piena era di transizione ecologica) dovrebbe essere perseguito, ovviamente considerando anche tutti i problemi connessi (e quindi anche eventualmente quelli da lei indicati).
    Non credo proprio che noi, nel suggerire una strada da cercare di percorrere, dobbiamo preparare una delibera finita che deve solo essere pubblicata.
    Noi dobbiamo soltanto agitare il problema, suggerire una possibile soluzione e poi dovranno essere loro a trovare il modo per portarla avanti tenendo conto ovviamente anche di eventali problemi. E’ il loro lavoro e allora facciamoli lavorare.
    Noi possiamo solo far giungere loro le esigenze e provare a dare un suggerimento, poi il lavoro lo faranno loro possibilmente al meglio.
    Se al termine della nostra discussione (ammesso che fosse mai finita) avremmo potuto anche preparare la legge da varare, allora saremmo noi i politici. Mentre noi siamo solo dei “poveri cittadini” con dei problemi e possiamo solo chiedere che vengano risolti. A noi infatti manca la necessaria potenza e quiind è ovvio che la richiediamo.
    Nel mio commento precedente ho solo notato che le nostre discussioni hanno solo dimostrato al gruppo di parlamentari (ammesso che ci abbiano seguito) che non abbiamo affatto le idee chiare , che ci sono alcuni di noi che vedono molti problemi, e altri che li minimizzano e che qualcuno dice anche che è inutile tentare di risolvere un problema se non dopo averne superato tanti altri molto più difficili da risolvere..
    E quello che è accaduto finora tra noi, è esattamented quello che accatde ogni giorno tra i politici che invece di risolvere un problema vero, finiscono per affrontarne altri cento considerandoli prerequisiti e burocratizzando soltanto l’intera materia. Provi a leggere le 19 pagine della delibera dell’ARERA che si è conclusa con una sperimentazione che nessuno utilizza e che è solo fonte di ulteriori difficoltà per chi volesse utilizzarla.
    Siamo sempre tutti d’accordo che “occorre semplificare” ed invece non si fa altro che complicare anche le cose più semplici.
    Ora la prego, se vuole ancora aggiungere dei commenti non continui sulla questione degli impianti fatiscenbti, tanto quello lo abbiamo discusso abbondantemente, ma piuttosto valuti se quello che le ho detto in questo mio ultimo scritto è vero e se non potevamo essere un pò più propositivi piuttosto che mostrarci in continuo disaccordo. Ora la saluto cordialmente e le comunico che il mio indirizzo email è franco@ffellico.com per cui se vuole mi scriva pure in privato perchè penso che ormai i nostri doiscorsi qui hanno annoiato già parecchio. Ancora un saluto.

    • Ma gliel’ho già detto 26 risposte fa: sulla semplificazione estrema in presenza di requisiti tecnici e sul suo giudizio circa ARERA sono TOTALMENTE D’ACCORDO CON LEI. Già detto dalle 26 alle 28 risposte fa. 😉

