Il bando colonnine da 713 milioni appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale disciplina minuziosamente numero di installazioni e potenza minima di ricarica tipologia per tipologia ma nulla dice sul problema più grave della rete attuale: l’affidabilità.
La piaga delle colonnine fuori uso
Sappiamo che in Italia circa il 20% delle colonnine sono sistematicamente fuori uso. Perchè non ancora allacciate alla rete, perchè guaste, perchè bloccate da un malfunzionamento del software di gestione o della App necessaria ad attivarle. App, tra l’altro, che molto spesso continuano a segnalarle come “disponibili” traendo in inganno gli ignari automobilisti a caccia di ricarica.
All’estero non va meglio. Negli Stati Uniti la percentuale di colonnine fuori uso toccherebbe addirittua il 39%. Tanto che gli automobilisti americani si lamentano quotidianamente per i punti di ricarica mal progettati, le procedure di ricarica inutilmente complicate e, soprattutto, un’affidabilità miserabile. Ma lì l’amministrazione Biden è corsa ai ripari.
Biden: fondi a pioggia per 500 mila nuove colonnine, ma pretende il 97% di affidabilità
E nel mastodontico piano Inflaction Reduction Act che finanzia l’installazione di 500 mila nuove colonnine con la bellezza di 7,5 miliardi di dollari, ha messo tra i requisiti per accedervi l’impegno degli operatori a garantire uno standard minimo di affidabilità.
Gli standard sono stati messi a punto da Federal Highway Administration (FHWA), insieme al nuovo Joint Office of Energy and Transportation. L’obiettivo, dice la Casa Bianca, è «rendere la ricarica dei veicoli elettrici comoda e affidabile per tutti gli americani, anche durante la guida su lunghe distanze».
Disponibili, accessibili, interoperabili: ricarica più smart
Questi gli standard che saranno richiesti:
- La ricarica deve essere un’esperienza prevedibile e affidabile, garantendo che vi siano tipi di prese, livelli di potenza e un numero minimo di caricabatterie coerenti in grado di supportare le esigenze di ricarica rapida dei conducenti;
- I caricabatterie funzionano quando i conducenti ne hanno bisogno e richiedendo alla nuove colonnine un requisito di affidabilità del tempo di attività del 97%;
- I conducenti possono facilmente trovare un caricabatterie quando ne hanno bisogno, fornendo dati pubblicamente accessibili su posizione, prezzo, disponibilità e accessibilità attraverso applicazioni di mappatura;
- I conducenti non devono utilizzare più app e account per caricare, richiedendo che un unico metodo di identificazione funzioni su tutti i caricabatterie; E,
- I caricabatterie supporteranno le esigenze dei conducenti anche in futuro, richiedendo la compatibilità con funzionalità lungimiranti come Plug and Charge.
Come poi questi standard saranno tradotti in provvedimenti concreti e controllabili è ancora da vedere. Ci saranno meccanismi di applicazione e multe per le aziende che non riescono a conseguirli? Chi sarà responsabile del rispetto degli standard? Gli operatori dei punti di ricarica saranno in grado di imporre requisiti simili ai produttori di hardware e/o agli installatori?
La partita è appena iniziata, ma sicuramente vale la pena di giocarla. E per la mobilità elettrica vale come una finale di Coppa del Mondo.