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Nemici dell’auto elettrica in servizio permanente: Formigli…

Vanessa Nakate ospite di Corrado Formigli giovedì sera a "Piazza Pulita".

Nemici dell’auto elettrica in servizio permanente: Corrado Formigli e Pierluigi Bonora non perdono occasione per fare a pezzi i veicoli a batterie.

Vanessa Kanate durante “Piazza Pulita” del 19/5.

Nemici dell’elettrico (1) Formigli: altro attacco con Vanessa

Nel suo “Presa diretta” (giovedì sera su La 7) Formigli può già vantare un servizio memorabile come l’inviata speciale in viaggio da Roma a Reggio Calabria. Il tutto al volante di un’auto elettrica per dimostrare che gite così sono proprio impossibili, perché le ricariche non ci sono e se ci sono richiedono tempi biblici. Morale: 52 ore per arrivare dalla capitale alla punta della Calabria, con evidente conclusione che le EV sono una bella fregatura. Ma non basta: a Formigli l’elettrico non va giù e quale occasione migliore di avere in studio la Greta Thunberg africana, Vanessa Nakate , per porle una domanda malandrina del tipo: “Ma siamo sicuri che l’auto elettrica sia così ecologica? E che non si usino materiali rari estratti senza rispettare i diritti umani?“. Lo sguardo di Formigli già pregustava la risposta di Vanessa, che ha raccontato come in Africa donne e bambini vengano sfruttati per estrarre le componenti delle batterie al litio. E che dunque quel che può sembrare ecologico in Europa non lo è affatto nel suo povero Continente.

Corrado Formigli: l’auto elettrica proprio mongoli va giù.

Si sorvola sempre sui guasti causati dal petrolio…

Nulla da dire su Vanessa, che lamenta situazioni sulla quale le organizzazioni internazionali dovrebbero vigilare e intervenire. Le principali Case auto sostengono di continuare a cautelarsi sulla provenienza di questi materiali preziosi, ma se ci sono violazioni saremo i primi a darne notizia. Va anche detto che i principali costruttori, Tesla e Volkswagen in primis, lavorano per avere sempre meno materiali rari nelle batterie. Anche per una cautela di ordine geopolitico: dipendere da Paesi così instabili e inaffidabili non è mai una buona ricetta. Ma Formigli è sempre alla ricerca del pelo nell’uovo dell’auto elettrica. Con la Nakate non ha parlato per esempio dei disastri creati dal petrolio in grandi Paesi come la Nigeria. Con gigantesche deforestazioni, incendi con migliaia di morti e interi villaggi deportati altrove senza tanti complimenti. L’elettrico non è il paradiso in terra, è un work in progress con tanti problemi da risolvere. Ma è molto meno impattante della mobilità basata sul petrolio, come certificano innumerevoli studi indipendenti.

L’articolo di Pierluigi Bonora su AUTO (da Facebook).

Nemici (2) / Bonora: l’auto elettrica? “Ipocrita e imposta dall’alto”

Altro campione del no-elettrico è Pierluigi Bonora, firma del Giornale e organizzatore di eventi on-line in cui le EV vengono costantemente derise. Bonora firma una rubrica sulla rivista AUTO ed è qui che s’è lasciato andare all’ennesima intemerata. Definendo tra l’altro la mobilità elettrica “ipocrita e imposta dall’alto“. E ridicolizzando campionati come la Formula E e campagne pubblicitarie come quella Volkswagen con Francesco Totti testimonial. Ma è alla fine dell’articolo che Bonora dà il meglio di sé. Scoprendo che le auto elettriche non sono a emissioni zero, cosa risaputa da sempre, a causa delle emissioni prodotte soprattutto per fabbricare le batterie. Su questo sito ne parliamo da quando siamo on-line. Ma Bonora attribuisce l’epocale scoperta ai nuovi test di Green NCAP. Lo scoop del secolo, non c’è che dire.

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