  3. Alessandro e Fabio. Piacere di avervi conosciuto.
    Abbiamo fatto come fanno i polititici. Quando c’è un’ifdea di qualcuno tra i politici, invece di condividerla, e sottscriverla, i loro colleghi reagiscono con un’infinità di emendamenti. Ognuno vuol dire la sua, ognuno è convinto che è necessario un qualche aggiustamento; cominciano così dei dibattiti infiniti; in genere capita anche che si finisce per discutere su qualcosa di diverso perchè ci si impantana su discussioni che non riguardano più l’idea originaria, ma si continua a disquisire su aspetti secondari o problemi indotti.
    Chi dovrebbe decidere (nel nostro caso il gruppo di parlamentari che si è costituito), si accorge che quella cosa che presa così com’era era logica e semplice da realizzare, da semplice è diventata molto difficile da affrontare perchè è necessarioa tener conto di mille difficoltà che molti hanno sbandierato e il più delle volte il risultato è che l’idea originaria VIENE ABBANDONATA e noin si fa proprio niente.
    Noi potevamo essere invece molto più incisivi se ci fossimo uniti e tutti insieme avessimo sottoscritto l’idea; e se avessimo fatto così, molto probabilmente chi poteva agire lo avrebbe fatto.
    Ora francamente penso che se quelli del gruppo che si è costituito hanno lettto tutto quanto ci siamo detti nei nostri commenti, si saranno certamente accorti che il problema è diventato complesso ed è troppo difficile prendere la strada che avevo proposta; e anche che portare avanti la mia idea significherebbe inimicarsi una parte dei proponenti.
    Sono certo quindi che, proprio per aver fatto come fanno ogni giorno i politici, abbiamo definitivamente affossato ogni possibilità di miglioramento della situazione per la ricarica a casa delle BEV e quindi che non is farà proprio niente; il gruppo non proporrà certamente la certificazione di tutti gli impianti e di conseguenza non proporrà neanche l’elevazione della potenza. Ovviamente chi vorrà pagare aumenterà comunque la potenza PAGANDO, e lo farà COME OGGI anche se il suo impianto sarà unio di quelli fatiscenti da voi indicati. Questo quindi il risultato delle nostre discuussioni, ma contenti voi AMEN.
    Forse sarete pure contenti di esserci riusciti, ma se come me siete convinti che la transizione ecologica va fatta, dovrete rendervi conto che “i vostri emendamenti” non sono certi serviti a incentivarla.
    Vi saluto quindi e vi invito a tenere ben presente quanto vi ho detto e, quando sarete voi a proporre qualcosa, a sopportare le millle difficoltà che vi faranno quelli che come voi oggi commenteranno domani le vostre proposte.

    • Franco, mi perdoni… mi creda non è mia abitudine, la prego di credere che non sono solito impostare i discorsi in questo modo, specie via internet, Dov’è sempre facile essere fraintesi e passare immediatamente per maleducati… vede Franco Carissimo, lei parte dal presupposto del tutto comprensibile di aver avuto un’idea geniale e se ne duole perché non è stata accolta Senza riserve… Ci abbiamo provato in tanti a spiegarle con la massima delicatezza possibile che forse non era esattamente un’idea tecnicamente praticabile per quanto da un punto di vista ideale fosse un’idea splendida. Se vivessimo in un mondo perfetto la sua Sarebbe un’idea splendida. Ma siccome purtroppo non viviamo in un mondo perfetto, mi creda con la massima serenità e anche con una punta di affetto, ma visto che proprio non legge fra le righe, stante la mia esperienza personale nel settore degli immobili, con quello che ho visto, con quello che ho riparato, con gli abusi che ho dovuto sanare, con gli sbagli che ho dovuto emendare… Ecco, io sono sicuro che lei saprà perdonarmi, perché io le chiedo perdono sinceramente… ma nel mondo reale per quanto mi riguarda la sua idea è una colossale minchiata. Le chiedo scusa di nuovo non è mia intenzione mancarle di rispetto. Ma secondo me questo è.

    • Caro Franco le idee le proposte e i dibattiti sono sempre proficui, noi le applichiamo tutti i giorni, ma non chiudiamo i progetti anzi da tante idee anche strampalate o assurde nasce sempre qualcosa di nuovo, se facessimo come lei auspica, la nostra azienda sarebbe già chiusa da anni, invece è più solida che mai, quindi se un dibattito porta a chiudere un idea siamo veramente sulla strada sbagliata, mentre una richiesta che sfocia in discussione porta a trovare una soluzione, ovviamente non potranno essere sempre le solite due/persone a tenere banco ma dovrebbe intervenire più di uno con altre idee e soluzioni, in modo che alla fine il gruppo possa crescere e trovare la soluzione migliore.
      Per quanto mi riguarda partire e poi abbandonare per la prima richiesta e la prima discussione, significa che non è un grande gruppo ma solo un ennesimo sondaggio, e non me ne voglia a male è un mio pensiero su come normalmente funzionano le cose.
      Quindi se veramente c’è la volontà di fare funzionare un progetto ci si mette anima e corpo e sicuramente i dibattiti saranno molto accesi ( siamo molti con molte teste) quindi visioni e necessità differenti ma anche soluzioni differenti, poi si può prendere le idee contrastanti per arrivare alla soluzione ottimale.

  4. Ve bene Akessandro. MI ARRENDO. Non voglilio continuare a passare il mio tempo a insisterere su un argomento e sentirmi parlare solo dei problemi che possono nascere, perchè quelli ci sono sempre e invece di sentirmeli citare mi piacerebbe ricevere dei suggerimenti su come superarkli.
    In ogni modo io ritengo che arrivati addirittura al 2021, un limite di 3 Kw è ridicolo anche senza tener conto della nuova necessità (la ricarica di uno o più mezzi elettrici).
    Ripeto per l’ultima volta che il passaggio a 6 Kw è possibile già oggi a chiunque (basta pagare) e quindi tutti i problemi a cui lei fa cenno non sono mai stati mai considerati, anche se costituiscono un rischio per gli utenti poco accorti.
    Se lei è convinto che occorerrebbe una revisione di TUTTI gli impianti visto che sono molti quelli non adatti all’uso che se ne fa, questa è un’altra questione, anche importante e condivisibile, ma che andrebbe gestita in altro modo (perchè quelle situazioni a cui fa riferimenbtoi lei sono pericolose anche se gli impianti sono da 3 Kw).
    Quindi mettere insieme le due cose è solo un modo per rendere più difficile una soluzione ai problema delle ricariche.
    Io ho voluto suggerire al gruppo di parlamentari che si è costituito una esigenza FONDAMENTALE, visto che al momento chi ha deciso di dotersi di una BEV ha non solo il problema di acquistarla ma anche di ricaricarla.
    Questo dovrebbe esser l’obiettivo; raggiungerlo consentendo a chiunque di richiederlo con ujna semplice telefonata un aumento di potenta e senza costi è un modo; in questa maniera TUTTI quelli che hanno pensato ad acquistare una vettura elettrica sanno già che possono facilmente anche ricaricarla a casa. Fornire invece direttamente a TUTTI i 6Kw potrebbe non solo avvantaggiare quelli che hanno già pensato alla BEV, ma incoraggiare anche quelli che non ci hanno mai pensato e che trovandosi ad avere già un possibile “distributore in casa”, potrebbero essere indotti a pensarci e a spostarsi verso un mezzo elettrico.
    La mia proposta quindi avrebbe un effetto più ampio cosa che tutti noi dovremmo desiderare.
    Ora però le propongo di smetterla di insistere sui problemi che ogni incentivazione può creare e di polarizzarci invece sulla necssità di incentivare in un modo qualunque l’installazione delle apparecchiature per la ricarica che sono il fondamento per chi vuole usare una BEV.
    Le butto lì anche un’altra idea: così come oggi si richiede che le nuove costruzioni abbiano una opportuna coibentazione, un impianto elettrico certificato, almeno un posto auto e tanti altri obblighi, per legge bisognerebbe che le nuove costruzioni siano dotate obbligatoriamente di una walbox per la ricarica dell’auto per ognuno degli appartamenti del fabbricato.
    Ora la saluto ringraziandola per i commenti, ma pregandola di remare nella stessa direzione nia perchè il mio e certamente anche il suo interesse è quello di favorire la transizione ecologica e non di trovare i motivi per cui non è possibile farla.

    • Comunque ha ragione, non si può aumentare su tutti gli impianti così a caso, prima i certificati poi gli aumenti, invece di insistere su aumenti automatici a tutti, potrebbe benissimo chiedere che i prezzi per gli aumenti siano tendenti allo zero ma previo certificato di conformità dell’impianto, per la potenza che si va a richiedere, come avviene per le aziende.

    • Cosa vuole che le dica franco carissimo? Buttiamo 6 kw in tutti i contatori d’italia e aspettiamo che la selezione naturale faccia il resto del lavoro. Le stiamo dicendo tutti che l’idea nelle intenzioni è auspicabilissima, ma nella pratica purtroppo no. Se non vuole darci credito mi creda, nessun problema. 😉

      • Il problema di fondo è non capire al pericolo che si va in contro ad un uso o meglio ad un abbuso di un impianto elettrico.
        E questo dice che bisogna aumentare tutti gli pianti per obbligo di normativa, meglio chiudere la questione e aumentare solo previo certificato del impianto con la sua relativa potenza.

        • E comunque non c’entra nulla con l’articolo 🤷🤷
          Perché se necessita di walbox o colonnina avrà una linea adeguata alla potenza, e dovrà comunque verificare il resto del impianto

  5. Rispondo ancora ad Alessandro.
    Non voglio aver ragione per forza ma osservo quanto segue:
    1. Insisto sul fatto che assicurare iun limite di potenza di 6Kw a tutti NON SIGNIFICA improvvisamente dover disporre del doppio della potenza attualmante prodotta dalle centrali. Come ho già detto la stragrande maggiuoranza deegli utenti non acquisterà il doppio degli elettrodomestici che usa attualmente soltanto perchè ha più potenza a disposizione, ma la disponibilità spingerà molti ad acquistare una BEV.
    Non possiamo pensare che si voglia invcentivare l’anquisto di vetture elettriche e contemporaneamente FRENARE la richiesta di energia elettrica. La crescita di richiesta ci sarà certamente, ma sarà lenta e dunque sia avrà tutto il tempo di migliorare la produzione (ovviamente con sistemi di produzione green).
    2. Anche le linee aeree fanno l’overbooking consentendo prenotazioni anche in eccesso rispetto al disponibile, fermo restando che in funzione della richiesta si organizzano man mano provvedendo ad utilizzare nuovi vettori o facendo accordi con altre compagnie in caso di necessità.
    3. Dobbiamo decidere se SPINGERE l’uso dell’energia elettrica e quindi in questo caso organizzarci per miglioare la produzione, oppure FRENARLA e allora bisogna frenare anche la diffusione della mobilità elettrica. Ma se decidiamo di SPINGERE, allora dobbiamo aprire i rubinetti assolutamente ed eliminare d’ufficio le limitazioni di potenza almeno fino ai 6 Kw (e dico SEI solo perchè questo limite è facilmente raggiungibili a costo ZERO).
    Niente in contrario a che per decreto si stabilisca che l’aumento sia concesso a chiunque lo desideri a patto che basti fare una semplicissima telefonata al proprio fornitore ed ottenere l’aumento di potenza GRATUITO e senza alcun aggravio di costi per i consumi.
    QUESTO SIGNIFICHEREBBE INCENTIVARE, altrimenti mantenere il limite attuale o rendere difficile il passaggio all’aumento di potenza (solo di notte e festivi) significa FRENARE.
    Sono contro l’ARERA che è uno dei tanti Enti nato forse per creare posti di lavoro ben pagati e ritengo folle la sua sperimentazione per i motivi che ho spiegato dettagliatamente in una lettera che mi ha pubblicato TUTTOAUTOMOTIVE. Basti dire che la delibera di ARERA riguardante quella che sperimentazione impiega per spiegarla ben 19 pagine!
    La invito quindi anche a leggere la mia lettera pubblicata da tuttoautomotive al linj:
    https://www.tuttoautomotive.it/2021/08/25/lettera-aperta-di-un-lettore-di-tuttoautomotive/
    Approfitto per salutarla e per invitarla a valutare con una maggiore benevolenza quanto iomportante sarebbe l’attuazione della mia proposta. A mio avviso potrebbe valere ancor più dei bonus che come sa sono stati molto gtraditi da tutti tanto che sono terminati in pochi giorni!.

    • Carissimo Franco, guardi, Non è questione di avere torto o ragione a tutti i costi, ci mancherebbe! É che, per mia esperienza, bisogna scindere in due la cosa. Un conto è semplificare al massimo le procedure e ovviamente ridurre anche i costi per richiedere un aumento di potenza al contatore. Su questo ovviamente non posso che essere d’accordo con lei. Altro discorso è quello di concedere la cosa a tutti indistintamente per decreto. Lavorando nel settore immobiliare penso e spero di avere un minimo di esperienza: le posso assicurare che per quanto mi è stato dato di vedere in tutti questi anni, rischia di creare più danni che benefici il procedere nei termini di un aumento di potenza “a pioggia” e senza che a valle ( cioè nelle nostre case) ci sia la certezza di un adeguamento corretto e “cosciente” degli impianti esistenti. Poi, se vuole darmi credito la ringrazio, altrimenti nessun problema… dico sul serio. Però a sto punto Non aggiungo altro, Altrimenti comincerei a ripetermi un po’ troppo. Per quanto riguarda ARERA le assicuro che ogni mia considerazione sarebbe superflua e nulla aggiungerebbe a quanto da lei espresso…

      • Guardi, le faccio solo un esempio al volo perché se no altrimenti finisco con l’essere sempre “misterioso”. Lei sa che ad oggi in Italia ancora tra il 20 e il 25% dei condomini, benché la cosa sia ovviamente obbligatoria da anni, non ha ancora di fatto un impianto di messa a terra? Giusto per farle un esempio fra i tanti.

  6. Rispondo ad Alessandro che insiste sulla necessità di modificare molti impianti interni (quelli a valle del contatore).
    Se io acessi udisponibili 6 Kw SEMPRE, installerei subito una wallbox che come lei sa prevede SEMPRE una linea diretta dal contatore capace di sopportare il maggior amperaggio, mentre tutti il resto dell’impianto continuerebbe a rimanere quello che è e a funzionare come prima.
    L’ARERA ha già deciso da tempo di fornire gratuitamente a chi ne fa richiesta i 6Kw SOLO DI NOTTE E NEI GIORNO FESTIVI. Quindi questo dimostra che al momento si possono già verificare benissimo tutti quei problemi da lei elencati. Dunque se lo si è fatto per la sola notta e i giorni festivi questo dimostra che non ci sono grossi problemi e rischi (altrimenti potrebbero andare a fuoco buona parte degli impianti che hanno richiestol’incremento.)
    Inoltre a tutt’oggi se si richiede un aumento di potenza (che non superi i 6 Kw) i fornitori lo concedono A PAGAMENTO senza richiedere alcuna documentazione di ciò che sta a valle del contatore che rimane di esclusiva responsabilità degli utenti.
    Dunque l’aumento a 6 Kw chiunque lo può già avere in un modo o nell’altro. Tutto questo dimostra che nessuno ha mai parlato dei problemi che possono esserci a valle e che se ci sono devono essere risolti dagli utenti.
    La mia proposta è, nell’intento di incentivare la mobilità eòlettrica, solo di rendere SEMPLICE E GRATUITO questo incremento perchè nel caso della sperimentazione ARERA la cosa è complicata sia per tutte le formalità richieste sia perchè l’utilizzo di una potenza che varia durante il tempo (notte, giorno e festivi) non viene gestita nemmeno dalle wallbox più intelligenti (almeno finora) e che quando lo saranno richiederanno costi elevati per il loro acquisto.
    Se attualmente si richiede invece un aumento di potenza a 6 Kw lo si può avere a pagamento ma occorre accettare anche di pagare di più ogni kw consumato e di sopportare un aumento della cifra fissa annua.
    Non si può quindi non riconoscere che tutto quanto esiste ora non fa altro che FRENArRE la voglia di dotarsi di una vettura elettrica, cosa che credo tutti noi dovremmo invece volere.

    • >Se io acessi udisponibili 6 Kw SEMPRE, installerei subito una wallbox che come lei sa prevede SEMPRE una linea diretta dal contatore capace di sopportare il maggior amperaggio, mentre tutti il resto dell’impianto continuerebbe a rimanere quello che è e a funzionare come prima.La mia proposta è, nell’intento di incentivare la mobilità eòlettrica, solo di rendere SEMPLICE E GRATUITO questo incremento<

      Su questo non posso essere che d'accordo, ma è cosa assai diversa dal dire (cito testualmente dal suo primo post) "Ordinare a tutti i fornitori di energia elettrica di elevare gratuitamente la potenza di tutti i contratti (la maggior pare dei quali sono da 3 Kw) portandola a 6 Kw."

      Qui invece temo che non vi siate capiti bene: dire come dice giustamente Massimo

      "bisognerebbe raddoppiare di botto la capacià delle rete di reggere i picchi di richesta."

      non equivale a dire

      " innalzare la potenza da 3 a 6Kw per tutti non significa affatto raddoppiare i consumi "

      Consumi e picchi di richiesta sono cose ben diverse
      Il discorso, per quanto teorico, è semplice: nel momento in cui per contratto ti viene assicurato qualche cosa (giorno o notte poco importa), questa cosa deve essere disponibile sia che la si usi sia che non la si usi. Quindi non è tanto una questione di consumi (non compariranno per magia nei box milioni di BEV nel giro di una notte) ma di potenza installata che, di fatto, non sarebbe sempre e certamente disponibile.
      All'atto pratico, almeno in un primo momento, la cosa potrebbe anche essere trascurabile. Ma già nel medio periodo potrebbero verificarsi dei problemi se per caso la cosa avesse più successo del preventivato.
      Solo che non si può ragionare coi "forse" se si parla di reti elettriche. (per quanto, anche qui all'atto pratico, spesso lo si faccia eccome…)

      Ribadisco, nulla contro la sua idea. Anzi. Personalmente però ritengo che applicarla indistintamente per decreto non sia la strada corretta. Meglio, come sostiene anche lei, semplificare le procedure a chi effettiamente ne ha bisogno ed effettivamente ha un impianto ben tarato sulla nuova maggior potenza disponibile.

      • Io ti rispondo così per l’aumento di potenza del contatore secondo me serve che l’impianto di casa sia certificato a reggere il nuovo carico, poi vedo spesso anzi troppo spesso attaccato ad una spina una ciabatta con 4/6 prese e tutte occupate, mi viene la pelle d’oca, sai cosa ci vuole a fare una fiammata, poi se andiamo su case di oltre trent’anni fa non c’era la messa a terra e tanto meno differenza e salva vita, quelli dovrebbero essere esclusi anche dai 3kw, poi se stai facendo tutto questo perché vuoi aumentare a gratis è un altro paio di maniche.

    • Non è proprio così.
      L’impianto di casa da 3kW ha delle protezioni, Magnetotermico e differenziale, installati con caratteristiche di protezione per quella potenza, ovvero 3kW. Se la aumentasse, dovrebbe sostituirle. Se lei assorbisse oltre i 3,3kW scatterebbero.
      Non è detto che il cavo che porta corrente dal suo contatore al quadro elettrico di casa sia dimensionato per 6kW di potenza, essendo un impianto progettato a 3kW.
      L’aumento sperimentale per le WallBox, prevede che la Wallbox supporti tale potenza, quindi è sicuramente stata installata con linea di sezione adeguata e protezioni che supportino tale potenza. Una WB da 7,2kW, viene installata con le protezioni e lenea per i 7,2kW anche se a monte c’è un contatore da 3kW.

  7. Voglio rispondere ai vari commenti che hanno seguito il mio. A Massimo degli Esposti dico che innalxare la potenza da 3 a 6Kw per tutti non significa affatto raddoppiare i consumi perchè certamente non accadrebbe che improvvisamente forti dellla maggiore potenza tutte le famiglie italiane acquisterebber una BEV. La quasi totalità degli attuali utenti continuerebbe a consunare quello che consuma oggi e beneficierebbe solo di qualche interruzione in meno di qeelle dovuea a qualche caso di sovraccaruìico. Quelli invece che sono propensi all’acquisto di una BEV lo farebbero a cuor leggero perchè potrebbero installare una wallbox non intelligente (quindi poco costosa) e tararla in maniera da dedicare una buona fetta di disponibilità alla ricarica.
    A chi dice invece che bisognerebbe modificare l’impianto rispondo che al momentio se si chiede al proprio fornitore un aumento di potenza, esso fino a 6 Kw viene fatto SENZA ALCUN INERVENTO se non modificando soltato la soglia del contatore da 3 a 6 e questo perchè gli impianti sono tutti giùà in grado di sopportare quelle poytenze. Osservo anche che questa operazione, se richiesta al proprio fornitore, viene fatta pagare profumatamentei (circa 250 euro una tantum), aumento della quota fissa e aumento del costo per ciascun kw consumato. E tutto queso non è certo un incenbtivo ad usare l’energia elettrica per la mobilità elettrica!.
    Infine al lettore che dice che basta gestire opportunamente gli elettrodomestici ricordo che è possibile acquistare una wallbox intelligente (che costa però più di 1.000 euro) che provvede a fornire alla ricarica solo quello che resta dal consumo degli elettrodomestici, ma se si ha un impianto da solo 3 kw questo significa che mediamente durante il giorno si potrebbe disporre di 1,8 kw il che significa che una batteria di una vteura anche piccola da 50 Kw si caricherennbbe in circa 28 ore!. Di notte, quando forse la disponibilità potrebbe salire anche a 2,5 kw occorrerebbero 20 ore e quindi una sola nottata si riuscirebbe solo a caricare il 50% del necessario!.
    Avere 6 Kw disponibili cambierebbe molto le cose e la ricarica fatta a casa avrebbe un senso.
    D’altra parte una vettura elettrica che debba essere caricata SEMPRE solo alle colonnine è una cosa a cui nessuno piuò pensare a meno di quei pochi fortunati che possono scendere e trovare sotto casa una colonnina a cri collegare la vettura per tornarsene a piedi a casa in attesa che la carica si completi la carica.

    • Purtroppo le cose non stanno esattamente come dice lei. Ora sono molto di fretta, ma le assicuro che per una larga fetta degli immobili esistenti non è del tutto sicuro Aumentare la potenza disponibile come per magia semplicemente agendo sul contatore. Da un punto di vista puramente pratico la cosa ovviamente è fattibile, quello che dice tecnicamente si può fare a livello di contatori. Il problema a grandi linee nasce dal fatto che in molti immobili l’impianto elettrico, a livello di fili soprattutto, è dimensionato per lavorare in sicurezza con 3 kW. Mi riferisco ovviamente agli immobili più vecchi. Chiaramente questo non è un discorso che si possa spiegare ai dettagli in poche righe Ma il succo è quello, mettere dalla sera alla mattina per decreto 6 kW in certi impianti pensati per lavorare praticamente esclusivamente a 3 kilowatt potrebbe creare delle situazioni magari non pericolose ma sicuramente nemmeno felici diciamo così.

  8. Questa la mia idea per il neogruppo: chiudiamo le centrali che producono energia in modo inquinante e acquistiamo quella nucleare francese. Così con un colpo di firma ci garantiamo per davvero e non per finta il raggiungimento degli obiettivi. Le nostre centrali inquinanti non le smantelliamo, le teniamo lì come riserva, piano B, e le accendiamo di tanto in tanto giusto per evitare che facciano ruggine. L’energia la compriamo dalla Francia e la paghiamo meno che produrla noi in casa.

    L’energia nucleare infatti non emette gas serra ed è la più efficace nella lotta al cambiamento climatico. Nella giornata odierna Macron ha dichiarato che costruirà altre centrali nucleari: facciamoci avanti e sigliamo una partnership. Tanto Macron le centrali le costruirà lo stesso: meglio che l’energia la venda a noi che a qualcun altro. Dopotutto già oggi il mix energetico nazionale è costituito da una quota nucleare che è quella che noi compriamo all’estero.

    I più patriottico invocheranno la costruzione in casa di centrali nucleari anziché l’acquisto dai francesi: errore. Ci costerebbe di più. Il nucleare è economico se hai tante centrali, non poche, e a noi non serve poi così tanta energia, abbiamo già una quota green. E, a proposito, l’Europa ha classificato il nucleare come green e non potrebbe essere altrimenti.

    Dopotutto è GreenPeace che ha certificato che la voce più importante nella lotta all’inquinamento nel mondo non è il trasporto (l’auto elettrica …) ma la produzione di energia: noi abbiamo la miglior soluzione possibile, energia stabile, a basso costo, alti volume e green, senza neanche doverci preoccupare della sindrome Nimby e senza che ci costi un penny perché anziché produrla in casa a costi elevati la compriamo già bella e prodotta da fuori. Facile no?

    • Per costruire una centrale nucleare ci vogliono dai 10 ai 15 anni. Molto più vicini ai 15 anni che ai 10.
      e nel frattempo che i francesi le fanno, che facciamo? continuiamo così, oppure, non sarebbe meglio se pensassimo ad installare parchi FV ed eolici?.
      E tra 15 anni, la corrente nucleare francese, non ci servirà.

  9. Piuttosto che plaudire o anche sperare in qualche idea utile ad incentivare l’acquisto di vetture elettriche io preferisco far giungere ai componenti del gruppo un mio suggerimento che senza alcuna spesa potrebbe incentivare tanti cittadini a dotarsi du una BEV.
    Ecco l’idea, semplice e fattibile in un battibaleno.
    Ordinare a tutti i fornitori di energia elettrica di elevare gratuitamente la potenza di tutti i contratti (la maggior pare dei quali sono da 3 Kw) portandola a 6 Kw.
    Non ci sarebbe alcuna spesa per i fornitori perchè la modifica nella maggior parte dei casi sarebbe immediata e senza costi (i contatiori elettronici possono essere infatti comandati a distanza e con un click si potrebbero modifcate tutti insieme). Stupido invece è il provvedimento “sperimentale” di ARERA che eleva la potenza solo di notte e nei giorni festivi complicando l’installazione di wallbox che per sfruttore la modifica dovrebbero essere in grado di adeguarsi ad una potenza BALLERINA.
    Se ciascun utente avesse disponibile da oggi a domani 6 Kw di potenza sarebbe invogliato ad acquistare una BEV perchè dovrebbe installare solo una wallbox anche molto semplice. Non ci sarebbe per i cittadini alcun aumento di costi, nè delle quote fisse, nè del costo per Kw e quindi il vantaggio di poter caricare la vettura facilmente e più velocemente sarebbe utilissimo e apprezzato.

    • Immediatamente atuabile non credo: bisognerebbe raddoppiare di botto la capacià delle rete di reggere i picchi di richesta. la sperimentazione di ARERA, infatti, è circoscritta agli orari nei quali la potenzialità di produzione e trasporto non è satura.

    • In realtà non serve e non capisco questo continuare a puntare il dito sulla potenza di casa, 3kw sono sufficienti di quando dirmi l’auto si carica, dove deve di più 🤔
      Io ho anche tutto il resto a corrente compreso piano ad induzione, basta imparare a gestire le risorse.
      Che comunque si fa già perché nessuno accende forno + lavatrice + asciugacapelli tutti assieme 🤷

      • >Che comunque si fa già perché nessuno accende forno + lavatrice + asciugacapelli tutti assieme<

        Lei ha figlie femmine?

        (lo so, è pessima. E di questi tempi quasi inaccettabile. Ma non ho resistito, chiedo scusa.)

    • In realtà i costi ci sarebbero per i consumatori ci sono.
      Devi adeguare l’impianto alla maggior potenza, quindi almeno magnetotermico e differenziale devono supportare il maggior amperaggio.
      Poi non è detto che il cavo tra contatore e quadro generale sia adeguato alla maggior potenza, ed eventualmente cambiato.
      Però è una cosa fattibile.

  10. Speriamo bene, la transazione come tutto quello che concerne l’inquinamento sia il superbonus 110% i bonus per le auto elettriche, i bonus per le colonnine, i bonus per le infrastrutture pubbliche, dovrebbero essere no partito ma trasversale per il bene di tutti, qui non si tratta di chi è più bravo o ce la più grande ma chi concorre per il bene del popolo.

  11. “Per la verità sarebbe politicamente scorretto parlare di *onorevoli* e *senatori* riferendosi ai parlamentari grillini …” ma perché quando un giornalista parla dei 5 stelle scrive gigantesche inesattezze? Ma quali giornali diffondono queste sciocchezze? Ieri Conte dalla Gruber non ce la faceva più a smontare le sciocchezze che venivano dette …

    1) qualcuno mi trova anche un post, un commento, una mezza frase in cui un parlamentare grillino che lavora in senato, quindi un senatore, avrebbe chiesto di non essere chiamato più senatore?!?

    2) la storia dell’onorevole è vecchia e superata da quel dì. E’ vero che un tempo i parlamentari e gli attivisti non accettavano questa parola (Di Maio ricordava che non è usata nella nostra costituzione …) ma successivamente è stata sdoganata anche dallo stesso Conte che ha detto che la parola onorevole non è disonorevole. Ad oggi un parlamentare del M5S si sente punzecchiato se la parola onorevole è utilizzata quando è tra attivisti ma non fa una piega e la accetta se è usata da giornalisti o da colleghi di altri partiti

    E per saperle io queste cose che non seguo un talk da 3 anni …

    Potete verificare la correttezza di questa informazione con Chiazzese e Sut, vi confermeranno quanto ho appena detto.

  12. Mi sembra una buona idea, se non nasconde solo il desiderio di far parlare di loro, ma questo lo vedremo tra poco.

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